Category: Stefania Sandrelli


Regia di Pietro Germi. Un film Da vedere 1962 con Leopoldo TriesteMarcello MastroianniStefania SandrelliDaniela RoccaLando BuzzancaCast completo Genere Commedia – Italia1962durata 120 minuti. – MYmonetro 3,42 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Stanco della moglie e invaghito di una cugina sedicenne, barone siculo induce la consorte al tradimento e poi la uccide. È condannato a una pena minima per “delitto d’onore” e può sposare la cugina. Si può fare una commedia intelligente, lesta, graffiante anche illustrando un articolo (il 587) del Codice Penale. Se c’è un’arte che nasce dall’indignazione, questo film le appartiene. Oscar per la sceneggiatura a Ennio De Concini, Alfredo Giannetti e Germi e il premio della migliore commedia a Cannes. Rita Savagnone ha dato la voce sia a D. Rocca sia a S. Sandrelli.

 Divorzio all'italiana
(1961) on IMDb
Locandina Gente di Roma

Un film di Ettore Scola. Con Valerio MastandreaSabrina ImpacciatoreArnoldo FoàAntonello FassariStefania Sandrelli. continua» Commediadurata 89 min. – Italia 2003MYMONETRO Gente di Roma **1/2-- valutazione media: 2,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Una giornata qualunque nella città eterna. Tanti piccoli frammenti di vita si susseguono in una carrellata di personaggi attraverso le storie dei quali, dalla tragedia alla commedia, Scola ci racconta la sua amata Roma. Il filo conduttore dei tanti episodi slegati tra loro è un autobus che percorre le strade della città, dall’alba al tramonto. Per scrivere storie interessanti bisognerebbe tornare a prendere il tram (o,nel caso presente, l’autobus) come suggeriva Zavattini? Forse sì, ma di certo bisognerebbe avere interesse a narrare: interesse che Scola non sembra avere più. I bozzetti rimangono tali, qualcuno più riuscito (vedi lo sketch iniziale di Mastandrea), altri francamente inutili quando non imbarazzanti. Il racconto ne soffre fino a smarrirsi, tra paurose ovvietà, personaggi per lo più vignettistici e una regia sciatta ben oltre i limiti del televisivo. Sicuramente onesto, talmente disarmato e disarmante da non poterne parlare davvero male: ma di sicuro non se ne può parlare bene.

Gente di Roma (2003) on IMDb

Regia di Pietro Germi. Un film Da vedere 1964 con Stefania SandrelliSaro UrzìLando BuzzancaAldo PuglisiLola BracciniLeopoldo TriesteCast completo Genere Commedia – Italia1964durata 125 minuti. – MYmonetro 3,99 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il padre di una sedicenne sicula costringe il seduttore di lei a sposarla, anche se era già promesso a un’altra figlia che ripiega su un barone squattrinato. La commedia più violenta e congestionata, ai limiti dell’isterismo, della trilogia barocca di P. Germi, aperta da Divorzio all’italiana (1961) e chiusa da Signore e signori (1965). “È una farsa tragica con qualche vertigine grottesca, una tarantella macabra che accompagna con forzata allegria i funerali della ragione” (E. Giacovelli). Non esiste, forse, un film più antimeridionale e antisiciliano nel suo tiro al bersaglio contro la concezione insulare dell’onore. Galleria di personaggi brutti sporchi e cattivi su cui il regista s’accanisce con zoom e obiettivi deformanti, con le armi della natura incattivita e della farsa acida. Scritto dal regista con Age, Scarpelli e Luciano Vincenzoni che ebbero un Nastro d’argento come S. Urzì (attore protagonista, premiato anche al Festival di Cannes) e L. Trieste.

 Sedotta e abbandonata
(1964) on IMDb

Regia di Jean-Pierre Melville. Un film Da vedere 1962 con Jean-Paul BelmondoStefania SandrelliMichèle MercierCharles Vanel. Titolo originale: L’aîné de Fercheaux. Genere Drammatico – Francia1962durata 102 minuti. – MYmonetro 2,88 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Fuga all’estero di un banchiere parigino nei guai con la giustizia e del suo segretario (ex-pugile), che cerca di derubarlo. La vicenda si svolge da quando i due si conoscono, a seguito di un annuncio, al loro viaggio verso New York e New Orleans.

