Category: Russia


Risultati immagini per AerogradUn film di Aleksandr Dovzhenko. Con Semyon Shagaida, Sergei Stolyarov, Stepan Shkurat, Yevgeniya Melnikova Fantascienzab/n durata 82 min. – URSS 1935MYMONETROAerograd * * * * - valutazione media: 4,00 su 1 recensione.

Nella Taiga siberiana le guardie di frontiera sono impegnate a difendere la costruzione di un aereoporto dalle spie giapponesi. Incombe sulla storia la presenza selvaggia della foresta paludosa, dove avverrà la fucilazione di un traditore da parte di un anziano cacciatore, suo caro amico.
Dovgenko portò a termine il film, girato a Mosca e in Siberia, con grande entusiasmo, e, in effetti, Aerograd ha al suo attivo scene dense di lirismo, come quella straordinaria della fucilazione del traditore Khudjakov, e l’altra bellissima del figlio neonato dell’aviatore.Il film, in cui affiorano concetti non facili, fu accolto dalla critica con reazioni contraddittorie, anche se spesso i giudizi negativi erano destinati a mutare. Lo stile immaginoso caratteristico di Dovgenko, stile che certe volte era apparso fine a se stesso, acquistava qui un significato strettamente legato al significato stesso del film: collegando i riti semibarbari dei vecchi credenti con il formalismo egualmente barbarico del Samurai, Dovgenko sottolineava in modo indubbiamente cinematografico le cause dell’alleanza politica fra i nemici dei Soviet, all’interno e al di fuori del paese. Contro tali immagini di un mondo primitivo e retrogrado, si stagliava l’efficacissimo ritratto del giovane comunista, portavoce di una nuova e diversa generazione: ritratto più lirico forse che funzionale, ma arricchito dalla poesia e dal calore che il regista è maestro nel raggiungere. (Richard Griffith).

Frontier (1935) on IMDb
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Regia di Andrei Zvyagintsev. Un film Da vedere 2003 con Vladimir GarinIvan DobronravovKonstantin LavronenkoNataliya VdovinaGalina PopovaCast completo Titolo originale: Vozvraschenye. Genere Drammatico – Russia2003durata 105 minuti. – MYmoro 3,47 su 24 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da una domenica all’altra. La vita di due fratelli è sconvolta dall’arrivo inatteso di un padre che aveva lasciato la famiglia undici anni prima e che li porta in gita in auto sul lago Ladoga, non lontano da San Pietroburgo. Ne nasce un rapporto conflittuale di conoscenza reciproca. 1° lungometraggio di un regista siberiano che, oltre al Premio Opera Prima, vinse il Leone d’oro a Venezia 2003, 41 anni dopo L’infanzia di Ivan di Andrej Tarkovskij. Il più piccolo dei due fratelli si chiama Vanja, diminutivo di Ivan: è lui al centro dell’azione di cui il padre è il motore. “Non ci sono né simboli né metafore. Due ragazzini vanno sull’isola col padre: non è una metafora, è una storia che appartiene alla vita” (A. Zvyagintsev). È un invito a rinunciare alla smania dell’interpretazione davanti a un film che non dà risposte alle domande che pone. Un invito a guardare, a lasciarsi avvolgere dall’atmosfera fuori dal tempo e rarefatta dei luoghi, delle azioni, delle parole, ad attendere la conclusione tragica, preannunciata all’inizio dall’immagine del padre addormentato, ricalcata sul Cristo morto di Andrea Mantegna. Non è una metafora? Forse, però c’è un approccio mitico come se “intendesse costituire una sorta di racconto originario: la storia che riassume tutte le altre. Che dà una ‘forma’ poetica a tutte le altre” (U. Mosca). Questo viaggio col padre è un corso di formazione alla vita, un incontro con la vita adulta, raccontato in una dimensione quasi religiosa. Fotografia: Mikhail Krichman. Musiche: Andrej Dergachev.

The Return (2003) on IMDb
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Un film di Artur Aristakisjan. Titolo originale LadoniSperimentaledurata 129 min. – Russia 1993.

