Category: URSS


Risultati immagini per AerogradUn film di Aleksandr Dovzhenko. Con Semyon Shagaida, Sergei Stolyarov, Stepan Shkurat, Yevgeniya Melnikova Fantascienzab/n durata 82 min. – URSS 1935MYMONETROAerograd * * * * - valutazione media: 4,00 su 1 recensione.

Nella Taiga siberiana le guardie di frontiera sono impegnate a difendere la costruzione di un aereoporto dalle spie giapponesi. Incombe sulla storia la presenza selvaggia della foresta paludosa, dove avverrà la fucilazione di un traditore da parte di un anziano cacciatore, suo caro amico.
Dovgenko portò a termine il film, girato a Mosca e in Siberia, con grande entusiasmo, e, in effetti, Aerograd ha al suo attivo scene dense di lirismo, come quella straordinaria della fucilazione del traditore Khudjakov, e l’altra bellissima del figlio neonato dell’aviatore.Il film, in cui affiorano concetti non facili, fu accolto dalla critica con reazioni contraddittorie, anche se spesso i giudizi negativi erano destinati a mutare. Lo stile immaginoso caratteristico di Dovgenko, stile che certe volte era apparso fine a se stesso, acquistava qui un significato strettamente legato al significato stesso del film: collegando i riti semibarbari dei vecchi credenti con il formalismo egualmente barbarico del Samurai, Dovgenko sottolineava in modo indubbiamente cinematografico le cause dell’alleanza politica fra i nemici dei Soviet, all’interno e al di fuori del paese. Contro tali immagini di un mondo primitivo e retrogrado, si stagliava l’efficacissimo ritratto del giovane comunista, portavoce di una nuova e diversa generazione: ritratto più lirico forse che funzionale, ma arricchito dalla poesia e dal calore che il regista è maestro nel raggiungere. (Richard Griffith).

Frontier (1935) on IMDb
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Dersu Uzala. Il piccolo uomo delle grandi pianure / Dersu Uzala ( Deruzu  uzâra ) [ Origine Spagnolo, Nessuna Lingua Italiana ]: Amazon.it: Film e TV

Un film di Akira Kurosawa. Con Juri Solomin, Maksim Munzuk, Yuri Solomin, Svetlana Danilchenko, Dmitri Korshikov. Titolo originale Dersu Uzala. Avventura, Ratings: Kids+16, durata 140′ min. – URSS, Giappone 1975. MYMONETRO Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure * * * * - valutazione media: 4,38 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Da due libri di viaggio (1923) di Vladimir K. Arseniev: nel 1902 in una zona selvaggia lungo il fiume Ussuri ai confini con la Manciuria, Dersu Uzala, solitario cacciatore mongolo senza età né fissa dimora, incontra la piccola spedizione cartografica del capitano russo Arseniev con cui si lega di profonda amicizia e al quale salva la vita. 1° premio al Festival di Mosca e Oscar 1976 per il miglior film straniero, è un’opera che ricorda Flaherty e Dovženko per l’intensa, lirica,panteistica rappresentazione del rapporto tra uomo e natura. Dersu Uzala _ impersonato con eccezionale mimetismo da un attore non professionista mongolo che nella vita fa il musicologo _ vive in armoniosa e religiosa simbiosi con la natura, parla col fuoco e gli animali, ma ha poco da spartire con il mito del “buon selvaggio”.

 Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure
(1975) on IMDb

Locandina Aleksandr NevskijUn film di Sergej M. Ejzenstejn. Con Nicolaj Cerkasov, Nicolaj Ochlopkov, Andrej Abrikosov Titolo originale . Storico, Ratings: Kids+16, b/n durata 110 min. – URSS 1938.MYMONETRO Aleksandr Nevskij * * * * - valutazione media: 4,08 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

È la ricostruzione storica dell’invasione della Russia da parte dei cavalieri teutonici che, dopo la presa di Pskov, furono travolti dall’esercito russo guidato dal principe Nevskij e spinti nel lago gelato Peipus. È una grande “cine-opera” (così fu definita all’epoca) realizzata da uno dei più grandi registi del mondo. La musica di Prokof’ev non si dissocia mai dalle sequenze del film che vuole essere un inno al patriottismo.

