Category: Sang-soo Hong


Regia di Hong Sang-soo. Un film Da vedere 2015 con Jae-yeong JeongMin-hee KimYuh Jung YounJu-bong GiHwa-Jeong ChoiCast completo Titolo originale: Jigeumeun Matgo Geuttaeneun Teullida. Genere Drammatico – Corea del sud2015durata 121 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Un regista sposato incontra una pittrice e si innamora. Il 17° film di Hong, prolifico regista, purtroppo sconosciuto al mercato italiano, traccia 2 linee temporali in cui si ripete la stessa storia, correggendo gli aspetti meno riusciti della prima parte. Cinema minimalista, ma estremamente denso di significati e di sentimenti semplici e quotidiani. L’assunto dello sliding doors è meno sensazionalistico di quello hollywoodiano, ma più efficace nella verosimiglianza dei personaggi, nei toni più posati e nella realisticità del tempo, resa con lunghi piani-sequenza a camera fissa: al centro gli attori (realmente) ubriachi e i loro dialoghi, anche inconcludenti, ma veri. Pardo d’oro e premio per il Miglior Attore a Locarno 2015.

Right Now, Wrong Then (2015) on IMDb

Regia di Hong Sang-soo. Un film con Sang-Jung KimJun-sang Yu. Titolo originale: Book chon bang hyang. Genere Azione – Corea del sud2011durata 79 minuti. Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

 

Seongjun va a trovare un amico a Seoul. Dato che costui non risponde alle sue telefonate si mette a girare per il quartiere e incontra un’attrice che conosceva. Dopo poco se ne va per bere vino di riso con il quale finisce per ubriacarsi. Cercherà di raggiungere l’abitazione della sua ex fidanzata. Lo vediamo poi in un altro giorno reincontrare l’attrice, raggiungere un bar in cui la proprietaria assomiglia straordinariamente alla sua ex. Per lei suonerà il piano. La ritroverà in un’altra giornata in cui, ubriaco, la bacerà.
Si potrebbe continuare ancora nella descrizione di queste azioni quotidiane perché il cinema del regista coreano Hong Sansoo è di esse che si nutre collocandole però in una dimensione in cui la linea di dispiegamento degli eventi non segue mai un succedersi cronologico ma piuttosto un alternarsi di situazioni in cui allo spettatore non è consentito di attribuire un ‘prima’ e un ‘dopo’. Ci troviamo così dinanzi a flussi narrativi in cui l’elemento surreale mescola l’onirico con il reale, offrendo alla casualità degli eventi lo spazio per dispiegare la sua presenza.Casualità a cui il regista crede fermamente affermando: “Le cose casuali accadono senza ragione nelle nostre vite ma noi ne selezioniamo alcune per formare una linea di pensiero che costituisce ciò che chiamiamo la ragione”. Ad Hong Sansoo va dato atto di credere con grande rigore a questa modalità di narrazione che riesce indubbiamente ad offrire un forte senso di smarrimento esistenziale, conservando però un’ormai apparentemente incolmabile distanza rispetto a un pubblico che non sia di nicchia.

Locandina Tale of Cinema

Un film di Hong Sang-soo. Con Sang-kyung KimUhm Ji-WonLee Gi-Wu Drammaticodurata 90 min. – Corea del sud 2005.

ASeul i percorsi di due uominie una donnasi riflettono in un gioco di specchi che hanno cme base il cinema. Uno studente che vuole suicidarsi incontra una ragazza che decide di accompagnarlo verso l’ultimopasso. All’uscita di una sala cinematografica un cineasta velleitario incontra una donna che ritiene sia la protagonista del film appena visto…Intellettualismo diffuso a piene mani in un film che trova spazio sullo schermo dei festival ma che avrà grande difficoltà ad incontrare il pubblico.

Locandina Oki's Movie

Un film di Hong Sang-soo. Con Jung Yu-miLee Sun-kyunMoon Sung-keun Titolo originale Ok-hui-ui yeonghwaDrammaticodurata 80 min. – Corea del sud 2010.

Ormai ospite fisso dei diversi festival che si succedono durante l’anno, Hong Sang-soo continua a produrre film con frequenza mirabile ma esiti alterni. Anche Oki’s Movie pare cristallizzato nella sua consuetudine meta-cinematografica: protagonista di volta in volta uno sceneggiatore o un regista, spesso di basso se non bassissimo profilo, e la sua difficoltà a relazionarsi con la realtà e a gestire i rapporti umani, specie quelli perennemente conflittuali e ricchi di incomprensione con l’universo femminile. Il modello sempre più ingombrante è quello di Eric Rohmer e della sua vivisezione delle relazioni uomo-donna, affrontate attraverso logorroici e spesso estenuanti dialoghi, intervallati solo raramente da concrete effusioni amorose. Oki’s Movie, con la sua complessa struttura a rovescio e a episodi, rappresenta un po’ l’epitome di questa tipologia di film, accarezzando simbolismi velleitari e sufficientemente involuti per rimanere ermetici (e quindi misteriosi e quindi affascinanti) di fronte alle ipotesi interpretative dello spettatore. Sembra trascorso molto tempo dalla rivelazione di A Virgin Stripped Bare by Her Bachelors, quando al talento di Hong Sang-soo si attribuivano ancora virtù potenzialmente salvifiche per il cinema coreano.