Dieci “capitoli” sull’esistenza miserabile di mendicanti e senza casa nella Russia di oggi. Un vero e proprio popolo composto di senzatetto, barboni, poveri, malati di mente, emarginati si riversa nelle strade delle città dopo il crolo del regime comunista. L’ipocrisia propagandistica del vecchio regime aveva infatti provveduto a rinchiudere queste persone nei gulag o negli ospedali psichiatrici. Ora che i campi di rieducazione non ci sono più e i manicomi ricoverano solo dei veri malati. Il bubbone esplode in tutta la sua virulenza.

Ladoni (1994) on IMDb
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Regia di Pavel Lungin. Un film Da vedere 2006 con Pyotr MamonovDmitriy DyuzhevViktor SukhorukovNina UsatovaYuriy KuznetsovCast completo Titolo originale: Ostrov. Genere Drammatico, – Russia2006durata 112 minuti. distribuito da Metacinema. – MYmonetro 3,24 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Antefatto: nel 1942 un marinaio russo spara vigliaccamente al suo superiore per salvarsi la vita. 34 anni dopo è in un monastero su un’isola del Mar Bianco. Si comporta in modo bizzarro, ma è rispettato dai monaci per la sua capacità di sofferenza, espiazione, preghiera, ed è amato dal popolo per i suoi poteri di previsione del futuro, cura delle malattie, esorcismo del male. Sbarca sull’isola l’uomo che credeva di aver ucciso, un ammiraglio preoccupato per la salute mentale della figlia. Guarita la ragazza con un esorcismo, si lascia morire in una barca che va alla deriva nei ghiacci eterni. Film estremo nella sua delirante cupezza: “L’esaltazione del misticismo e dell’eremitaggio come unica reazione sana a un mondo impazzito sembra una critica esplicita alla Russia contemporanea” (A. Morsiani). Fuori concorso a Venezia 2006. Reperibile in DVD in versione originale con sottotitoli.

 L'isola
(2006) on IMDb

La Corazzata Potemkin è un capolavoro pazzesco - R&D CultUn film di Sergej M. Eisenstein. Con Alexander Antonov, Vladimir Barski, Grigorij Alexsandrov, Michail Gomarov, Ivan Bobrov. Titolo originale Bronenose? Potëmkin. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 67′ min. – Russia 1925. MYMONETRO La corazzata Potëmkin * * * * - valutazione media: 4,22 su 43 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Racconto, parzialmente inventato, dell’ammutinamento dei marinai dell’incrociatore corazzato Kniaz Potëmkin Tavričevskil, scoppiato a Odessa il 27 giugno, uno degli episodi che si svolsero in Russia durante i movimenti rivoluzionari del 1905. Commissionato dal governo sovietico per il ventennale, il film è costruito come un dramma in cinque atti che lo stesso S.M. Ejzenštejn titolò: 1) Uomini e vermi; 2) Dramma sul ponte; 3) Il sangue grida vendetta; 4) La scalinata di Odessa; 5) Il passaggio attraverso la squadra. Ognuna delle cinque parti _ paragonabili ai movimenti di una sinfonia _ è imperniata su un elemento che ne costituisce l’unità visiva. Questo breve poema epico _ che è anche uno straordinario esempio di cinema di propaganda _ rappresenta, nel tormentato itinerario di Ejzenštejn, il momento di equilibrio e armonia tra ideologia e formalismo, ricerche d’avanguardia e tradizione, teoria e pratica. Il film fu proiettato per la prima volta il 21 dicembre 1925 al Teatro Bol’šoj di Mosca, e dal gennaio 1926 distribuito con tiepido successo di pubblico che aumentò dopo che fu proiettato nello stesso anno al Kamera Theater di Berlino, alla presenza del regista, con un’accoglienza entusiastica. Per un quarto di secolo in Occidente, comunque, con poche eccezioni, fu visto soltanto nei cineclub. Nel 1950 ne fu curata un’edizione sonora con musiche di Nikolaj Kriukov, leggermente più corta di quella muta del 1926 (inquadrature perdute o censurate), con un commento un po’ enfatico. Fu distribuita in Italia nel 1960 (con la voce di Arnoldo Foà). Nel 1976 ne fu fatta un’altra edizione con musiche di Dimitrij Šostakovič.