 Alessandro Nevsky
(1938) on IMDb

Alcuni giorni della vita di Oblomov - Film (1979)Un film di Nikita Mikhalkov. Con Oleg Tabakov, Elena Solovej, Andrei Popov, Yuri Bogatryev, Avangard Leontyev. Titolo originale Neskol’ko dnej iz Zizni I.I. Oblomova. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 143′ min. – URSS 1979. MYMONETRO Oblomov * * * * - valutazione media: 4,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ritratto di un timido, apatico, torpido, dominato da una volontà di inazione, incapace di afferrare la realtà, anche quella angelicata che riveste i panni di Olga. A modo suo, è un asceta della memoria. Michalkov non fa soltanto un intelligente e raffinato adattamento del romanzo (1859) di Ivan Gončarov, ma riabilita questo personaggio di neghittoso (da cui il termine “oblomovismo”), sottolineandone la non adattabilità a un modello di vita che non gli appartiene.

A Few Days from the Life of I.I. Oblomov (1980) on IMDb

Regia di Larisa Shepitko. Un film con Boris PlotnikovVladimir GostyukhinSergey YakovlevLyudmila PolyakovaViktoriya GoldentulCast completo Titolo originale: Voskhozhdeniye. Genere Drammatico – URSS1976durata 111 minuti.

Dal romanzo Sotnikov di Vasilij Bykov. Fra i film realizzati da donne è uno dei più inquietanti (la regista è morta purtroppo in un incidente lasciando solo tre film). Parabola cristiana sulla redenzione vissuta da due partigiani sovietici nella prima guerra mondiale: uno si mette al servizio dei tedeschi, nel momento in cui il suo compagno, più fragile e debole, viene da loro impiccato. Il bianco e nero dei paesi innevati dell’Ucraina, l’umidità che trasuda nelle cantine delle prigioni sono utilizzate al massimo di intensità drammatica, calando il film in un clima dostoevskiano di insostenibile violenza. La Šepit’ko ha dichiarato: “Bisogna ricordare che in ciascuno di noi vivono entrambi i personaggi: tutta la nostra vita è il miscuglio di queste due essenze, il bene e il male, e con questo siamo tornati a Dostoevskij”.

The Ascent (1977) on IMDb

Un film di Andrei Tarkovskij. Con Anatoli Solonitsyn, Nikolaj Grinko, Aleksander Kajdanovski, Alisa Frejndlikh, Natasha Abramova. Fantascienza, durata 161′ min. – URSS, Russia, Germania 1979. MYMONETRO Stalker * * * * - valutazione media: 4,28 su 29 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Al centro di una incolta regione industriale c’è una misteriosa Zona, di accesso proibito dalle autorità, dove molti anni prima precipitò un meteorite – o un’astronave? – sprigionandovi una potenza magica capace di esaudire i desideri di chi riesce ad arrivarvi. Guidati da uno “stalker” (“to stalk” = inseguire furtivamente), uno scrittore e uno scienziato penetrano nella zona, ma giunti alla meta rinunciano a entrare nella Stanza dei Desideri. Liberamente ispirato al racconto lungo Picnic sul ciglio della strada (1971) dei fratelli Arkadij N. e Boris N. Strugackij, scrittori di fantascienza che l’hanno sceneggiato, il 5° film di Tarkovskij, e l’ultimo che girò nell’URSS, è, nella sua enigmatica compattezza, un’opera affascinante. Non è difficile riconoscere nello “stalker” e nei suoi congiunti le figure dei “poveri di spirito” dostoevskiani, degli umili evangelici che hanno bisogno della fede per mantenere accesa una scintilla di speranza e che si contrappongono agli intellettuali perché ormai, abbandonato ogni illusorio tentativo di intervento nella Storia, dei politici Tarkovskij più non si cura. Sotto il segno dell’acqua, non sembra sibillino il tema della contrapposizione tra la rigidità-forza e la flessibilità-debolezza che corrisponde alla vita. Come accade con i poeti – e Tarkovskij fa un cinema di poesia – la filosofia di Stalker passa attraverso l’emozione delle sue immagini.

