Regia di Emiliano Corapi. Un film con Daniele LiottiVinicio MarchioniDonatella FinocchiaroClaudia PandolfiFabrizio RongioneCast completo Titolo originale: Sulla strada di casa. Genere Thriller, – Italia2012durata 83 minuti. Uscita cinema venerdì 3 febbraio 2012 distribuito da Iris Film Distribution. – MYmonetro 2,79 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Alberto ha una moglie, due bambini e una piccola impresa che versa in cattive acque. Stimato oltremodo dalla consorte, che giudica troppo sincera e ingenua, Alberto le nasconde di ‘arrotondare’ la vita facendo il corriere per gente poco raccomandabile. Alla vigilia del secondo viaggio qualcosa però va storto e la sua famiglia è presa in ostaggio da tre malviventi interessati al prossimo carico. Partito dalla provincia ligure alla volta di Reggio Calabria, Alberto dovrà ritirare il pacco illecito e consegnarlo ai sequestratori. Ma niente andrà come previsto. Sulla strada di casa l’impresario dovrà risolvere e risolversi, salvaguardando la vita e il futuro della sua famiglia.
Opera prima e pluripremiata di Emiliano Corapi, Sulla strada avvia una biografia ordinaria e minacciata nel sogno di una vita borghese e procede nella follia e nell’angosciosa tensione di un inseguimento. Combinando fino a confondere realismo e genere, Corapi scrive e gira un racconto visivamente rigoroso, dove il budget modesto e gli schematismi dell’intreccio rendono ancora più essenziale la corsa del protagonista verso un destino ineluttabile.
L’Alberto di Vinicio Marchioni incarna l’uomo ordinario, assediato dalla vita e chiuso in primi piani claustrofobici e senza dialoghi che rimandano a un’inquietudine interiore e generano la sensazione di non essere più padroni di se stessi. La funzione opprimente della macchina da presa sul personaggio, lanciato in una corsa inquieta attraverso strade secondarie sotto il sole netto del giorno e davanti alle luci artificiali di un albergo ‘come quelli dei film americani’, rispecchia la condizione di vita all’interno di una società capitalista e indebitata, che strozza e istiga rimedi estremi. Al centro del film c’è un impresario esemplare, che ha deciso di sporcarsi le mani e rendersi complice di un meccanismo economico criminale identificato con l’Italia stessa, percorsa in tutta la sua lunghezza e la sua miseria. La strada del titolo, promessa di un altrove, diventa presto un percorso tragicamente limitato e controllato, lungo il quale (in)segue e precede il Sergio di Daniele Liotti, doppio di Alberto con cui condivide un destino disgraziato, una scelta azzardata e un viaggio che resta in fondo solitario per ciascuno di loro. Il volto di Vinicio Marchioni perde la ‘freddezza’ e la nobilitazione tragica del bandito della Magliana (la serie) e trova la pesantezza, l’anonimato e l’opacità di un personaggio di terz’ordine, avviato al riscatto esistenziale ma poi condotto all’unica sublimazione possibile.
Un debutto apprezzabile e pregiato, quello di Emiliano Corapi, che indaga la parte peggiore di noi, quella disposta a compromettersi pur di confermare agli altri la propria immagine perfetta. Un film sui falliti e i perdenti che fa il paio con L’industriale di Giuliano Montaldo e un cinema italiano aspro, sincero e non riconciliato, frequentato da attori autentici come Fabrizio Rongione e Donatella Finocchiaro. Un film, ancora, che fa i conti con un Paese che se si riconoscesse per quello che sa di essere sarebbe finalmente diverso.