Category: Wertmuller LIna


Regia di Guy Ritchie. Un film con Jason Statham, Ray Liotta, Vincent Pastore, André Benjamin, Terence Maynard. Titolo originale: Revolver. Genere: Thriller, Poliziesco, Drammatico, Azione. Paese: Regno Unito, Francia. Anno: 2005. Durata: 115 min. Consigliato a: Da 16 anni. Valutazione IMDb: 6.3.

Il protagonista è Jake Green, un abile truffatore e giocatore d’azzardo appena uscito di prigione dopo sette anni di isolamento, dove ha sviluppato una misteriosa “formula” universale che gli permette di vincere in qualsiasi “gioco”. Uscito di prigione, Jake cerca vendetta contro il potente boss Macha, che lo aveva incastrato. Dopo un umiliante scontro nel casinò di Macha, Jake si ritrova nel mirino del boss, ma viene inaspettatamente “salvato” da due enigmatici individui, Avi e Zach, che gli offrono protezione in cambio di tutto il suo denaro. La premessa è un thriller gangsteristico ad alta tensione, ma presto la trama prende una piega inaspettata.

Questo film segna un ambizioso e controverso allontanamento di Guy Ritchie dai suoi precedenti successi, più leggeri e frenetici, come Lock & Stock e Snatch. Revolver esplora temi complessi e filosofici incentrati sulla natura dell’ego, della paura e della manipolazione, spesso incorniciati da citazioni e simbolismi esoterici o cabalistici. Sebbene l’estetica sia curata, con una fotografia elegante e sequenze d’azione stilisticamente ricercate, la sceneggiatura risulta eccessivamente cervellotica e autoreferenziale, sacrificando la chiarezza narrativa a favore di un intreccio psicologico denso e criptico. Jason Statham, in un ruolo inusuale, si impegna, ma la complessa struttura rende l’opera divisiva: affascinante per chi cerca una decostruzione dei generi, ma frustrante e confusa per gran parte del pubblico e della critica. L’opera è tecnicamente valida ma fallisce nel tradurre il suo profondo messaggio in una narrazione coerente e coinvolgente.

Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica - Film  (1996)

Regia di Lina Wertmüller. Un film con Tullio Solenghi, Veronica Pivetti, Gene Gnocchi, Cyrielle Claire, Piera Degli Esposti. Titolo originale: Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica. Genere: Commedia, Comico. Paese: Italia. Anno: 1996. Durata: 95 min. Consigliato a: da 13 anni. Valutazione IMDb: 5.6/10.

La vicenda si svolge nel clima delle elezioni politiche del 1994, il periodo del cosiddetto ribaltone politico in Italia. I protagonisti sono Tunin Gavazzi e Zvanin, due amici metalmeccanici e militanti di sinistra, sebbene il primo sia rimasto fedele a Rifondazione Comunista e il secondo abbia aderito all’Ulivo. Durante un alterco politico con un gruppo di sostenitori della Lega Nord, Tunin si invaghisce di Rossella Giacometti, una parrucchiera leghista di ferro. L’attrazione fatale tra il comunista convinto e la leghista è la miccia che innesca una serie di complicazioni sentimentali e politiche, mettendo in crisi i rispettivi matrimoni e le ideologie personali, sullo sfondo di un’Italia in rapida trasformazione.

Il film rappresenta un tentativo di Lina Wertmüller di aggiornare la sua formula narrativa, basata sul contrasto tra classi, generi e ideologie, al nuovo scenario politico e sociale italiano degli anni Novanta. L’opera sfrutta l’ossessione sessuale come allegoria della confusione e della passionalità irrazionale della politica italiana post-Tangentopoli. Tuttavia, il film è generalmente considerato dalla critica come una prova sottotono della regista, che non riesce a replicare la brillantezza e l’incisività satirica dei suoi capolavori degli anni Settanta. Le interpretazioni vedono l’impegno di volti noti del piccolo schermo e del teatro comico come Tullio Solenghi e Gene Gnocchi, che tuttavia non sempre riescono a dare profondità ai personaggi. L’opera ha il pregio di offrire uno spaccato sociologico del Paese, ma la trama risulta spesso sopra le righe e il tono grottesco e pecoreccio (talvolta involontariamente) appesantisce il messaggio politico, rendendolo meno incisivo di quanto Wertmüller intendesse.

