Category: Film in Lingua Originale


Un film di Jack Arnold. Con Richard Denning, Richard Carlson, Julie Adams, Whit Bissell, Bernie Gozier. Titolo originale Creature from the Black Lagoon. Fantascienza, Ratings: Kids+13, b/n durata 79′ min. – USA 1954. MYMONETRO Il mostro della laguna nera * * 1/2 - - valutazione media: 2,65 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una spedizione di cui fanno parte due promessi sposi parte per il Rio delle Amazzoni dov’è stata segnalata la presenza di un misterioso animale preistorico. Il mostro anfibio è catturato, ma fugge. Molti morti. Piccolo film culto per i fan del genere. Ebbe tanto successo che ne generò altri due: La vendetta del mostro (1955) e Terrore sul mondo (1956). Spavento e horror in giuste dosi con risvolti di simpatia per la creatura e sottintesi erotici. Magnifiche riprese subacquee. Trucchi ottimi per quell’epoca. Girato in 3D.

 Il mostro della laguna nera
(1954) on IMDb
Il bacio della donna ragno (anniversary edition): Amazon.it: William Hurt,  Sonia Braga, Raul Julia, Miriam Pires, Jose' Lewgoy, Hector Babenco,  William Hurt, Sonia Braga: Film e TV

Un film di Hector Babenco. Con William Hurt, Raul Julia, Sonia Braga, José Lewgoy, Nuno Leal Maria. Titolo originale Kiss of the Spider Woman. Drammatico, durata 119′ min. – USA, Brasile 1985. MYMONETRO Il bacio della donna ragno * * * - - valutazione media: 3,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo (1976) di Manuel Puig: in un carcere brasiliano Molina, omosessuale condannato per corruzione di minorenne, è in cella con Valentin, politico ribelle. Si vorrebbe usare il primo per avere informazioni dal secondo. Intanto gli racconta i film che hanno deliziato la sua giovinezza. Tra i due si produce uno scambio. Il lato debole del film è la visualizzazione dei racconti (con S. Braga); la sua forza nel rapporto tra i due personaggi, nel clima di morbida ambiguità che si crea tra loro, nella valentia dei due interpreti. Messinscena teatraleggiante su una sceneggiatura di L. Schrader. Premiato a Cannes, W. Hurt vinse anche un Oscar. Efebo d’oro 1986.

Kiss of the Spider Woman (1985) on IMDb

Regia di Tony Richardson. Un film Da vedere 1963 con Susannah YorkHugh GriffithAlbert FinneyDiane CilentoEdith EvansJoyce RedmanCast completo Genere Avventura – Gran Bretagna1963durata 129 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,50 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo (1749) di Henry Fielding: nell’Inghilterra del Settecento il trovatello Tom, adottato da un ricco filantropo, cresce nel lusso finché viene buttato fuori di casa dal legittimo erede. Dopo molte avventure, sposa la figlia del benefattore. Debordante di artifizi e di civetterie, realizzato con entusiasmo più che con disciplina, felicemente infedele al romanzo trasformato in uno scattante racconto di cappa e spada, in bilico tra satira e parodia sulla scorta di una sagace e aguzza sceneggiatura di J. Osborne, è un film colorito e mosso, ricco di divertimento e sorprese, recitato bene da tutti, benissimo da A. Finney. Ebbe 9 nomine e 4 premi Oscar: film, regia, sceneggiatura e musiche di J. Addison. Voce off italiana di E.M. Salerno.

 Tom Jones
(1963) on IMDb

Un film di David Lean. Con Anthony Quinn, Alec Guinness, Arthur Kennedy, Donald Wolfit, L.S. Johar. Titolo originale Lawrence of Arabia. Storico, Ratings: Kids+13, durata 222′ min. – Gran Bretagna 1962. MYMONETRO Lawrence d’Arabia * * * * 1/2 valutazione media: 4,81 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Durante la guerra 1914-18 il tenente Thomas Edward Lawrence (1888-1935), agente del servizio segreto britannico, trasforma in guerriglia la rivolta degli arabi contro i turchi, guida i beduini alla conquista di Damasco e poi si ritira nell’anonimato. In questo sontuoso megafilm epico su uno dei più affascinanti avventurieri del primo Novecento il vero protagonista è il deserto. Solida sceneggiatura di Robert Bolt, splendida fotografia, musica sovrabbondante, 7 premi Oscar (miglior film, regia, fotografia, colonna sonora, scenografia, montaggio e suono). All’epoca O’Toole fu una rivelazione.

