Un film di Abderrahmane Sissako. Con Khatra Ould Abdel Kader, Maata Ould Mohamed Abeid Titolo originale Heremakono. Drammatico, durata 101 min.
Diario di viaggio di Abdallah, un giovane africano di passaggio nel suo villaggio natale in Mauritania, prima di ripartire per l’Europa. Il vento, la sabbia, il mare, la solitudine, un bambino apprendista elettricista alle prese con una lampadina che non funziona, una bambina che canta melodie antichissime, un uomo che muore, un altro che parte per un futuro migliore che non arriverà mai perché incontrerà la mortre, l’attesa di ripartire di Abdallah, le tante sigarette fumate, i numerosi tè bevuti, tutto fa parte della vita di ogni giorno del villaggio che sembra in perenne attesa di qualcosa. Il deserto della Mauritania è presente anche nell’ultima scena quando Abdallah ha già lasciato il suo villaggio e, in attesa di oltrepassare una duna e di lasciarselo definitivamente alle spalle, fuma l’ultima sigaretta proiettato verso un futuro da vivere altrove. I ritmi del film sono lenti come quelli dell’Africa e sono contrapponibili a quelli frenetici dell’Occidente. Se da una parte la lentezza nel muoversi e nel parlare finisce con il rallentare anche il pensiero non è detto, dall’altra,che la velocità produca solo efficienza. Annamaria Imperlino
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