Category: Flaherty Robert J.


Locandina italiana Nanuk l'eschimeseUn film di Robert J. Flaherty. Con Nanook, Nyla, Cunayou, Allee, Allegoo Titolo originale Nanook From the North. Documentario, Ratings: Kids+16, b/n durata 58 min. – USA 1922. MYMONETRO Nanuk l’eschimese * * * * - valutazione media: 4,08 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La vita di una famiglia eschimese, formata da Nanuk, dalla moglie Nyla e dai loro figli, seguita nella dura vita quotidiana, da un’estate all’inverno successivo, in un villaggio nei pressi della Baia di Hudson. Nanook of the North (Nanuk l’eschimese), primo fondamentale esempio di cinema documentario capace di raggiungere un successo mondiale, fu girato dall’esploratore Robert Flaherty in due lunghi anni di pellegrinaggio nel Circolo Polare Artico a temperature proibitive.
A metà tra il film antropologico e il documentario didattico, Flaherty “riesce a regalare la descrizione di una società alternativa alla nostra, tanto affascinante e complessa da non doversi piegare di fronte a nessuno, una civiltà con tecniche proprie, come la costruzione di un igloo, oppure il loro modo per ripararsi dalla tempesta…”
Nel 1994 il regista Claude Massot ha girato il film Kabloonak, che racconta le vicende delle riprese di Nanuk e le relazioni di amicizia che nacquero tra il regista americano, Nanook e gli Eschimesi Inuit.

Nanook of the North (1922) on IMDb
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Mi permetto di consigliare questo film non tanto per il valore o le qualità cinematografiche ma come curiosità nel vedere come si viveva più di 100 anni fa in posto in cui credo pochi di noi resisterebbero più di qualche giorno.

L'Uomo di Aran - 500 Film da vedere prima di morire - Recensione

Un film di Robert J. Flaherty. Con Colman King, Maggie Dirane Titolo originale Man of Aran. Documentario, b/n durata 75 min. – Gran Bretagna 1934. MYMONETRO L’uomo di Aran* * * * - valutazione media: 4,06 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Forse il miglior documentario di Robert Flaherty. Fuggito da Hollywood dopo i pesanti condizionamenti impostigli per Ombre bianche e Nanook l’esquimese, il regista girò in Inghilterra, con la collaborazione di John Grierson, e l’assistenza di Sir Michael Balcon, questa mirabile ricostruzione della vita dei pescatori in un piccolo porto irlandese.

 L'uomo di Aran
(1934) on IMDb

Regia di Robert J. FlahertyFriedrich Wilhelm Murnau. Un film Da vedere 1931 con MatahiHituBill Bambridge. Titolo originale: Tabu. Genere Drammatico – USA1931durata 80 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,66 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il film è diviso in due parti: la prima si intitola “Das Paradies” (Il paradiso), la seconda “Das verlorene Paradies” (Il paradiso perduto). La sequenza iniziale ha già tutto il carattere di uno sguardo segnato da un estetismo omoerotico: vediamo infatti un giovane uomo dalla corporatura statuaria, in piedi sopra ad uno scoglio, impegnato nell’attività della pesca con una lancia: ogni lancio è un successo, il ragazzo recupera molti pesci. Altri ragazzi, giovani fisicamente prestanti, corrono in acqua per poi mostrare i “trofei” del loro compagno. Il pescatore è chiaramente l’eroe del film e si chiama Matahi. Nel frattempo un gruppo di ragazze fa corone di fiori e gioca sotto una cascata. L’aitante Matahi e la bella Reri sono innamorati l’uno dell’altra e sembra che nulla possa disturbare il loro idillio. Improvvisamente appare all’orizzonte una nave, gli abitanti dell’isola corrono alla spiaggia pieni di gioia e curiosità e remano con le loro canoe verso i nuovi arrivati, ma con la nave giunge anche il dramma, rappresentato dal personaggio di Hitu, un vecchio sacerdote proveniente da un’isola vicina. Egli infatti annuncia che la più bella ragazza dell’isola, Reri, è stata scelta quale vergine sacra e che quindi da quel momento deve essere considerata tabù: nessun uomo la potrà mai toccare. Matahi e Reri sono disperati. Durante la festa d’addio la bellissima fanciulla è costretta a danzare, Matahi la osserva e comincia a ballare con lei. Insieme si muovono in una danza selvaggia e passionale. Ognuno comprende che si stanno amando, anche Hitu. Durante la notte Matahi nuota sino alla nave dove Reri è stata condotta; la rapisce e i due fuggono insieme. Nella seconda parte del film ritroviamo i due innamorati rifugiatisi su un’altra isola dove vivono commercianti europei e cinesi, cioè su un’isola “civilizzata”. I nuovi abitanti hanno portato soprattutto due cose: soldi e alcool. Matahi lavora come pescatore di perle ed è il migliore nel suo campo. La felicità della giovane coppia è offuscata solo da Hitu, il quale, durante l’assenza di Matahi, trova Reri e la riporta sulla sua imbarcazione. Non appena Matahi se ne accorge, corre alla spiaggia e raggiunge a nuoto Hitu e Reri. Cerca di salire sulla barca tenendosi ad una fune, che viene però tagliata dal malvagio sacerdote; riprova, ma le sue forze lo abbandonano ed affoga nelle profondità marine

Tabu: A Story of the South Seas (1931) on IMDb