Battleship Potemkin (1925) on IMDb

Un film di Andrei Tarkovskij. Con Anatoli Solonitsyn, Nikolaj Grinko, Aleksander Kajdanovski, Alisa Frejndlikh, Natasha Abramova. Fantascienza, durata 161′ min. – URSS, Russia, Germania 1979. MYMONETRO Stalker * * * * - valutazione media: 4,28 su 29 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Al centro di una incolta regione industriale c’è una misteriosa Zona, di accesso proibito dalle autorità, dove molti anni prima precipitò un meteorite – o un’astronave? – sprigionandovi una potenza magica capace di esaudire i desideri di chi riesce ad arrivarvi. Guidati da uno “stalker” (“to stalk” = inseguire furtivamente), uno scrittore e uno scienziato penetrano nella zona, ma giunti alla meta rinunciano a entrare nella Stanza dei Desideri. Liberamente ispirato al racconto lungo Picnic sul ciglio della strada (1971) dei fratelli Arkadij N. e Boris N. Strugackij, scrittori di fantascienza che l’hanno sceneggiato, il 5° film di Tarkovskij, e l’ultimo che girò nell’URSS, è, nella sua enigmatica compattezza, un’opera affascinante. Non è difficile riconoscere nello “stalker” e nei suoi congiunti le figure dei “poveri di spirito” dostoevskiani, degli umili evangelici che hanno bisogno della fede per mantenere accesa una scintilla di speranza e che si contrappongono agli intellettuali perché ormai, abbandonato ogni illusorio tentativo di intervento nella Storia, dei politici Tarkovskij più non si cura. Sotto il segno dell’acqua, non sembra sibillino il tema della contrapposizione tra la rigidità-forza e la flessibilità-debolezza che corrisponde alla vita. Come accade con i poeti – e Tarkovskij fa un cinema di poesia – la filosofia di Stalker passa attraverso l’emozione delle sue immagini.

Stalker (1979) on IMDb

Regia di Nikita Mikhalkov. Un film Da vedere 2007 con Nikita MikhalkovSergey MakovetskySergey GarmashAleksei PetrenkoYuriy StoyanovCast completo Genere Drammatico, – Russia2007durata 153 minuti. Uscita cinema venerdì 27 giugno 2008 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,38 su 21 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un testo teatrale al servizio dell’occhio esperto del regista russo Nikita Mikhalkov. Remake de La parola ai giurati – film che nel 1957 segnò l’esordio alla regia di Sidney Lumet – 12 ne è un riuscitissimo adattamento, grazie anche a una prova corale degli attori senza alcuna defezione.
Ambientato totalmente all’interno di una palestra, dodici giurati si ritrovano a dover decidere all’unanimità della sorte – ormai segnata – di un giovane ceceno accusato di parricidio. Ma nel meccanismo qualcosa si inceppa, e la certezza della pena viene messa in dubbio da un giurato che, poco a poco, costringe ognuno a rivedere le proprie posizioni, rendendo la sentenza più difficile del previsto.

12 (2007) on IMDb
Locandina I lautari

Un film di Emil Loteanu. Con Svetlana TomaSerghei LuncheviciDmitri ChebescheskuOlga KympianuGalina Wodjniskaja Titolo originale LautaryDrammaticodurata 125 min. – Russia 1972MYMONETRO I lautari ****- valutazione media: 4,44 su 26 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Toma Alistar, un orfano dotato di un grande talento musicale, dimostra subito di essere un eccellente suonatore di violino. Si innamora di una giovane zingara e, malgrado gli enormi successi in campo musicale che lo obbligano a spostarsi continuamente dal suo paese natio, il suo pensiero fisso resta il suo primo amore. La cerca ovunque, la ritrova ormai sposata ad un ricco tzigano, la riperde e muore senza riuscire più a rincontrarla. Lo farà per lui un altro Toma che troverà la donna ormai anziana.

