Regia di Semih Kaplanoglu. Un film con Erdal BesikçiogluTulin OzenAlev Uçarer. Genere Drammatico – TurchiaGermania2010durata 103 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Yusuf è un bambino solitario che vive con i genitori in una zona isolata di un bosco di montagna. Il padre alleva api e il bambino prova una grande ammirazion e per lui con il quale condivide segreti. Yusuf, che a casa sa leggere correntemente, a scuola si blocca e non riesce ad ottenere la targhetta rossa che il maestro dà in premio a chi legge bene. Il diminuire della presenza delle appi costringe i genitore a cercare di porre le arnie in luoghi più lontani e ad altezze più elevate. Un giorno l’uomo non farà ritorno e mentre la moglie si metterà alla sua ricerca il bambino si sentirà spinto a sperare in una sua prossima riapparizione da una lettura sacra.
Il cinema di Semih Kaplanoglu non appartiene alla categoria di quelli destinati ad attarre il grande pubblico. Il regista turco procede, sostenuto dal consenso ottenuto in importanti festival internazionali, nel suo percorso autoriale con il terzo capitolo della storia del suo protagonista Yusuf. Dopo averlo presentato nel suo periodo di studi universitari in Milk e seguito in quello dell’età adulta in Egg ora il regista ce ne presenta l’infanzia.
Il miele del titolo è quello delle api che costituiscono l’elemento che consente la vita della famiglia ma diverranno anche l’occasione della sua disgrazia. Il film procede con grande lentezza facendoci percepire il tempo dilatato che avvolge la vita del bambino modificato solo dalla vita scolastica alla quale però partecipa con fatica e dolore senza inserirsi nei giochi dei compagni. Va quindi rispettato il lavoro di ricerca che il regista compie su aspetti di vita appartati della realtà sociale turca.
Resta però il dubbio di un eccesso di compiacimento nei confronti di un estetismo che in più di un’inquadratura prolungata finisce con il risultare fine a se stesso indebolendo così la tenuta complessiva di un film che ha nella straordinaria bravura del piccolo protagonista un elemento di indubbia forza.

 Bal
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