Category: *Cartoni Animati


I Mitchell contro le macchine | La recensione del film animato di M. Rianda  e J. Rowe (su Netflix) - Il Cineocchio

Regia di Michael RiandaJeff Rowe. Un film con Maya RudolphDanny McBrideAbbi JacobsonEric AndréMichael RiandaCast completo Titolo originale: The Mitchells vs. the Machines. Genere Animazione – USA2021durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti

Il viaggio della famiglia Mitchell viene interrotto da una rivolta tecnologica che minaccia l’umanità. I dispositivi elettronici che le persone amano – dai telefoni alle macchine che si guidano da sole, fino a una nuova linea di robot personali – si ribellano. Con l’aiuto di due robot malfunzionanti e il cucciolo sovrappeso della famiglia, i Mitchell dovranno superare i propri problemi e collaborare per salvare se stessi e il mondo.

The Mitchells vs. the Machines (2021) on IMDb

Batman: Il lungo Halloween (Batman: The Long Halloween) è un film d’animazione statunitense del 2021, uscito in direct-to-video diviso in due parti e prodotto dalla Warner Bros. Animation e DC Entertainment, basato sull’omonimo fumetto DC. È il 42° film animato del DC Universe;

Il film è dedicato all’attrice Naya Rivera, in quanto consiste nel suo ultimo ruolo cinematografico prima della sua scomparsa nel 2020.

Il giorno di Halloween viene assassinato Johnny Viti, nipote di Carmine Falcone, il più potente boss mafioso di Gotham City; l’assassino lascia una lanterna sulla scena del crimine. Il commissario James Gordon convoca il procuratore distrettuale Harvey Dent e il vigilante Batman per indagare sull’omicidio. I tre sono determinati a fermare l’impero criminale di Falcone.

Batman: The Long Halloween (2021) on IMDb
Locandina italiana Loving Vincent

Regia di Dorota KobielaHugh Welchman. Un film Da vedere 2016 con Aidan TurnerHelen McCrorySaoirse RonanDouglas BoothJerome Flynn.Cast completo Titolo originale: Loving Vincent. Genere EventiAnimazione – Gran BretagnaPolonia2016, Uscita cinema lunedì 16ottobre 2017distribuito da Nexo Digital. – MYmonetro 3,40 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Quando il cinema incontra l’arte l’esito non è mai banale ed è sempre un arricchimento. Soprattutto se, come accade in Loving Vincent, ogni singolo fotogramma del film è realizzato a mano.

Dorota Kobiela, pittrice polacca, e il regista inglese Hugh Welchman, hanno intrapreso questa avventura sei anni fa per raccontare, attraverso uno stile da cinema noir, le ultime settimane di vita del pittore olandese trasferitosi ad Arles, in Francia, nel 1888.

Vincent Van Gogh, l’artista più noto al mondo, pioniere dell’arte contemporanea e personaggio tormentato, nel luglio 1890 si spara in un campo di grano nei pressi di Arles. Il giovane Armand Roulin, figlio del postino Roulin, unico amico di Van Gogh -, non convinto del suicidio dell’artista, ripercorre le sue ultime settimane di vita incontrando le persone che, anche nei momenti più drammatici, gli sono state vicine. 

Da Adeline, la padrona di casa del pittore, a pére Tanguy, fino al pescatore o il dottore Paul Gachet e la figlia tutti rigorosamente ritratti a olio, restituendo vita all’immediato e riconoscibile stile di Van Gogh. La casa gialla, il campo di grano e i fiori azzurri, la stanza con la sedia… realizzati con pennellate vivide, colori visionari e brillanti, e quel movimento fluido tipico del tocco “vangogghiano”, si alternano al bianco e nero delle parti narrative. 

Un film prodotto con tenace e minuzioso lavorìo in cui più di 100 artisti, con la tecnica del Painting Animation Work Station hanno animato un thriller interamente costituito da pittura che coinvolge totalmente lo spettatore.

