Category: Fellini Federico


Regia di Roger VadimLouis MalleFederico Fellini. Un film con Brigitte BardotJane FondaAlain DelonPeter FondaTerence StampRenzo PalmerCast completo Genere Horror – ItaliaFrancia1967durata 121 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tre trasposizioni da Edgar Allan Poe ad opera di altrettanti prestigiosi registi. Nell’episodio Metzengerstein, una lussuriosa castellana s’accende per un uomo che la rifiuta. Conseguenze tragiche. In William Wilson, un ufficialetto austriaco, cinico e sadico, è affrontato da un nemico che gli somiglia e ucciso. In Toby Dammit, un attore di cinema, a Roma per un western, ha continuamente un incubo.

Spirits of the Dead (1968) on IMDb

Regia di Federico FelliniAlberto Lattuada. Un film con Peppino De FilippoCarlo RomanoGiulietta MasinaCarla Del PoggioDante MaggioCast completo Genere Commedia – Italia1951durata 93 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,10 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È la storia di una compagnia di guitti. Il capocomico (De Filippo) è innamorato della soubrette (Del Poggio). Glielo dice e la ricatta (bonariamente). Lei sarebbe pronta a cedergli, ma lui alla fine si vergogna di se stesso. 

Variety Lights (1950) on IMDb

Cento anni fa nasceva a Rimini Federico Fellini. Regista amato all’inverosimile in quegli Stati Uniti che l’hanno persino corteggiato a un certo punto, ma alle cui lusighe Fellini non ha mai ceduto (diceva che fuori dall’Italia non avrebbe saputo come raccontare un altro popolo).

Criterion perciò ne celebra il centenario con un cofanetto contenente 14 dei suoi film (mancano I clowns, Casanova, Prova d’orchestra, La città delle donne, Ginger e Fred e La voce della luna), più altro materiale che ne arricchisce l’offerta. Undici di questi sono stati rimasterizzati in 4K, il che di per sé rappresenta un incentivo non da poco. Il resto lo trovate di seguito, a partire dai titoli, oltre che sul sito ufficiale di Criterion.

Risultati immagini per Federico FelliniFederico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920Roma, 31 ottobre 1993) è stato un regista e sceneggiatore italiano.
È considerato universalmente uno dei più grandi ed influenti cineasti della storia del cinema mondiale. Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l’Oscar alla carriera. Vincitore due volte del Festival di Mosca (1963 e 1987), ha inoltre ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
Nell’arco di quasi quarant’anni – da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della luna del 1990 – Fellini ha “ritratto” in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva se stesso “un artigiano che non ha niente da dire,ma sa come dirlo”. Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, e Amarcord – sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo.

Locandina L'amore

Un film di Roberto Rossellini. Con Anna Magnani, Sylvia Bataille, Lia Corelli, Gabrielle Fontan, Jucci Kellerman.Drammatico, b/n durata 78 min. – Italia 1948. MYMONETRO L’amore * * 1/2 - -valutazione media: 2,83