Regia di Lina Wertmüller. Un film con Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Riccardo Salvino, Isa Danieli. Genere: Commedia, Drammatico. Paese: Italia. Anno: 1974. Durata: 125 min. Consigliato a: da 16 anni. Valutazione IMDb: 7.7.

Una ricca e altezzosa borghese milanese, Raffaella Pavone Lanzetti, e Gennarino Carunchio, un umile marinaio siciliano e fervente comunista, si ritrovano naufraghi su un’isola deserta del Mediterraneo dopo una gita in barca. Le dinamiche di potere e le differenze sociali che li contraddistinguevano nel mondo civilizzato si ribaltano improvvisamente nella lotta per la sopravvivenza, costringendoli a confrontarsi con le proprie ideologie e i propri istinti più primordiali. L’ambiente paradisiaco dell’isola diventa lo sfondo per una relazione tumultuosa e appassionata, fatta di scontri verbali e fisici.

Il film di Lina Wertmüller è un’opera audace e provocatoria che, attraverso la lente della commedia all’italiana, esplora con acutezza le dinamiche di classe e genere. La regia incisiva e la sceneggiatura tagliente mettono a nudo le ipocrisie sociali, esaltando la forza dirompente delle passioni umane. Le interpretazioni magistrali di Mariangela Melato e Giancarlo Giannini, al culmine della loro intesa artistica, rendono i personaggi indimenticabili e contribuiscono a rendere questa pellicola un cult senza tempo, capace di far riflettere e divertire con la stessa intensità, consolidando il suo posto tra i capolavori del cinema italiano.

Swept Away (1974) on IMDb
Risultati immagini per Io speriamo che me la cavo

Un film di Lina Wertmüller. Con Paolo Villaggio, Isa Danieli, Luigi Mollo, Ester Carloni, Paolo Bonacelli. Commedia, durata 100 min. – Italia 1992. MYMONETRO Io speriamo che me la cavo * * * - - valutazione media: 3,29 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratto dal libro campione di vendite di Marcello D’Orta. Buona l’interpretazione di Villaggio, più misurato del solito, che finalmente nei primi anni Novanta ha ripreso a essere valorizzato e ha vinto il Leone d’Oro alla carriera. È la storia di un maestro che esercita ad Arzano, vicino a Napoli. Vicino a Cuore di De Amicis, il film è legato dai temi scritti dagli allievi del maestro. Si sorride spesso, forse una maggiore sobrietà avrebbe aiutato ad apprezzarlo di più. Grande successo di pubblico.

Ciao, Professore! (1992) on IMDb
Fratello Sole, Sorella Luna - Minerva Pictures

Regia di Franco Zeffirelli. Un film con Adolfo CeliValentina CorteseAlec GuinnessJudi Bowker, Graham Faulkner, Carlo PisacaneCast completo Genere Biografico – Italia1972durata 137 minuti. – MYmonetro 3,64 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un quinquennio nella vita di Francesco d’Assisi (1182-1226) e di Chiara (1193 circa-1253) dalla guerra con Perugia (1204) sino all’approvazione della regola francescana da parte di papa Innocenzo III. Fantasia paramusicale al glucosio su Francesco, visto come precursore dei “figli dei fiori” e messo in immagini da cartolina in tricromia per il pubblico americano. Persino Guinness è un papa moscio. Musiche di Ritz Ortolani e Claudio Baglioni. “Se fossi Papa, lo brucerei” (Stanley Kauffmann). Scritto da S. Cecchi D’Amico, L. Wertmüller e K. Ross con il regista.

Brother Sun, Sister Moon (1972) on IMDb

Un film di Lina Wertmüller. Con Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Eros Pagni, Lina Polito, Anna Bonaiuto. Commedia, durata 109′ min. – Italia 1973. MYMONETRO Film d’amore e d’anarchia ovvero: stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza * * * - - valutazione media: 3,00 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1932 anarchico della Bassa lombarda, deciso a far fuori il Duce, trova ospitalità in una casa chiusa di lusso dove s’innamora della bella Tripolina. Il mattino dell’attentato si sveglia in ritardo. Ghignante quadro di costume, è un’opera ideologicamente equivoca perché il suo contenuto evidente (l’antifascismo) è in contraddizione con il suo contenuto latente (una mescolanza di sentimentalismo e volgarità). Come la bricconata conclusiva mostra, la sua mancanza di rigore rasenta l’isterismo. Attori ineccepibili. Premiato Giannini a Cannes.