Loving Vincent (2017) on IMDb
Locandina italiana Azur e Asmar

Un film di Michel Ocelot. Con Cyril Mourali, Karim M’Riba, Hiam Abbass, Patrick Timsit, Rayan Mahjoub. Titolo originale Azur et Asmar. Animazione, Ratings: Kids, durata 99 min. – Francia, Belgio, Spagna, Italia 2006. uscita venerdì 10 novembre 2006. MYMONETRO Azur e Asmar * * * 1/2 - valutazione media: 3,81 su 42 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Azur ha gli occhi azzurri, Asmar ce li ha neri come la notte. Il primo è figlio di un nobile gelido, il secondo di un’amorevole balia, che cresce i pargoli come fratelli, raccontando a entrambi, ogni sera, alle porte del sonno, la leggenda della fata dei Jinns, che attende, da una prigione nascosta, il giovane che la libererà. Ma un giorno il padre di Azur lo manda lontano da casa per studiare e scaccia dalla sua dimora francese la nutrice e il piccolo Asmar. Solo una volta adulto, Azur si imbarcherà in direzione dell’Oriente per ritrovare i suoi cari e liberare la fata dei Jinns.

Azur & Asmar: The Princes' Quest (2006) on IMDb

Yattaman – Il film (ヤッターマン Yattāman?) è un film del 2009 diretto da Takashi Miike. La pellicola si rifà alla celebre serie anime Yattaman prodotta dalla Tatsunoko (internazionalmente nota come Yatterman). In Italia il film è stato distribuito nel 2011 al cinema tramite il distributore Officine UBU[1].

Ganchan e la sua ragazza Janet costruiscono straordinari robot e quando il mondo è in pericolo si trasformano in Yatta 1 e Yatta 2, i supereroi Yattaman. L’occasione per una nuova impresa si presenta quando la giovane Shoko chiede il loro aiuto per ritrovare il padre, scomparso in Norvegia mentre era sulle tracce di uno dei quattro frammenti della potente Pietra Dokrostone. Qualcun altro è infatti alla ricerca della mitica Pietra. Si tratta degli acerrimi nemici degli Yattaman: il trio Drombo, composto dalla bellissima e perfida Miss Dronio, e dai suoi tirapiedi Boyakki e Tonzula. I Drombo, con l’aiuto del misterioso Dottor Dokrobei ingaggiano con gli Yattaman una dura battaglia per il possesso della Dokrostone e per il destino del mondo.

 Yattaman - Il film
(2009) on IMDb

Poster Yellow Submarine - Il sottomarino gialloUn film di George Dunning. Con Paul McCartney, George Harrison, Ringo Starr, John Lennon, The Beatles. Titolo originale Yellow Submarine. Animazione, Ratings: Kids, durata 90 min. – Gran Bretagna, USA 1968. MYMONETRO Yellow Submarine – Il sottomarino giallo * * * 1/2 - valutazione media: 3,81 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un film a cartoni animati particolarmente originale e pieno di fantasia. I cattivi Biechi Blu, che odiano la bellezza, i fiori e la musica, attaccano Pepelandia, un paese felice, e pietrificano i suoi abitanti. Solo un marinaio riesce a salvarsi imbarcandosi su un sottomarino giallo sul quale fa salire i quattro Beatles che, dopo una serie di avventure, grazie alla loro musica, riporteranno la vita a Pepelandia.

