Category: Jodorowsky Alejandro


The Dance of Reality - Wikipedia

Un film di Alejandro Jodorowsky. Con Alejandro Jodorowsky, Brontis Jodorowsky, Axel Jodorowsky, Adan Jodorowsky, Pamela Flores.  Titolo originale La danza de la realidad. Biografico, durata 130 min. – Cile 2013. MYMONETRO La danza della realtà * * * - - valutazione media: 3,00 su 1 recensione.

Figlio di emigranti ebrei ucraini esiliati in Cile, Jodorowsky reimmagina la propria infanzia, conservando la verità dei personaggi ma trasponendo gli eventi in un universo poetico. In questa biografia immaginaria, Alejandrito cresce nella merceria “Ukrania” del padre, ateo e severissimo, che lo costringe a prove di resistenza fisica e coraggio eroico, mentre la madre, le cui parole escono sotto forma di canto, rappresenta un porto sicuro e sentimentale. Ma è proprio il padre, Jaime, il vero protagonista di questo poema epico che lo vede passare dallo stalinismo convinto alla fascinazione per il dittatore don Carlos Ibañez, che si era ripromesso di uccidere, fino alla redenzione e alla riscoperta di sé.
C’è veramente tanto di tutto in questo racconto: ci sono l’Odissea di Omero, l’Amarcord di Fellini, il Vangelo (la parabola di Jaime lo vedrà prima storpio poi falegname poi martire), ci sono estratti dai libri dell’autore stesso e c’è la psicomagia da lui teorizzata (anche se qui mai nominata), affidata alla figura della madre, che guarisce il marito dalla peste e dall’infermità e il figlio dalla paura dell’oscurità. Il racconto è lungo, dunque, ma straordinariamente coerente nella resa visiva, nonostante le continue invenzioni sceniche e l’avvicendarsi di costumi fantasiosi e situazioni spettacolari (come la mostra canina o la morìa di pesci sulla battigia).
Il ritorno del regista dopo ventitrè anni di lontananza dal cinema avviene dunque nel nome del suo spirito migliore e più apprezzato, quello surrealista o, in questo caso, soprattutto simbolista, e ha tutta l’aria di un gesto psicomagico esso stesso, dall’impatto emotivo comprovato. Si ride e ci si commuove, in un film in cui la madre crede che suo figlio sia una reincarnazione di suo padre e intanto Jodorowsky stesso adopera il talento istrionico di suo figlio Brontis per fargli interpretare suo padre, a dimostrazione di una complementarietà senza contraddizioni tra esperienza artistica e esperienza di vita (come del resto ribadisce la presenza in scena del regista demiurgo, presenza comunque discreta).
Non mancano, evidentemente, le esagerazioni e gli eccessi, specie nel capitolo cristologico, o nell’evocazione del circo ma fanno parte del pacchetto e sono onorevolmente bilanciati dalla presenza di sequenze di rara bellezza (il bambino nero di lucido da scarpe) e intensità narrativa (il piccolo lucidascarpe che annega a causa della suola nuova e liscia). Jodoroswky si conferma dunque un regista che crede ancora, potentemente, nell’immagine e nella costruzione dell’inquadratura, senza però rinunciare ad una narrazione altrettanto ricca ed evocativa.

Locandina Musikanten

Un film di Franco Battiato. Con Alejandro JodorowskySonia BergamascoFabrizio Gifuni, Juri Camisasca, Chiara ContiBiograficodurata 92 min. – Italia 2005uscita venerdì 3 marzo 2006. MYMONETRO Musikanten **--- valutazione media: 2,34 su 27 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un film che lascia senza parole e non perché si abbandoni solo alla musica, ma perché la prima reazione che suscita, per chi non abbia avuto la furbizia di fuggire dopo la prima mezz’ora, è il silenzio. Un silenzio pregno però di domande, prima fra tutte: come è possibile che un film del genere sia stato prodotto? Ancora: come hanno potuto artisti del livello di Alejandro Jodorowsky, ma anche un Fabrizio Gifuni e una Sonia Bergamasco, parteciparvi come attori? Ma soprattutto come pensare di farlo uscire nelle sale cinematografiche? Dopo il primo, ben più promettente Perduto Amor, Franco Battiato è andato a impelagarsi in una storia senza capo né coda, al limite fra verosimiglianza e comicità (ma inevitabilmente più vicino a questa). A parte la qualità (volutamente?) amatoriale della fotografia, del montaggio, le battute improbabili dei personaggi, l’imbarazzo più pesante sta nelle vicende della coppia di autori televisivi protagonista. Alla ricerca di studiosi, scienziati e filosofi da intervistare per il loro programma in giro per il mondo, i due incontrano uno sciamano che sottopone la Bergamasco a una seduta di ipnosi regressiva. Lei, nella vita ossessionata da Beethoven, scopre di esserne stata, in una vita precedente, il principe mecenate. Da qui un lungo flash back sugli ultimi anni di vita, le manie e le follie di questo Beethoven-Jodorowsky. E poi il finale: il ritorno alla “realtà” con la tv dell’albergo dove alloggia la troupe televisiva che annuncia il colpo di stato di un fantomatico partito democratico mondiale. A tratti didascalico, a tratti enigmatico, sempre pretenzioso e inutilmente intellettualistico.