Lawrence of Arabia (1962) on IMDb
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Locandina Colpo di spugna

Un film di Bertrand Tavernier. Con Isabelle HuppertPhilippe NoiretStéphane AudranJean-Pierre MarielleEddy Mitchell. continua» Titolo originale Coup de torchonDrammaticodurata 128 min. – Francia 1981.

Alla vigilia della seconda guerra mondiale, in un villaggio coloniale dell’Africa orientale, il poliziotto Cordier si trascina in un’esistenza abulica e priva di senso. Abbruttito, privo di dignità e di coraggio, non soltanto non si cura dell’ordine pubblico, ma si lascia tradire dalla moglie e beffare dai guappi locali. L’arrivo in paese di Anne, maestrina tutta candore, scatena in lui qualche insospettabile alchimia, spingendolo a dare un “colpo di spugna” nel nome di un’allucinata giustizia che lo porta a far fuori tutti i suoi nemici (o supposti tali). Da un romanzo di Jim Thompson.

Clean Slate (1981) on IMDb

Regia di John Ford. Un film Da vedere 1956 con John WayneNatalie WoodWard BondJeffrey HunterVera MilesJohn QualenCast completo Titolo originale: The Searchers. Genere Western – USA1956durata 119 minuti. – MYmonetro 4,06 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1868: la guerra civile è finita da tre anni ed Ethan (Wayne) torna a casa. Viene accolto dalla famiglia del fratello. Qualche giorno dopo, con un gruppo di coloni partecipa a una battuta contro una banda di indiani. Nel frattempo la famiglia di suo fratello viene trucidata, tranne una nipotina di pochi anni che viene rapita dagli indiani. Insieme al giovane Martin (J. H.) Ethan comincia la ricerca, che durerà dieci anni. Alla fine trova la ragazza che è diventata un’indiana. Ethan è sul punto di ucciderla, ma all’ultimo momento si ravvede e la porta a casa. Il film è considerato un capolavoro persino dalla grande critica ufficiale, che ha sempre ritenuto il western un genere minore e troppo popolare. Nella più recente classifica stilata da critici di tutto il mondo Sentieri selvaggi è addirittura al quarto posto. In realtà Ford aveva realizzato altri capolavori, più puliti e rigorosi, come Ombre rosse e Sfida infernale, ma Sentieri selvaggi presenta un versante “intellettuale” e spurgato del mito che lo fa preferire (da “quella” critica appunto) ai precedenti titoli, più ingenui e allineati a una morale più rassicurante e “bonariamente” manichea. Si tratta comunque di un grande film che dibatte i grandi temi fordiani e ne aggiunge altri. Wayne non era mai stato così negativo e isterico: l’attore si piacque tanto che diede a suo figlio, nato in quei giorni, il nome di Ethan. Wayne e il giovane compagno percorrono territori e stagioni, nel deserto, nella neve, fra gli indiani, i banditi, i piccoli e grandi paesi, guidati da una notizia, da un sentito dire. Ciclicamente tornano a casa, sempre più stanchi e delusi, ma ripartono e continuano a cercare la ragazza. Faticano a oltranza per la propria identità e coerenza.

The Searchers (1956) on IMDb
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Un film di Abbas Kiarostami. Con Ali Sabzian, Hassan Frazmand, Abolfazi Ahankhah Titolo originale Nema-ye nazdik. Drammatico, durata 100′ min. – Iran . MYMONETRO Close-up * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Facendosi passare per il noto regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, un povero disoccupato circuisce una ricca famiglia borghese. Smascherato, al processo si dichiara pentito e viene perdonato. A poche settimane di distanza dagli avvenimenti, A. Kiarostami ricostruì e filmò la vicenda con i suoi protagonisti veri. Il processo per truffa diventa un’arringa per il diritto alla finzione e il riconoscimento del bisogno di essere un altro. Il regista gioca a fare del documentario con la finzione e della finzione con il documentario. “La vicenda si svolge prescindendo da me. Più che negli altri miei, la realtà contenuta in questo film ne fa un caso a parte” (A. Kiarostami).