Il film si divide in due episodi. Il primo si intitola Una voce umana ed ha al centro una serie di telefonate che una donna riceve dall’uomo che ama e che la sta lasciando per un’altra. Nel secondo (Il miracolo) Nannina, una pastora considerata matta dai compaesani, incontra un vagabondo che crede sia San Giuseppe (a cui lei è molto fedele) che ha deciso finalmente di comparirle davanti. L’uomo, dopo averla fatta bere abbondantemente, approfitta di lei. Così Nannina si ritrova incinta e dileggiata da tutti.
“Questo film è un omaggio all’arte di Anna Magnani” così recita un cartello a firma Roberto Rossellini prima dell’inizio del secondo episodio de L’amore. Si può però affermare che entrambi, anzi in modo particolare il primo, siano due grandi omaggi all’attrice. Cocteau, alla cui pièce fa riferimento diretto con alcune varianti il primo episodio, ricordava: “Ho lavorato al film “La voix humaine” con Rossellini e la Magnani. Due belve. Una che sonnecchia. L’altra che tira fuori gli artigli. Conservo della nostra collaborazione il ricordo di una sorta di miracolo amichevole.” Rossellini realizza sulla base del testo un film che si può definire sperimentale. Sperimenta sui suoni: le voci che giungono dall’appartamento accanto, le repliche dell’interlocutore al telefono che ogni tanto si percepiscono quasi distintamente, i rumori ambientali. Ma soprattutto è su lei, su Anna Magnani che esercita una sorta di gioco che va dal dominio alla sottomissione alternativamente. Da un lato le scelte di inquadratura, che talvolta si rivelano difficili da sostenere per l’uso del fiato da parte della protagonista e dall’altro l’infinita tavolozza di sfumature vocali ma soprattutto mimico-facciali e corporee che l’attrice gli regala e/o gli impone. Nel secondo episodio la situazione si modifica profondamente. Da un’unità di tempo e spazio in interni si passa a una vicenda che si sviluppa quasi totalmente in esterni che marcano fortemente la solitudine esistenziale di Nannina. Anna Magnani le offre tutti i tratti fisiognomici popolari che aveva abilmente sottratto alla schermaglia drammatica delle telefonate. Il suo è un corpo che diventa progressivamente sempre più sgraziato mentre le sue parole si perdono nel vociare crudele e irridente della folla. Parole a cui inizialmente ha fatto da gelido contrasto il silenzio dello sconosciuto (interpretato da un misterioso Fellini) pronto a sfruttare la sua ingenua credulità. Rossellini sta esplicitamente dalla sua parte, non ne mette mai in ridicolo la fede primitiva mentre invece giudica in poche inquadrature sia l’ignoranza del ‘popolino’ sia quella arrogante e presuntuosa dei giovani studenti.

 

Risultati immagini per La dolce VitaRegia di Federico Fellini. Un film Da vedere 1960 con Marcello MastroianniAnita EkbergAnouk AiméeYvonne FurneauxAlain CunyAnnibale NinchiCast completo Genere Commedia – ItaliaFrancia1960durata 173 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro4,65 su 94 recensioni tra criticapubblico e dizionari.
A Roma, in pieno giorno, compare nel cielo una statua di Gesù Cristo trasportata da un elicottero. La visione suscita l’interesse di gran parte della popolazione, dai ragazzi delle periferie alle ricche signore degli attici del centro storico, e un cronista, Marcello Rubini, ne approfitta per far immortalare le scene dai suoi amici fotografi e dal fedele fotoreporter d’assalto Paparazzo.
Marcello è un aspirante scrittore che lavora per un giornale scandalistico, stazionando ogni sera di fronte ai locali di via Vittorio Veneto in cerca di qualche pettegolezzo o foto sensazionale sulle frequentazioni di personaggi del mondo dello spettacolo, di ricchi borghesi o di nobili in cerca di eccessi. Nonostante conviva con una donna molto gelosa e depressa, Emma, Marcello ha frequentazioni con donne di ogni tipo e di ogni ambiente. Nel giorno in cui arriva a Roma un’importante attrice svedese, Marcello accompagna la delegazione in un locale all’aperto tra le rovine romane e poi scappa con la donna per le vie del centro di Roma. View full article »

Locandina italiana La voce della lunaUn film di Federico Fellini. Con Roberto BenigniPaolo VillaggioNadia Ottaviani, Marisa Tomasi, Angelo Orlando, Sim, Syusy Blady, Dario Ghirardi.  Fantasticodurata 115 min. – Italia 1990MYMONETRO La voce della luna * * * 1/2 - valutazione media: 3,96 su 20 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Uno strano personaggio sente delle voci provenire da un pozzo, poi fa visita a un cimitero e salito su una scala scopre una botola che lo porterà a conoscere l’altra faccia del mondo. È praticamente impossibile raccontare un film di Fellini visto che lavora senza sceneggiatura vera e propria. Le sue sono suggestioni e idee montate a seconda dell’estro del momento. Un lungometraggio, questo, costato molti miliardi e tuttavia non “rientrato” nelle spese. Molto bravi sia Villaggio che Benigni. La storia è ormai conosciuta. Fra tante visioni e fantasie, il Maestro qualcosa di buono lo cava sempre.0 View full article »

