Category: Haynes Todd


Regia di Todd Haynes. Un film Da vedere 2019 con Mark RuffaloAnne HathawayWilliam Jackson HarperBill PullmanTim RobbinsCast completo Titolo originale: Dark Waters. Genere Drammatico, – USA2019durata 126 minuti. Uscita cinema giovedì 20 febbraio 2020 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,55 su 33 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La storia vera dell’impegno civile di Rob Bilott, avvocato di Cincinnati che da paladino dell’industria della chimica si scopre loro accusatore in una crociata ventennale. Alla fine degli anni novanta Rob è appena diventato socio nel suo studio legale, e si gode una tranquilla vita familiare con la moglie Sarah e un figlio appena nato. Ma una visita in ufficio da parte di Wilbur Tennant, un contadino della Virginia conoscente di sua nonna, gli cambia la vita per sempre: gli animali della fattoria si comportano in modo strano, e Tennant è convinto sia colpa dell’acqua del lago a cui si abbeverano. La stessa in cui il colosso della chimica Dupont sta scaricando rifiuti tossici da decenni.

Dark Waters (2019) on IMDb

Regia di Todd Haynes. Un film Da vedere 2017 con Julianne MooreOakes FegleyMillicent Simmonds, Jaden Michael, Cory Michael SmithTom NoonanCast completo Titolo originale: Wonderstruck. Genere Avventura, – USA2017durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 14 giugno 2018 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,17 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1977, Minnesota. Il dodicenne Ben è preda di un incubo ricorrente in cui viene inseguito da un branco di lupi. Una notte, cercando tra gli oggetti della madre, trova il vecchio catalogo di una mostra newyorkese sulle origini dei musei: i cosiddetti gabinetti delle meraviglie. C’è anche un biglietto, dentro, con l’indicazione di una libreria. E poi c’è un fulmine, che entra dal cavo del telefono e cambia la vita di Ben. 1927, New Jersey. Rose è una ragazzina che vive sola con il padre, isolata per via della sua sordità. La anima una grande passione per un’attrice, una diva del muto, di cui colleziona ogni notizia. Ben e Rose, a distanza di tempo, compieranno lo stesso avventuroso viaggio attraverso New York, guidati dal comune bisogno di conoscere il loro posto nel mondo.

 La stanza delle meraviglie
(2017) on IMDb
Poster Velvet Goldmine

Un film di Todd Haynes. Con Ewan McGregor, Jonathan Rhys-Meyers, Toni Collette, Christian Bale, Eddie Izzard. Biografico, durata 123 min. – USA, Gran Bretagna 1998. MYMONETRO Velvet Goldmine * * * - - valutazione media: 3,39 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Protagonista è Brian Slade, scomparso in seguito a quello che avrebbe dovuto essere un finto delitto in scena. Haynes utilizza la struttura narrativa di Citizen Kane per rievocare la fine degli anni Sessanta, il glam rock e il kitch. Anche qui infatti un giornalista indaga sulla morte e sulla vita del misterioso cantante.

 Velvet Goldmine
(1998) on IMDb
Locandina italiana Io non sono qui

Un film di Todd Haynes. Con Christian Bale, Cate Blanchett, Marcus Carl Franklin, Richard Gere, Heath Ledger. Titolo originale I’m Not There. Musicale, durata 135 min. – USA 2007. – Bim uscita venerdì 7 settembre 2007. MYMONETRO Io non sono qui * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 144 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Profeta, cantastorie, contestatore. Anticonformista, folle, genio assoluto del novecento. Io non sono qui è un viaggio nel tempo di Bob Dylan, attraverso il ritratto di sei personaggi – colti ognuno in un aspetto diverso della vita artistica e privata del menestrello americano – che intrecciano le loro storie di protesta, disagio, erranza e solitudine in una performance evocativa diretta da Todd Haynes. Anche stavolta, in un’ambientazione che riecheggia gli anni sessanta – avvicinandosi con forza alle tematiche dei suoi film più noti come Lontano dal paradiso e Velvet Goldmine – il regista americano sperimenta una narrazione frammentata e psichedelica, utilizzando sei diversi stili di regia all’interno di ogni microcosmo narrativo.
C’è Arthur, poeta simbolista che porta lo stesso nome di Rimbaud, interrogato e poi condannato da una commissione d’inchiesta per i suoi presunti legami con gruppi sovversivi e di estrema sinistra. C’è Woody (Guthrie) un bambino di undici anni scappato da un riformatorio e pronto a raggiungere il capezzale del morente omonimo, il cantante folk che ha influenzato per lungo tempo la musica di Dylan. Poi c’è Jack cantore della protesta al tempo della guerra in Vietnam, Robbie attore e motociclista, Jude l’androgino e cinico cantante folk, e per finire l’illuminato pastore John e il vecchio Billy (The Kid), ispirato al celeberrimo criminale. Quello di Todd Haynes è più di un mockumentary o di un omaggio al Dylan che più amiamo (non a caso è l’unico ritratto che lo stesso Dylan sembra aver davvero apprezzato), ma una miscela perfetta di musica, arte visiva, cinema. Fotografia rigorosa, sei registri narrativi che si intrecciano sul calare degli anni ’70, quando le illusioni e le utopie di un mondo migliore si infrangevano definitivamente sul campo di battaglia di una guerra infinita e inutile. C’è la musica, allora, a risollevare le sorti di un’umanità stanca, a dar voce ai poveri e ai diseredati, ma c’è anche il cinema – di Todd Haynes – che ogni volta restituisce la magia delle atmosfere magiche perse nei ricordi.

