Category: S


Regia di Sion Sono. Un film con Tak SakaguchiJun KunimuraShin’ichi TsutsumiFumi NikaidôHiroki HasegawaCast completo Titolo originale: Jigoku de naze warui. Genere Azione – Giappone2013durata 126 minuti. – MYmonetro 2,52 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Hirata sogna di diventare regista e, in attesa della sua grande occasione, gira ovunque con la sua videocamera interferendo con la vita privata di gente comune, così come di yakuza che si picchiano in strada. Una di queste occasioni porta lui e la sua troupe improvvisata a incrociare i propri destini con la guerra in corso tra i clan Muto e Ikegama, che a sua volta ruota attorno alla giovane Mitsuko, figlia del boss Muto e attrice mancata. Quando Muto assume Hirata per fargli girare il primo film con Mitsuko protagonista, l’incontro di queste vite parallele converge definitivamente.
Dopo un ingresso a pieno titolo nel novero degli autori più interessanti degli ultimi anni, grazie a opere come Himizu e Land of Hope, Sono Sion sembra volutamente giocare la carta dissacrante per sfuggire al cliché. Why Don’t You Play in Hell riprende un copione di quindici anni prima e sa inevitabilmente di progetto tenuto in naftalina per troppo tempo e solo frettolosamente rielaborato. 

 Why Don't You Play in Hell?
(2013) on IMDb
Locandina italiana Guilty of Romance

Un film di Sion Sono. Con Megumi Kagurazaka, Makoto Togashi, Miki Mizuno, Kanji Tsuda, Ryo Iwamatsu. Titolo originale Koi No Tsumi. Drammatico, durata 143 min. – Giappone 2011. – VM 18 – MYMONETRO Guilty of Romance * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 2 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel quartiere dei love hotel di Tokyo, vengono rinvenuti due corpi. Indagando sulle persone scomparse, la detective Kazuko Yoshida si sofferma su due donne: Izumi, moglie impeccabile di un affermato scrittore e Mitsuko, docente di Letteratura all’università.
Ancora una volta Son Siono racconta l’atroce ambiguità della condizione umana nel Giappone contemporaneo, il disagio di un’intera società e la ricerca di un’impossibile catarsi, l’isolamento e la solitudine che si esprimono nella fuga nella prostituzione. Come in Suicide Club (2001), In Noriko’s Dinner Table (2005) in Love Exposure (2008) o nel più recente Cold Fish, la risposta all’alienazione è sempre paradossale.
Guilty of Romance sfodera da subito i toni dell’incubo con una brutale ferocia. Percorsi alieni, oscuri e deformi si generano nel seno di un Paese in cui accade troppo poco, in una società che prevede che tutto sia precostituito dall’inizio. Il Giappone è il sepolcro imbiancato suggellato dall’algida espressione della testa di un manichino che al suo interno marcisce e pullula di vermi; uno Stato che ha ingessato la parola e mutilato l’azione. Il castello agognato, ripetuta citazione kafkiana, rimane distante e inaccessibile. La ricerca di un senso sfocia nella negazione di un senso, non vi è percorso né volontà di cammino, poiché non esiste una destinazione.

 Guilty of Romance
(2011) on IMDb
Risultato immagini per Revanche

Un film di Götz Spielmann. Con Johannes Krisch, Ursula Strauss, Andreas Lust, Irina Potapenko, Johannes Thanheiser. Titolo originale Revanche. Thriller, durata 121 min. – Austria 2008. – Fandango uscita venerdì 5 marzo 2010. MYMONETRO Revanche – Ti ucciderò * * * - - valutazione media: 3,35 su 51 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In città o si diventa arroganti o farabutti: con queste parole viene descritto Alex a pochi minuti dall’inizio il quale, occorre dirlo, di certo stando a Vienna non è diventato arrogante. Uscito di galera qualche tempo prima dell’inizio del racconto, ora fa l’autista per il padrone di un bordello e ha commesso il terribile errore di innamorarsi, ricambiato, della prostituta più richiesta. Insieme meditano la fuga per la quale gli occorrono però parecchi soldi, lei infatti è seriamente indebitata. C’è solo un modo per Alex di procurarsi quella cifra e in fretta: una rapina ben fatta.

Revanche (2008) on IMDb

Signs (Film 2002): trama, cast, foto, news - Movieplayer.itUn film di M. Night Shyamalan. Con Mel GibsonJoaquin PhoenixRory CulkinCherry JonesAbigail Breslin.  Titolo originale SignsFantascienzadurata 106 min. – USA2002MYMONETRO Signs * * * - - valutazione media: 3,07 su 66 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il reverendo Graham Hess vive a Bucks County in Pennsylvania con i suoi due figlioletti e il fratello un po’ svanito. Sua moglie è morta in un incidente e da quel momento l’uomo ha perso la fede. Un giorno scopre degli ampi cerchi tracciati nei campi intorno alla sua fattoria. Il fenomeno si manifesta anche in India e, successivamente, in tutto il mondo. E’ opera di alieni particolarmente pericolosi e abili nel non farsi individuare. Qualcuno di loro si muove anche nei pressi della fattoria. Graham riuscirà a venire a capo del mistero. M. Night Shyamalan si muove con sicurezza nel territorio del paranormale e del contatto con gli alieni. Da qui a proporlo come il nuovo Spielberg però ce ne corre.Anche perché questa volta si avvale di un Gibson sempre più piatto e in caduta libera (v.anche We were soldiers). Manca la suspense e tutto appare prevedibile. Ciò che non lo è affatto è invece il finale. Ma non sul piano della pura narrazione quanto su quello dei simboli. Guardate i ‘segni’ che costellano gli ultimi minuti del film e provate a chiedervi se parte del successo del film negli Usa non sia dovuta anche al fatto che questo è il primo, vero manifesto cinematografico americano del dopo 11 settembre. Dire di più rovinerebbe la sorpresa.

