Regia di Tsai Ming-liang. Un film con Cecilia YipChen Shiang-ChyiLee Kang-ShengLu Yi-ChingTien MiaoJean-Pierre Léaud. Titolo originale: Ni nei pien chi tien. Genere Drammatico – Francia2001durata 116 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Taipei s’incontrano un venditore ambulante di orologi, colpito dalla morte del padre, e una ragazza in partenza per Parigi. Lui le vende un orologio e s’innamora, ma lei, lontana e sola, non lo sa. Oltre ai temi di T. Ming-Liang (solitudine, incomunicabilità, sconfitta dei sentimenti, scarti fisiologici, malessere) questo film – che dipana con liturgica lentezza situazioni e personaggi più che una vera storia – punta sul binomio ossessivo del lutto (vuoto, assenza) e del tempo, contrassegnato dalla sfilata di orologi di ogni forma e dimensione. Con un’importante novità: una brezza di umorismo in sordina che permea anche l’omaggio a F. Truffaut e ai I 400 colpi e sgrava la tristezza di fondo. Ellittico, ma sempre leggibile. Cinepresa ferma su inquadrature di straordinaria bellezza compositiva. “Sembra a volte obbedire a una specie di aritmetica sacra.” (Bênoit Delhomme, direttore della fotografia). Presentato a Cannes 2001. Titolo francese: Et là-bas quelle heure est-il? .

 Che ora è laggiù?
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