Magnet of Doom (1963) on IMDb

Mignon è partita (DVD) - DVD - Film di Francesca Archibugi Drammatico | IBSUn film di Francesca Archibugi. Con Stefania Sandrelli, Micheline Presle, Leonardo Ruta, Massimo Dapporto, Daniela Morelli. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 94′ min. – Italia 1988. MYMONETRO Mignon è partita * * * - - valutazione media: 3,29 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A Roma la scombinata famiglia Forbicioni ospita la giovinetta Mignon che viene da Parigi. È un po’ antipatica, ma turba i sogni del cugino Giorgio cui lei, però, preferisce un ragazzo di borgata. Scritta con due coetanee (Gloria Malatesta e Claudia Sparigia), è la brillante opera prima della giovane Archibugi, premiata da pubblico e critica. Sceneggiatura sapiente in delicato equilibrio tra patetico e comico sottovoce e un’omogenea squadra di attori. 5 David di Donatello (regista esordiente, attrice protagonista, attore non protagonista, sceneggiatura, suono) e 2 Nastri d’argento.

Mignon è partita (1988) on IMDb

La famiglia PosterUn film di Ettore Scola. Con Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Fanny Ardant, Ottavia Piccolo. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 127′ min. – USA 1986. MYMONETRO La famiglia * * * 1/2 - valutazione media: 3,90 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vita di Carlo e di una famiglia della media borghesia romana dal 1906 al 1986, da una foto di gruppo con nipotini all’altra. Molti gli avvenimenti: l’avvicendarsi delle generazioni, battesimi, nozze, lutti, bisticci, conflitti, pranzi, compromessi. Nell’itinerario di Scola, che l’ha scritto con Furio Scarpelli e Ruggero Maccari, appare come un punto d’arrivo, un compendio: è un film sul tempo che passa e cambia le persone, levigando conflitti, sentimenti, passioni come i sassi di mare. Un film di attori, una bella prova di professionismo e maestria narrativa, di sintesi all’insegna dell’armonia, fondato su uno sguardo disincantato e saggio di chi, raggiunta la maturità, ha saputo migliorare e chiarificare il vino della giovinezza.

The Family (1987) on IMDb
Io la conoscevo bene – Rete degli SpettatoriUn film di Antonio Pietrangeli. Con Nino Manfredi, Mario Adorf, Enrico Maria Salerno, Ugo Tognazzi, Stefania Sandrelli. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 109′ min. – Italia 1965. MYMONETRO Io la conoscevo bene * * * * - valutazione media: 4,08 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal pistoiese, Adriana arriva a Roma armata di bellezza, ingenuità, tenera ignoranza, desideri trasparenti e capacità di slanci affettivi. Passa da un mestiere e da un uomo all’altro, finché il “male oscuro” dell’inutilità lievita in lei. Scritto con Ruggero Maccari ed Ettore Scola, è uno dei migliori film di Pietrangeli, specialista in storie di donne umiliate, notevole anche per la frantumata struttura narrativa, fuori dagli schemi della commedia italiana e influenzata dalla francese “scuola dello sguardo”. 3 Nastri d’argento (film, sceneggiatura e attore non protagonista: un Tognazzi memorabile) e molti premi all’estero. La ventenne Sandrelli si conferma animale cinematografico di razza.

I Knew Her Well (1965) on IMDb
C'eravamo tanto amati | Cinéma de la Ville

Un film di Ettore Scola. Con Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Aldo Fabrizi, Stefania Sandrelli. Commedia, durata 121′ min. – Italia 1974. MYMONETRO C’eravamo tanto amati * * * * - valutazione media: 4,11 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Trent’anni di vita italiana, dal 1945 al 1974, attraverso le vicende di tre amici ex partigiani: un portantino comunista (Manfredi), un intellettuale cinefilo di provincia (Satta Flores) e un borghese arricchito (Gassman). S’incontrano a varie riprese, rievocando speranze deluse, ideali traditi, rivoluzioni mancate. Rapsodia generazionale turgida e sincera, poco rigorosa ma appassionata, lamentosa e qua e là graffiante, armonizzata “sul registro di un malinconico ma efficace umorismo critico” (R. Ellero), dove l’amarezza di fondo si stempera in toni crepuscolari. Tutti bravi e registrati a dovere gli interpreti, compreso il compianto Satta Flores (1937-85). Scritto da E. Scola con Age & Scarpelli, dedicato a Vittorio De Sica (1901-74) che non fece in tempo a vederlo. Fu un calibrato film-epitaffio in sintonia con i tempi e i gusti del pubblico, con una sapiente costruzione narrativa fatta di morbide sconnessioni temporali e non priva di una quieta stilizzazione teatrale. Pioggia di premi italiani, francesi e sovietici.