Regia di Hong Sang-soo. Un film Da vedere 2014 con Ryo KaseSo-Ri MoonYoung-hwa SeoEui-sung KimYuh Jung YounJu-bong GiCast completo Titolo originale: Jayueui onduk. Titolo internazionale: Hill of Freedom. Genere Drammatico, – Corea del sud2014durata 66 minuti. distribuito da Fil Rouge Media. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Il giapponese Mori torna a Seoul per ritrovare Kwon, che non vede da due anni. Nel frattempo vive alcune curiose avventure in città, che racconta in una lettera a Kwon, nella speranza che questa possa leggerla. Aprendo la lettera Kwon fa cadere le pagine, smarrendo così il loro ordine sequenziale: le leggerà in questa nuova sequenza, cercando di ricostruire quanto avvenuto a Mori.
L’arte quantomai complessa di mutare tutto senza mutare apparentemente nulla appartiene sempre più a Hong Sang-soo, un anti-gattopardo del cinema, che prosegue incessantemente nella sua opera di cesello di storie minimaliste e divertissement che, tra uno scherzo registico e l’altro, trovano il tempo di filosofeggiare sull’esistente. Hill of Freedom non fa eccezione, anzi, pare quasi un ulteriore passo avanti, nonostante la lunghezza contenuta, nella poetica del regista sudcoreano. In meno di 70 minuti Hong trova il modo di condensare gli espedienti narrativi e le tecniche di ripresa a lui più care: zoom e piani fissi prolungati accompagnano un’ardita scomposizione tra fabula e intreccio, un nuovo esperimento à la Resnais sull’arte dello storytelling. Cinema e vita paiono ormai indistinguibili, ambedue suddivisi in fotogrammi, ambedue scanditi da un Tempo tiranno che pare oggettivizzare concetti in realtà soggettivi. Passato, presente e futuro sono solo proiezioni dell’uomo, come spiega lo spaesato Mori, ignaro di essere egli stesso il fulcro della dimostrazione empirica di questo concetto. Ma è il tocco a fare la differenza, quella raffinata carezza che è tale anche e soprattutto in contrasto rispetto a uno stile scarno e volutamente semplicistico. Ancora una volta il dialogo tace quando è l’amore a parlare, ma è soprattutto indicativo che Hong scelga l’ellissi quando sono i pugni a parlare, non mostrando ciò che chiunque mostrerebbe, in coraggiosa controtendenza con un preponderante e diffuso esibizionismo registico. Hong appartiene a un’altra epoca e a un’altra idea di cinema, senza farne mistero. Ma in fondo renderla anche la nostra epoca è solo una questione soggettiva: di passato, presente e futuro. 

Like You Know It All film poster.jpg

Like You Know It All (Korean: 잘 알지도 못하면서; RRJal Aljido Mot-hamyeonseo; lit. “You Think You Know It All But You Don’t”) is a 2009 South Korean comedy-drama film written and directed by Hong Sang-soo

Arthouse filmmaker Goo can’t seem to direct a hit, but at least the critics love him. He goes to JecheonNorth Chungcheong Province to judge the local film festival, but the common practice for jurors is to schmooze by day, drink at night, and sleep through movies. He bumps into an old friend Boo Sang-yong in town and drinks till he passes out, but not before soundly offending his friend’s wife. After Jecheon, Goo heads to Jeju Island to give a college lecture. There, he meets up with a former mentor, who it turns out is now married to Goo’s ex-unrequited lover.

Regia di Hong Sang-soo. Un film con Isabelle HuppertKwon Hye HyoJung Yu-miSo-Ri MoonMoon Sung-keunYuh Jung YounCast completo Titolo originale: Da-reun na-ra-e-suh. Genere Commedia, – Corea del sud2012durata 88 minuti. Uscita cinema giovedì 22 agosto 2013 distribuito da Tucker Film. – MYmonetro 2,80 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

13° LM del regista coreano: una studentessa di cinema arriva con la madre nella piccola città rivierasca di Mohang. Annoiata, comincia a scrivere storie in forma di sceneggiature con protagonista un’attrice europea. “In questo modo Hong può scherzare sul gallismo nazionale, sulla predisposizione alle ubriacature, sul fascino (e l’invidia) per lo straniero… una specie di ronde dei sentimenti che alla fine permette a tutti di trovare un proprio posto e una propria piccola felicità” (P. Mereghetti).


Regia di Hong Sang-soo. Un film Da vedere 2010 con So-Ri MoonSang-kyung KimJun-sang YuYe Ji-WonKim Kang-wooGyu-ri KimCast completo Titolo originale: Hahaha. Genere Drammatico, – Corea del sud2010durata 115 minuti. distribuito da da definire. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Moon-kyung è un regista donnaiolo, o forse solo uno che si fa credere tale. Con l’amico critico Joong-sik rievoca il loro incontro di anni prima. Ma i due non sanno quanto quel giorno abbia cambiato le loro vite.