Stalker (1979) on IMDb
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Un film di Grigori Kozintsev. Con Innokentiy SmoktunovskiyMikhail NazvanovElza RadzinaYuri TolubeyevAnastasiya Vertinskaya. continua» Titolo originale GamletDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 150 min. – URSS 1964.

Un’altra versione (stavolta sovietica) della tragedia di Shakespeare. Kozincev abbandona ogni tentazione psicanalitica (che invece era alla base del lavoro di Olivier) per fare un Amleto eroico, romantico, un ribelle che non si batte contro gli usurpatori per vendicare il padre (o peggio, per vendicarsi della madre), ma mosso da un insopportabile anelito di libertà. La maggior parte degli appassionati ritiene che il lavoro di Kozincev sia, nel complesso, inferiore a quello di Olivier, ma i pregi sono tanti (dagli attori alle inquadrature del castello battuto dal vento, alla musica dirompente di Sciostakovic).

Hamlet (1964) on IMDb

Un film di Andrei Tarkovskij. Con Anatoli Solonitsyn, Ivan Lapikov, Nikolaj Grinko, Rolan Bykov, Jurij Nikulin.Titolo originale Andrej Roublëv. Biografico, Ratings: Kids+16, b/n durata 186′ min. – URSS 1966. MYMONETRO Andrej Rublëv * * * * 1/2 valutazione media: 4,63 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una Russia messa a ferro e fuoco dalle invasioni asiatiche e sconvolta dalle lotte di potere tra piccoli potentati, il monaco Rublëv (1360 ca.-1430), pittore di icone, passa attraverso 9 capitoli (Il volo, Il buffone, Teofane il Greco, La passione secondo Andrej, La festa, Il giudizio universale, La scorreria, Il silenzio, La campana) che compongono un vasto affresco del Medioevo russo. Nel 1° è assente, in altri fa da spettatore o “passeggero”, nell’ultimo _ una delle più alte pagine filmiche di epica del lavoro umano _ è in disparte, testimone silenzioso. È uno dei grandi film degli anni ’60 (completato nel 1967, presentato a Cannes nel 1969, distribuito in URSS nel 1972 e in Italia nel 1975) il capolavoro di Tarkovskij è il più maturo risultato, in campo cinematografico, della cultura del dissenso nell’URSS. Epilogo a colori, 10 minuti di documentario sulla pittura di Rublëv: l’autore scompare, rimane l’opera.

Andrei Rublev (1966) on IMDb

Waterloo (1970) - IMDbUn film di Sergei Fyodorovich Bondarchuk. Con Rod Steiger, Andrea Checchi, Ivo Garrani, Christopher Plummer, Jack Hawkins. Storico, Ratings: Kids+13, durata 135′ min. – Italia, URSS 1970. MYMONETRO Waterloo * * * 1/2 - valutazione media: 3,65 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Febbraio 1815: di ritorno dall’Elba, Napoleone ringalluzzito ricompatta l’esercito e marcia verso Bruxelles. Nella piana di Waterloo l’esercito inglese aspetta e quello tedesco sta arrivando. La 2ª metà del film è tutta dedicata alla battaglia, forse la più lunga nella storia del cinema: grande spettacolo, puntiglio di ricostruzione e qualche momento epico. Più inamidata e convenzionale senza remissione la 1ª ora dove l’accademico pompierismo di Bondarčuk si svela con tutto il suo peso. Steiger come Napoleone è perfettamente bondarčukiano. Produce Dino De Laurentiis con Columbia e Mosfilm. Fotografia di Armando Nannuzzi e musiche di Nino Rota. L’edizione sovietica dura 4 ore. Quella italiana è stata in seguito ridotta a 123 minuti.

Waterloo (1970) on IMDb
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Un film di Grigori Chukhraj. Con Vladimir Ivachev, Janna Prokhorienko Titolo originale Ballada o soldate. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 89′ min. – URSS 1959. MYMONETRO La ballata di un soldato * * * 1/2 - valutazione media: 3,67 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il viaggio di un soldatino russo in licenza premio che va a riabbracciare la mamma. Dopo un convenzionale prologo bellico, il racconto raggiunge il suo clima di schietto e semplice lirismo. Commovente (anche troppo), coinvolgente, un po’ demagogico, ma sincero nel formulare il suo messaggio pacifista. Bravi attori, bravissime attrici e un notevole senso del paesaggio.