Love & Anarchy (1973) on IMDb
Ferdinando e Carolina - Film (1999) - MYmovies.it

Regia di Lina Wertmüller. Un film con Mario ScacciaIsa DanieliSergio AssisiGabriella PessionSilvana De SantisCast completo Genere Commedia – ItaliaFrancia1999durata 102 minuti. – MYmonetro 2,67 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Assalito da incubi e allucinazioni, tormentato dai fantasmi delle sue numerose vittime che vengono a visitarlo, il vecchio re Ferdinando, soprannominato il “re nasone”, ma anche il “re mascalzone”, cerca di cancellare quelle spiacevoli presenze evocando i suoi ricordi più belli, quelli legati alla giovinezza. Cresciuto come uno scugnizzo, in nome della ragion di Stato Ferdinando si ritrova sposato alla bella Maria Carolina d’Austria dopo due matrimoni combinati e mancati con le figlie di Maria Teresa d’Austria, morte entrambe di vaiolo.

Ferdinando and Carolina (1999) on IMDb
Risultati immagini per gian burrasca sceneggiato

Il giornalino di Gian Burrasca è uno sceneggiato televisivo trasmesso dalla RAI, in otto puntate, il sabato, in prima serata (dalle 21,05 alle 22,00 circa), dal 19 dicembre 1964 al 6 febbraio 1965[1] e replicato nel 1973, nel 1982 e nel 2012 (Rai 5).Destinato ad un pubblico giovanile, ma trasmesso in prima serata per guadagnare anche una audience più matura, era liberamente ispirato[2] all’omonimo romanzo scritto da Vamba nel 1907 e pubblicato inizialmente a puntate sul Giornalino della Domenica.Interprete nel ruolo maschile dello scatenato protagonista Giannino Stoppani era Rita Pavone, all’epoca da poco tempo affermata cantante di musica leggera.
La regia era di Lina Wertmüller – responsabile anche dell’adattamento televisivo – mentre le scenografie e i costumi erano rispettivamente di Tommaso Passalacqua e Piero Tosi. Autore delle musiche – dirette da Luis Bacalov – era Nino Rota. Tra i motivi musicali lanciati dalla trasmissione ha avuto successo molto particolare la canzone Viva la pappa col pomodoro.

Il giornalino di Gian Burrasca (1964) on IMDb

Regia di Lina Wertmüller. Un film Da vedere 1972 con Giancarlo GianniniMariangela MelatoLuigi DibertiTuri FerroAgostina BelliCast completo Genere Commedia – Italia1972durata 121 minuti. – MYmonetro 3,09 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un siciliano, licenziato a causa delle sue idee politiche, grazie all’intervento della mafia trova lavoro come metallurgico in una fabbrica di Torino. Qui diventa amante di una ragazza che gli dà un figlio; al suo ritorno a casa, scoprendo che la consorte è incinta di un brigadiere, ne seduce la moglie per vendetta.

The Seduction of Mimi (1972) on IMDb
Risultati immagini per In Nome del Popolo sovrano

Regia di Luigi Magni. Un film con Nino ManfrediSerena GrandiAlberto SordiMassimo WertmüllerLuca BarbareschiElena Sofia Ricci.Cast completo Genere Storico – Italia1990durata 110 minuti. – MYmonetro 3,73 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.
Siamo nel 1849, nel momento in cui la Repubblica romana dovette arrendersi alle truppe dell’esercito francese capitanate dal generale Oudinot. La cronaca dell’avvenimento in questione e gli altri accadimenti a Roma e nel resto dell’Italia sono la materia del film di Luigi Magni. Molti sono i personaggi che sfilano: il prete barnabita Ugo Bassi, papa Pio IX, Luciano Manara, celebre esponente monarchico, i patrioti Daverio, Messina, Narducci, Dandolo, il poeta Belli e Goffredo Mameli, autore dell’inno italiano. Affresco condotto con mano sicura da Magni anche se le interpretazioni non sono mai folgoranti.

In nome del popolo sovrano (1990) on IMDb
Powered by WordPress | Theme: Motion by WordPress.org
© 2025 Ipersphera. All rights reserved.