Close-Up (1990) on IMDb
Locandina italiana Argo

Un film di Ben Affleck. Con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber. Titolo originale Argo. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 120 min. – USA 2012. – Warner Bros Italia uscita giovedì 8 novembre 2012. MYMONETRO Argo * * * 1/2 - valutazione media: 3,70 su 131 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1979, in seguito alla fuga negli Stati Uniti dello Scià iraniano Mohammad Reza Pahlavi durante la rivoluzione, l’ambasciata americana di Teheran fu presa d’assalto dai rivoluzionari e i suoi impiegati sequestrati per più di 400 giorni. Sei cittadini statunitensi riuscirono a fuggire di nascosto e trovare rifugio nella residenza dell’ambasciatore canadese, il quale, a proprio rischio e pericolo, concesse clandestinamente ospitalità e supporto.
Per riportare in patria i propri connazionali la CIA organizzò una missione di esfiltrazione particolarmente audace, ideata dall’esperto del campo Tony Mendez e coadiuvata da una vera produzione hollywoodiana. Basandosi su una sceneggiatura realmente acquistata dal sindacato sceneggiatori fu data l’illusione a tutti (soprattutto alla stampa, in modo che si producessero articoli in materia) che c’era l’intenzione di girare un film di fantascienza in Iran, così da poter ottenere dal Ministero della cultura iraniano il permesso di entrare ed uscire dal paese e, nel fare questo, poter portare via i sei ospiti dell’ambasciatore canadese spacciandoli per maestranze del film.
Il titolo del finto film in questione era Argo.

Argo (2012) on IMDb

Regia di Wes Craven. Un film con John SaxonNick CorriAmanda WyssJohnny DeppRobert EnglundDavid AndrewsCast completo Titolo originale: A Nightmare on Elm Street. Genere Horror, – USA1984durata 92 minuti. Uscita cinema sabato 31 ottobre 2015 distribuito da The Space Cinema. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 3,21 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo nero (Englund) con un guanto munito di lame entra nei sogni dei ragazzi di una cittadina americana, e da lì può uccidere. È il film più famoso di Craven, che l’ha anche diretto, un vero caso nella storia dell’horror in bilico sullo splatter . Intessuto “di riferimenti simbolici alle paure dell’infanzia, alle difficoltà di crescere in comunità basate sull’ipocrisia, la falsità, l’odio […]. Il sogno americano è diventato (definitivamente) un incubo” (F. Cacchiari). 1° film del 21enne Depp.

 Nightmare
(1981) on IMDb

Regia di Tommy Wiseau. Un film con Tommy WiseauGreg SesteroJuliette DaniellePhilip HaldimanCarolyn MinnottCast completo Titolo originale: The Room. Genere Drammatico – USA2003durata 99 minuti.

La storia ruota attorno al triangolo amoroso tra il protagonista Johnny (Tommy Wiseau), Lisa, sua fidanzata e futura moglie, e Mark, il suo migliore amico. Una parte consistente del film è dedicata a sotto-trame che hanno poco a che fare con la storia principale e che per la maggior parte non vengono concluse. Stando a Tommy Wiseau, il titolo del film si riferisce al fatto che una stanza, Room in inglese, è un luogo in cui possono succedere cose belle o brutte.

Originariamente distribuito solo in un numero limitato di sale in California, il film venne immediatamente stroncato dalla critica, venendo definito uno dei peggiori film mai realizzati. Ross Morin, professore di studi cinematografici, lo definì “il Quarto potere dei film brutti”, termine poi riutilizzato da alcuni critici. Col passare del tempo, The Room acquistò lo status di film cult grazie alla sua trama inconcludente e piena di buchi e alla bizzarra performance di Tommy Wiseau.

