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Accadde in Paradiso - LongTake - La passione per il cinema ha una nuova  regia

Un film di Alan Rudolph. Con Timothy Hutton, Kelly McGillis, Maureen Stapleton, Debra Winger, Timothy Daly. Titolo originale Made in Heaven. Fantastico, durata 103′ min. – USA 1987. MYMONETRO Accadde in paradiso * * * - - valutazione media: 3,32 su 30 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Giovane muore in un incidente e sale in cielo dove s’innamora di una bionda non ancora nata. Riusciranno i due a incontrarsi sulla Terra nelle loro nuove identità? Hanno a disposizione trent’anni. Più sentimentale che fantastica, è una commedia stupidina, ambiziosetta, ben pettinata, ad alto tasso di zuccheri.

 Accadde in paradiso
(1987) on IMDb

Locandina EquinoxUn film di Alan Rudolph. Con Matthew Modine, Lara Flynn Boyle, Marisa Tomei Drammatico, durata 113 min. – USA 1993. MYMONETRO Equinox * * 1/2 - - valutazione media:2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un’infermiera con aspirazioni di scrittrice trova una lettera sigillata. Scopre così di un’eredità destinata nel passato a due gemelli. La donna li ritrova e scopre che i due non sanno nulla l’uno dell’altro.

Equinox (1992) on IMDb

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Un film di Alan Rudolph. Con Kris KristoffersonKeith CarradineLori SingerGeneviève BujoldJoe Morton. continua» Titolo originale Trouble in MindDrammaticodurata 111 min. – USA 1985.

Dopo aver scontato otto anni di reclusione per omicidio, l’ex poliziotto Hawk (Kristofferson) torna a Rain City e trova ospitalità dall’amica Wanda (G. Bujold), proprietaria di un’equivoca tavola calda. Dalla finestra della sua stanza, l’uomo assiste ai continui litigi di Coop e Georgia (Carradine e Singer), una coppia di sbandati da poco giunta in città, fino a rimanere emotivamente coinvolto per le sorti della donna e del suo piccolo figlioletto. Mentre Coop, in cerca di soldi, si avventura in imprese criminose a fianco del boss della malavita Hilly Blue (Divine), Hawk e Georgia si innamorano.
Concepito come un noir futuribile, Trouble in Mind trasporta lo spettatore in una metropoli immaginaria, disorientante e deprimente, popolata da un’umanità disillusa e da ombre minacciose. Più che raccontare un intreccio abbastanza scontato, il film fotografa un ambiente che si anima e vive attraverso i sussulti dei suoi precari personaggi. Regno effimero del gesto di antieroici protagonisti, Rain City (in realtà, ricavata dai quartieri di Seattle) è una sorta di caotica memoria collettiva nella quale elementi stilistici degli anni ’40 si alternano a scenografie da incubo fantasociologico, gangster cresciuti sui modelli dei capi mafiosi a forze dell’ordine che indossano inquietanti uniformi militaresche. Eroi perdenti, donne pateticamente aggrappate ad un inattuale sogno di femminilità, delinquenti di mezza tacca, tutti condividono un destino anonimo e senza speranze

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