Lautarii (1972) on IMDb

BitvazaSevastopolUcraina,Russia2015Genere: Biografico durata 110’Regia di Sergey Mokritskiy Con Yuliya Peresild, Evgeniy Tsyganov, Joan Blackham, A natoliy Kot, Oleg Vasilkov, Nikita Tarasov, Stanislav Boklan, Natella Abeleva-Taganova…

La storia di una donna che ha cambiato il corso della storia: Lyudmila Pavlichenko. Leggendario cecchino sovietico donna durante la Seconda guerra mondiale, Lyudmila ha visto morte e sofferenza sui campi di battaglia ma la sua prova più dura è stata quella che ha dovuto subire per via dell’amore, fortemente compromesso dal conflitto. 

Battle for Sevastopol (2015) on IMDb

Regia di Sergei Loznitsa. Un film Da vedere 2017 con Vasilina MakovtsevaValeriu AndriutaSergei Kolesov. Titolo originale: Krotkaja. Genere Drammatico – Francia2017durata 160 minuti. – MYmonetro 3,30 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una donna riceve un pacchetto: contiene cibo e viveri inviati al di lei marito che si trova in carcere, rispediti al mittente senza spiegazioni. Decide quindi di intraprendere un viaggio lungo e sempre più travagliato in Siberia per cercare di vedere il marito detenuto.

 Krotkaya
(2017) on IMDb
977 (2006) - Film - Movieplayer.it

977 ( russo : Девять семь семь , romanizzato :  Devyat sem sem , lett . “Nove sette sette”) è un film drammatico russo del 2006 diretto da Nikolay Khomeriki . È stato proiettato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2006 ed è stato l’unico film russo ad essere proiettato quell’anno al festival.

La trama di 977 (2006). Un giovane scienziato va a lavorare in un istituto di ricerca, in cui trova delle persone che ci vivono e fanno parte di un esperimento…

 977
(2006) on IMDb

Regia di Robert Rodriguez. Un film Da vedere 2013 con Danny TrejoMichelle RodriguezSofía VergaraAmber HeardAntonio BanderasCast completo Genere Azione, – USARussia2013durata 107 minuti. Uscita cinema giovedì 7 novembre 2013 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 3,47 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il presidente assume Machete – ancora distrutto per l’uccisione della sua compagna – per bloccare un boss messicano delle armi, miliardario e schizofrenico, che ha puntato un razzo sulla Casa Bianca. In cambio avrà fedina pulita e cittadinanza USA. Machete accetta e scopre anche chi c’è dietro il folle. È un film che pone alcuni problemi. Si può conciliare l’estrema violenza con il divertimento? Si può assolvere a livello etico una ipercinetica violenza con l’esplicita ironia che convive con la contaminazione dei generi e il quoziente antilegalitario?

 Machete Kills
(2013) on IMDb

Regia di Aleksej Balabanov. Un film Da vedere 2007 con Agniya Kuznetsova, Aleksey Poluyan, Alexey SerebryakovLeonid BichevinYuri Stepanov, Natalya Akimova, Mikhail Skryabin, Leonid Gromov. Genere Drammatico – Russia2007durata 89 minuti. Uscita cinema venerdì 9 maggio 2008 distribuito da Archibald Enterprise Film. – MYmonetro 3,47 su 34 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È il film più cupo e pessimista (o nichilista?) realizzato in Russia dopo il crollo dell’impero sovietico ed esportato in Occidente (a Venezia 2007 nelle Giornate degli Autori). Alcune citazioni della stampa russa: esempio dell’estetica fascista; film geniale, terribile come la morte; film non per chi comprende ma per chi ricorda; terribile rétro. 1984 a Leninsk, mentre gli aerei sovietici da carico riportano in patria le salme dei soldati morti in Afghanistan, la polizia indaga su un omicidio e sulla scomparsa di una ragazza violentata. Le indagini sui due crimini sono affidate al capo della polizia Zurov che li ha commessi. Eventi realmente accaduti, registrati dal regista/sceneggiatore che nel 1984 aveva 25 anni. Nella colonna brani musicali di gruppi rock che allora cominciavano ad affermarsi.

