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Regia di Peter Berg. Una serie con Taylor KitschTokala Black ElkJeremy GaunaKip WeeksDominic BogartCast completo Genere AzioneDrammaticoThriller – USA2025, Valutazione: 2,5 Stelle, sulla base di 1 recensione.

1857. Nelle terre selvagge e in guerra dello Utah- un crocevia di conflitti territoriali, tensioni religiose e lotte per la sopravvivenza – si sviluppano le vicende di diversi personaggi impegnati a fronteggiare una realtà crudele e implacabile. Sara Rowell (Betty Gilpin) è una madre in fuga con il giovane figlio Devin (Preston Mota) e, per raggiungere la salvezza, si affida al solitario e tormentato Isaac Reed (Taylor Kitsch), che la guida in un pericoloso viaggio attraverso le montagne. Durante il cammino, Sara entra in contatto con gli altri protagonisti di un’epoca segnata da profonde contraddizioni, come Abish Pratt (Saura Lightfoot-Leon), una mormona fatta prigioniera dai nativi, e Brigham Young (Kim Coates), un leader religioso determinato a rafforzare il dominio della sua comunità.

Dietro American Primeval troviamo il regista Peter Berg (Cose molto cattiveFriday Night LightsHancock) e lo sceneggiatore Mark L. Smith, già ben noto per The Revenant, con cui la serie condivide un approccio viscerale e crudo alla rappresentazione della frontiera americana.

Interessante, nella serie prodotta per Netflix, è il suo realismo che sfocia, spesso, in crudeltà. Girata quasi interamente in esterni nel New Mexico, la serie sfrutta molto i suoi paesaggi mozzafiato proprio per sottolineare l’inospitalità dell’ambiente. La fotografia di Jacques Jouffret – noto per il suo lavoro in film che privilegiano un’estetica immersiva e dinamica, come nella serie The Purge – richiama un ambiente arido e privo di vitalità. L’uso massiccio di movimenti di macchina instabili contribuisce a creare un’atmosfera visiva caotica, che traduce efficacemente lo stato brado raccontato.

Taylor Kitsch incarna un eroe riluttante e segnato dalla vita, mentre Betty Gilpin dà vita a una protagonista complessa e intimamente sconvolta. Ma è Saura Lightfoot-Leon a emergere maggiormente, in un ruolo che è carico di significati culturali, incarnando ideologie e modi di vita contrastanti.

Come dicevamo, American Primeval già dal titolo mira a trasmettere una rappresentazione cruda ma non del tutto nuova del mito della frontiera, sicuramente lontana anni luce dall’idealismo western, ma appartenente a un processo di autoanalisi già da tempo avviato. Un processo che porta gli Stati Uniti a confrontarsi con le sue origini violente e contraddittorie, smascherando la retorica della conquista come fondamento dell’identità nazionale. La serie si concentra sull’idea di un’umanità al suo stato più brutale, mostrandone i pregiudizi, l’avidità e le paure, ma anche la resilienza, incarnata soprattutto dalla dinamica tra Sara e Isaac, che, inevitabilmente e un po’ pedissequamente, evolve in relazione romantica.

American Primeval (2025) on IMDb
Brasileirinho - Grandes Encontros do Choro (2005) - Documentario

Regia di Mika Kaurismäki. Un film con Teresa CristinaAdemilde FonsecaZezé GonzagaPaulo MouraLuciano Rabelo. Genere Documentario – BrasileFinlandiaSvizzera2005durata 90 minuti.

Questo documentario è una sorta di tributo al “choro”, un vecchio modo di suonare che sta alla base di tutte le composizioni brasiliane, comprese la samba e la bossa nova.

The Sound of Rio: Brasileirinho (2005) on IMDb
Risultato immagini per Terra in Trance

Un film di Glauber Rocha. Con José LewgoyJardel FilhoPaulo Autran Titolo originale Terra em transeDrammaticob/n durata 115 min. – Brasile 1967.

Un intellettuale comunista brasiliano accetta di collaborare con il padrone di un’emittente televisiva per contrastare l’invadenza degli americani, ma scopre di aver favorito inconsapevolmente il colpo di Stato militare del 1964.

