Category: Minnelli Vincente


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Regia di Vincente Minnelli. Un film con Judy Garland, Margaret O’Brien, Mary Astor, Lucille Bremer, Leon Ames. Titolo originale: Meet Me in St. Louis. Genere: Musicale, Commedia, Sentimentale. Paese: USA. Anno: 1944. Durata: 113 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 7.5.

La storia si svolge a Saint Louis, Missouri, coprendo l’arco di un anno, dall’estate del 1903 alla primavera del 1904, in attesa della celebre Esposizione Universale. Al centro della narrazione c’è la benestante famiglia Smith, composta dal padre Alonzo, la madre Anna e i loro quattro figlie e un figlio. Le due figlie maggiori, Esther e Rose, vivono le prime pulsioni amorose, con Esther innamorata del timido ragazzo della porta accanto, John Truett. La vita idilliaca della famiglia viene sconvolta quando il signor Smith annuncia un inatteso trasferimento lavorativo a New York, una notizia che getta tutti nello sconforto e minaccia di distruggere i loro sogni.

Considerato uno dei migliori musical della storia del cinema, il film è un incantevole e malinconico affresco della vita domestica americana agli albori del XX secolo. I temi fondamentali sono la nostalgia per un’età dell’innocenza e il valore dei legami familiari di fronte al cambiamento. La regia di Vincente Minnelli è visivamente opulenta e innovativa nell’uso del Technicolor e della scenografia per ricreare con vivacità l’ambientazione storica. Le interpretazioni sono magistrali, in particolare quella di Judy Garland (che regala due classici intramontabili come “The Trolley Song” e “Have Yourself a Merry Little Christmas”) e della giovanissima Margaret O’Brien, premiata con un Oscar speciale per la sua performance. Un’opera che fonde perfettamente musica, dramma e umorismo, stabilendo nuovi standard per il genere e mantenendo un forte impatto culturale grazie al suo calore e alla sua impeccabile realizzazione tecnica.

Regia di Vincente Minnelli. Un film con Barbra Streisand, Yves Montand, Bob Newhart, Larry Blyden. Titolo originale: On a Clear Day You Can See Forever. Genere: Musicale, Commedia, Fantastico. Paese: USA. Anno: 1970. Durata: 129 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 6,9.

Daisy Gamble, una giovane newyorkese eccentrica e con una spiccata propensione a far crescere le piante, cerca di smettere di fumare rivolgendosi a uno psichiatra, il dottor Marc Chabot, che la sottopone a sedute di ipnosi. Durante una di queste, Daisy rivela inaspettatamente di aver vissuto una vita precedente nel diciannovesimo secolo come l’affascinante e dissoluta Lady Melinda. Il dottore, affascinato dal caso, si innamora della donna del passato, creando un inaspettato triangolo amoroso tra le due personalità e la realtà presente.

Diretto da Vincente Minnelli, maestro del musical hollywoodiano, il film si presenta come un’opera elegante e curata, sebbene non all’altezza dei suoi capolavori più celebri. La regia è solida e professionale, capace di unire con fluidità le sequenze oniriche e musicali con quelle più strettamente narrative. La vera forza del film risiede nella performance di Barbra Streisand, che incarna con grande abilità le due personalità opposte della protagonista, portando sullo schermo il suo talento vocale e la sua innata comicità. Nonostante la presenza di un giovane Jack Nicholson in un ruolo minore e l’interpretazione misurata di Yves Montand, la pellicola soffre di un ritmo a tratti discontinuo e di una sceneggiatura che non sempre riesce a rendere del tutto credibile il suo presupposto fantastico. Nonostante le sue imperfezioni, il film rimane un interessante esempio di musical atipico, che esplora temi come la reincarnazione e l’identità, confermando l’importanza di Minnelli nel plasmare il genere e il grande talento di Barbra Streisand come showgirl completa.

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Un film di Vincente Minnelli. Con Shirley MacLaine, Dean Martin, Frank Sinatra, Arthur Kennedy, Martha Hyer. Titolo originale Some Came Running. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 136 min. – USA 1959. MYMONETRO Qualcuno verrà * * * 1/2 - valutazione media: 3,54 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Uno scrittore, tornato dalla seconda guerra mondiale, si scontra con le ipocrisie della sua piccola città di provincia facendo amicizia con persone poco rispettabili, ma di gran cuore. Decide addirittura di sposarsi con una ragazza ritenuta una poco di buono. Costei, però, viene uccisa subito dopo il matrimonio da un suo antico amante.

