Vera storia di Robert Stroud, condannato nel 1909 all’ergastolo per omicidio, che in carcere, per molti anni chiuso in isolamento, divenne un esperto di fama mondiale sulla vita degli uccelli. Ottenne il permesso di sposare la sua assistente. Tratto da un libro di Thomas E. Gaddis (qui interpretato da O’Brien) e sceneggiato da Guy Trosper, è un solido efficiente, monocorde film con il piombo nelle ali. Vola basso, senza cadute ma nemmeno impennate, trattenuto da un rigido moralismo che esalta la dignità dell’uomo e denuncia, con massiccia oratoria, il sistema carcerario americano. Memorabile interpretazione, un vero tour de force, di Lancaster, anche produttore, che all’inizio delle riprese aveva protestato il regista inglese C. Crichton.
Durante un viaggio in Spagna Lisa, una turista americana, incontra in uno strano negozio di oggettistica il Diavolo sotto le spoglie di un maggiordomo. Incantato per l’incredibile somiglianza di Lisa con una nobildonna morta decenni prima, riesce ad attirarla nel palazzo dove, apparentemente, presta servizio. Qui Leandro (il Diavolo-maggiordomo), manovrando bizzarri manichini, si diverte a tormentare i vecchi abitanti facendo loro rivivere i momenti della morte.
Kojak, anche nota come Il tenente Kojak, è una serie televisivastatunitense in 118 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 5 stagioni dal 1973 al 1978. La serie fu preceduta da un film TV, trasmesso l’8 marzo 1973: Tenente Kojak il caso Nelson è suo (The Marcus Nelson Murders), inserito poi come episodio pilota nella prima stagione.
È una serie giallo-poliziesca incentrata sui casi affrontati dal tenente Theo Kojak, investigatore di polizia del tredicesimo distretto di Manhattan.[1]Nel 1999 TV Guide classificò Theo Kojak al 18º posto nella classifica dei 50 più grandi personaggi televisivi di tutti i tempi. Theodore Kojak, detto Theo, è un duro, incorruttibile, calvo ed elegante tenente greco-americano della polizia dell’undicesimo distretto di Manhattan con la passione per i lecca-lecca. Kojak è ostinato e tenace nelle indagini, mostrando sovente un forte spirito cinico, assieme alla tendenza ad andare oltre le regole, se ciò può portare un criminale di fronte alla giustizia. Savalas descrisse il suo personaggio come un uomo dal “carattere fondamentalmente onesto, duro ma con i sentimenti, il tipo di ragazzo che avrebbe preso a calci una prostituta se avesse dovuto, ma entrambi si sarebbero compresi a vicenda perché magari erano cresciuti nello stesso quartiere“[3]. Il suo atteggiamento sprezzante e spregiudicato, soprattutto nei confronti dei criminali da perseguire, era però visto dal pubblico televisivo dell’epoca con poca “simpatia”, al punto che il celebre mensile satiricoMad Magazine gli dedicò un articolo intitolato Kojerk
Nota: mancano gli episodi 5×06 e 5×08, li sto cercando.
Joe è un cacciatore che si vede portar via il carico di pelli da una banda di indiani. Li insegue e assiste alla loro decimazione da parte di alcuni bianchi, cacciatori di scalpi. Tenta a più riprese di riprendere le sue pelli..
Il transiberiano Pekino-Mosca trasporta l’eccezionale reperto del professor Alexander Saxton: il corpo di un uomo preistorico, risalente a due milioni di anni fa, che testimonierebbe la discendenza dell’uomo dalla scimmia. Durante il viaggio, il rinvenimento del cadavere di un ladro che aveva tentato di forzare la cassa immaginandovi forse nascosto un tesoro – gli occhi della vittima sono prive di pupille – spinge il dottor Wells, rivale di Saxton, e la sua assistente Mrs. Jones ad indagare. Ma le morti si susseguono.
Laureando nero in psicologia che lavora a “Voce amica”, centro psicosociale, riceve la telefonata di una donna disperata che in una stanza d’albergo vuole suicidarsi. Alle prese con una materia a rischio per il suo sentimentalismo, l’esordiente Pollack riesce a conciliare melodramma con scavo psicologico. Impeccabile direzione di attori. Scritta da Stirling Silliphant.
Uscito dal carcere, uccide l’uomo che l’aveva tradito, perdona la sua donna che s’è sposata a un boss della malavita, è ricattato, reagisce. Sulla scia del cinema americano di azione violenta S. Sòllima non va al di là di un robusto mestiere, ma il sapore del surrogato è inconfondibile.
Nel 1906 a Londra intraprendente giornalista indaga su un’organizzazione segreta che elimina le persone indegne del loro incarico, ma s’innamora del capo. Commedia giallo-nera tratta da un paradossale romanzo incompiuto di Jack London, assai godibile per i dialoghi spiritosi, la finezza ironica (nella 1ª parte) e la bella compagnia d’interpreti.
La NASA sta per lanciare verso Marte navicella spaziale. Per un guasto la spedizione viene simulata, ma non tutti credono all’inganno. Tipico frutto della paranoia americana dopo lo scandalo Watergate, acquista nella 2ª parte la sua vera fisionomia di apologo contro il potere, pur mantenendo le cadenze di un thriller d’inseguimento. Nel 1975 era uscito il best seller Non siamo mai andati sulla Luna di Bill Kaysing.
Un film di Jesus Franco. Con Helmut Berger, Brigitte Lahaie, Telly Savalas, Christopher MitchumHorror, durata 98 min.
La trama di Les Prédateurs de la Nuit richiama infatti Gritos en la noche (1961), il primo horror girato da Franco, e più ancora l’antecedente Les yeux sans visage di Georges Franju (1959), di cui ripropone la scena raccapricciante dell’intervento chirurgico con cui il dottor Moser, il chirurgo pazzo, stacca letteralmente il volto di una donna, come una maschera di pelle. Ma non è questo, truculento e sanguinario, il tipo di film-horror che il regista ama, e il cast di lusso appare altrettanto a disagio, tanto che alla fine l’interpretazione più convincente è proprio quella di Brigitte Lahaie, alla quale è riservato il ruolo più originale.
Ciò nonostante, Les Prédateurs de la Nuit è un cult per gli appassionati di cinema trash di tutto il mondo, noto soprattutto nella versione doppiata in inglese, con il titolo di Faceless. View full article »
Un film di Alberto De Martino. Con Telly Savalas, Rossella Falk, Anne HeywoodDrammatico, durata 101′ min. – Italia 1972. MYMONETRO L’assassino… è al telefono valutazione media: 1,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Killer s’accorge che un’attrice ha assistito a uno dei suoi delitti e che per lo choc ha perso la memoria. Decide di eliminarla. Uno dei 5 film che Savalas interpretò nel ’72 in Italia e Spagna. Diretto da uno specialista di sottoprodotti del genere, è senza infamia e senza lode. View full article »
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