Entranced Earth (1967) on IMDb
Risultato immagini per barravento film

Un film di Glauber Rocha. Con Antonio PitangaLuiza MaranhãoLucy de CarvalhoAldo TeixeiraLidio Silva Drammaticodurata 78 min. – Brasile 1962.

‘Barravento’ per i brasiliani è la tempesta che spazza via tutto, che uccide i marinai non ancora approdati. La storia si svolge tra i poveri pescatori di Bahia. Firmino, un paesano tornato dopo alcuni anni in città, cerca di far capire ai pescatori il perché della loro miseria. Si scontra presto con la superstizione e l’ignoranza che regnano tra gli uomini del villaggio.

The Turning Wind (1962) on IMDb

Fa parte del cosiddetto “periodo esotico-erotico“, attraversato da Joe D’Amato alla fine degli anni settanta con una serie di pellicole erotichehard, girate a Santo Domingo. Per questo motivo, per il mercato estero, furono aggiunte scene hard, com’era d’uso in quegli anni, aggiungendo sequenze di Sesso nero, girato da D’Amato nel 1978 ma uscito nei cinema nel 1980.

Sull’isola di Santo Domingo è in corso un rito tribale. Un uomo sta per morire, dopo essere stato morso da uno squalo. Egli è il padre di Haini, una giovane ragazza del luogo. Al termine del rito i familiari dell’uomo lo uccidono e mangiano il suo cuore, per portarlo sempre con sé e dargli pace eterna.

Sull’isola è presente anche una coppia statunitense in crisi, composta da Paul, uno scrittore che studia le tradizioni del luogo, ed Helen, sessualmente insoddisfatta dal marito e impossibilitata a dargli un figlio.

Haini diviene in poco tempo amica di Helen, che però teme di rimanere troppo presa dalla bellezza del posto e vuole tornare negli Stati Uniti. Paul permette alla moglie di partire e le consiglia di portare anche Haini, che è indecisa tra partire e rimanere nella sua terra. Alla fine decide di partire con Helen

 Orgasmo nero
(1980) on IMDb
Lettomania (1976) - IMDb

Un film di Vincenzo Rigo. Con Carmen Villani, Harry Reems, Alberto Squillante, Armando Celso. Erotico, durata 91 min. – Italia 1976. MYMONETRO Lettomania * - - - - valutazione media: 1,00 su 1 recensione.

Due amici si dividono le loro squallide avventurette.

 Lettomania
(1976) on IMDb

Un film di Sauro Scavolini. Con Peter Lee Lawrence, Orchidea De Santis, Erika Blanc, Ezio Marano, Vittorio Duse. Drammatico, durata 90′ min. – Italia 1972. MYMONETRO Amore e morte nel giardino degli dei * - - - - valutazione media: 1,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Azzurra e Manfredi, cresciuti senza genitori, sono legati da un torbido rapporto. Fumettone decadente e barocco. Più che di amore e morte, è meglio parlare di erotismo e sadismo da fotoromanzo porno.

Love and Death in the Garden of the Gods (1972) on IMDb

Regia di Wong Kar-wai. Un film Da vedere 2013 con Tony Chiu-Wai LeungZiyi ZhangChen ChangQingxiang WangTielong ShangCast completo Titolo originale: Yi Dai Zong Shi. Genere Biografico, – CinaHong Kong2013durata 123 minuti. Uscita cinema giovedì 19 settembre 2013 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,11 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ip Man, colui che diventerà il maestro di Bruce Lee, vive a Fo Shan, nel sud della Cina dove pratica le arti marziali come personale passione. In seguito alla guerra cino-giapponese che sconvolge le province del nordest del Paese, il Grande Maestro Gong Baosen è costretto a trasferirsi a Fo Shan dove tiene la cerimonia del proprio addio alle arti marziali. Viene raggiunto da Gong Er, figlia a cui ha insegnato una tecnica letale. Ip Man e Gong Er si conoscono in questa occasione. La domanda che percorre il mondo del kung fu è: chi diverrà il successore di Gong Baosen?

The Grandmaster (2013) on IMDb
I Vinti - Minerva Pictures

Regia di Michelangelo Antonioni. Un film Da vedere 1952 con Franco InterlenghiPatrick BarrEduardo CiannelliAnna Maria FerreroPeter ReynoldsCast completo Genere Drammatico – Italia1952durata 110 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 9 recensioni.

