Category: Bresson Robert


Regia di Robert Bresson. Un film con Dominique SandaGuy FranginJane Lobre. Titolo originale: Une femme douce. Genere Drammatico – Francia1969durata 105 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal racconto La mite (1877) di Fëdor M. Dostoevskij. Davanti al cadavere della giovanissima moglie suicida un usuraio quarantenne fa l’esame di coscienza, rievocando i suoi rapporti coniugali. 1° film a colori di R. Bresson ed esordio di D. Sanda (1951). Trasferita l’azione in un’astratta Francia odierna, il regista scruta i due personaggi con la sua scrittura asciutta, cercando di fare a meno della psicologia: “Ma non vi è riuscito. La psicologia trasuda dagli oggetti, si spande per il film come una nebbia” (A. Moravia).

 Così bella così dolce
(1969) on IMDb

Regia di Robert Bresson. Un film Da vedere 1971 con Isabelle Weingarten, Guillaume des Forêts. Titolo originale: Quatre nuits d’un rêveur. Genere Commedia – FranciaItalia1971durata 85 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,34 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un pittore parigino salva dal suicidio una ragazza disperata che gli racconta l’amore per un uomo. La sua vita ne è sconvolta e cerca di aiutarla. Rimarrà ancora solo. Dal racconto di Dostoevskij Le notti bianche (1848) – cui si ispirarono anche G. Roscial (1933) e L. Visconti (1957) – Bresson ha tratto un film rarefatto e rigoroso sui temi della solitudine, della sproporzione tra la povertà dell’esistenza quotidiana e l’intensità della vita sognata, e dell’amore. “Ritenuto ingiustamente un film minore, e certo meno ricco di altri… è uno dei risultati più esemplari, nella sua perfezione conchiusa e toccante, del ‘cinematografo’ di Bresson” (A. Ferrero).

 Quattro notti di un sognatore
(1971) on IMDb

Regia di Robert Bresson. Un film con Florence CarrezJean-Claude FourneauRoger Honorat. Titolo originale: Procès de Jeanne d’Arc. Genere Storico – Francia1962durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,05 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il processo, la condanna, la morte di Jeanne d’Arc che, sotto l’accusa di eresia e stregoneria, fu arsa sul rogo a Rouen nel 1431 all’età di 19 anni. 6° film di Bresson, è, come gli altri, il resoconto di un’avventura spirituale e un omaggio, nato dall’amore, a una creatura di Dio di cui ancor oggi persino i non credenti ammirano “la prudenza, la finezza, l’intelligenza”. Il ritmo del film non è dato dal dialogo: è il dialogo stesso – stupendo per limpidità, bellezza e concisione – desunto parola per parola dagli atti storici e dalle minute dei due processi, quello di condanna e quello, successivo di 25 anni, di riabilitazione. Si chiude sull’immagine del tronco d’albero annerito dal fuoco da dove pendono, ormai inutili, le catene. È una metafora di Bresson sul proprio cinema.

 Il processo di Giovanna d'Arco
(1962) on IMDb

Regia di Robert Bresson. Un film con Luc Simon, Laura Duke, Humbert BalsamLaura Duke Condominas, Vladimir Antolek-Oresek, Patrick Bernard, Arthur de Montalembert, Guy de Bernis, Jean Marie Bécar. Titolo originale: Lancelot du Lac. Genere Drammatico – Francia1974durata 85 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tornato sconfitto dalla Cerca del sacro Graal, impostagli da re Artù, Lancillotto vuole rapire Ginevra di cui era già l’amante. È guerra con re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda. Nel rileggere il romanzo allegorico del Graal, uno dei grandi modelli culturali della civiltà occidentale, Bresson fa, forse, il suo film più ambizioso, certo il più costoso, che compendia tutto il suo lavoro precedente anche nell’intento di essere un’opera assoluta, ai limiti del silenzio; e il silenzio è anche quello della Storia, ridotta a eterno e circolare esplodere di brutalità, non senso, orrore. Un ascetismo stilistico, il suo, rispetto al quale Antonioni sembra un regista quasi commerciale. Fotografia di Pasqualino De Santis.

 Lancillotto e Ginevra
(1974) on IMDb

Regia di Robert Bresson. Un film Da vedere 1983 con Christina PateyVincent RisterucciCaroline LangChristian PateySylvie Van Den ElsenCast completo Titolo originale: L’argent. Genere Drammatico – Francia1983durata 85 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,20 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ispirato al racconto di L. Tolstoj Il biglietto falso (o La cedola falsa ), il 13° e ultimo film di R. Bresson è fondato sul principio della valanga: “Una piccola colpa provoca una valanga vertiginosa del Male, fino al momento in cui nasce il Bene”. Come, accusato a torto dello spaccio di una banconota falsa, un onesto lavoratore diventa un pluriomicida e si costituisce. Per l’ultimo, desolato Bresson – ossessionato in un mondo scristianizzato dall’assillo del denaro – la vita è fatta di predestinazione e di casualità. Messo a confronto con il male e l’ingiustizia, il giovane Yvon è designato dal destino come capro espiatorio. Gelido e appassionante, abbagliante e spoglio, questo film, in cui si filma una rapina in mezzo minuto e un assassinio con un’inquadratura, chiede allo spettatore la fatica di cavare dal “poco” che gli sta davanti il “molto” che vi è racchiuso. In un film, come in un libro, si può entrare per scasso o per insinuazione. Qui si può penetrare per osmosi. Fotografia di Pasqualino De Santis, come nei 2 precedenti film del regista, poi sostituito da E. Machuel. Premio della creazione a Cannes ex aequo con Nostalghia di Tarkovskij.