Regia di Alejandro Jodorowsky. Un film Da vedere 1989 con Guy StockwellAlejandro JodorowskyBlanca GuerraSabrina DennisonAdan JodorowskyCast completo Genere Horror – Italia1989durata 110 minuti. – MYmonetro 3,92 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

l piccolo Fenix vive con disagio la sua infanzia nello scalcinato circo guidato dal padre Orgo, dissoluto e ubriacone, nonché lanciatore di coltelli. Concha, la mamma di Fenix, acrobata trapezista, è a capo di una singolare setta religiose dedita al culto di una presunta (la Chiesa ufficiale non la riconosce) santa martire, cui vennero tagliate le braccia dai suoi stupratori perché con esse cercava di difendersi. Gelosa, Concha, dopo aver assistito alla demolizione della sua chiesa da parte delle ruspe del proprietario del terreno, scopre la tresca tra Orgo e la passionale Donna Tatuata. Questa, a sua volta, l’abbiamo vista bistrattare con gusto la figliastra Alma, una gentile sordomuta che con Fenix ha stretto un profondo legame di solidarietà tra disillusi. Furente, Concha getta dell’acido sugli amanti, ma Orgo, reso pazzo dal dolore, usa i suoi coltelli prima per staccare di netto le braccia alla moglie e poi per sgozzarsi. La Donna Tatuata fugge portando con sé Alma, davanti agli occhi disperati di Fenix che in un solo momento ha perso tutto. Diventato adulto, Fenix è rinchiuso in un manicomio dal quale evade quando la mamma sbuca dal nulla per riprenderselo. I due iniziano una nuova vita artistica simbiotica, nella quale Fenix funge da “braccia” della madre in curiosi spettacoli all’interno di un oscuro teatrino. Ma il fragile equilibrio si spezza: sanguinosi delitti cominciano a verificarsi nella città e ricompare anche Alma, alla ricerca del suo Fenix.

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Regia di Alejandro Jodorowsky. Un film Da vedere 2016 con Brontis JodorowskyAdan JodorowskyPamela FloresJeremias HerskovitsKaori ItoCast completo Titolo originale: Poesía sin fin. Genere BiograficoDrammaticoFantasy – CileFrancia2016durata 128 minuti. Uscita cinema giovedì 18 gennaio 2018 distribuito da Mescalito Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,88 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Santiago del Cile, al debutto degli anni Cinquanta. Alejandro Jodorowsky ha vent’anni e il desiderio di diventare poeta contro il parere del padre che lo sogna medico, ricco e borghese. Intrappolato nell’ennesima riunione di famiglia, recide (letteralmente) l’albero genealogico e ripara in una comune di artisti avanguardisti per coltivare finalmente il desiderio ardente. Ispirato dai più grandi maestri della moderna letteratura Latino Americana (Enrique Lihn, Stella Díaz, Nicanor Parra) e immerso nella sperimentazione poetica, Alejandro farà la sua rivoluzione culturale.
Con Poesia senza fine, Alejandro Jodorowsky invita lo spettatore al viaggio. Un viaggio introspettivo che pesca ancora una volta nella sua biografia e nel suo universo fantasmatico, dischiudendo la stagione rocambolesca dell’adolescenza e muovendo verso l’età adulta delle prime espressioni artistiche, dei primi turbamenti sentimentali.

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Locandina Il paese incantato

Un film di Alejandro Jodorowsky. Con Sergio Klainer, Diana Mariscal, Valerie Jodorowsky, Maria Teresa Riva Titolo originale Fando y lisFantasticob/n durata 95 min. – Messico 1970. – VM 14 –

Con toni surreali si descrive il pellegrinaggio di un giovane e di una ragazza paralitica verso il mitico paese della felicità. Alla fine lui ucciderà lei perché gli ha rotto un tamburo.

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Risultati immagini per Il Ladro dell'Arcobaleno

Un film di Alejandro Jodorowsky. Con Christopher LeePeter O’TooleOmar Sharif Titolo originale The Rainbow ThiefCommediadurata 100 min. – Gran Bretagna 1991

Costato più di 20 miliardi, il quinto film di Jodorowsky è una fiaba indolore. Distribuito in Italia dopo più di due anni dalla realizzazione, è stato un completo insuccesso. La grinta e gli artigli del regista sembrano essersi consumati, sperando forse di creare un prodotto di largo consumo. O’Toole rifà il personaggio perduto nelle fantasie, mentre il vero regalo del film è Omar Sharif, tornato grande attore. Due uomini coabitano nelle fogne. Meleagre è un ex nobile che filosofeggia e viene mantenuto da Dima, barbone e ladruncolo.

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Risultati immagini per El Topo

Un film di Alejandro Jodorowsky. Con Alejandro Jodorowsky, Jacqueline Luis, Mara Lorenzio Drammaticodurata 125 min. – Messico 1971. valutazione media: 3,63 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Una didascalia spiega che “topo” in spagnolo significa talpa, un animale che scava le sue gallerie nel buio e “quando arriva alla luce diventa cieco”. In questo caso l’uomo destinato a diventare cieco è una specie di eroe western che deve liberare un villaggio da quattro “maestri della pistola”.

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