3 episodi: in Francia giovani studenti compiono un delitto gratuito; in Italia un ragazzo ricco e annoiato si unisce a un gruppo di contrabbandieri e rimane vittima di una retata; in Inghilterra un giovane paranoico commette un delitto perfetto perché senza movente. Antonioni tocca con concretezza il problema della gioventù deviante nei cui crimini si coagulano moventi oscuri e assurdi, peculiari di un clima sociale, ben resi soprattutto nella fusione di humour nero e sotterraneo sadismo dell’episodio inglese. Tartassato dalla censura, l’episodio italiano non è giudicabile.

The Vanquished (1953) on IMDb
Beau Travail by Denis Lavant(2013-02-25): Amazon.it: Film e TV

Un film di Claire Denis. Con Denis LavantMichel SuborGrégoire ColinRichard CourcetNicolas Duvauchelle. continua» Drammaticodurata 92 min. – Francia, Italia, Russia 1999.

Un ex ufficiale della Legione Straniera, Galoup, ricorda i gloriosi giorni vissuti al comando di un drappello di soldati nel Golfo di Gibuti. La sua esistenza felice, scandita dai ritmi della vita militare, viene sconvolta dall’arrivo di una promettente recluta, Sentain, che provoca nell’ufficiale un sentimento di gelosia. Per questo comincia a fare di tutto per metterlo in cattiva luce nei confronti del comandante che lui ammira ma dal quale non riceve conforto.

Beau travail (1999) on IMDb
Risultati immagini per La Morte ha sorriso all'Assassino

Un film di Joe D’Amato. Con Klaus KinskiEwa AulinGiacomo Rossi StuartAttilio Dottesio. continua» Drammaticodurata 91 min. – Italia 1973MYMONETRO La morte ha sorriso all’assassino 

Si tratta di un giallo condotto con la tecnica del documentario

Death Smiles on a Murderer (1973) on IMDb
Locandina italiana La teoria del tutto

Un film di James Marsh. Con Eddie Redmayne, Felicity Jones, Charlie Cox, Emily Watson, Simon McBurney. Titolo originale The Theory of Everything. Biografico, Ratings: Kids+13, durata 123 min. – Gran Bretagna 2014. – Universal Pictures uscita giovedì 15 gennaio 2015. MYMONETRO La teoria del tutto * * * - - valutazione media: 3,46 su 76 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Università di Cambridge, 1963. Stephen è un promettente laureando in Fisica appassionato di cosmologia, “la religione per atei intelligenti”. Jane studia Lettere con specializzazione in Francese e Spagnolo. Si incontrano ad una festa scolastica ed è colpo di fulmine, nonché l’inizio di una storia d’amore destinata a durare nel tempo, ma anche a cambiare col tempo. Del resto il tempo è l’argomento preferito di Stephen, che di cognome fa Hawking, e lascerà il segno nella storia della scienza. In particolare, l’uomo persegue l’obiettivo scientifico di spiegare il mondo, arrivando ad elaborare la formula matematica che dia un senso complessivo a tutte le forze dell’universo: quella “teoria del tutto” che dà il titolo al film. La teoria del tutto però non si concentra sull’aspetto accademico o intellettuale della vita di Hawking ma privilegia l’aspetto personale e l’evoluzione parallela di due forze dell’universo: l’amore per la moglie e i figli, e la malattia, quel disturbo neurologico che porterà al graduale decadimento dei muscoli dello scienziato e lo confinerà su una sedia a rotelle. La contrapposizione di vettori riguarda anche le convinzioni ideologiche di Stephen e Jane: lui crede solo alle verità dimostrabili, lei nutre una profonda fede in Dio.
James Marsh, regista premio Oscar per lo splendido documentario Man on Wire, sceglie una narrazione molto convenzionale per raccontare una storia eccezionale. Conscio della difficoltà di rendere appetibili al grande pubblico la decadenza fisica di un uomo e l’eccellenza accademica del suo cervello, Marsh fa leva sui sentimenti e costruisce una narrazione mainstream che non rende giustizia alla sua originalità di autore.
Ciò che eleva La teoria del tutto al di sopra della mediocrità è la performance dei due attori protagonisti: la luminosa Felicity Jones, pugno di ferro in guanto di velluto, e Eddie Redmayne, straordinario sia nell’incarnare il declino fisico di Hawking che soprattutto nel canalizzare, principalmente attraverso lo sguardo, quella dolcezza consapevole e ironica che l’ha reso un’icona internazionale. La dolcezza, in generale, è la cifra narrativa principale del film, abbinata a quell’anelito per ciò che è magico, miracoloso ed inspiegabile, e ciò che permette alla natura umana di trionfare contro ogni logica e ogni teoria.
Valeva per Philippe Petit che camminava su un filo sospeso fra le Torri Gemelle, vale per Stephen Hawking, cui erano stati diagnosticati due anni di vita e che invece è oggi un ultrasettantenne pieno di voglia di vivere, e di raccontare l’universo a modo suo.