Nel 2017 è balzato all’attenzione del grande pubblico grazie al film The Disaster Artist, basato sull’omonimo libro scritto da Greg Sestero riguardante la realizzazione del film e il suo rapporto con Tommy Wiseau.

The Room (2003) on IMDb

Non ho trovato versione in italiano, i subita li ho aggiunti traducendoli con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Regia di Robert Rossen. Un film con Mercedes McCambridgeJohn IrelandJohn DerekBroderick CrawfordJoanne Dru. Genere Drammatico – USA1949durata 109 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,09 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ascesa e caduta di Willie Stark, demagogo del Sud che, di origini modeste, si dà alla politica, diventa governatore dello Stato e senatore con il voto popolare. Per attuare un programma di opere pubbliche ricorre agli stessi metodi di corruzione e sopraffazione, denunciando i quali aveva sconfitto i suoi ricchi avversari politici. Tratto da un romanzo (1946) premio Pulitzer di Robert Penn Warren, sceneggiato dal regista/produttore per la Columbia, il personaggio, leggermente camuffato, è il ritratto di Huey Long, governatore della Louisiana che fu ucciso da una sua vittima nel 1935. Imperniato sul tema del potere che corrompe e sull’ambiguità della condizione umana, è un ammirevole saggio psicologico in forma di melodramma. Vibrante esempio di realismo sociale, fu girato (fotografia: Burnett Guffey) per intero in esterni naturali, fatto raro in quell’epoca. Ebbe una trentina di premi tra cui 3 Oscar (film, Crawford, McCambridge) su 7 candidature.

 Tutti gli uomini del re
(1949) on IMDb
Locandina Barriera invisibile

Un film di Elia Kazan. Con Gregory PeckDorothy McGuireCeleste HolmJane WyattJohn Garfield. continua» Titolo originale Gentleman’s AgreementDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 118 min. – USA 1947.

Per svolgere adeguatamente un’indagine sull’antisemitismo in America, un giornalista, dietro consiglio della fidanzata, si finge ebreo. Cozza inevitabilmente contro la “barriera invisibile” che si interpone tra gli appartenenti a quella razza e un certo tipo di società. Kazan svolge il suo compito onestamente, dando al film l’impronta di un documento sulle condizioni di vita degli ebrei Usa. Gregory Peck (definito dal regista uno zero di bell’aspetto) è bravo ma impersonale. Meglio di Gregory Peck recitano Dorothy McGuire e John Garfield. Il successo avuto dal film è dovuto più alla nobiltà dell’assunto che al suo intrinseco valore.

Gentleman's Agreement (1947) on IMDb

Regia di William Wyler. Un film Da vedere 1946 con Fredric MarchDana AndrewsVirginia MayoMyrna LoyTeresa WrightHarold RussellCast completo Titolo originale: The Best Years of Our Lives. Genere Drammatico – USA1946durata 172 minuti. – MYmonetro 4,40 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Film determinante e riformatore: girava la pagina della guerra. Il problema dei reduci era colosssale. I giovani tornavano dal Pacifico e dall’Europa e portavano cambiamenti. Avevano visto cose diverse e rientravano in un paese diverso. Il reinserimento era difficile, per i soldati e per chi era rimasto a casa. Il produttore Samuel Goldwyn, attentissimo ai grandi fatti, e il regista William Wyler, la firma più sicura di Hollywood, affrontarono un tema davvero ricco: i milioni di storie individuali, vere e proprie sceneggiature bell’e pronte, e il grande desiderio di cambiamento che si porta una guerra. Lavorando febbrilmente per non farsi sorpassare dai fatti reali, e prendendo spunto da un libro di Mackinley Kantor non eccelso, la produzione costruì un film che rappresentò quel problema come nessun altro titolo sarebbe mai riuscito a fare. È la storia di un caporale (March), un soldato (Russell) e un ufficiale (Andrews) che tornano nella loro cittadina di provincia. March è accolto dalla moglie (uno dei più begli abbracci del cinema) e dai due figli. Ma tutto sommato il trauma che vive è superabile, è stato soprattutto un problema di lontananza. Il resto è rimasto quasi com’era. Dana Andrews aveva sposato una ragazza appena conosciuta, irrequieta e capricciosa. Al ritorno il matrimonio va subito a rotoli. Ma non era vero amore se lui si innamora della figlia di March. Il terzo reduce era un autentico mutilato di guerra, Harold Russell, che aveva due protesi invece delle mani. Wyler lo aveva visto in un documentario, Diario di un sergente, e aveva intuito le sue qualità di attore. Russell si rivelò talmente bravo da meritare l’Oscar, che all’inizio degli anni Novanta è stato costretto a mettere all’asta per necessità. Il suo personaggio riesce, con grandi sofferenze, a reinserirsi, grazie anche alla buona volontà di tutti, soprattutto della sua fidanzata. Il film commosse il mondo e ottenne ben sette Oscar (fra gli altri al film, al regista, a March e al compositore Friedhofer). Il romanzo di Kantor non prevedeva il lieto fine e Wyler era orientato ad aderire allo storia originale, ma, come spesso accadeva, da Washington arrivò l’invito per il lieto fine: non era davvero il caso di demoralizzare ulteriormente tutti quei giovani già carichi di problemi. Inaspettatamente l’ottimista e spensierata Hollywood si trovava immersa in problemi veri e dolorosi. Il cinema stava per diventare qualcosa di più di una spensierata evasione.