Yellow Submarine (1968) on IMDb

Ghost in the Shell (1995) - IMDbUn film di Mamoru Oshii. Con Akio Ohtsuka, Atsuko Tanaka, Kouichi Yamadera, Iemasa Kayumi, Yutaka Nakano. Titolo originale Kokaku kidotai. Animazione, Ratings: Kids+16, durata 83′ min. – Giappone 1995. MYMONETRO Ghost in the Shell – Lo Spirito nel Guscio * * * - - valutazione media: 3,17 su 6 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Scritto da Kazonoru Ito, liberamente ispirato al romanzo manga di Shirow Masamune, è un film fantascientifico di animazione per adulti, piuttosto pessimista nell’annunciare un futuro ancor più corrotto del presente. Hong Kong, 2029. Al centro dell’intreccio, enigmatico nella sua calcolata confusione, c’è Kusanagi, cyberpoliziotto di seducente aspetto femminile alla ricerca, con un collega cyborg “maschio”, di un malvagio cyberburattinaio che sa introdursi nei cervelli umani. Scoprono che fa capo a una cospirazione connessa a un progetto segreto del governo. “È esattamente il genere di film che James Cameron vorrebbe fare se la Disney gli aprisse la porta della produzione” (Empire). Troppo intellettuale per un successo commerciale immediato, divenne un cult movie tra i cinefili più snob di lingua inglese. Presentato a Venezia 1996. Tarantino lo adora e i fratelli Wachowski l’hanno saccheggiato nella trilogia di Matrix. In Italia passato soltanto in homevideo.

Ghost in the Shell (1995) on IMDb

Ragazzi, – USA .
Serie di 75 cortometraggi di animazione, prodotti dallo Studio Disney dal 1929 al 1939. L’idea di base era di fare disegni animati che si adattassero a un motivo musicale antecedente, ribaltando l’operazione fatta con i Mickeys, i film con Mickey Mouse (Topolino) protagonista dov’era la musica ad adattarsi alle immagini in movimento. Le Silly Simphonies furono anche un laboratorio di sperimentazione per nuove tecniche e soluzioni visive da applicare ai futuri lungometraggi Disney. The Skeleton Dance (1929), inventato da Ub Iwerks su musica di Carl Stalling, fu il 1° film della serie. Flowers and Trees (1932), in cui le piante prendono vita al ritmo delle musiche di Mendelssohn e Schubert, fu la 1ª a colori (Technicolor tricromico) della serie e delle produzioni Disney. Vinse 1 Oscar, il 1° dei 32 vinti dalla Disney. La più famosa è The Three Little Pigs (I tre porcellini, 1933): la canzone di Frank Churchill “Who’s Afraid of the Big Bad Wolf?” (“Chi ha paura del grosso lupo cattivo?”) vinse il 2° Oscar e fu interpretata come un messaggio di ottimismo roosveltiano dopo la Grande Depressione (politicamente, Walt Disney si dichiarò sempre repubblicano). Nel 1934 nasce un personaggio destinato a far concorrenza in popolarità a Topolino: Donald Duck (Paperino) esordì in The Wise Little Hen (La gallinella saggia). È del novembre 1934 The Goddess of Spring (La dea della primavera) la cui protagonista, Persefone, avrebbe fatto da prototipo per Biancaneve. The Old Mill (Il vecchio mulino, 1937), storia di un mulino che prende vita durante la notte, privo di dialoghi e col solo accompagnamento musicale, vinse 1 Oscar grazie all’impiego per la 1ª volta della multiplane camera, massiccia cinepresa a piani multipli che garantiva ai disegni maggiore profondità di campo e tridimensionalità. The Ugly Duckling (Il brutto anatroccolo, 1939), rifacimento a colori dell’omonimo corto in bianconero del 1913, fu l’ultima symphony prodotta. In 11 anni la serie fruttò allo Studio Disney 11 nomination e 7 Oscar.