The Theory of Everything (2014) on IMDb

Regia di Hou Hsiao-Hsien. Un film con Chen ChangQi ShuFang MeiShu-Chen LiaoMei DiShi-Shan ChenCast completo Genere DrammaticoSentimentale – TaiwanFrancia2005durata 132 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 4 recensioni.

1966 Kaohsiung: Un tempo per l’amore. Chen incontra May che lavora nella sala del biliardo. I due fanno una partita insieme prima che lui parta per il servizio militare. Ottenuto un permesso torna per cercarla ma sembra essere scomparsa.
1911 Dadaocheng: Un tempo per la libertà. Il proprietario di una piantagione di tè vuole rilevare il contratto di una cortigiana. Ma il figlio la mette incinta e i rapporti con il padre si complicano. Ne conseguirà una partenza per il Giappone dove si trova un rivoluzionario cinese in esilio.
2005 Taipai: Un tempo per la giovinezza. Jing è una giovane cantante epilettica e con un difetto alla vista. Vive con la madre e la nonna e una giovane amante. Zhen lavora presso un fotografo e ha una compagna, Blue. Quando questa scopre che Zhen la tradisce con Jing, la situazione precipita.
Hou Hsiao Sien è un grande maestro del cinema orientale che sa di realizzare film destinati a un pubblico ristretto. È però dotato di un assoluto controllo dell’inquadratura, tale da far sì che ogni suo film si avvicini sempre più a un’opera d’arte più visiva che narrativa. Questa volta si è mosso su un territorio inusuale per lui: una narrazione divisa in tre storie diverse che vedono però in scena la stessa coppia di attori che sono due star a Taiwan. Ne nasce un film dolente sulla im-possibilità dell’amore indipendentemente dalle epoche, con una riflessione sul potere di condizionamento, anche in questo campo apparantemente così privato, delle convenzioni sociali. La conclusione sembra essere che la libertà dei costumi non è neanch’essa la soluzione di tutti i problemi. Ne porta con sè solo di nuovi e forse ancor più complessi.

Three Times (2005) on IMDb
Locandina Mancia competente

Un film di Ernst Lubitsch. Con Miriam Hopkins, Kay Francis, Herbert Marshall, Charlie Ruggles, Edward Everett Horton Titolo originale Trouble in Paradise. Commedia, b/n durata 83′ min. – USA 1932. MYMONETRO Mancia competente * * * * - valutazione media: 4,00 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Falso barone e falsa contessa, ladri di gioielli, si fanno assumere da ricca signora parigina per un colpo grosso. Ma lui s’innamora della padrona da derubare. Una delle più deliziose commedie di Lubitsch, tutta giocata sul ritmo binario della ripetizione e della specularità. Nella sequenza veneziana in apertura la voce del gondoliere è di Enrico Caruso. Un capolavoro della frivolezza con interpreti infallibili. Scritto da Samson Raphaelson e Grover Jones dalla pièce teatrale The Honest Finder di Laszlo Aladar prima che entrasse in vigore il Production Code di autocensura: i dialoghi tra maschio e femmina sono impregnati di allusioni sessuali. E molti, molti letti. Morale conclusiva: Marshall deve scegliere se diventare un aristocratico ipocrita o essere fedele al suo mondo dove la disonestà è soltanto un lavoro, non un modo di vivere.

