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Locandina italiana Under the Skin

Un film di Jonathan Glazer. Con Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan, Krystof Hadek, Robert J. Goodwin. Fantascienza, durata 107 min. – USA, Gran Bretagna 2013. – Bim uscita giovedì 28 agosto 2014. MYMONETRO Under the Skin * * 1/2 - - valutazione media: 2,83 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il corpo di una donna viene recuperato da un misterioso motociclista fuori strada e trascinato su un camion, dove un’aliena, con le medesime sembianze della malcapitata, ne indossa letteralmente le vesti. L’aliena intraprende quindi un viaggio attraverso la Scozia, sfruttando il proprio fisico seducente per adescare uomini soli e non restituirli mai più alle loro vite.
Glazer va dritto al centro del romanzo di Michel Faber, rinunciando ad ogni conoscenza o informazione preparatoria per occuparsi solo e soltanto del viaggio della protagonista e costruire così un on the road visionario, teso ad immaginare barlumi di altre dimensioni ma anche e soprattutto a guardare il nostro mondo con un occhio altro.
Tre versioni del copione e un periodo di fermo potevano insospettire e ora appare evidente che l’incertezza era e resta legittima. Spogliato del contesto fantascientifico e ridotto quasi al silenzio, il film non guadagna a sufficienza in atmosfera da compensare le perdite in materia di psicologia e possibilità di identificarsi con il personaggio. Quest’ultima, poi, è una scomparsa non da poco, perché è proprio sull’ambiguità del discorso identitario che si gioca la partita: chi sia la vittima e chi il carnefice, è la domanda più che esplicita che il regista gira allo spettatore. Tornano, dunque, le sovrapposizioni e i doppi ingannatori di Birth, ma sparisce completamente il sentimento che ci avvicinava e turbava in quell’occasione. Là, infatti, dove Nicole Kidman ci straziava silenziosamente nel suo esser pronta ad apparire un’aliena e ad affrontare la solitudine pur di credere all’amore, con un ribaltamento narrativo che trascina però con sé anche un senso più profondo, Scarlett Johansson è qui inizialmente insensibile al dolore così come al piacere per poi sperimentare l’emergenza di una sorta di curiosità, di desiderio di un contatto, di saggiare un gusto, che la conduce rapidamente (e ideologicamente) alla rovina.
Il confronto insistito sullo spazio visionario ed estetizzante ma in verità crudele e annientatore proprio della dimensione aliena e quello più aspro, squallido e violento delle Highlands e, per estensione, dell’umanità (abitato però dalla comicità televisiva e riscaldato qualche volta dal rifugio domestico) è tutto quello che Glazer decide di dire e mostrare, ma la sensazione è che sia un discorso povero e riduttivo, che ci lascia insensibili e alieni al destino della protagonista.

Under the Skin (2013) on IMDb

Regia di Jonathan Glazer. Un film Da vedere 2023 con Christian FriedelSandra HüllerJohann KarthausLuis Noah WitteNele AhrensmeierCast completo Titolo originale: The Zone of Interest. Genere DrammaticoStorico, – Gran BretagnaPoloniaUSA2023durata 105 minuti. Uscita cinema giovedì 22 febbraio 2024 distribuito da I Wonder Pictures. Oggi tra i film al cinema in 318 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,85 su 32 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Rudolf Höss e famiglia vivono la loro quiete borghese in una tenuta fuori città, tra gioie e problemi quotidiani: lui va al lavoro, lei cura il giardino e i figli giocano tra loro o combinano qualche marachella. C’è un dettaglio però. Accanto a loro, separato solo da un muro, c’è il campo di concentramento di Auschwitz, di cui Rudolf è il direttore.

A dieci anni di distanza da Under the Skin, acclamato universalmente come una delle opere che ha meglio colto le inquietudini della contemporaneità, Jonathan Glazer si ripresenta con la trasposizione di un romanzo di Martin Amis.

Siamo di fronte ad un film ambizioso e collocato in un’epoca storica tristemente nota, quella degli anni ’40 e della messa in atto della Soluzione Finale da parte dei nazisti.

Ma è chiaro fin da subito come non sia la ricostruzione storica a interessare il regista, bensì la messa in scena di una situazione paradossale, così estrema da trasformarsi in un laboratorio di analisi della banalità del male e della separazione tra percezione soggettiva e realtà oggettiva.

Introdotto e chiuso da alcuni minuti di solo audio – una composizione di Mica Levi che sembra rievocare il suono di urla di dolore umane – il film di Glazer sceglie di introdurci alla vita di una famiglia rivelando gradualmente il contesto generale. Con un astuto gioco di campi e controcampi e una meticolosa osservazione del profilmico, in cui ogni dettaglio dell’inquadratura assume importanza, cominciamo a intravedere cosa ci sia al di là del muro, e quindi ad associarlo alle immagini note di una delle pagine più tragiche della storia dell’umanità. Svelato il mistero, tutto assume un nuovo significato e ogni situazione quotidiana sembra una versione distorta di quanto avviene al di là del muro: non saremo più in grado, come è giusto che sia, di interpretare con il medesimo metro di giudizio quanto avviene alla famiglia Höss.

Eppure, superato lo choc della scoperta, a emergere con vigore è il ruolo simbolico della rappresentazione messa in atto da Glazer. Una volta che tra spettatore e personaggi si è creato un distacco siderale, ecco che la sceneggiatura li riavvicina, insinuando il dubbio che sia proprio la normalità di alcuni piccoli gesti e dialoghi il monito nascosto di La zona d’interesse. I discorsi sulla carriera professionale di Rudolf, il ménage famigliare o il contrasto tra la personificazione di animali e piante a scapito dell’oggettivizzazione delle vittime di Auschwitz, la costante sensazione di vivere in una bolla, nella negazione di quel che avviene al di fuori, riproduce comportamenti e vizi della nostra contemporaneità borghese.

The Zone of Interest (2023) on IMDb

Non esiste versione doppiata

Regia di Jonathan Glazer. Un film con Ben KingsleyAmanda RedmanRay WinstoneIan McShane. Titolo originale: Sexy Beast. Genere Commedia nera – Gran BretagnaSpagna2000durata 88 minuti. – MYmonetro 2,34 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In una villetta sulla Costa del Sol catalana un ex malavitoso londinese si gode in pace, con la sua donna, i risparmi. Ma è costretto a tornare al lavoro ai danni di una inviolabile banca di Londra che è anche, nella storia del cinema, oggetto del primo colpo grosso bancario eseguito sott’acqua. La sequenza è ingegnosa e spettacolare, ma il meglio del film è nella prima ora al sole del Mediterraneo col duello verbale tra il corpulento e pacioso R. Winstone e il serpigno, minaccioso B. Kingsley, nella cura dei personaggi di contorno, nel retrogusto amarognolo e angoscioso della storia. Sceneggiato dagli stessi autori di Gangster N° 1 , diretto dal televisivo J. Glazer, prodotto da Jeremy Thomas, è uno dei migliori film del recente filone gangsteristico britannico. Titolo fuorviante.

 Sexy Beast - L'ultimo colpo della bestia
(2000) on IMDb