Some Came Running (1958) on IMDb
Poster La donna del destino

Un film di Vincente Minnelli. Con Gregory Peck, Lauren Bacall, Dolores Gray, Sam Levene, Tom Helmore. Titolo originale Designing Woman. Commedia, durata 118′ min. – USA 1957. MYMONETRO La donna del destino * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un racconto di Helen Rose. Un giornalista sportivo e una disegnatrice di moda si sposano, scoprendo che hanno pochi interessi in comune. Come mostra spiritosamente la conclusione, il mondo del sogno (la moda) ha la meglio su quello della realtà (la boxe). Scritta con impeccabile garbo, ricca d’inventiva a livello di regia (e di scenografie), elegante, divertente, è una commedia che regge il paragone con i modelli degli anni ’30. Un solo neo: Peck non è abbastanza duttile per una parte che avrebbe richiesto Cary Grant.

Designing Woman (1957) on IMDb
Il padre della sposa (1950) | FilmTV.it

Un film di Vincente Minnelli. Con Elizabeth Taylor, Spencer Tracy, Joan Bennett, Don Taylor, Billie Burke. Titolo originale Father of the Bride. Commedia, b/n durata 93′ min. – USA 1950. MYMONETRO Il padre della sposa [1] * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un modesto avvocato alle prese con il caos, e le spese, del matrimonio della figlia. Nella 1ª commedia di Minnelli, deliziosamente sceneggiata e dialogata da Goodrich e Hackett da un romanzo di Edward Streeter, Tracy è al massimo della sua forma. Seguito da Papà diventa nonno.

 Il padre della sposa
(1950) on IMDb

Regia di Vincente Minnelli. Un film con Robert Mitchum, Eleanor Parker, George Peppard, George Hamilton, Luana Patten, Everett Sloane. Titolo originale: Home from the Hill. Genere: Drammatico – USA, Anno: 1960, durata 150 minuti. Voto su imdb: 7,4. Età consigliata: da 14 anni.

Trama: La vita di una ricca e influente famiglia del Sud americano è scossa da segreti e tradimenti. Il patriarca, Wade Hunnicutt, è un uomo di successo ma con un passato burrascoso, segnato da relazioni extraconiugali che hanno lasciato un’ombra sul suo matrimonio con Hannah e sulla crescita del loro figlio Theron. L’arrivo di un altro figlio illegittimo di Wade, Rafe, complicherà ulteriormente i delicati equilibri familiari, portando a tensioni, vendette e scoperte inaspettate.

Commento: “A Casa dopo l’Uragano” è un potente melodramma che esplora le dinamiche complesse di una famiglia disfunzionale e i pesanti fardelli dei segreti. Minnelli dirige con maestria, creando un’atmosfera carica di tensione e drammaticità, tipica del cinema sul “Profondo Sud”. Le interpretazioni di Robert Mitchum e degli altri attori sono intense e convincenti, rendendo credibili i personaggi e le loro tormentate relazioni. Un film che si addentra nelle profondità dell’animo umano, affrontando temi come l’onore, la lealtà e la ricerca della propria identità.

stanotte il mulo ci ha regalato questa versione dvdrip in italiano, introvabile.

I Quattro Cavalieri Dell'Apocalisse: Amazon.it: vari, vari: Film e TV

Un film di Vincente Minnelli. Con Paul Lukas, Lee J. Cobb, Charles Boyer, Paul Henreid, Ingrid Thulin. Titolo originale The Four Horsemen of the Apocalypse. Drammatico, durata 153′ min. – USA 1962. MYMONETRO I quattro cavalieri dell’apocalisse [2] * * * - - valutazione media: 3,33 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mentre suo cugino diventa un ufficiale nazista, il nipote di un ricco ranchero argentino fa una doppia vita nella Parigi occupata: apparentemente snob, milita nella Resistenza antitedesca. Rifacimento del film muto con Rudy Valentino, quest’aggiornamento alla seconda guerra mondiale dell’indigesto romanzo di Vicente Blasco Ibañez è elegante, ma senza cuore. Può piacere a chi ama il melodramma irrealistico qui al culmine del suo raffinato decorativismo.

The Four Horsemen of the Apocalypse (1962) on IMDb
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Un film di Vincente Minnelli. Con Charles BoyerGloria GrahameLauren BacallRichard WidmarkOscar Levant.  Titolo originale The CobwebCommediaRatings: Kids+13, durata 124 min. – USA 1955MYMONETRO La tela del ragno [1] * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La tela del ragno del titolo simboleggia la situazione ingarbugliata e piena di tensione instauratasi in una clinica per malattie nervose, dove anche una questione apparentemente banale (il cambio della tappezzeria) costituisce un vero e proprio trauma e coinvolge i ricoverati, il direttore, sua moglie, l’amministratrice. Dopo parecchi guai, il buon senso prevale e la vicenda si conclude in maniera positiva.