 L'argent
(1983) on IMDb

Il diario di un curato di campagna (1951) - Film - Movieplayer.itUn film di Robert Bresson. Con Claude Laydu, Jean Danet, Jean Rivière, André Guibert, Antoine Balpêtre, Bernard Hubrenne, Gaston Séverin. Titolo originale Le journal d’un curé de campagne. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 110′ min. – Francia 1950. MYMONETRO Il diario di un curato di campagna * * * * 1/2 valutazione media: 4,50 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un giovane parroco frequenta un castello il cui padrone, un conte, inganna la moglie con grande pena del figlio. Il prete si attira l’ostilità di entrambi. Malato di cancro, va a morire in casa di un prete spretato.Splendida, austera trasposizione del romanzo (1936) di Georges Bernanos. “Un’opera tutta fatta di verità interiore ha potuto per la prima volta passare sullo schermo senza la più piccola concessione” (Julien Green). Indimenticabile.

 Il diario di un curato di campagna
(1951) on IMDb

Au hasard Balthazar - Film (1966) - MYmovies.itUn film di Robert Bresson. Con Anne Wiazemsky, Walter Green, François Lafarge, Jean-Claude Guilbert Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 90′ min. – Francia, Svezia 1966. MYMONETRO Au hasard Balthazar * * * * - valutazione media: 4,32 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vita, patimenti e morte dell’asino Balthazar, vittima della malvagità umana nella campagna francese, in parallelo con l’esistenza, altrettanto infelice, di Maria, sua prima padroncina. Una delle vette del cinema e della visione pessimistica del mondo e dell’umanità di Bresson, che ha come punti di riferimento letterario Bernanos e Dostoevskij: è un mondo senza la Grazia osservato dall’occhio obiettivo di un asino; una riflessione cristiana (giansenista?) sull’esistenza del male; un viaggio sconvolgente attraverso i vizi umani narrato con un linguaggio spoglio e una concretezza che lascia parlare la realtà (le sue immagini) senza emettere giudizi. Lo scrittore Klossowski interpreta il mercante di grano. Esordio di A. Wiazemsky.

 Au hasard Balthazar
(1966) on IMDb
Un condannato a morte è fuggito | Filosocinemas

Un film di Robert Bresson. Con François Leterrier, Charles Lelaclanche, Maurice Beerblock, Roland Monod, Jacques Ertaud, Jean Paul Delhumeau, Roger Treherne, Jean Philippe Delamarre, César Gattegno, Jacques Oerlemans, Klaus Detlef Grevenhorst, Leonhard Schmidt Titolo originale Un condamné à mort s’est échappé. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95′ min. – Francia 1956. MYMONETRO Un condannato a morte è fuggito * * * * - valutazione media: 4,33 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal racconto di André Devigny: nel 1943 un componente della Resistenza, rinchiuso nel forte di Montluc di Lione, riesce a evadere con un giovane prigioniero comune. “Un’opera insolita che non assomiglia a nessun’altra” (A. Bazin). “Il film è un mistero. Il vento soffia dove vuole” (R. Bresson). Se il vento soffia dove vuole, pascalianamente hanno valore pensiero e volontà, coincidenti con una coscienza morale, con un’azione che è l’espressione di un rigore e di una libertà interiori, non piegati alle varie oppressioni del carcere terreno. Per il protagonista la fuga da un carcere nazista si fa lotta, intima e pratica, contro le proprie debolezze, scontro fisico e rarefatto con la durezza delle cose. Film calvinista con attori non professionisti e la Messa in do di Mozart nella colonna musicale. Premio della giuria a Cannes. Altro titolo originale: Le vent souffle où il veut

Locandina Il diavolo probabilmente

Un film di Robert Bresson. Con Antoine Monnier, Tina Irissari, Laetitia Carcano, Roger Honorat, Henri de Maublanc. Titolo originale Le diable probablement. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 100 min. – Francia 1977. – VM 14 – MYMONETRO Il diavolo probabilmente * * * 1/2 - valutazione media: 3,68 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Protagonista è un giovane studente perplesso, angosciato di fronte alla realtà che lo circonda, che gli appare come dominata da una forza oscura e terribile (il diavolo, forse…). Né sono di conforto o danno risposte convincenti la religione, il sesso, la politica: tutte le illusioni della decade precedente sono penosamente cadute. Il giovane comincia a pensare al suicidio, come gli antichi romani che si facevano accoppare da uno schiavo. Lui si fa assassinare in un cimitero da un coetaneo drogato. Anche questo film di Bresson termina con l’olocausto del protagonista, ma il sacrificio del giovane Charles non apre la via a nessuna redenzione. Charles (che in fondo riassume lo stato d’animo del regista) muore senza speranze.

Risultati immagini per Perfidia 1945Un film di Robert Bresson. Con Paul BernardMaría CasaresJean Marchat Titolo originale Les dames du bois de BoulogneDrammaticob/n durata 90 min. – Francia 1944.MYMONETRO Perfidia * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Tratto da un romanzo di Diderot è la seconda pellicola realizzata dal maestro francese. La vicenda è incentrata sulla vendetta piuttosto contorta di una ricca donna nei confronti dell’amante che l’ha lasciata. Architetta un piano per farlo sposare a una giovane che deve prostituirsi per mantenere la madre. Cerca poi di distruggere il legame dicendo tutto all’ex amante. Lieto fine. Lo stile sotto le righe di Bresson emerge già in quest’opera. View full article »