Walt Disney Treasures: The Chronological Donald (2004) on IMDb
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Un film di Wes Anderson. Con George Clooney, Meryl Streep, Jason Schwartzman, Bill Murray, Wallace Wolodarsky. Animazione, Ratings: Kids, durata 88 min. – USA, Gran Bretagna 2009. – 20th Century Fox uscita venerdì 16 aprile 2010. MYMONETRO Fantastic Mr. Fox * * * 1/2 - valutazione media: 3,61 su 32 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il signor e la Signora Fox vivono pacifici col figlioletto Ash e il nipotino Kristofferson, loro ospite, dentro un grande albero in cima alla collina che fronteggia gli stabilimenti dei più cattivi contadini della zona: Boggis, Bunce e Bean. Ma la natura selvatica del signor Fox gli impedisce di trovare soddisfazione come giornalista e lo spinge a cercare di far fessi i tre uomini e a saccheggiare i loro depositi. La vendetta è veloce e spietata e mette a repentaglio non solo la sua amata famiglia ma tutti gli animali del sottosuolo. Mr Fox dovrà elaborare dunque un nuovo e geniale piano per trarre tutti d’impaccio.
Il signor Volpe, il protagonista del primo lungometraggio d’animazione di Wes Anderson, è elegante, intraprendente, selvatico. Un intelligente e vanitoso americano (la voce originale e l’ispirazione di fondo sono quelle di George Clooney) che di quando in quando parla francese e da solo è capace di rivoluzionare come nessun altro lo statico quadro della campagna inglese.
Mentre la moglie dipinge, assecondando una vocazione artistica che in Anderson è spesso associata al femminile, lui incarna lo spirito dell’avventura. Stanco di vivere in un buco, noncurante del fatto che i buchi altro non sono che le abitazioni standard delle volpi come lui, si sistema in grande stile in un appartamento esagerato e in una posizione pericolosissima e tentatrice. C’è qualcosa di Mr. Ocean in Mr. Fox, ladro gentiluomo, capo della banda, e qualcosa del supereroe che non può non rispondere alla chiamata identitaria, alla missione (vedi Zissou) e dunque mascherarsi e tornare ad essere chi realmente è, un professionista del furto.
A leggere idealmente il fumetto di questo supereroe è il figlio Ash, schiacciato dal mito del padre e goffamente alla ricerca della sua perenne approvazione. Come sempre nei film dell’americano, padre e figlio cresceranno insieme e non certo da soli, ma con la complicità di una famiglia allargata che li ama per quello che sono: fantastici o semplicemente piccoli, in ogni caso umanamente animali.
La sceneggiatura del regista in coppia con Noah Baumbach crea quasi dal nulla -tanto è sottile il racconto di Roal Dahl-, o probabilmente giusto da uno spunto affettivo (Anderson sostiene che quello fosse il primo libro da lui mai posseduto), un universo di brulicante vitalità, intensa pittoricità ed emozionante musicalità. Ancora una volta senza sponda alcuna, che sia un genere di riferimento o una trama archetipica, l’autore segue (anche a distanza) con sincera partecipazione la fuga dei suoi personaggi verso un destino apparentemente ignoto (ad un certo punto non resta che scavare e scavare, il più velocemente possibile e senza tregua) ma di fatto puntato verso la rivendicazione del diritto alla diversità, alla libertà e alla condivisione di entrambe con i pochi amici. Che aumentano, però, strada facendo.

Fantastic Mr. Fox (2009) on IMDb

Studio Ghibli (株式会社スタジオジブリ Kabushiki-gaisha Sutajio Jiburi?) è uno studio cinematografico di film d’animazione giapponese fondato nel 1985 a Tokyo da Hayao MiyazakiIsao TakahataToshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma

I film realizzati sono tra i più visti nella storia del Giappone[2], e sono stati acclamati sia dalla critica giapponese sia da quella occidentale, al punto che il critico Roger Ebert ha classificato Il mio vicino Totoro e Kiki – Consegne a domicilio tra i più bei film per bambini mai realizzati, e Janet Maslin del New York Times ha definito Princess Mononoke una pietra miliare del cinema d’animazione.[3] Nel 2002 Hayao Miyazaki ha vinto l’Oscar al miglior film d’animazione con La città incantata, diventando così il primo (e finora l’unico) regista di anime a ricevere tale riconoscimento.[3] Nel 2006 e nel 2014 vennero candidati agli Oscar come miglior film d’animazione due film dello Studio Ghibli diretti da Hayao Miyazaki, Il castello errante di Howl, e Si alza il vento, ma entrambi persero in favore di, rispettivamente, Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro e Frozen – Il regno di ghiaccio; tuttavia Il castello errante di Howl è stato anche presentato in concorso alla 61ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vincendo il Premio Osella per il migliore contributo tecnico. Nel 2005, in concomitanza con la 62ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Miyazaki è stato premiato con il Leone d’oro alla carriera,[4] facendo così di Miyazaki l’unico regista di film d’animazione a conquistare sia l’Oscar sia il Leone d’oro.