Cargo 200 (2007) on IMDb
Beau Travail by Denis Lavant(2013-02-25): Amazon.it: Film e TV

Un film di Claire Denis. Con Denis LavantMichel SuborGrégoire ColinRichard CourcetNicolas Duvauchelle. continua» Drammaticodurata 92 min. – Francia, Italia, Russia 1999.

Un ex ufficiale della Legione Straniera, Galoup, ricorda i gloriosi giorni vissuti al comando di un drappello di soldati nel Golfo di Gibuti. La sua esistenza felice, scandita dai ritmi della vita militare, viene sconvolta dall’arrivo di una promettente recluta, Sentain, che provoca nell’ufficiale un sentimento di gelosia. Per questo comincia a fare di tutto per metterlo in cattiva luce nei confronti del comandante che lui ammira ma dal quale non riceve conforto.

Beau travail (1999) on IMDb

Regia di Xavier Koller. Un film Da vedere 1990 con Necmettin ÇobanogluEmin SivasErdinc AkbasYaman OkayFrancesco MigliaccioCast completo Titolo originale: Reise der hoffnung. Genere Drammatico – SvizzeraTurchiaRussia1990durata 109 minuti. – MYmonetro 3,57 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Potrà mai qualcuno raggiungere la terra promessa? Questo l’interrogativo che il film si pone narrando la storia di una famiglia turca, che, ridotta in povertà, è costretta ad emigrare illegalmente in Svizzera. Sono i racconti di guadagni sicuri a convincere Haydar che occorre partire. Convinta sua moglie Meryem e venduto il suo pezzo di terra, l’uomo prende però una decisione: quella di lasciare in patria, alle cure dei suoi genitori, i suoi sette figli. Suo padre lo convince però a portare con sé almeno uno dei suoi figli. I tre partono, così, in cerca di fortuna

Journey of Hope (1990) on IMDb

Regia di Victor Ginzburg. Un film con Oleg TaktarovVladimir MenshovRenata LitvinovaVladimir EpifantsevMikhail EfremovCast completo Genere Fantascienza – RussiaUSA2011durata 116 minuti.

Delirii provocati da droghe. Mesopotamiche teorie di cospirazione. Lo spirito di Che Guevara che viene convocato da una tavola Ouija. Tutto questo non è certo ciò che si pensa quando si tratta di cinema russo, ma Generazione P è un punto di svolta che esplode con uno stile unico e scandaloso.

Generation P (2011) on IMDb

Titolo originaleЖить Anno: 2012 Paese: Russia Genere: drammatico Produzione: Koktebel Film Company Distribuzione: Utopia Pictures Durata: 119 minuti Regia: Vasilij Sigarev Attori: Irma Arendt, Aleksey Filimonov, Konstantin Gatsalov, Marina Gavrilova, Sasha Gavrilova, Dmitriy Kulichkov, Yana Sekste.

Living è un ritratto esistenziale di alcuni personaggi in una provincia russa invernale. Una madre vuole ricongiungersi alle sue figlie gemelle. Una giovane coppia si sposa in chiesa, ma subito dopo la cerimonia, Dio – o forse il diavolo, o forse il destino – mette alla prova spietatamente il loro amore. Un ragazzo vuole incontrare il padre da cui è separato, nonostante le feroci proteste di sua madre. Tutti i personaggi sopportano il proprio calvario.

Living (2012) on IMDb
Risultati immagini per taurus sokurov

Un film di Aleksandr Sokurov. Con Leonid MozgovoyMariya Kuznetsova, Sergey Razhuk, Natalya Nikulenko Titolo originale TeletsStoricoRatings: Kids+16, durata 90 min. – Russia 2001.