The Cobweb (1955) on IMDb
La Contessa Scalza (1954): Amazon.de: ava gardner, edmond o'brien, j.leo  mankiewicz: DVD & Blu-ray

Un film di Joseph L. Mankiewicz. Con Rossano Brazzi, Humphrey Bogart, Valentina Cortese, Edmond O’Brien, Ava Gardner. Titolo originale The Barefoot Contessa. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 128′ min. – USA 1954. MYMONETRO La contessa scalza * * * - - valutazione media: 3,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Come Il bruto e la bella (1952) di Minnelli, comincia con un funerale e procede attraverso 8 flashback, raccontati da 4 personaggi, che rievocano 3 tappe nella vita di una danzatrice a piedi nudi in un piccolo cabaret spagnolo, trasformata da un regista USA in star di Hollywood. Nel suo genere _ il melodramma passionale a forti tinte _ è memorabile. Su una materia trita Mankiewicz, anche sceneggiatore, ha costruito un’affascinante galleria di personaggi dell’international set. È anche un “film a chiave”: il produttore è ricalcato sul miliardario Howard Hughes, insieme con le caricature mascherate di re Farouk e del duca di Windsor.La stessa protagonista allude a Rita Hayworth. Fotografia: Jack Cardiff. Musiche: Mario Nascimbene. Bogart e la Gardner si parlano sulla piazzetta di Portofino. Brevi paesaggi a Bordighera, Sanremo, Rapallo. Oscar per O’ Brien, attore non protagonista. Slogan di lancio: “Il più bell’animale del mondo”.

 La contessa scalza
(1954) on IMDb

Regia di Vincente Minnelli. Un film Da vedere 1951 con Nina FochGene KellyLeslie CaronOscar LevantGeorges GuétaryCast completo Titolo originale: An american in Paris. Genere Musical, – USA1951durata 105 minuti. Uscita cinema giovedì 9 giugno 2016 distribuito da Cinema. – MYmonetro 4,46 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Jerry Mulligan, finita la guerra, è rimasto a Parigi per dipingere. Vive in un localino dove il letto e il tavolino rientrano nel soffitto e nella parete e va a esporre i quadri, che nessuno compra, a Montparnasse. Viene abbordato da una ricca, attempata americana che gli compra un quadro. Ma poi conosce la giovane e graziosa commessa della quale si innamora, senza sapere che la ragazza sta per sposare il suo amico Paul. Un altro personaggio è il musicista-genio (Levant), che suona tutti gli strumenti dell’orchestra. Alla fine tutto va a posto. L’amore trionfa.
Sulla base di questa trama quasi banale, “alla musical”, Minnelli regista e Kelly ballerino-cantante-attore-coreografo, costruiscono non solo un capolavoro del cinema, ma un’opera composita che figura benissimo nell’arte del Novecento. Naturalmente è determinante la musica di George Gershwin che compose forse la sua più importante sinfonia, fatta apposta per far brillare le prerogative del cinema.
Tutte le canzoni (cantate oltre che da Kelly anche dallo “chansonnier” Paul Guétary, idolo parigino) sono classici indimenticabili. La Metro, nella realizzazione di questi film, era molto rigorosa e generosa, assumeva i più bravi consulenti da ogni parte del mondo. I balletti di Kelly sono studiati in scenografie che si richiamano ai grandi quadri impressionisti (Renoir e Monet soprattutto) e a Toulouse-Lautrec. Il numero centrale viene considerato un capolavoro anche dai grandi coreografi del balletto classico, come Béjard. Naturalmente la tendenza di Minnelli, in quasi tutti i suoi film, era una certa concessione al kitch, che nel musical quasi non andrebbe considerato “caduta”, ma valore aggiunto.
Il film è uno dei più premiati nella storia degli Oscar, ben sei. Va detto che il musical è l’unica forma d’arte tutta e solo americana. Molto spesso Hollywood ha attribuito Oscar a film musicali (GigiMy Fair LadyTutti insieme appassionatamenteOliver!West Side Story). L’anno dopo lo stesso gruppo produttivo (solo il regista Donen sostituì Minnelli) realizzò Cantando sotto la pioggia che… rimase senza Oscar pur essendo per certi versi più intelligente e con maggiore vedibilità a posteriori. Questa “tardiva” stagione del musical prodotta da Arthur Freed (Sette spose per sette fratelliSpettacolo di varietàBaciami Kate! e altri) rappresenta una punta qualitativa altissima del cinema, che poteva contare ancora sulle belle ingenuità indispensabili, sostenute da una tecnica ormai perfezionata.

An American in Paris (1951) on IMDb
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