We All Loved Each Other So Much (1974) on IMDb

Risultati immagini per La Chiave locandinaUn film di Tinto Brass. Con Stefania Sandrelli, Frank Finlay, Franco Branciaroli, Eolo Capritti, Tinto Brass. Titolo originale . Erotico, durata 110′ min. – Italia 1983. MYMONETRO La chiave * * - - - valutazione media: 2,06 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo (1956) di Junichiro Tanizaki, già portato sullo schermo nel 1959 da Kon Ichikawa. T. Brass ha conservato l’impianto (la morbosa e funesta passione di un anziano per la moglie più giovane), la struttura a quartetto (marito, moglie, figlia e il di lei ganzo), la trovata centrale (i diari che marito e moglie scrivono, consapevoli che l’altro leggerà), il motivo della gelosia come corroborante erotico, trasferendo l’azione a Venezia all’inizio del 1940. Con dolosa premeditazione il regista ha ingaglioffito storia e personaggi, non intendendo che, trascinandoli nel grottesco, li svuota. I 2 giovani recitano ignominiosamente; pur con la voce inadatta di Paolo Bonacelli, Finlay se la cava, mentre, quando non deretaneggia e sta zitta, S. Sandrelli ha qualche momento intenso.

The Key (1983) on IMDb

Un film di Mario Monicelli. Con Vittorio Gassman, Paolo Villaggio, Adolfo Celi, Stefania Sandrelli, Beba Loncar. Commedia, durata 117 min. – Italia 1970. MYMONETRO Brancaleone alle crociate * * * - - valutazione media: 3,11 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Seguito dell’ Armata Brancaleone. Ma non un pigro seguito. Le avventure, i personaggi del secondo capitolo sono tanti e quasi tutti divertenti. Partito per le crociate con la turba del frate Zenone, Brancaleone scampa per un pelo al massacro dei compagni, salva una principessa francese e un’avvenente streghetta che stava per essere bruciata viva. Raggiunge in Terrasanta l’esercito di Boemondo, ma ne viene scacciato quando si scoprono i suoi oscuri natali. Duella con la Morte e questa volta è la streghetta a salvarlo ma a prezzo della vita. Manca al secondo Brancaleone la novità dei caratteri e del latino maccheronico. In compenso le trovate sono molte: dal personaggio dello stilista (ricalcato sul Simone del deserto di Buñuel) al giudizio di Dio fra papa e antipapa, dalla corte di Boemondo (vista come l’opera dei Pupi) ai personaggi di Toffolo e Villaggio.

Brancaleone alle Crociate (1970) on IMDb

Regia di Sergio Sollima. Un film con Keir DulleaStefania SandrelliRenato CestiéOrchidea De SantisMicheline PresleCast completo Genere Giallo – Italia1972durata 106 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sospettato di aver ucciso il padre accanto al cui cadavere è stato trovato, la pistola in mano, in stato di choc, un bambino viene internato in una clinica. Un medico, che non crede alla storia, indaga e con l’aiuto della madre del piccolo trova la verità. Giallo psicoanalitico ambizioso con poca azione e molta psicologia, scritto dal regista con Suso Cecchi d’Amico. Non ebbe fortuna: ignorato dal pubblico, inosservato dalla critica. Un bel cast dove spicca un’ottima Sandrelli. Fot.: Aldo Scavarda. Musiche funzionali di E. Morricone.

