La “brigata del diavolo” è in realtà una truppa raccogliticcia formata dai rifiuti di molte unità americane e dai superstiti di un reggimento canadese duramente provato nella prima fase della guerra. Sotto la guida del generale Savage, i rifiuti non solo coabiteranno decentemente con i veterani, ma faranno mirabilie sui campi di battaglia di Norvegia e d’Italia. Il comandante dei canadesi però ci rimetterà la pelle. Imitazione della Sporca dozzina.
Un avventuriero deruba tre ladri. Catturato e liberato, si associa a un compare che tenta di imbrogliarlo nascondendo il bottino. Una ragazza innamorata di lui glielo ritrova e glielo consegna. Il nostro fugge abbandonandola.
Avventuriero bonaccione scopre una vena d’oro mentre scava per seppellire un morto. Nasce una città di baracche che crollerà nelle gallerie scavate dai cercatori. Tratto da un vecchio musical degli anni ’40, ma rinnovato nella vicenda, sfrutta i modi usati per il palcoscenico. Prolisso, faticosamente umoristico, uno dei fiaschi storici degli anni ’60. Pose termine alla carriera di Logan e rovinò la carriera di 2 o 3 alti funzionari della Paramount.
La sceneggiatura con fotografie dal film è stata pubblicata in inglese nel 1967 da Faber & Faber, tradotta in francese dall’autore nel 1972 per Les Éditions de Minuit e in italiano da Maria Giovanna Andreolli per Einaudi (1985). Le edizioni recenti contengono anche un articolo-ricordo di Alain Schneider, Com’è stato girato «Film» (1969).In una strada fatiscente si vede un uomo rifuggire affannosamente dallo sguardo della macchina da presa. Lo si vedrà inquadrato di schiena fino al finale del cortometraggio. Il personaggio (chiamato O nella sceneggiatura) subisce alcuni avversi contatti umani: scontra una coppia di passanti, raggiunto l’interno di un edificio, incontra un’anziana, tutti reagiscono sgomenti alla sua visione. Segue il rifugio in una camera dell’edificio, di cui esso possiede la chiave. Se la corsa è finita, continua l’angoscioso agire del personaggio, che si rivolge ora agli animali ed oggetti presenti nella stanza. Dopo aver preso visione del luogo cala la tendina della finestra e copre lo specchio alla parete. Ancora un’altra perlustrazione e si accomoda in una sedia a dondolo nel centro della stanza. Lo scopo di O è aprire una busta contenuta in una valigetta ed esaminarne il contenuto
Nuda per un pugno di eroi (赤い天使, Akai tenshi) è un film del 1965 diretto da Yasuzo Masumura; è conosciuto anche con il titolo Red Angel.
L’infermiera Nishi viene inviata da Tokyo in Cina, a Tientsin, in un ospedale militare dove ha modo di sperimentare in prima persona le brutali conseguenze della guerra. In questo ospedale, Nishi assiste il dottor Okabe, specializzato in amputazioni, aiutandolo a salvare il maggior numero possibile di soldati giapponesi; il loro compito è arduo, viste le precarie condizioni igieniche e la quasi totale assenza di medicinali e personale medico. Stando a stretto contatto con i soldati, l’infermiera prende a cuore le vicende umane di diversi di loro, tra cui Orihara, rimasto senza arti e si innamora del dottor Okabe, schiavo della morfina e reso impotente da tale dipendenza. Quando il dottore viene inviato al fronte, in prima linea, Nishi decide di seguirlo per rimanere al suo fianco.
Western di nessuna emozione: racconta la storia di un agente, Daniel, e di un soldato nordista, Allan, che riescono a sgominare un gruppo di banditi. Ma Daniel commette l’errore di uccidere il fratello di Allan e questo mette fine alla loro solida amicizia.
Il capo pellerossa Falco Nero, esiliato in Messico, crea grossi problemi al comandante di un forte che vuole evitare a tutti i costi un massacro. Dopo una prima battaglia contro gli indiani, il generale spedisce a parlamentare un giovane ufficiale.
Un pistolero entra casualmente in possesso di un’ingente somma di denaro. Un suo rivale vuole portargliela via con l’aiuto di un banchiere disonesto, ma, quando si accorge che l’uomo manovra per eliminare anche lui….
Dal romanzo The Stars in Their Courses di Harry Brown. Uno sceriffo che s’è dato al bere per una pena d’amore deve far fronte a un allevatore tanto ricco quanto prepotente. Si fa dare una mano da un suo vecchio aiutante, da uno sbarbatello e da un arzillo vecchietto. Il penultimo film di Hawks _ prima di Rio Lobo (1970) _ è una variazione sui temi e i personaggi di Un dollaro d’onore (1959), basata su una sceneggiatura scritta da Leigh Brackett, sua collaboratrice fin dai tempi di Il grande sonno (1946). Non è né una ripetizione né una parodia, ma semmai un’elegia sui vecchi tempi, sorvegliata dall’angelo custode dell’ironia. Per Hawks anche gli eroi invecchiano, ma lo sanno e non nascondono le proprie infermità dell’anima e del corpo
Presi in un vortice del tempo, astronauti atterrano su un pianeta dove gli umani vivono come bestie in una società di avanzata cultura governata dalle scimmie. Sorpresa finale. Il 1°, e il migliore, il più vispo dei 5 film ispirati al romanzo (1965) di Pierre Boulle. Thriller di anticipazione che è anche una favola filosofica sui nostri tempi con risvolti politici e sociologici. I suoi primi 20′ e gli ultimi 10 ne fanno un precursore della SF moderna al cinema. Vinse un Oscar speciale per il trucco creato da John Chambers. Sceneggiato con competenza da Michael Wilson e Rod Serling, ha uno dei suoi punti di forza nella fotografia di Leon Shamroy. Seguito da L’altra faccia del pianeta delle scimmie.