Trouble in Paradise (1932) on IMDb

JAG – Avvocati in divisa (JAG) è una serie televisiva statunitense prodotta dal 1995 al 2005. La serie è incentrata sulle vicissitudini di un gruppo di avvocati militari americani del J.A.G., acronimo che identifica la struttura per cui lavorano: il Judge Advocate General.

Il creatore e produttore della serie è Donald P. Bellisario, noto per aver creato altre numerose serie televisive di successo (fra cui, ad esempio, Magnum, P.I. e NCIS – Unità anticrimine).

Protagonisti della serie sono il Comandante Harmon “Harm” Rabb Jr., della Marina degli Stati Uniti, e dalla seconda stagione il Maggiore dei Marine Sarah “Mac” MacKenzie – che sostituisce la precedente partner di Harm, il Tenente Megan “Meg” Austin. Questi si trovano a affrontare numerosi casi su cui indagare e talvolta a confrontarsi anche aspramente in Corte marziale.

Fanno da sfondo agli episodi molti temi, fra cui eventi legati alla guerra o ad azioni militari, oppure incidenti che coinvolgono personale militare; spesso tali temi sono ispirati alla realtà, come il terrorismo e, nelle ultime stagioni, a situazioni sviluppatesi a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001, della guerra in Afghanistan e della guerra in Iraq.

Tra i protagonisti Harm e Mac, però, non c’è solo una profonda amicizia e stima; è evidente che tra i due c’è qualcosa di più, una sorta di amore inespresso, e proprio questo sentimento malcelato ma non confessato tra i due protagonisti è uno dei temi ricorrenti della serie.

JAG (1995) on IMDb

Non ho trovato altre stagioni, non chiedetemele.

Lamù (うる星やつら Urusei yatsura?, lett. “Quelli del pianeta Uru”, “I tizi della stella Uru”[2]) è un manga shōnen, creato da Rumiko Takahashi e pubblicato in Giappone sul settimanale Weekly Shōnen Sunday, edito dalla Shogakukan, dal 24 settembre 1978 al 4 febbraio 1987.

Il manga ha lanciato la carriera di Takahashi e ha ricevuto un’accoglienza positiva dentro e fuori il Giappone da fan e critici, con oltre 35 milioni di copie in circolazione. Nel 1980 ha vinto il Premio Shogakukan per i manga in entrambe le categorie shōnen e shōjo[3], e nel 1987 il Premio Seiun come miglior fumetto di fantascienza/fantasy. Il manga tramite vicende comiche e demenziali rappresenta la vita e la cultura del Giappone, ma è anche una parodia della società contemporanea e del folclore locale.

La prima serie televisiva venne prodotta da Studio Pierrot (fino al 1984) e da Studio Deen (fino al 1986), insieme con Kitty Films e Fuji Television che l’ha trasmessa, tra il 1981 e il 1986. Vennero prodotti e trasmessi 195 episodi[6]. Il penultimo episodio della serie, il 194 (o 217 seguendo l’altro conteggio), è la replica dell’episodio più amato dell’intera serie scelto con un sondaggio dal pubblico giapponese: si tratta dell’episodio 44 (o 67) Da quando te ne andasti

 Lamù la ragazza dello spazio
(1981) on IMDb
Il Circo. 2 DVD. Con Libro: Amazon.it: Chaplin Charlie Cenciarelli C. (  Cur.) Correra E. ( Cur.): Film e TV

Un film di Charles Chaplin. Con Charles Chaplin, Allan Garcia, Merna Kennedy, B. Morissey, John Rand.Titolo originale The Circus. Drammatico, b/n durata 76 min. – USA 1928. MYMONETRO Il circo * * * 1/2 - valutazione media: 3,78 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una delle opere minori del grande Chaplin ma comunque un grande esercizio nel melodramma. Charlot viene assunto per fare il clown in un circo dove è capitato per caso, fuggendo, innocente, dopo che è stato commesso un furto. L’amore per una cavallerizza lo porta a gareggiare con lo spasimante della ragazza ma alla fine rimarrà solo.

 Il circo
(1928) on IMDb

ll piccolo caos (Das kleine Chaos) è il secondo cortometraggio di Rainer Werner Fassbinder diretto nel 1966.