My Neighbor Totoro (1988) on IMDb

Regia di Burny Mattinson. Un film con Alan YoungHal Smith. Titolo originale: Mickey’s Christmas Carol. Genere Animazione – USA1983durata 26 minuti.

Zio Paperone riceve una visita la notte di Natale. Lui che odia il valore di questa festa dovrà fare i conti con tre spiriti che invocano la gioia del Natale.

Mickey's Christmas Carol (1983) on IMDb

Ci sono due tracce audio in italiano: doppiaggio originale del 1983 e doppiaggio del 1990.

Locandina italiana Polar Express

Un film di Robert Zemeckis. Titolo originale The Polar Express. Animazione, Ratings: Kids, durata 100 min. – USA 2004. uscita venerdì 3 dicembre 2004. MYMONETRO Polar Express * * 1/2 - -valutazione media: 2,94 su 37 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Chissà se Tom Hanks, abituato a correre, a vivere su un’isola deserta o a trascorrere le sue giornate in un aeroporto, avrebbe mai immaginato di trasformarsi in digitale e impersonare il capotreno del Polar Express? L’ultimo futuristico progetto di Robert Zemeckis, che vede protagonista l’attore americano, è un viaggio nel Luna Park del Natale (così ce lo illustra), sovraccarico di effetti speciali,di sali e scendi sulle rotaie, nella più classica tradizione dei rollercoaster. Protagonista di questa avventura in 3D è un ragazzino che, sotto la neve, la vigilia di Natale, sbarra gli occhi e prende al volo il Polar Express, fantasmagorico treno diretto al Polo Nord per incontrare Babbo Natale. Tratto da un libro dello scrittore Van Allsburg, Polar Express fa riferimento alla tradizione anglosassone del Natale, non tanto per le icone nordiche, quanto per la spettacolarizzazione (affascinante la sequenza del treno che scivola sul ghiaccio) e l’utilizzo del “musical” (pensiamo a White Christmas con Bing Crosby) come forma di ibridizzazione. Un esempio è l’apparizione di Babbo Natale con la moltitudine di folletti, vera immagine da concerto rock da stadio, e la digitalizzazione di Steven Tyler, cantante degli Aerosmith. Il ruolo dimaestro di cerimonie è perfetto per Tom Hanks, capace, anche in animazione, di esprimere severità e buoni sentimenti da vero leader, fino a moltiplicarsi in più personaggi. Certamente un prodotto per il pubblico giovanissimo che potrà rivivere la magia della favola di Natale come se fosse a Gardaland, fischiettando allegramente quelle canzoncine da festa sentite migliaia di volte.
Un film furbo? Può anche darsi, ma modernizzare una tradizione è qualcosa che può riuscire solamente a chi ha ancora dentro, a oltre cinquant’anni, il bambino che c’è in noi, raccontandoci, con i fuochi d’artificio, che non bisogna mai smettere di credere e di sognare, perché la fantasia è uno dei motivi per cui vale la pena vivere.

The Polar Express (2004) on IMDb
Risultati immagini per Interstella 5555

Un film di Kazuhisa Takenouchi. Titolo originale Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystemAnimazionedurata 67 min. – Giappone, Francia 2003MYMONETRO Interstella 5555 – The 5tory of The 5ecret 5tar 5ystem valutazione media: 4,00 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Chiariamolo subito: Interstella 5555 è “sine ulla dubitatione” uno dei migliori film di animazione degli ultimi 20 anni, un’opera di puro genio che riesce a fondere in maniera sublime musica e animazione, patos ed emozioni, in un caleidoscopico cocktail di note e colori. L’idea del gruppo dance francese Daft Punk di arruolare il regista culto nipponico, autore di serie storiche, rimaste nell’immaginario di molti appassionati di cinema giapponese, come Galaxy Express 999 e Capitan Harlock, si dimostra felice, feconda e potenzialmente foriera di ottimi risultati anche nel lungo periodo.
Interstella 5555 riesce a essere contemporaneamente un musical, un film di fantascienza, un dramma romantico e appassionante ed una fiaba a lieto fine. La follia creativa di Matsumoto si esplica nella trama (quattro musicisti provenienti da un’altra galassia vengono rapiti da un malvagio impresario, il cui scopo è quello di manipolarli e trasformarli nel gruppo pop più noto sulla Terra, per arricchirsi alle loro spalle) e nella realizzazione tecnica che lascia sbigottiti per l’uso accecante della luce e gli onnipresenti effetti policromatici che il regista utilizza per dipingere fondali iridescenti e cascate di tinte pastello che piovono sullo spettatore attonito e stupefatto.