 Il diavolo nel cervello
(1972) on IMDb

Regia di Roberto Benigni. Un film con Roberto BenigniNicoletta BraschiWalter MatthauStefania SandrelliFranco FabriziCast completo Genere Commedia – Italia1988durata 110 minuti. – MYmonetro 3,09 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un sacerdote americano che vive in Italia viene chiamato per esorcizzare una parrucchiera posseduta dal demonio. Dopo l’esorcismo, il diavoletto decide di non tornare all’inferno. È un film irresistibile nei dialoghi (la strana coppia Benigni-Matthau funziona a meraviglia), ma carente nella costruzione narrativa (ora gratuita, ora irrisolta). Non sempre il regista controlla l’attore, e W. Matthau appare un po’ sacrificato, quasi intimidito. Scritto con Giuseppe Bertolucci e Vincenzo Cerami. 3ª regia di Benigni, 3° posto nella classifica degli incassi della stagione 1988-89.

 Il piccolo diavolo
(1988) on IMDb
Locandina Police Python 357

Un film di Alain Corneau. Con Simone SignoretStefania SandrelliYves MontandMathieu Carrière Poliziescodurata 125 min. – Francia 1975.

Due poliziotti, Ganay e Ferrot, amano la stessa donna e ne sono riamati. Ganay è più esposto e, quando scopre il tradimento, uccide l’amante. Viene sospettato Ferrot e costui si ingegna a trovare il colpevole a tutti i costi. Quando Ganay, vistosi perduto, sta per uccidere il collega-rivale viene invece a sua volta ucciso.

 Police Python 357
(1976) on IMDb

Regia di Pietro Germi. Un film con Ugo TognazziStefania SandrelliGigi BallistaRenée LongariniAttilio DottesioCast completo Genere Commedia – Italia1966durata 100 minuti. – MYmonetro 2,93 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La vita privata del violinista Sergio Masini è complicata: ha moglie con tre figli e due amanti. Il tremendo carosello di prove d’amore e di conti da pagare lo stronca. Dopo Signore e signori (1965), Germi inaugura la serie delle commedie della bontà. Lontanamente ispirato alle vicende di Vittorio De Sica, il suo è il ritratto di un santo della poligamia che vorrebbe benedetta dalla Chiesa e dallo Stato. Commedia troppo compassata, senza artigli, priva di un vero finale, con un Tognazzi bravo come al solito ma fuori parte.

 L'immorale
(1967) on IMDb

Regia di Pietro Germi. Un film con Duilio Del PreteStefania SandrelliDustin HoffmanCarla GravinaSaro UrzìVittorio DuseCast completo Genere Commedia – Italia1972durata 106 minuti. – MYmonetro 3,17 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Impiegatuccio di Ascoli Piceno vede marcire la sua storia d’amore per via della smania possessiva della moglie. Si risposa ma le cose non vanno meglio. Germi riprende il discorso sconsolato di Divorzio all’italiana per trovare che, nonostante il divorzio, le cose non vanno bene neanche adesso. Hoffman è credibile, ma giù di corda. Fiacco, fiacco.

 Alfredo Alfredo
(1972) on IMDb

Locandina Gli occhiali d'oro
Un film di Giuliano Montaldo. Con Valeria Golino, Philippe Noiret, Rupert Everett, Stefania Sandrelli, Esmeralda Ruspoli. Drammatico, durata 110′ min. – Italia 1987. MYMONETRO Gli occhiali d’oro * * - - - valutazione media: 2,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Il dottor Fadigati è uno stimato professionista di Ferrara che riesce a nascondere la sua omosessualità fino a quando l’improvvisa passione per Eraldo lo spinge a vivere apertamente il suo rapporto. Tratto da un romanzo (1958) di Giorgio Bassani, il film di Montaldo non si salva nemmeno a livello di illustrazione decorativa perché è approssimativo nella rievocazione storica e di costume, qua e là volgare, spesso schematico. Cauti elogi agli attori.