I'm Not There (2007) on IMDb
Risultati immagini per Mildred Pierce

Un film di Todd Haynes. Con Kate Winslet, Brian F. O’Byrne, Mare Winningham, James LeGros, Melissa Leo. Formato Serie TV, Titolo originale Mildred Pierce. Drammatico, – USA 2011. MYMONETRO Mildred Pierce * * * * - valutazione media: 4,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mildred Pierce è mamma, moglie e casalinga nell’America della Grande Depressione. Tradita e abbandonata dal marito, tra una torta e l’altra cerca lavoro a Los Angeles per garantire futuro e privilegi alle sue bambine, Ray e Veda. Assunta come cameriera in una tavola calda, Mildred rivela presto il suo talento di cuoca e pasticcera, che mette in pratica aprendo un ristorante. Rialzata la testa ma segnata da un lutto profondo, Mildred prende letteralmente in mano il suo futuro e quello di Veda, musicalmente dotata e in evidente conflitto con lei. Tra una mamma indefessa e una figlia insidiosa si insinua Monty Beragorn, giocatore di polo ricco e viziato che pratica il dolce far niente.
Ambientato negli anni Trenta e nell’America in crisi del repubblicano Herbert Hoover, Mildred Pierce è un (melo)dramma in cinque atti prodotto dalla HBO e magnificamente diretto da Todd Haynes. Mildred Pierce, come Lontano dal paradiso nove anni prima, mostra un’ossessiva fedeltà formale nei confronti di un genere che viene nondimeno attualizzato e modificato.

Haynes di fatto trasforma l’infiammabilità inesplosa e trattenuta dei mélo americani in un film (a puntate) che divampa sotto i nostri occhi. Un violento e viscerale congegno narrativo che non si limita a riesumare spoglie di un genere che fu per giocare col cuore e la memoria colta dei cinefili ma che affronta, sotto la compostezza della messa in scena, il sogno americano declinato al femminile. Al centro del dramma e alla periferia di Los Angeles abita una donna che sceglie di affermare la propria fermezza e il conseguente bagaglio di sofferenza. Adattamento fedele e puntuale dell’omonimo romanzo di James M. Cain, Mildred Pierce riprende un discorso cinematografico che non sembra soltanto citato e rivisitato nelle musiche, nelle scene, nei costumi e nella grafica dei titoli di testa ma pure splendidamente proseguito e aggiornato. Scegliendo il mélo come territorio della sua autopsia dell’America di quegli (e questi) anni, la mini-serie diventa una messa in discussione del presente compiuta attraverso uno sguardo predatato. Il vero dramma è che quella società è quasi uguale a questa, soltanto un po’ meno consapevole della propria stritolante violenza. Meno ‘nero’ e più ‘osservante’ della trasposizione del ’45 di Michael Curtiz (Il romanzo di Mildred) interpretata da Joan Crawford, la versione di Todd Haynes è un’esperienza emotiva purificatrice che mette in schermo il bene e il male, la luce e il buio, schierando davanti allo ‘specchio della vita’ una madre intraprendente che lotta e ‘impone’ la sua gentilezza e una figlia inappagata la cui cruda concupiscenza per la celebrità ignora tutti tranne se stessa. Black melodrama familiare, Mildred Pierce trova in Kate Winslet un’interprete mirabile nel restituire una donna che, emancipata dalla subalternità del ruolo, fa carriera nell’America ‘riformata’ e recuperata di Franklin Delano Roosevelt. Caparbia e ostinata, la sua Mildred è ‘al volante’ della vita e di quell’auto in cui trova riparo dalla pioggia e dalle afflizioni e da cui ‘riparte’ per ricominciare. Condotta via da un amante o ‘trasportata’ da un taxi è invece la Veda civettuola e crudele di Evan Rachel Wood decisa ad affrancarsi dalla provincia e dalla sua condizione a colpi di voce e di note. Insieme le due attrici daranno vita a un dramma di assordante tristezza, che non ha più i connotati fiabeschi del sogno ma quelli asfissianti di una sopportazione che diventa abitudine. Ma l’insurrezione è dietro la porta.