Alla magnificenza grafica si unisce uno spettacolo sonoro di prim’ordine:il film è infatti la continuazione del percorso svolto assieme dal duo Thomas Bangalter e Guy-Manuel De Homen-Christo e Matsumoto che aveva visto la realizzazione di quest’ultimo dei primi quattro video tratti dall’ultimo album del gruppo francese (One more time, Aerodynamic, Digital Love e Harder Better Faster Stronger). 
Sotto il cappello produttivo della sempre amata Toei Animation, nasce uno spettacolo genuino ed originale ed un film assolutamente innovativo. Tralasciando la perfetta “coerenza” delle canzoni dei Daft Punk che seguono pedissequamente la trama, ricca di colpi di scena e le avventure dei personaggi, in un continuo alternarsi di momenti leggeri e drammatici, il film è apprezzabile proprio per la sua freschezza ed immediata fruibilità. Pur senza parole, Interstella 5555 è capace di rapire lo spettatore, di portarlo per 70 minuti fuori da questo universo, in un mondo parallelo, fantastico e la musica, ipnotica e mesmerizzante, agisce da catalizzatrice di emozioni sincere e spontanee.
I personaggi, che ricalcano perfettamente nelle fattezze gli eroi delle serie animate apparse in televisione agli inizi degli anni 80, sono una garanzia per i fan del regista. Il fascino, il mistero delle donne matsumotiane, esili, eteree e dai lunghi capelli biondi intriga e colpisce anche dopo 25 anni di cartoni animati e films. Lo sguardo scaltro ed attento dell’eroe di turno, un rimando all’Harlock storico, è una certezza,così come lo sono le miriadi di segni, riferimenti, chicche e camei che il regista dissemina lungo la pellicola (esilaranti le premiazioni dei musicisti a dei fantomatici awad cui partecipano gli stessi Daft Punk e la trasmissione alla televisione, durante un momento topico del film della partita di calcio Francia-Giappone). Interstella 5555 è, per certi versi, una ulteriore dichiarazione di attenzione da parte dei francesi ad un genere, quello del cinema di animazione, che, ahimè, in Italia proprio non riesce a staccarsi dai canoni disneyani classici (e forse obsoleti).
Ma questa è un’altra storia.
Quello che resta di Interstella 5555 è un trip, un’esperienza indimenticabile che gli amanti del bel cinema potranno apprezzare grazie alla coraggiosa distribuzione della Revolver (già fautrice dell’uscita in Italia del capolavoro Oasis) che, mai come questa volta, andrebbe premiata senza indugi.

Interstella 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem (2003) on IMDb
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Locandina italiana Rapunzel - L'Intreccio della Torre
Un film di Nathan Greno, Byron Howard. Con Mandy Moore, Zachary Levi, Donna Murphy, Ron Perlman, Jeffrey Tambor.Titolo originale Tangled. Animazione, Ratings: Kids, durata 94 min. – USA 2010. – Walt Disney uscita venerdì 26 novembre 2010. MYMONETRO Rapunzel – L’Intreccio della Torre ****- valutazione media: 4,03 su 89 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
 