Ballad of a Soldier (1959) on IMDb

Regia di Vsevolod Pudovkin. Un film Da vedere 1928 con Aleksandr ChistyakovBoris BarnetValéry InkijinoffViktor Tsoppi. Titolo originale: Potomok Cinghis Khana. Genere Avventura – URSS1928durata 113 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un cacciatore mongolo, trovato dagli oppressori del suo paese in possesso di un talismano che lo fa ritenere discendente di Gengis Khan, è oggetto di interessate premure e quasi indotto a firmare un trattato che, se gli darà ozi e ricchezze, lo allontanerà però sempre più dalla causa degli oppressi. Il suo rinsavimento coincide con l’evasione di un partigiano che chiede la sua protezione. 

Storm Over Asia (1928) on IMDb
Risultati immagini per La Madre - 1926

Un film di Vsevolod Pudovkin. Con Vera Baranowskaja, Nikolai Batalov, Ivan Koval Samborskij Titolo originale Mat’. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 65 min. – URSS 1926. MYMONETRO La madre [1] * * * - - valutazione media: 3,33 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Tratto dal romanzo omonimo del 1907 di Gor’kij, “La madre”, primo lungometraggio di Pudovkin , si inserisce nel clima politico della Russia degli inizi del XX secolo e segna l’inizio del realismo socialista. Protagonista del film è una contadina, Nilvona Vlasova, moglie del fabbro ubriacone Vlasov, la quale subisce una trasformazione caratteriale in seguito alla morte del marito. Causa del suo cambiamento è il figlio Pavel, operaio socialista e militante del movimento rivoluzionario insieme ad altri suoi amici, che verrà arrestato dopo che sua madre ha rivelato alla polizia dove Pavel ha nascosto le armi; e morirà in un tentativo di evasione durante una manifestazione per il 1 maggio. A quel punto sarà allora Nilvona a raccogliere la bandiera rossa e a farsi uccidere dai militari.
La narrazione è strettamente collegata alla dimensione psicologica dei personaggi e alla loro vita quotidiana, per evidenziare i problemi del movimento del proletariato dell’epoca. La protagonista dapprima è una donna disperata, picchiata dal marito, piena di paura, poi, spinta dall’esempio del figlio, anche lei compie una “rivolta” contro quella vita squallida ;cresce in lei un desiderio di libertà e di dignità, di combattere contro quella parte oscura, bestiale che è nell’uomo. E’ Nilvona l’eroina del film, proprio lei, umile, povera ,cosi come gli altri personaggi semplici che abitano il villaggio, immersi in una natura evocativa e mutevole che dà alla vicenda un tocco romantico perfettamente in armonia con il reale.
La madre è stato considerato per mezzo secolo un classico del cinema muto sovietico e classificato nel 1958 dai critici di Bruxelles come uno tra i 12 migliori film della storia del cinema per essere sottoposto in seguito ad alcune revisioni.

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Sostituita versione con subeng con versione migliore e con subita

Regia di Vladimir Motyl. Un film con Anatoliy KuznetsovPavel Luspekaev, Spartak Misciulin, Kakhi Kavsadze. Titolo originale: Beloe solntse pustyni. Genere Avventura – URSS1970durata 92 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il russo Nicolaj Sukov, sergente di cavalleria (senza cavallo) reduce dalla campagna bellica del 1917-18, è in cammino per tornare a casa, attraverso pericoli e disagi d’ogni sorta. Durante la strada, scrive mentalmente alcune lettere alla moglie, colorandole di poetiche bugie.