The Best Years of Our Lives (1946) on IMDb
Risultato immagini per Giorni Perduti

Un film di Billy Wilder. Con Howard Da SilvaRay MillandJane WymanFrank FaylenDoris Dowling. continua» Titolo originale The Lost WeekendDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 101 min. – USA 1945.

Danny Berman è un alcolizzato quasi senza speranza. Sarebbe uno scrittore, ma naturalmente non ha la lucidità per fare qualcosa di buono. Sopravvive grazie al fratello che lo ospita e lo cura, e all’amore di una ragazza quasi masochista che gli perdona tutto e lo sostiene in tutti i modi. Nel suo quotidiano Danny ha un solo scopo: procurarsi liquori, con ogni mezzo. Ha messo a punto delle strategie geniali: come farsi dare dieci dollari dalla governante, come nascondere le bottiglie, come ottenere credito al bar, come sfruttare la simpatia di una donna. Naturalmente la situazione peggiora, la spirale è irreversibile. Lo si capisce quando Danny va a riscattare una pistola che aveva precedentemente impegnato. Ma, ancora una volta, l’amore della sua ragazza lo salva. Danny si riscatterà tornando a scrivere. La sua sofferenza personale sarà praticamente il soggetto del film. In prospettiva l’argomento potrebbe essere quasi una metafora della droga. Il problema alcool, per quanto presente, può essere considerato nei film obsoleto, ma allora Giorni perduti sconvolse non solo gli alcolizzati. L’efficacia impressionante del linguaggio di Wilder costrinse tutti a considerare il problema. Fra le sequenze fondamentali, mai più ripetibili, il delirio di Milland che vede scarafaggi e pipistrelli uscire da un buco nella parete. Wilder non si preoccupò di fare mediazioni a favore del pubblico, cercò di raccontare la realtà in modo crudo, quasi violento, in una chiave realistica quasi europea, con una sola eccezione: il finale davvero troppo “lieto”. Wilder lavorò alla sceneggiatura col suo scrittore preferito, Charles Brackett, sulla base del romanzo di Charles Jackson. Oscar come miglior film. Wilder ottenne la statuetta come regista e sceneggiatore. E anche Milland ebbe il premio come attore protagonista.

Regia di Kôji Wakamatsu. Un film con Juro KaraKeiko KoyanagiMiki HayashiShoko KidoMichiko SakamotoCast completo Titolo originale: Okasareta hakui. Genere Drammatico – Giappone1967durata 56 minuti.

Ispirato a un fatto reale di cronaca avvenuto a Chicago nel 1966, il film del cineasta giapponese Koji Wakamatsu racconta l’eccidio di un gruppo di giovani infermiere da parte di un impiegato. Nel dormitorio femminile di un ospedale di provincia, alcune donne, angeli in camice bianco, invitano un giovane uomo a entrare. Presto si rivelerà uno spietato assassino, tormentato da incubi e allucinazioni e sessualmente represso. Alla violenza inflitta con sadismo, si alterna la concessione di un amore malato. Un film girato in bianco e nero, con solo due impressionanti scene a colori, che parla di ossessioni, impotenza, volontà, lucida follia e persino amore.

