Regia di Andrea Pallaoro. Un film con Catalina Sandino Moreno, Brían F. O’Byrne, Mary Mouser, Ian Nelson, Maxim Knight. Titolo originale: Medeas. Genere: Drammatico, Indie. Paese: Italia, Stati Uniti, Messico. Anno: 2013. Durata: 97 min. Consigliato a: Da 16 anni. Valutazione IMDb: 5.8.

Nella profonda e isolata provincia rurale americana, la famiglia è guidata da Ennis, un allevatore severo e tradizionalista, e da sua moglie Christina, una donna sordomuta sempre più silenziosa e alienata dal contesto familiare. Insieme a loro vivono i loro cinque figli, che cercano a fatica una via di fuga dall’ambiente claustrofobico e dal crescente vuoto emotivo che permea la casa. La narrazione si concentra sull’osservazione intima e distaccata dei gesti quotidiani, rivelando le crepe e le tensioni latenti di un matrimonio in crisi, dove la mancanza di comunicazione e l’inesorabile siccità emotiva spingono i personaggi verso un punto di rottura imminente.

L’opera prima di Andrea Pallaoro è un’esplorazione lirica e coraggiosa dell’alienazione e delle dinamiche di potere all’interno del nucleo familiare, rileggendo il mito greco di Medea in chiave contemporanea e minimalista. I temi centrali sono la repressione emotiva, il conflitto tra libertà individuale e controllo patriarcale, e la distruttiva solitudine. La regia si distingue per un minimalismo estetico rigoroso, caratterizzato da inquadrature fisse, composizioni pittoriche e un uso sapiente dei silenzi, che riflettono lo stato d’animo della protagonista e l’ambiente arido. Le interpretazioni, in particolare la presenza eterea e laconica di Catalina Sandino Moreno, sono intense e misurate. Nonostante alcuni critici abbiano rilevato una lentezza eccessiva, lo stile visivo di Pallaoro, che evoca riferimenti a maestri come Robert Bresson, conferisce al film un’importanza stilistica notevole nell’ambito del cinema indipendente contemporaneo, risultando una pellicola formalmente impeccabile ma emotivamente gelida.