Tre giovani ragazzi con il pretesto di vendere abbonamenti di riviste entrano in appartamenti per rubare.

The Little Chaos (1967) on IMDb
Locandina Il futuro non è scritto - Joe Strummer

Un film di Julien Temple. Con BonoSteve BuscemiTerry ChimesJohn CusackJohnny Depp. continua» Titolo originale Joe Strummer: The Future is UnwrittenDocumentariodurata 124 min. – Irlanda, Gran Bretagna 2007. – Ripley’s Film uscita venerdì 29 febbraio 2008. MYMONETRO Il futuro non è scritto – Joe Strummer ***1/2- valutazione media: 3,78 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La storia di Joe Strummer narrata da amici, parenti e colleghi – raccolti intorno a un falò – e ripresa dall’obiettivo di Julien Temple. Il futuro non è scritto celebra il ricordo di uno dei maggiori esponenti del punk attraverso video domestici, materiali d’archivio, fotografie, vignette (realizzate dallo stesso Strummer), spezzoni di film, interviste d’epoca e testimonianze di artisti che lo hanno conosciuto o ne sono stati ispirati – Bono Vox, Martin Scorsese, Johnny Depp, Steve Buscemi, John Cusack, Jim Jarmusch, Flea e Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers fra gli altri.
Il documentario di Temple ripercorre la vita del “guerrigliero” partendo dalla sua infanzia, passando dagli anni formativi (la scuola d’arte, le prime band), al successo mondiale dei Clash e il successivo allontanamento dalle scene di Strummer dopo la separazione dai suoi compagni, alle prove da solista e da attore fino al ritorno sotto i riflettori con i Mescaleros.
Il futuro non è scritto è una sorta di mosaico, un collage a più voci tenuto insieme da quel fuoco che generarono i Clash sullo sfondo sociale e politico dell’epoca – le occupazioni londinesi, la nascita della rivoluzione punk, le guerre in Vietnam e in Iraq – che offre uno spaccato reale e realistico di quegli anni pieni di contraddizioni. È anche un’opera ricca di aneddoti che aiutano a capire l’ascesa e la caduta di una band che ha fatto storia e la frustrazione dei componenti, in primis dello stesso leader, costretto a ripartire da zero per ricercare quella felicità che appariva come un miraggio. La voce di Strummer si unisce al coro dei partecipanti dando l’impressione di essere ancora fra noi e lancia un messaggio universale: “Nella vita, devi essere capace di prenderti quello che vuoi, perché nessuno te lo regalerà mai”.

Joe Strummer: The Future Is Unwritten (2007) on IMDb

Regia di Pablo Larraín. Un film Da vedere 2015 con Roberto Farías (I)Antonia ZegersAlfredo CastroAlejandro GoicAlejandro SievekingCast completo Titolo originale: El Club. Genere Drammatico, – Cile2015durata 98 minuti. Uscita cinema giovedì 25 febbraio 2016 distribuito da Bolero Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,66 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In una casa di una cittadina costiera del Cile dove vivono, assistiti da una suora, 4 anziani preti, arriva un nuovo padre. Un uomo dalla strada lo accusa di avere abusato di lui bambino. Il prete si spara. Un giovane gesuita, incaricato di indagare sul suicidio, scoperchia i crimini e i vizi di tutti. Al suo 5° film, magistralmente scritto con Guillermo Calderón e Daniel Villalobos, Larraín ritorna alla potente vivisezione del “legno storto dell’umanità”. La citazione d’apertura della Genesi (“E Dio fece la luce e vide che era cosa buona e separò la luce dalle tenebre”) è antifrastica: come la fotografia polverosa e umbratile di Sergio Armstrong, la realtà per Larraín è tenebrosa. Anche la nuova chiesa di papa Francesco vuole ripulirsi, ma non riesce a infrangere il tabù della pubblica verità. Come Il caso Spotlight , Oscar 2016, affronta il tema scottante dei preti cattolici degenerati, ma quello lo descrive dall’esterno, questo affonda il coltello nella piaga mostrandoci i volti e aprendo le psiche di carnefici e vittime. Orso d’argento a Berlino 2015 e nomination come miglior film al Golden Globe 2016.

 Il club
(2015) on IMDb