 Gli occhiali d'oro
(1987) on IMDb

Regia di Paolo Virzì. Un film Da vedere 2010 con Valerio MastandreaMicaela RamazzottiStefania SandrelliClaudia PandolfiMarco MesseriCast completo Genere Commedia, – Italia2010durata 116 minuti. Uscita cinema venerdì 15 gennaio 2010 distribuito da Medusa. – MYmonetro 3,52 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La 10ª commedia corale del livornese Virzì ha 3 personaggi centrali con 2 o 3 interpreti a testa: la madre Anna (Ramazzotti e Sandrelli) e i figli, Bruno (G. Bibbiano, F. Rapalino e Mastandrea) e Valeria (A. Fraschi, G. Bargalassi e la Pandolfi). Domina la madre: bella, seduttiva, vitale, incosciente, imbarazzante. L’io narrante è Bruno che parla da adulto depresso. C’è anche, un po’ in disparte, il padre, antipatico e negativo come l’astiosa zia Leda. Entrambi, però, riscattati nella generale riconciliazione finale. Commedia in cui esplicitamente Virzì fa prevalere i sentimenti privati, fa soprattutto piangere. E il successo è assicurato: il titolo è quello della canzone sulla mamma, di Reverberi/Nicola Di Bari/Mogol. Nei sogni del maschio italiano la prima cosa bella è sempre lei, anche se un po’ puttana, come si diceva allora (si dice ancora?) a Livorno e altrove. Riserve? L’altalena dei flashback un po’ scomposta. Recitato bene da (quasi) tutti. Tre David: sceneggiatura (F. Bruni, F. Piccolo), attrice protagonista (Ramazzotti), attore protagonista (Mastandrea).

 La prima cosa bella
(2010) on IMDb

Regia di Mario Monicelli. Un film Da vedere 1986 con Catherine DeneuveGiuliano GemmaStefania SandrelliBernard BlierPhilippe NoiretCast completo Genere Commedia – Italia1986durata 120 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,40 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Declino di una famiglia del latifondo toscano (Grosseto) che gestisce un’azienda agricola e in cui contano (e lavorano) soprattutto le donne. Grande film borghese che arricchisce il povero panorama del cinema italiano degli anni ’80 per il sapiente impasto di toni drammatici, umoristici e grotteschi, la splendida galleria di ritratti femminili, la continua oscillazione tra leggerezza e gravità, il modo con cui – senza forzature ideologiche – sviluppa il discorso sull’assenza, la debolezza, l’egoismo dei maschi. Scritto dal regista con Suso Cecchi D’Amico, Tullio Pinelli, Benvenuti e De Bernardi.

La bella di Lodi - Film (1963)

Regia di Mario Missiroli. Un film con Stefania SandrelliAngel ArandaMaria MontiRenato Montalbano. Genere Commedia – Italia1963durata 85 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Su un soggetto di Alberto Arbasino che lo sviluppò poi in un romanzo (1972): storia d’amore tra una ricca, energica agraria del Lodigiano e una lenza di meccanico cremonese; prima se lo porta a letto, poi lo manda in carcere per furto e, infine, lo sposa, pronta a investire nel ramo industriale. Unico film del regista teatrale M. Missiroli, affidato a una sceneggiatura nervosamente frantumata e a un montaggio raccorciato, tira al bersaglio sull’Italia provvisoria, sbracata ed efficiente del boom economico, ma lo colpisce raramente. Gli mancano le immagini pregnanti, le scene conclusive, i momenti folgoranti. Bravina la Sandrelli, doppiata benissimo da Adriana Asti.


FIGLI-HIJOS (2001, di Marco Bechis) - Script Pisa

Regia di Marco Bechis. Un film Da vedere 2001 con Stefania SandrelliCarlos EchevarriaJulia SaranoEnrique PiñeyroEvita CiriCast completo Titolo originale: Figli. Genere Drammatico – Italia2001durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,34 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Figlia di una desaparecida del 1977, l’argentina Rosa cerca un fratello gemello, adottato da uno degli assassini in divisa, e lo trova in Javier a Milano nel 2000. Nato da un’inchiesta tra alcuni dei settantadue hijos di desaparecidos (su circa 500) identificati con sicurezza, l’opus n. 3 dell’italo-cileno Bechis è complementare e diverso da Garage Olimpo , film sul passato. Si rievoca la stessa vergogna – di essere argentini, di essere umani – le radici del dolore e il rimosso con la sensibilità e, forse, con la speranza del presente. Scritto, come gli altri due, con l’italo-polacca Lara Fremder, conferma la capacità del regista di raccontare per immagini e di non separare il linguaggio dal discorso politico. Qualche vuoto nella 1ª parte, dovuto all’eccessiva fiducia nel fare a meno dello scavo psicologico. Fotografia: Fabio Cianchetti; montaggio: Jacopo Quadri; musica: Jacques Lederlin, Daniel Buira con la Chilinga.