Category: Bulgaria


Regia di Adina Pintilie. Un film con Laura BensonTómas LemarquisDirk Lange (II)Hermann MuellerChristian BayerleinCast completo Titolo originale: Nu ma atinge-ma. Genere Drammatico – RomaniaGermaniaRepubblica cecaBulgariaFrancia2018durata 125 minuti. Uscita cinema giovedì 14 febbraio 2019 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 2,00 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Laura non può sopportare di essere toccata. Prova anche con un giovane che si prostituisce ma non riesce a superare il suo problema. Christian soffre di una disabilità grave e parla con grande sincerità dei propri desideri in campo sessuale e dell’amore per la sua compagna. I due partecipano a un workshop in cui sono presenti persone di varia età e a cui é presente anche Tudor che appare molto vulnerabile ma accetterà di condividere le proprie sensazioni.

 Ognuno ha diritto ad amare - Touch Me Not
(2018) on IMDb

Regia di Régis Wargnier. Un film con Sandrine BonnaireOleg MenshikovCatherine Deneuve. Titolo originale: East-West. Genere Drammatico, – FranciaSpagnaBulgariaRussia1999durata 120 minuti. distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,38 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1946 il medico Aleksej Golovin (Menshikov) è uno dei russi “bianchi” emigrati (da 3000 a 12 000 in Francia) che rispondono all’appello di Stalin per il rientro nell’URSS. A Odessa dove arriva con la moglie francese Marie (Bonnaire) e un figlio, scopre che i rimpatriati sono processati o deportati nei campi di lavoro. Aleksej, invece, è destinato a un dispensario di Kiev. Dopo la morte di Stalin (1879-1953), Marie, uscita dal gulag, riesce, con l’appoggio del marito e l’aiuto di una famosa attrice francese (Deneuve), a tornare in Francia. Su una sceneggiatura scritta con Louis Gardel e due russi (Rustam Ibraguimbenkov e Sergej Bodrov), Wargnier, regista di pochi film e molti premi, ha diretto il suo 5° e più ambizioso film nelle cadenze di un melodramma politico, lordato di violente passioni, espresse in linguaggio pomposo e fondato su una schematica denuncia del socialismo reale e dello stalinismo.

 Est-ovest - Amore-libertà
(1999) on IMDb

Regia di Radu Jude. Un film con Teo CorbanToma CuzinMihai ComanoiuVictor RebengiucLuminita GheorghiuCast completo Genere Western – RomaniaBulgariaRepubblica ceca2015, – MYmonetro 2,63 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In Valacchia, a metà del XIX secolo, padre e figlio inseguono a cavallo un uomo, un povero diavolo fuggito dalla residenza di un dispotico Boiardo. Accusato prima di furto e poi di adulterio, Carfin, zingaro e schiavo, trova rifugio nella campagna e nella soffitta di un contadino tollerante.

 Aferim!
(2015) on IMDb
Zift (2008) Greek movie poster

Un film di Javor Gardev. Con Zachary BaharovTanya IlievaVladimir Penev Drammaticodurata 92 min. – Bulgaria 2008.

Poco prima del golpe comunista bulgaro del 1944, Moth è incarcerato con una falsa accusa di omicidio. Liberato finalmente dalle costrizioni della sua ingiusta sentenza di carcerazione, si ritrova nella Sofia totalitaria degli Anni Sessanta. Rilasciato sulla parola si caccia nei guai e incappa nello stato comunista. Le sue notti frenetiche disegnano la geografia di una città ferocemente autocratica e una parata di personaggi eccentrici, mentre gli emarginati lo attirano nell’inferno del disastro.

Regia di Paolo TavianiVittorio Taviani. Un film Da vedere 2007 con Paz VegaMoritz BleibtreuAlessandro PreziosiAngela MolinaMohammad BakriCast completo Genere Drammatico, – ItaliaBulgariaFranciaSpagna2007durata 122 minuti. Uscita cinema venerdì 23 marzo 2007 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,00 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È il 1° film sul massacro degli armeni cristiani (il 1° genocidio del ‘900), progettato ed eseguito nel triennio 1915-17 dal partito sciovinista dei Giovani Turchi. Le cifre dell’eccidio variano da 700 mila a un milione e mezzo di vittime. Dopo un intervallo di 8 anni, occupati da due miniserie TV, i Taviani tornano al cinema, adattando il romanzo (2002) di Antonia Arslan, italiana di famiglia armena (Arslanian) che vive e insegna a Padova. L’hanno realizzato con una larga europroduzione che fa capo a Grazia Volpi, un cast internazionale e una squadra tecnica di prim’ordine (G. Lanci, A. Crisanti, R. Perpignani, L. Merli Taviani) con esterni in Spagna, Bulgaria, Padova, Venezia. Come il libro dell’Arslan, il 16° film dei Taviani è uno di quei romanz(on)i che, alla fine, lasciano i lettori/spettatori esausti. Somiglia a quei banchetti dove sfila un gran numero di piatti, non tutti di prima qualità. Fa da architrave la famiglia Avakian della ricca borghesia armeno-turca. Si susseguono amori contrastati, tradimenti, violenze feroci, stupri virginali, sacrifici, travestimenti, fughe fallite, contrasti culturali, letali marce forzate nel deserto. Fanno spicco due personaggi non soltanto pittoreschi: Ismene (Molina), lamentatrice greca, e Nazim (Bakri) della Confraternita dei mendicanti. Musiche: Giuliano Taviani.

Regia di Bogdan Mirica. Un film con Dragos BucurGheorghe VisuVlad IvanovCostel CascavalConstantin CojocaruCast completo Titolo originale: Dogs. Genere Drammatico – RomaniaFranciaBulgaria2016durata 104 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Il nonno di Roman è morto e il nipote ha ricevuto in eredità i suoi terreni in campagna. Vi si reca intenzionato a venderli e scopre che il nonno era a capo di una banda di criminali che hanno tutta l’intenzione e la determinazione necessarie per minacciarlo al fine di impedirgli la vendita.
Bogdan Miriča ama il cinema di genere ed ha appreso con grande attenzione la lezione di Sam Peckinpah. Sa cioè come costruire una fortissima tensione grazie alla quale la violenza dell’ambiente si fa sentire ancor prima di esplodere grazie ad un uso dello spazio che ne prefigura la pervasività. Ci anticipa questa sua dote già nella sequenza iniziale in cui delle bolle d’aria in una palude conducono a una scoperta non piacevole.
Tutta la prima parte del film è funzionale alla costruzione del clima in cui immergere il protagonista ‘cittadino’ quasi fosse (e di fatto lo è) un alieno proveniente da chissà quale galassia. Miriča non ha alcuna pretesa socio-politica. Non ha nessuna intenzione di riflettere su cosa sia oggi la Romania. Al contrario ci dice come, per lui, è sempre stata, almeno in parte, nel profondo, con regole proprie che né il regime di Ceausescu né l’odierna democrazia hanno minimamente scalfito. Ci parla cioè di una realtà rurale in cui dominano le leggi del clan le quali hanno la ferocia come unico comune denominatore.

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