Un film di Federico Fellini. Con Leopoldo Trieste, Alberto Sordi, Giulietta Masina, Brunella Bovo, Gina Mascetti. Commedia, Ratings: Kids+16, b/n durata 85′ min. – Italia 1952. MYMONETRO Lo sceicco bianco * * * 1/2 - valutazione media: 3,56 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Due sposini meridionali vanno in viaggio di nozze a Roma dove lei, accanita consumatrice di fotoromanzi, va a far visita all’eroe dei suoi sogni. 1° film di F. Fellini dopo la regia a mezzadria di Luci del varietà (1951). Irridente parata dei mediocri all’insegna di una vena caricaturale che qua e là diventa graffiante satira di costume. Un A. Sordi memorabile e una Roma ancora realistica, ma già deformata da un talento visionario. Da un’idea di M. Antonioni. Scritto da Fellini con T. Pinelli e E. Flaiano. 1° incontro Fellini/Nino Rota. Giulietta Masina nella particina di una prostituta: Cabiria View full article »

Locandina 8 ½Un film di Federico Fellini. Con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo, Barbara Steele. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 138′ min. – Italia 1963. MYMONETRO 8 ½ * * * * 1/2 valutazione media: 4,83 su 50 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
In crisi esistenziale e creativa, alle prese con un film da fare, un regista fa una sorta di mobilitazione generale di emozioni, affetti, ricordi, sogni, complessi, bugie. Un misto tra una sgangherata seduta psicanalitica e un disordinato esame di coscienza in un’atmosfera da limbo (F. Fellini). La masturbazione di un genio (D. Buzzati). Una tappa avanzata nella storia della forma romanzesca (A. Arbasino). Una costruzione in abisso a tre stadi (C. Metz). Un Ben Hur del cinema d’avanguardia. Il tentativo di un autoritratto in forma fantastica. Il diario di bordo di un autore. Il rapporto su un ingorgo esistenziale. Un film sulla confusione e sul disordine della vita. Uno dei massimi contributi a quel rinnovamento dei modi espressivi e alla rottura della drammaturgia tradizionale che ebbero luogo nel cinema a cavallo tra gli anni ’50 e i ’60, rinnovamento che Fellini aveva già cominciato con La dolce vita. Personaggi memorabili e sequenze d’antologia. Il suo vero contenuto è la fitta trama dei rapporti di Guido (Mastroianni, qui più che mai alter ego di Fellini) con la moglie e l’amante, con l’ambiente di lavoro e gli estranei, con i guru della Chiesa e della Critica, col passato e l’avvenire, con sé stesso. “L’enfer c’est les autres”, aveva detto Sartre. Fellini ribalta l’affermazione: la vita _ e il cinema _ sono gli altri, i vivi e i morti, gli esseri reali e le creature della fantasia. Bisogna accettarli tutti con amore, gratitudine, solidarietà. 2 Oscar: costumi (Pietro Gherardi), miglior film straniero. 7 Nastri d’argento: film, produttore, soggetto, sceneggiatura, S. Milo, musiche (N. Rota), fotografia (G. Di Venanzo). View full article »

Un film di Federico Fellini. Con Franca Marzi, Giulietta Masina, Amedeo Nazzari, Dorian Gray, François Périer. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 110 min. – Italia 1957. MYMONETRO Le notti di Cabiria * * * * - valutazione media: 4,25 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Cabiria è una prostituta che esercita la professione nell’area della passeggiata archeologica. Derubata e gettata in un fiume dal fidanzato Giorgio viene salvata da dei ragazzi. Momentaneamente disillusa nei confronti dell’amore affronta le colleghe con un misto di arroganza e ingenuità. Una sera, lasciata la zona abituale, si avventura in via Veneto e viene agganciata da un divo del cinema in crisi di coppia. Costretta a lasciare la sua lussuosa abitazione di nascosto, tornerà alla solita vita sperando in un miracolo che sembra improbabile.
Immediatamente successivo a Il bidone e in attesa de La dolce vita rappresenta un punto di svolta nella filmografia felliniana. Ha al suo centro un unico personaggio interpretato da una Masina magistrale (premio per la migliore attrice a Cannes). Tutti gli altri, Amedeo Nazzari compreso, sono messi al suo servizio quasi che Fellini fosse totalmente consapevole di avere sintetizzato in Cabiria gli aspetti principali di molti dei temi a lui cari all’epoca. View full article »