Unione Sovietica, 1922. Dopo gli anni di spinta della Rivoluzione di ottobre le difficoltà del regime si mostrano con evidenza. Lenin, 51 anni, viene colpito da un attacco cardiaco e la sua salute declina rapidamente. Le sorti dell’immenso Paese vengono prese in mano da un triumvirato formato da Zionoviev, Kemenev e Stalin. Quest’ultimo viene nominato Segretario del Partito. In questa situazione Sokurov colloca il secondo capitolo della sua analisi del potere attraverso gli uomini che lo rappresentano. In Moloch si trattava di Hitler, mentre qui il regista tratteggia due figure che hanno segnato direttamente il destino del loro popolo. Ma le coglie nel momento della dissoluzione fisica (Lenin) e del configurarsi di quella morale (Stalin). Sono due morti prima ancora di morire. Lenin è il Taurus della situazione (cioè il simbolo della forza destinato a essere sacrificato e quindi profondamente solo) in lotta costante con la progressiva perdita di lucidità che lo tormenta. Mentre Stalin è già l’accorto regista di un terrore che incute a tutti dietro un apparente sorriso. Lenin si avvia alla morte in una casa dello Stato che non gli appartiene così come non gli appartiene più la Rivoluzione. La nebbia invade le stanze e ammorba le inquadrature, mentre i servi (che non sono stati elevati ad altro rango) cercano di rubare da dietro le porte brandelli di una Storia che vuole restare segreta.

 Toro
(2001) on IMDb

Dieci inverni - Film (2009) - MYmovies.itUn film di Valerio Mieli. Con Isabella Ragonese, Michele Riondino, Liuba Zaizeva, Glen Blackall, Sergei Zhigunov. Commedia sentimentale, durata 99 min. – Italia, Russia 2009. – Bolero uscita giovedì 10 dicembre 2009. MYMONETRO Dieci inverni * * * - - valutazione media: 3,07 su 47 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Primo inverno. 1999. Camilla lascia il paese d’origine e si trasferisce a Venezia per frequentare l’università. Sul vaporetto incontra Silvestro: il sorriso chiaro, le idee molto meno. Un po’ per fato e un po’ per intenzione, il ragazzo perde l’ultima corsa della sera e passa la notte insieme a lei. È l’inizio di un amore che chiederà dieci anni per riconoscersi come tale. In mezzo scorrono l’amicizia, la paura, il dubbio, le impennate di orgoglio, l’incredulità.

 Dieci inverni
(2009) on IMDb

Regia di Theodoros Angelopoulos. Un film con Willem DafoeBruno GanzMichel PiccoliIrène JacobChristiane Paul, Reni Pittaki, Kostas Apostolidis, Alexandros Mylonas, Norman MozzatoCast completo Titolo originale: Trilogia II: I skoni tou hronou. Genere Drammatico, – GreciaItaliaGermaniaFranciaRussia2008durata 125 minuti. Uscita cinema mercoledì 1 giugno 2011 distribuito da Movimento Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13

È il film più sottovalutato del 2011, ma vale la pena di vederlo anche soltanto per il duetto Ganz/Piccoli nella 2ª parte. È un lungo viaggio nel tempo: dal 1949-1953 al 31 dicembre 1999. Altrettanto lungo il viaggio nello spazio: Mosca, Siberia, Austria, Berlino, Roma, Parigi, Toronto. Si passa da un evento storico all’altro: arrivo di immigrati greci di sinistra, morte di Stalin, destalinizzazione (parziale), persecuzione degli ebrei all’Est. È la 2ª parte di una trilogia, scritta dal vecchio Anghelopulos con Petros Markaris e Tonino Guerra, aperta con La sorgente del fiume (2004). Come l’altro, è un film di molte bellezze e dai toni svarianti, qua e là inaridito non tanto dal manierismo, ma dai passaggi temporali (flashback) troppo ellittici o troppo compiaciuti sul tema del titolo, le paure, gli smarrimenti, le insicurezze. Nello scavo e nei contrasti dei sentimenti è forse il film più melodrammatico di Anghelopulos, ma non sembra un demerito. Non a caso la fotografia di Andrea Sinasos indugia sulla nebbia, sul buio, e le musiche di Eleni Karaindrou (pianoforte, organo, canzoni) hanno un’importante funzione narrativa. Ammirevole prova degli attori, compresa la Jacob nella difficile parte di madre e nonna. Finale liberatorio finalmente aperto sul futuro.

 La polvere del tempo
(2008) on IMDb