Violated Angels (1967) on IMDb
Stanotte all'01.40 su Rai 3 Una piscina senz'acqua di Koji Wakamatsu

Una piscina senz’acqua (水のないプール, Mizu no nai puuru) è un film del 1982 diretto da Kōji Wakamatsu. La pellicola appartiene al genere pinku eiga (erotico).

Una notte, tornando a casa dal lavoro, un controllore di biglietti assiste ad un tentativo di stupro ai danni di una ragazza. Dopo aver lottato con i balordi ed averli messi in fuga, l’uomo stringe amicizia con la vittima. Il giorno seguente, egli torna alla sua vita regolare, dividendosi tra la monotonia del lavoro e della famiglia, ma in lui qualcosa è cambiato; tutto ora gli appare noioso e senza senso, dopo lo squarcio di carnalità a cui aveva assistito soltanto la notte prima.Procuratosi un’ingente quantità di cloroformio, l’uomo comincia una nuova vita, volta a sfogare i propri istinti sessuali, repressi per troppo tempo: di notte, invece che andare a lavorare, si serve del cloroformio per addormentare le sue vittime e violentarle all’interno delle loro abitazioni. 

Mizu no nai pûru (1982) on IMDb

Un film di Kôji Wakamatsu. Con Mimi KozahuraMichio Akiyama Titolo originale Yuke Yuke Nidome No ShojoDrammaticob/n durata 67 min. – Giappone 1969.

Poppo subisce uno stupro di gruppo sul tetto di un palazzo sotto gli occhi dell’imbelle Tsukio. Anch’egli ha subito un trauma analogo e, dalla condivisione del proprio malessere, tra i due nasce un’intesa che assomiglia a una relazione. Tutto ciò che Poppo desidera, però, è morire, ma Tsukio si rifiuta di ucciderla senza motivo.
Come è tipico del primo Wakamatsu, gli schemi sono quelli del genere pinku eiga, in termini di durata e di moderata esposizione di nudità femminili, ma i contenuti escono da qualsiasi steccato o stereotipo. Per molti il film-manifesto del primo periodo del regista nipponico, Su su, per la seconda volta vergine condensa, in un’ora abbondante di disagio palpabile, il sottile mix di esistenzialismo avant e fascinazione per le tematiche di sesso brutale e violenza efferata alla base del lato più oscuro della nouvelle vague giapponese. L’amore è lontano mille miglia, un miraggio che per un attimo sembra concretizzarsi negli sguardi dei due protagonisti, martiri e carnefici, emblema dell’impossibilità di un rapporto tra i sessi che sia paritario e reciprocamente soddisfacente. Rabbia e nichilismo che esplodono in sete di vendetta di fronte alla bestialità del (resto del)l’umanità, preda di un istinto sessuale insaziabile e perverso tanto nelle giovani generazioni (i teppisti tossici che si aggirano per il condominio in cui il film è ambientato) che nelle precedenti (gli scambisti bestiali che abusano di Tsukio). Violenza chiama violenza in un anno zero post-apocalittico che in fondo poco ha a che fare con la sua epoca di speranze (il ’68 appena trascorso) mentre molto strettamente si lega al DNA post-atomico giapponese; tutt’altro che casuale il legame con il lato più oscuro dell’era-hippie evidenziato dall’apparizione sulfurea di Roman Polanski e Sharon Tate tra le pagine di un manga.
Non è un’esagerazione definire il primo Wakamatsu Koji – e in particolare Su su, per la seconda volta vergine – come il precursore dei Noriko’s Dinner Table o dei This World of Ours che portano all’estremo il messaggio di Wakamatsu nel fosco terzo millennio del Sol Levante. Al resto ci pensano musiche suggestive, tra tradizione jazz e coraggioso sperimentalismo, e l’uso del contrasto tra bianco e nero e colore, esasperazione visiva della voglia di morte di Tsukio e del sangue come sola traccia di vita (che se ne va) tra corpi e animi vuoti, consegnati alla morte. Fulminea comparsata per un giovanissimo Takeshi Kitano.