Dopo vent’anni di onorato servizio in qualità di sceriffo, Jim Flagg viene messo con eccessiva fretta in pensione dai maggiorenti della sua città. Flagg abbozza, ma presto ha l’occasione per dimostrare quanto il pensionamento fosse avventato. Una banda di fuorilegge sta per compiere un grosso colpo. Flagg lo sventa con l’aiuto di un coetaneo (un fuorilegge, anche lui messo in pensione dai giovani colleghi).
Uno dei più eccentrici western italiani degli anni ’60. Vi esordì nel lungometraggio il bergamasco Giulio Questi che lo scrisse con Kim Arcalli, responsabile del montaggio. I due si divertono molto combinando eccessi barocchi di violenza e risvolti gay con ambizioni di critica sociale, sprazzi surrealisti, riferimenti psicoanalitici. Carneficine a catena tra militari, banditi, tirannelli locali, ipocriti maggiorenti _ e al centro un fuorilegge mezzo sangue (Milian) _ per il possesso di un carico d’oro, rapinato a una carovana militare. Sequestrato tre giorni dopo l’uscita dalla censura che richiese sforbiciate alle scene più crude. Accennato con tenerezza, il rapporto gay è tra Milian e Lovelock, suicida per la vergogna di essere stato violentato da un gruppo di cowboy. Nel 1975, in un’edizione rimontata, uscì col titolo di Oro Hondo. Intanto era stato distribuito in Spagna (Oro Maldito), Francia, Germania, USA. Gianni Amelio aiutoregista. La sola versione integrale è uscita in DVD all’estero.
Scott fa lo spazzino a Clifton, Arizona. Ma aspetta l’occasione per diventare qualcuno. L’occasione arriva con Talby, che gli insegna a diventare pistolero. Scott entra nella banda di Talby, ma, quando questi uccide lo sceriffo amico di Scott, si mette dalla parte della legge.
Da un romanzo di Paul I. Wellman. Aiutato da un avventuriero, un ranger del Texas si finge trafficante d’armi per incastrare una banda di fuorilegge in combutta con i Comanches. Western di passo svelto, piuttosto violento per l’epoca, che alterna sagaci sequenze spettacolari con momenti opachi, con il grosso J. Wayne ben saldo in sella. Ultimo film di M. Curtiz.
Uno scout salva una donna fuggita da un campo apache, dove è vissuta come schiava, e la riconduce al marito, a Fort Creel. Insieme alla coppia e a uno squadrone di soldati di cui è guida, si dirige poi verso un altro forte, stretto d’assedio dagli indiani. Gli Apaches attaccano la carovana, lo scout si allontana in cerca d’aiuto, ma quando torna i bianchi sono ormai decimati: si sono salvati solo la donna e il figlio da lei avuto dal capo apache, mentre il marito è stato torturato. Jess gli offre la pistola perché metta fine alle proprie sofferenze.
La storia è quella di due fuorilegge reduci da un colpo (dove hanno indossato, a bella posta, divise da ufficiali nordisti). Durante la fuga s’imbattono in una carovana, i cui componenti li scambiano per autentici militari e affidano loro il comando. Uno dei fuorilegge s’immedesima nel ruolo e porta in salvo un convoglio a Forte Alamo. L’altro invece non si ravvede: il suo compare buono dovrà ammazzarlo.
Un intero plotone di nordisti è scomparso. Un investigatore privato scopre che i soldati sono tenuti in ostaggio da un truce colonnello che vuole ottenere un congruo riscatto. Messosi in contatto con i prigionieri, l’investigatore li fa evadere e sgomina la banda del colonnello.
Al tempo della vendemmia, in Georgia, due ragazzi appena usciti dall’istituto vinicolo, Otar e Nico, vanno a lavorare nella cooopertiva agricola. Lì entreranno in contatto con gli operai e avranno le prime esperienze con le donne, in particolare con Marina. Dalle vicende personali, sentimentali e professionali, scaturisce una pungente satira della burocrazia sovietica.
Il forzuto agente assicurativo Earp (Spencer) si associa allo svelto pistolero Doc (Hill) per dare la caccia all’astuto e feroce bandito Bill Sant’Antonio (Wolff) che ha rapinato un treno. G. Colizzi esordisce nella regia, anche come produttore (Crono) e sceneggiatore, mettendo insieme 2 attori _ veri nomi: Mario Girotti e Carlo Pedersoli _ in una coppia che cambierà il volto dello “spaghetti-western”. Il successo di pubblico è tale (2 miliardi d’incasso) che li riunisce in altri due western: I quattro dell’Ave Maria e La collina degli stivali, migliori del primo anche se meno redditizi. Ricco di flashback e di scene violente (torture comprese), e già incline a introdurre elementi estranei al genere. Il titolo originale era Il cane, il gatto, la volpe, rispettivamente interpretati da Spencer, Hill e Wolff che è anche un po’ serpente.
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