Mildred Pierce (2011) on IMDb

Regia di Todd Haynes. Un film con Julianne MooreXander BerkeleyPeter Friedman. Genere Drammatico – USA1995durata 116 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una ricca signora di San Fernando (Los Angeles) soffre di asma da inquinamento e, a poco a poco, si aggrava al punto di cadere in uno stato psichico e mentale patologico. Angosciosa allegoria sull’ambiente asettico, artefatto della civiltà industriale in cui viviamo ma anche sul vuoto, sull’insoddisfazione che ne deriva. T. Haynes – anche sceneggiatore – trascina lo spettatore dalla casa e dalla vita impersonale della protagonista fino alla segregazione nell’involucro finale misterioso e spaventoso, attraverso un progressivo rifiuto di oggetti di consumo. Senza speranza. Un po’ catatonico. L’interpretazione di J. Moore è magistrale.

 Safe
(1995) on IMDb

Lontano dal paradisoUn film di Todd Haynes. Con Julianne Moore, Dennis Quaid, Patricia Clarkson, Dennis Haysbert, James Rebhorn. Titolo originale Far from Heaven. Drammatico, durata 107 min. – USA, Francia 2002. MYMONETRO Lontano dal paradiso * * * 1/2 - valutazione media: 3,87 su 23 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

E’ l’autunno del 1957, ad Hartford, Connecticut. La famiglia Whitaker è una delle più in vista delle città: il marito Frank è il capo di un’azienda che fabbrica televisori, la moglie Cathy è una perfetta casalinga, i due figli sono dei simpatici bambini pestiferi. Ma la situazione non è così esemplare come sembra: Frank è in realtà bisessuale, e tradisce la moglie con uomini scovati in bar equivoci; Cathy, dal canto suo, sconvolta per aver scoperto le tresche del marito, si lega in affettuosa amicizia con il suo giardiniere di colore, subendo l’ostracismo della comunità: è costretta a fare una scelta, comunque dolorosa. Prendendo spunto dalle commedie romantiche di Sirk quali “Lo specchio della vita” o “Come le foglie al vento”, Haynes, che può permettersi di mostrare ciò che cinquant’anni fa non era lecito neppure immaginare, costruisce un melodramma di rara bellezza, puntiglioso nella riproposizione, anche visiva, degli stili dell’epoca e commovente nella sorprendente modernità dei suoi personaggi, ciascuno a suo modo inadeguato al tempo in cui vive. E il disagio sottile che si prova nella visione della pellicola è forse l’indizio che la finta innocenza degli anni ’50 non è così diversa dalla compiacente stabilità odierna. Fantastica l’interpretazione della Moore (giustamente premiata a Venezia), più che meritevole anche Quaid, attore ingiustamente sottovalutato.

Far from Heaven (2002) on IMDb

Regia di Todd Haynes. Un film Da vedere 2015 con Cate BlanchettRooney MaraKyle ChandlerJake LacySarah PaulsonCarrie BrownsteinCast completo Titolo originale: Carol. Genere DrammaticoSentimentale, – Gran BretagnaUSA2015durata 118 minuti. Uscita cinema martedì 5 gennaio 2016 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,08 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

NY 1952, durante il maccartismo. Carol – bella, ricca, raffinata e affascinante signora di mezza età – vuole divorziare dal marito che si oppone e la ricatta sull’affidamento della figlia. In un grande magazzino incontra la giovane e graziosa Therese, commessa per necessità e aspirante fotografa. S’innamorano, fuggono in auto verso il West, ma vengono rintracciate. Trasponendo in immagini un romanzo di Patricia Highsmith ( The Price of Salt ), sceneggiato da Phyllis Nagy, Haynes conferma e affina la sua formula del melodramma d’amore gay, questa volta femminile, incentrato sul conflitto tra sentimenti individuali e convenzioni sociali (il romanzo è del ’53!). La confezione – con la rievocativa fotografia pulviscolare di Edward Lachman e le mirabili interpretazioni delle 2 protagoniste – scarseggia di tensione emotiva e qua e là s’ingolfa. 6 nomination agli Oscar 2016: Blanchett, Mara, sceneggiatura, fotografia, costumi (Sandy Powell), musiche originali (Carter Burwell).

 Carol
(2015) on IMDb