Rapunzel, non doveva nascere, troppo male stava la madre (Regina) durante le doglie. Fortunatamente però i soldati sguinzagliati dal padre (il Re) in tutto il regno avevano trovato il fiore dai poteri taumaturgici sbocciato da una goccia di sole caduta sulla Terra, e l’infuso con esso realizzato la curò. Nacque così una bambina dalla folta chioma che ereditò i poteri della pianta che l’aveva aiutata a nascere. Quello che i regnanti non sapevano era che il fiore era stato fino a quel momento usato da una donna malvagia, la quale da centinaia d’anni se ne serviva per tornare giovane ad ogni segno d’invecchiamento. Proprio lei, non rassegnata ad invecchiare senza il potere del fiore, rapisce Rapunzel e la chiude in un torre nascosta nel bosco, luogo conosciuto solo a lei, in cui poter evocare indisturbata e ad ogni esigenza, il potere ringiovanente dei capelli della bimba. 
 
Rapunzel (2009) on IMDb

Pixar Animation Studios, o semplicemente Pixar, è una casa di produzione cinematografica statunitense specializzata in animazione digitale, con base a EmeryvilleCalifornia.

Nata come un reparto d’animazione della Lucasfilm, è stata resa indipendente e rinominata Pixar nel 1986 e dal 2006 appartiene a The Walt Disney Company. È stata la prima casa cinematografica ad aver sviluppato un lungometraggio interamente in computer grafica (Toy Story, 1995), e ha festeggiato nel 2021 i trentacinque anni di attività.

NOTA BENE: QUESTA NON E’ UNA MIA RELEASE E I RINGRAZIAMENTI VANNO ALL’UPLOADER ORIGINALE OVVERO DENNIS DELLA MIRCREW

Dal 1937 la Walt Disney Pictures realizza indipendentemente, o con collaborazioni, film e lungometraggi d’animazione. Lo studio principale dedicato alla produzione di film d’animazione è l’attuale Walt Disney Animation Studios, ma altre produzioni parallele si sono affiancate a questo filone principale, realizzate da sezioni interne della Disney e filiali estere, o in co-produzione con studios indipendenti.

.: Informazioni sulla release :.
Questa Release è frutto di circa due mesi di lavoro. Alcuni titoli sono stati davvero difficili da reperire e devo ringraziare Disney+ senza il quale non sarei riuscito a trovare gran parte dei contenuti più rari. La mia intenzione iniziale era quella di inserire tutti i Classici e i Direct To Video, ma mi son scontrato subito con la realtà delle cose, ovvero che non li conosce nessuno e non si trovano facilmente. Pertanto ho deciso di pubblicare tutta la raccolta “as is” e di evolverla nel tempo nel caso trovassi i film mancanti.

Snow White and the Seven Dwarfs (1937) on IMDb

Regia di Don Hertzfeldt. Un film Genere Animazione – USA2012durata 62 minuti.

L’animatore candidato all’Oscar Don Hertzfeldt ha unito senza soluzione di continuità i suoi tre cortometraggi con protagonista il tormentato Bill, Everything will be OK (2006), I Am So Proud of You (2008), and It’s Such a Beautiful Day (2011), trasformandoli in un incredibile e comicamente grottesco nuovo lungometraggio. Tutti e tre i capitoli della storia sono stati interamente ripresi con una vecchia macchina da presa 35mm: costruita negli anni Quaranta, è una delle ultime macchine da presa di questo tipo sopravvissute ancora operanti in America, ed è stata indispensabile nella creazione delle immagini sperimentali e degli effetti visivi unici di questo film. Il nuovo lungometraggio di It’s Such a Beautiful Day riunisce l’intera storia di Bill per la prima volta, rimodellandola con nuovo materiale aggiuntivo.