White Sun of the Desert (1970) on IMDb

Regia di Sergey Bondarchuk. Un film con Lyudmila SavelevaIrina SkobtsevaSergey BondarchukV. Strzchelchik. Titolo originale: Vojna i mir. Genere Drammatico – URSS1967durata 263 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,09 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo Guerra e pace (1863-69) di Lev N. Tolstoj, diviso in 2 parti di 128 e 135 minuti. 1ª parte: Mosca 1805. Tra una folla mondana dedita a intrighi, emergono alcuni personaggi inquieti: il goffo e sensibile Pëtr Bezukov, appena tornato dall’estero; il suo sarcastico amico, principe Andrej Bolkonskij, orgoglioso aiutante di campo del generale Kutuzov, già deluso dal suo matrimonio con Lisa; e la gaia, appassionata, giovanissima Nataša Rostov. 2ª parte (uscita col titolo L’incendio di Mosca ): Russia 1912. L’invasione napoleonica, la battaglia di Borodino, la morte di Andrej, assistito da Nataša, l’incendio di Mosca. È probabilmente il più costoso dei megafilm in costume del cinema sovietico. L’edizione originale, divisa in 4 parti, messa in onda in televisione, durava 8 ore. Puntigliosa ricostruzione ambientale, di maestosa magniloquenza le scene di massa, attori efficaci, perfetta sintonia tra il Tolstoj illustrato con accademismo verniciato e la propaganda poststaliniana. Guerra e pace fu portato sullo schermo in Russia durante il periodo del muto nel 1912 e con 3 film del 1915. Seguì nel 1955 l’edizione italiana diretta da K. Vidor.

 Guerra e pace: Natascia - L'incendio di Mosca
(1965) on IMDb
russo subita nelle parti dell’edizione originale non doppiate

Regia di Sergei ParajanovSergei Yutkevich. Un film con Sofiko Chiaureli. Titolo originale: Sayat Nova. Genere Biografico – URSS1969durata 82 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,83 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La vita del trovatore armeno Sayat Nova, vissuto nel Seicento, dall’infanzia alla corte regale, dal ritiro in un convento alla morte, attraverso una serie di episodi, statici come quadri che non raccontano, ma mostrano, evocano, suggeriscono per via di metafore, analogie, estri surrealisti, paesaggi onirici, pause liturgiche. La colonna sonora (musiche, rumori) conta come quella visiva di pittorica sensualità. Ermetico, ma abbagliante. Molte noie con la censura sovietica.

 Il colore del melograno
(1969) on IMDb

Regia di Sergei M. Eisenstein. Un film con Nikolay CeikasovLyudmila TselikovskayaSerafina BirmanAndrei AbrikosovVladimir BalashovCast completo Titolo originale: Ivan Groznyj II. Genere Storico – URSS1944durata 86 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,93 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Seconda parte della trilogia incompiuta di cui fa parte anche Ivan il terribile La congiura dei Boiardi, girata nel 1946, fu proiettata per la prima volta nel 1958 perché bloccata da Stalin a causa dell’analisi acuta delle contraddizioni riguardanti la conquista e la gestione del potere. Evidenti i richiami alla figura di Stalin, ma anche a quella di Amleto. Per la prima volta il grande regista russo inserisce in un suo film una lunga sequenza a colori. La terza parte della trilogia, che doveva raccontare la vittoria finale Ivan, diventato il terribile, non fu mai girata per la sopraggiunta morte della regista.

 La congiura dei boiardi
(1958) on IMDb

Regia di Sergei ParajanovDodo Abashidze. Un film con Dodo AbashidzeVeriko AndjaparidzeTamari TsitsishviliDudukhana TserodzeSofiko ChiaureliCast completo Titolo originale: Legenda o Suramskoj kreposti. Genere Avventura – URSS1984durata 90 minuti. – MYmonetro 3,50 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella Georgia feudale, vicino a Tbilisi, le fondamenta della fortezza di Suram crollano: occorre, come suggerisce un’indovina, che un bel giovane si faccia murare vivo, fondendosi con la calce e la sabbia, le uova e le lacrime. Ispirato a un’antica leggenda, è il penultimo film, diretto dopo 15 travagliati anni di inattività (almeno 3 in carcere e diversi processi), di Parad82 anov, georgiano di origini armene. Anche qui fa un cinema antinarrativo dove mescola, in originale fusione alchemica, pittura, danza, pantomima, teatro, animali, frutti, oggetti simbolici. Visionario e rarefatto, ermetico e allegorico, incline al manierismo, ma con molti momenti e immagini di solenne bellezza.