Go, Go Second Time Virgin (1969) on IMDb
Embrione - LongTake - La passione per il cinema ha una nuova regia

Un film di Kôji Wakamatsu. Con Hatsuo YamaneMiharu Shima Titolo originale Taji Ga Mitsuryo Suru TokiPsicologicob/n durata 72 min. – Giappone 1966MYMONETRO Embrione ***-- valutazione media: 3,17 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una commessa viene sedotta dal proprietario del grande magazzino dove lavora. L’uomo la porta in un appartamento semivuoto dove la tiene prigioniera e la sottopone a sevizie e brutalità, spinto da una psicosi che gli impedisce di avere rapporti normali con qualsiasi donna, comprese l’ex-moglie e la defunta madre. Vol. II della serie “Violence movies”. Più violento che mai, Wakamatsu è all’acme della sua visionarietà, riuscendo in un connubio tra sadismo e poesia che a parole sarebbe difficile spiegare. Disturba, e non poco, più perché spinge ad inquietanti riflessioni che non perché disgusti.

The Embryo Hunts in Secret (1966) on IMDb

Regia di Kôji Wakamatsu. Un film con Maki SakaiArataAkie NamikiGo Jibiki. Titolo originale: Jitsuroku rengô sekigun: Asama sansô e no michi. Genere Drammatico – Giappone2007durata 190 minuti. – MYmonetro 2,91 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il titolo originale anticipa la trama: Cronache dell’armata rossa unita – La strada verso il capanno del Monte Asama . Koji tratteggia e contestualizza la storia della costituzione del movimento politico comunista nipponico sul finire degli anni ’60. Un periodo non facile di ricostruzione interna per un paese devastato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, in cui i movimenti studenteschi si fanno promotori di un sentimento di disagio e di necessaria rivalutazione degli accordi tra USA e Giappone. La 1ª ora riepiloga i 10 anni che precedono la fondazione dell’URA ( l’Armata Rossa Unita), con un montaggio che alterna estratti video dell’epoca degli scontri tra manifestanti e polizia a intermezzi di finzione con i personaggi che saranno protagonisti della 2ª parte. Potente denuncia della progressiva “tragedia di una scheggia impazzita del movimento rivoluzionario giapponese che si autocannibalizza fino all’estinzione” (Silvestri): una lunga carrellata su giovanissimi che si sacrificano, inutilmente, in nome di una distorta visione della purezza ideologica che, da loro, pretendeva autopunizione fino alla morte.

 United Red Army
(2007) on IMDb
Caterpillar - Film (2010) - MYmovies.it

Regia di Kôji Wakamatsu. Un film Da vedere 2010 con Shinobu TerajimaSabu KawaharaKatsuyuki ShinoharaShima ÔnishiKeigo Kasuya. Titolo originale: Kyatapira. Genere Drammatico – Giappone2010, Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

1940. Durante la Seconda guerra sino-giapponese, il tenente Kadokawa è riportato a casa mutilato, sordomuto e ustionato in volto. La moglie Shigeko dovrà imparare a convivere con quel che resta di un eroe. Dal romanzo (1929) di Edogawa – Imomushi , in giapponese Il bruco – è una intensa e tremenda riflessione sull’insuccesso della politica marziale imperialista nipponica della prima metà del secolo scorso. Il protagonista, Tadashi, congedato con tanto di medaglie al valore e riconoscimenti sui giornali, dichiarato “Dio della guerra”, è un torso d’uomo cui mostrare riverenza al solo passaggio. Shigeko è lasciata da sola a confrontarsi con l’orrore della guerra e di un marito distrutto nel corpo e nell’anima. Ma la realtà che affiora è ben diversa: lei è l’unica a conoscerlo da prima della guerra, la sola ad aver subito le sue violenze domestiche e il suo machismo patriarcale e sfoga finalmente su di lui i suoi impulsi vendicativi. La Terajima premiata alla Berlinale come miglior attrice.

Kyatapirâ (2010) on IMDb