Nel diciannovesimo secolo, in un villaggio estone popolato di creature soprannaturali, una giovane contadina si innamora di un ragazzo, che però sogna la figlia di un nobile. Entrambi cercano di usare poteri mitici per conquistare l’oggetto del loro amore.
Nel 1990 in Abcasia Ivo e Margus provano a resistere sulla loro terra, ambita dai georgiani e difesa dagli abcasi. Ivo, esiliato estone, costruisce cassette per i mandarini di Margus, vicino di casa compatriota che sogna un ultimo raccolto prima di abbandonare il villaggio. Ivo invece non ha mai pensato di andarsene perché in quei luoghi ‘riposa’ il suo bene più prezioso. Vecchio e saggio Ivo è suo malgrado travolto dagli eventi. Uno scontro tra georgiani e mercenari ceceni, in cui sopravvivono soltanto due soldati, lo costringe a intervenire e a soccorrere nella propria casa e coi propri mezzi i feriti. Di parte avversa, i due ospiti provano a convivere sotto lo stesso tetto e sotto lo sguardo rigoroso di Ivo che converte il loro odio ottuso in un sentimento nobile e complesso.
Tony, un uomo sulla quarantina, manager benestante con un bel lavoro e una bella moglie, si ritrova ad affrontare i misteri della mezza età e della moralità, perdendo improvvisamente la comprensione di ciò che una volta era la sua tranquilla esistenza, circondato da una crudeltà generalizzata.
Autunno in Estonia. Sei persone, sei solitudini si fondono con la monotona archittetura dell’era sovietica. Come intrecciare delle relazioni? È possibile vivere senza amore? Domande dolorosamente evidenti, con risposte molto meno chiare. Ma c’è sempre la possibilità di un raggio di luce, di un po’ di calore e risate anche nell’assurdità di alcune esistenze. Quanto possiamo essere vicino agli altri? È possibile vivere una vita priva d’amore? Chi ha già provato quanto fragile sia la felicità condivisa, può fidarsi ancora? In fin dei conti, cosa si può dire sulla vita? Nel film vengono narrati alcuni momenti tratti dalla vita di sei persone che vivono in un enorme agglomerato urbano di edifici costruiti durante l’era sovietica, in un mondo in cui è ancora possibile ridere anche se la speranza è ormai evanescente.
Il timido Joosep è costantemente vittima dei bulli della sua classe, capitanati da Anders. Solamente Kaspar si dimostra dalla parte del ragazzo e ciò provoca l’ira di Anders, il quale gli rivolge contro tutti i compagni di classe. Kaspar è così costretto a troncare l’amicizia con Joosep.
Dopo l’ennesimo sopruso, Joosep e Kaspar si muniscono di armi e vanno a scuola per uccidere Anders e gli altri compagni di classe.
Un film di Ilmar Raag. Con Jeanne Moreau, Laine Mägi, Patrick Pineau, Corentin Lobet, Ita Ever. Titolo originale Une Estonienne à Paris. Drammatico, durata 94 min. – Francia, Belgio, Estonia 2012. – Officine Ubu uscita giovedì 16maggio 2013. MYMONETRO A Lady in Paris valutazione media: 3,06 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Anne Rand ha divorziato da un marito ubriacone e vive in Estonia con una madre malata. La morte improvvisa del genitore la convince ad accettare un’offerta di lavoro a Parigi, dove dovrà prendersi cura di un’anziana signora. Convinta a partire dall’entusiasmo della figlia, Anne precipita in un mondo profondamente diverso dal suo, di cui prende le misure passeggiando ogni notte sola e scompagnata. L’incontro con Frida, fiera parigina ostinata a dimenticare le sue origini estoniane, non è dei migliori ma a convincerla a restare è Stéphane, gestore di una brasserie e amante della donna molti anni prima. La convivenza e la reciproca curiosità invitano presto al dialogo e alla comprensione. Tra un tè caldo e un croissant di pasticceria, Anne e Frida troveranno un sentimento amicale, che le spingerà a fare il punto della loro vita e a riprendere la vita. View full article »