 La leggenda della fortezza di Suram
(1985) on IMDb

Locandina AelitaUn film di Yakov Protazanov. Con Yuliya Solntseva, Igor Ilyinsky, Nikolai Tsereteli, Nikolai Batalov, Vera Orlova, Vera Kuindzhi, Pavel Pol, Konstantin Eggert, Yuri Zavadsky, Yulia Solntseva, Valentina Kuinzhi, Nikolai Tserectelli, Ygor Ilinski, Yuri Zavadski Avventura, b/n durata 120 min. – URSS 1924.
Durante la guerra civile in URSS, un ingegnere sovietico effettua un volo su Marte. La sovrana del pianeta s’innamora dell’esploratore spaziale che prende parte a una rivoluzione tesa a sollevare i proletari marziani, soggetti a un sistema di bestiale sfruttamento. Il protagonista si risveglia e si rende conto che il suo è stato il sogno di un uomo dai nervi logori.
Realizzato con notevole dispendio di mezzi, e accolto con molte riserve dalla critica e dalle autorità, è considerato uno fra i primi film sovietici di anticipazione, fra l’altro interpretato da attrici bellissime. Pregevole soprattutto per l’estrosità della messa in scena, che vanta l’impiego di scenografie costruttiviste contrapposte a scorci realistici della Mosca negli anni della NEP.

 Aelita
(1924) on IMDb
Amico Tra I Nemici, Nemico Tra Gli Amici: Amazon.it: Yuri Bogatyryov,  Nikita Mikhalkov, Nikita Mikhalkov, Yuri Bogatyryov, Nikita Mikhalkov: Film  e TV

Regia di Nikita Mikhalkov. Un film Da vedere 1974 con Yuri BogatyryovNikita MikhalkovAnatoliy Solonitsyn. Titolo originale: Svoj sredi ?uZich, ?uZoj sredi svoich. Genere Avventura – URSS1974durata 92 minuti. – MYmonetro 2,97 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

All’inizio degli anni Venti un soldato dell’Armata Rossa è ingiustamente accusato di aver fatto la spia ai rapinatori che hanno assaltato un treno carico d’oro. Il presunto traditore lascia i suoi, si aggrega ai banditi, recupera l’oro, scopre la vera spia. 1° film lungo del regista (anche interprete del capo dei banditi) che, tenendo d’occhio la lezione del western americano, straripa di trappole, svolte, ribaltamenti, romantica energia. I versi della ballata che apre il film sono di Natalija Kon&9 alovskaja, madre di Michalkov.

 Amico tra i nemici, nemico tra gli amici
(1974) on IMDb
Cinque Serate (1978) (DVD) di Nikita Mikhalkov

Regia di Nikita Mikhalkov. Un film Da vedere 1978 con Lyudmila GurchenkoStanislav LyubshinIgor Nefedov. Titolo originale: Pjat’ Vecerov. Genere Commedia – URSS1978durata 102 minuti. – MYmonetro 2,84 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo 18 anni di assenza Ilin (Ljubšin), camionista che si spaccia per un importante ingegnere, torna a Mosca alla fine degli anni ’50 e passa cinque serate nell’appartamento collettivo di Tamara (Gur&9 enko) con cui vorrebbe ricominciare una nuova vita. “Se soltanto non ci fosse stata la guerra!” è il refrain di un dolente e denso film – tratto dal testo teatrale (1959) di Aleksandr M. Volodin – uno dei migliori di N. Michalkov, figlio dello scrittore Sergej Michalkov e della poetessa Natalija Konçaloskaja, fratello cadetto del regista Andrej Michalkov-Kon&9 alovskij. “È il più alto esempio di scrittura registica delle ultime stagioni sovietiche… una mise en scène d’autore, che spiazza completamente il privilegio di Volodin-sceneggiatore. La drammaturgia è bruciata nella regia…” (G. Buttafava). L’attore A. Adabas’jan ha collaborato alla sceneggiatura e curato la scenografia.

 Cinque serate
(1979) on IMDb