Il dottor Henry Jekyll, filantropo e uomo integerrimo, divide il suo tempo tra poveri bisognosi di cure ed un’estenuante ricerca scientifica. Suggestionato dalle insinuazioni di Sir George Carew, padre della sua futura sposa Millicent, circa la vera natura della rettitudine umana, il giovane sperimenta in laboratorio una serie di droghe e di preparati convinto di poter separare il bene dal male nella personalità di ciascun individuo.
Edit: aggiunta versione 720p, peccato sia senza subita
Il dottor Henry Jekyll (Paul Massie) sta compiendo esperimenti sulla natura umana, la moglie Kitty (Dawn Addams) è rassegnata a essere trascurata dal marito e l’amico Paul Allen (Christopher Lee) si fa vivo solo per bussare a quattrini. Tutto cambia quando Jekyll sperimenta su se stesso la sua nuova invenzione, diventando Mr. Hyde (sempre Paul Massie). Punto di partenza è ovviamente l’opera letteraria di Robert Louis Stevenson, ma Fisher, invece di presentare un Jekyll buono e un Hyde orrido e scimmiesco, ribalta ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll gretto e imbelle in contrasto con un Hyde bello, con solamente una strana luce negli occhi azzurri a testimoniare la sua diversità (un procedimento simile verrà seguito da Jerry Lewis per il suo divertente #Vedi#Le foli notti del dottor Jerryl). Il Male non viene più rappresentato dal brutto e dall’animalesco, ma dal bello e dall’aristocratico, e il Bene, in fondo, non esiste. La prediletta ambientazione vittoriana fornisce a Fisher il pretesto per una precisa rappresentazione dell’aristocrazia inglese da lui spesso raffigurata, anche in altri film, come corrotta e crudele. Purtroppo, non è possibile definire questo film un capolavoro perché la geniale intuizione che ne è alla base viene in parte sprecata da una trama sviluppata in modo banale. Buona l’interpretazione di Paul Massie nel doppio ruolo
Alla vigilia delle nozze tra il dottor Jekyll e Fanny Osborne viene rinvenuto il cadavere di una bambina violentata e massacrata a bastonate da un misterioso uomo in frac. Non è che il primo di una lunga serie di delitti, compiuti naturalmente dallo stesso dottore sotto le mentite spoglie di Mister Hyde. A un certo punto la fidanzata scopre tutto e a sua volta sperimenta un diabolico sdoppiamento di personalità.
Il romanzo di Stevenson portato per l’ennesima volta sullo schermo. Mary (Roberts) è la cameriera del dr. Jekyll e al principio non sa della nota trasformazione. Poi ne sarà dolorosamente coinvolta. Così la doppia anima di Jekyll- Hyde diventa tripla. Chissà se ce n’era proprio bisogno. Nel frattempo Frears, che ha talento, ci spiega la Gran Bretagna (siamo a Edimburgo) vittoriana e non dimentica di esibire il suo riconosciuto talento per l’ambiente e la scenografia.
Il dottor Jekyll sperimenta un filtro di sua invenzione, convinto di poter isolare ed annientare gli istinti malefici che soffocano l’innata propensione al Bene presente in ciascun individuo. L’esperimento volge, però, in tragedia poiché il Male prende il sopravvento e tramuta il rispettabile scienziato nell’abominevole Mr. Hyde, una creatura dall’aspetto ripugnante, dominata da primordiale malvagità.
Il dottor Henry Jekyll studia la possibilità di separare nella psiche umana la naturale propensione al bene dall’istinto animalesco al male. Ottenuto in laboratorio un siero, lo sperimenta su di sé trasformandosi nella quintessenza della malvagità.Credendo di poter controllare il suo spaventoso alter-ego al quale dà il nome di Mr. Hyde, Jekyll continua durante il giorno ad esercitare l’attività di medico, ma, lontano da occhi indiscreti, non esita ad assaporare l’estasi inebriante del male assoluto.
Un medico conosciuto e stimato si trasforma, grazie ad un ritrovato di cui è il solo a conoscere il segreto, in un essere crudele e spietato. In queste vesti tiene segregata una ragazza che ha reso schiava della sua tirannia, mentre come dottor Jekyll è promesso ad un’altra. Dopo qualche tempo si rende conto di non poter più controllare la parte malvagia che è in lui.
Janet Smith (Gloria Talbott) si reca in Inghilterra per ricevere l’eredità del padre, che non ha mai conosciuto. La accompagna il fidanzato George Hastings (John Agar). Il dottor Lomas (Arthur Shields), esecutore testamentario, le rivela che il padre le ha lasciato un ingente patrimonio di cui potrà disporre tra poco, essendo imminente il suo ventunesimo compleanno. Lomas le rivela anche che suo padre altri non era che il famigerato dottor Jekyll. Sconvolta dalla notizia, Janet, che teme le conseguenze della “maledizione” di famiglia, vorrebbe interrompere la relazione con George, per non coinvolgerlo. George resta al suo fianco e la conforta, ma la situazione precipita. Avviene una serie di delitti e Janet, a causa del genitore, è immediatamente sospettata. In realtà, Janet stessa comincia a dubitare di sé: il colpevole è un essere mostruoso che potrebbe essere la concretizzazione del lato oscuro del lascito paterno. Scritto e prodotto da Jack Pollexfen (regista de #Vedi#L’uomo che uccise il suo cadavere, con Lon Chaney jr), è un film prodotto con pochissimi mezzi, ma illuminato dalla enorme sapienza registica di Edgar Ulmer, autore maudit comepochi, che riesce a elevare la modesta materia in un poema onirico dall’andamento ipnotico e ossessivo. Certo, non riesce a farlo diventare un capolavoro – per i limiti della storia e le esigenze produttive – ma un film, pur con qualche momento banale, interessante e bizzarro, come le suggestive sequenze degli incubi. Buona la prova di Gloria Talbott (1931-2000), magnetica nel ruolo della tormentata discendente di Jekyll, più funzionale quella di John Agar (1921-2002), classico eroe dei B-movie.
Le richieste di reupload di film deve essere fatto SOLO E ESCLUSIVAMENTE via email (ipersphera@gmail.com), le richieste fatte nei commenti verrano cestinate.
Visto il poco spazio su Mega (2 terabyte) NON caricherò più serie tv e fumetti.
Se interessati a serie o fumetti contattatemi via email che vi spiego un metodo alternativo