Poster AmarcordUn film di Federico Fellini. Con Bruno Zanin, Pupella Maggio, Armando Brancia, Giuseppe Ianigro, Gianfilippo Carcano. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 127′ min. – Italia 1973. MYMONETRO Amarcord * * * * 1/2 valutazione media: 4,65 su 37 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Rivisitazione _ tutta ricostruita e mai così vera _ della Rimini dei primi anni ’30 col fascismo trionfante, l’apparizione notturna del transatlantico Rex, il passaggio delle Mille Miglia, la visita allo zio matto e la bella Gradisca. Vent’anni dopo I vitelloni F. Fellini torna in Romagna con un film della memoria e, soltanto parzialmente, della nostalgia. La parte fuori dal tempo è più felice di quella storica. Umorismo, buffoneria, divertimento, finezze, melanconia. Oscar per il miglior film straniero. View full article »


Un film di Federico Fellini. Con Anita Ekberg, Riccardo Billi, Liana Orfei, Tino Scotti, Fanfulla. Commedia, durata 93′ min. – Italia 1970. MYMONETRO I clowns * * * - - valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Fellini trova il modo di rievocare i sogni, le scoperte, gli stupori della sua infanzia. Special televisivo in forma di bloc-notes, di chiacchierata a ruota libera in cui Fellini continua a parlare di sé stesso attraverso il circo. Confidenziale, qua e là saggistico. Almeno 2 o 3 sequenze memorabili. Nastro d’argento ai costumi di Danilo Donati. View full article »

Risultati immagini per Prova d'Orchestra
Un film di Federico Fellini. Con Clara Colosimo, Umberto Zuanelli, Balduin Baas, Giovanni Javarone. Commedia, durata 70′ min. – Italia 1979. MYMONETRO Prova d’orchestra * * * - - valutazione media: 3,19 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
In una chiesa sconsacrata si tiene una prova d’orchestra che non va bene. Il direttore strapazza gli orchestrali. Pausa. Quando il maestro torna in sala, è scoppiato il Sessantotto: urla, berci, slogan contro il potere e le istituzioni, scritte eversive finché un’enorme palla d’acciaio sfonda un muro tra polvere e detriti. Laceri e impauriti, gli orchestrali ricominciano la prova, guidati dal direttore che ora parla in tedesco. Apologo estetico? Parabola etica e civile? Allegoria politica sulla società italiana? Il filmetto (Fellini dixit) si prestò a queste e ad altre interpretazioni. Forse sarebbe meglio abbandonarsi al piacere del testo. Nastro d’argento alla musica (Nino Rota, alla memoria). Ispirò l’opera omonima di Giorgio Battistelli (prima mondiale a Strasburgo il 25.11.1995, prima italiana al Teatro dell’Opera di Roma nel marzo 2001). View full article »

Locandina La città delle donneUn film di Federico Fellini. Con Ettore Manni, Marcello Mastroianni, Anna Prucnal, Bernice Steegers, Donatella Damiani. Commedia, durata 145′ min. – Italia 1980. – VM 14 – MYMONETRO La città delle donne * * * 1/2 - valutazione media: 3,63 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Diario di bordo di un esploratore (Snaporaz = Mastroianni = Fellini) nel suo viaggio sul Pianeta Donna, ma anche tentativo di autoritratto in forma di fantasia onirica, sincero di quella sincerità che in F. Fellini è sfilata, festa, carosello, bella confusione. Di straordinaria ricchezza inventiva, è anche un film sul cinema in chiave di memoria. Film passionale più che ideologico con la forza, e i limiti, di chi si mantiene nell’area autobiografica. Scritto con B. Zapponi e B. Rondi. 4 Nastri d’argento: regia, fotografia (Giuseppe Rotunno), scene (Dante Ferretti), costumi (Gabriella Pescucci). Musica: Luis Bacalov. Il Leitmotiv è di Meri Lao. View full article »