 It's Such a Beautiful Day
(2012) on IMDb

Regia di Michel Ocelot. Un film Da vedere 1998 Titolo originale: Kirikù et la sorcière. Genere Animazione – FranciaBelgioLussemburgo1998durata 75 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti – MYmonetro 3,15 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un villaggio dell’Africa Occidentale, il piccolo Kirikù decide di sua iniziativa di nascere ed è subito dotato di parola e del coraggio di affrontare la perfida strega Karabà che ha imposto il suo dominio sul villaggio facendo credere agli abitanti di aver prosciugato la sorgente e di mangiare chiunque osi sfidarla. “Possiamo vivere senza l’oro, ma non senz’acqua” gli dice la madre. E Kirikù, con l’aiuto del Saggio della Montagna, suo nonno, affronta la strega con le armi dell’amore. Coprodotta da Francia, Belgio e Lussemburgo, diretta da Ocelot, cresciuto in Guinea, è una favola bellissima con disegni e colori che rimandano ai quadri di Gauguin e del doganiere Rousseau, di apparenza naïf e di grande raffinatezza solare e vitale, valorizzati dalle splendide musiche di Youssou N’Dour: una favola che incanta i bambini, affascina gli adulti, insegna a tutti qualcosa in modo molto piacevole. 1° premio al Festival d’Animation di Annecy 1999. Seguito da Kirikù e gli animali selvaggi .

 Kirikù e la strega Karabà
(1998) on IMDb

Regia di Satoshi Kon. Un film Da vedere 1998 Genere Animazione – Giappone1998durata 81 minuti. – MYmonetro 3,86 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Mima, cantante di poco successo di un trio pop giapponese, le CHAM, lascia il suo gruppo per dedicarsi alla carriera di attrice, esordendo in una pellicola nel ruolo secondario di una ragazza mentalmente instabile. Ma la sua decisione è avvertita da un fan come un tradimento e scatena le sue violente manifestazioni d’ira, fino a efferati omicidi e a una spersonalizzazione della protagonista all’interno della cui mente si insinua un solo e unico sospetto: è forse lei la vera autrice di queste morti?
Pluripremiato lungometraggio di animazione e primo degli psycho thriller della storia dei cartoni animati, per la regia dell’ottimo esordiente Satoshi Kon (uno dei più famosi assistenti di Katsuhiro Otomo) che si farà notare anche per la versione anime di Viale del tramonto (Millennium Actress, 2001). Da sempre affascinato dalle meccaniche del cinema e dello spettacolo, Kon prende la sceneggiatura di questa pellicola (tratta da un romanzo di Yoshikazu Takeuchi) che inizialmente doveva essere portata sullo schermo da attori in carne e ossa, e le dà forma con la sua matita in una maniera virtuosa, lontano da quel solito freddo esercizio di equilibrismo stilistico tipicamente nipponico. Lineare e compatto, riesce a tenere saldamente i fili della suspense, tessendo la trama a perfezione. 

Perfect Blue (1997) on IMDb

Jujutsu Kaisen 0 ( giapponese :劇場版 呪術廻戦 0 , Hepburn : Gekijōban Jujutsu Kaisen Zero , “Jujutsu Kaisen 0: The Movie”) è un film dark fantasy d’animazione giapponese del 2021, basato sullaserie manga Jujutsu Kaisen 0 , un prequel della serie manga Jujutsu Kaisen , entrambi creati da Gege Akutami . È stato diretto da Sunghoo Park e scritto da Hiroshi Seko , con le star Megumi Ogata , Kana Hanazawa , Mikako Komatsu , Kōki UchiyamaTomokazu Seki , Yuichi Nakamura e Takahiro Sakurai . Il film è prodotto da MAPPA e distribuito da Toho . Segue Yuta Okkotsu , un giovane studente che diventa uno stregone e cerca di controllare lo spirito maledetto della sua amica d’infanzia Rika Orimoto al Jujutsu High insieme ad altri abili compagni. Oltre alla storia incentrata su Yuta e sui suoi amici, lo staff ha deciso di ampliare la narrazione del manga originale aggiungendo nuove scene incentrate sul loro mentore Satoru Gojo e sul suo vecchio amico e nemico Suguru Geto .

Jujutsu Kaisen 0 è stato rilasciato in Giappone a dicembre 2021 e negli Stati Uniti a marzo 2022 e in altre regioni durante tutto l’anno.

Alla sua uscita, il film ha ricevuto recensioni positive basate sulla narrativa accessibile e sulla storia di Yuta. Le sequenze di combattimento create da MAPPA sono state elogiate così come la colonna sonora del film.

 Jujutsu Kaisen 0 - The Movie
(2021) on IMDb