Signs (2002) on IMDb
Locandina italiana Munich

Un film di Steven Spielberg. Con Eric BanaDaniel CraigMathieu KassovitzGeoffrey RushHanns Zischler.  Drammaticodurata 164 min. – USA 2005uscita venerdì 27gennaio 2006. MYMONETRO Munich * * * - - valutazione media: 3,46 su 72 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Il 5 settembre del 1972 un commando che faceva capo a Settembre nero fece irruzione nella palazzina che ospitava gli atleti israeliani al villaggio olimpico di Monaco. Due di loro vennero uccisi, gli altri, presi in ostaggio, morirono all’aeroporto dopo un tentato blitz della polizia tedesca. Il primo ministro israeliano Golda Meir indice una riunione coi capi politici e militari e ordina l’uccisione dei responsabili, non dopo una sofferta dialettica. Dice “in casi estremi lo stato deve rompere i limiti morali”. Viene organizzato un gruppo eterogeneo a capo del quale viene posto Avner Kauffman (Bana), agente del Mossad. Il gruppo elimina sette degli undici responsabili, Avner riesce a tornare a casa, in famiglia, ma non sarà mai più l’uomo di prima. 
Il film vale per una considerazione generale sull’eterna questione palestinese: forse per la prima volta nella storia dell’uomo si confrontano due ragioni, non un torto (seppur parziale) o una ragione (seppur parziale). Sono molti gli episodi di dialettica etnico-politica, ebrei e palestinesi portano le proprie ragioni. Gli agenti israeliani uccidono, ma non sparano mai nel mucchio. Quando si accorgono che una bambina morirebbe insieme al padre, uno dei terroristi, fermano tutto. Quando uno del gruppo (l’attore è Daniel Craig, il nuovo raccapricciante Bond) dice “io sono l’unico che vuole davvero uccidere i palestinesi” un altro gli risponde, ” per questo cerchiamo di non fartelo fare”. Il film è ispirato al testo “Vendetta”, firmato da George Jonas, un testo “obsoleto”, e anche pericoloso di questi tempi, che Spielberg ha riscritto, conscio dell’impatto mediatico e politico che una storia come questa inevitabilmente avrebbe rappresentato.
Il regista ebreo ha prestato grande attenzione ai nodi della politica mediorientale. Ha voluto accreditarsi come testimone (quasi) imparziale piuttosto che come portatore di pronunciamenti filoisraeliani. Vale, in questo senso, la rappresentazione dei generali e dei capi dei servizi segreti israeliani, cinici, non simpatici, molto lontani dal cliché eroico-agiografico dei film americani. In questa chiave va letta la collaborazione di Tony Kushner, premio Pulitzer e attitudine “liberal”. Peraltro Munich è uscito nelle sale proprio mentre Hamas vinceva le prime “libere e democratiche” elezioni palestinesi. Un segnale interessante. La strage dell’aeroporto viene proposta in un flash finale e accredita, nei volti e negli atti, una certa dolorosa riluttanza da parte dei terroristi nell’uccidere degli innocenti. Spielberg ha dichiarato “certamente non erano felici di farlo”. Non tutti hanno creduto che il regista ne fosse davvero convinto. Una volta registrata la solita caduta sentimental&finale dei film di Spielberg (Avner fa l’amore con la moglie mentre negli occhi terrorizzati gli passa il film della strage) diciamo che Munich, è un ottimo racconto, naturalmente.

Munich (2005) on IMDb

Un film di Fred F. Sears. Con Joan Taylor, Hugh Marlowe, Donald Curtis, Morris Ankrum, Thomas Browne Henry. Titolo originale Bank Shot. Fantascienza, b/n durata 83 min. – USA 1956. MYMONETRO La terra contro i dischi volanti * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Il dottor Russell Marvin lavora in una base militare al progetto “Sky Hook” consistente nella messa in orbita di nuovi rivoluzionari satelliti. Gli esperimenti di lancio si rivelano più volte disastrosi, finché si scopre che la causa va attribuita alla presenza di una misteriosa, gigantesca astronave extraterrestre. 

 La Terra contro i dischi volanti
(1956) on IMDb

Regia di Ettore Scola. Un film con Claudio BigagliGérard DepardieuDiego AbatantuonoSergio CastellittoAntonella AttiliCast completo Genere Commedia – Italia2001durata 100 minuti. – MYmonetro 2,50 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo Una giornata particolare (1977), E. Scola ritorna all’anno della promulgazione delle leggi razziali contro gli ebrei, con un film scritto da lui e da Furio Scarpelli con i due rispettivi figli Silvia e Giacomo. Storia di due commercianti di stoffe che a Roma abitano e lavorano nella stessa strada: Umberto, sarto milanese di famiglia cattolica, e Leone, merciaio ebreo. L’ignominia, non priva di particolari assurdi, del decreto-legge 1728 (17-11-1938) “Provvedimenti per la difesa della razza italiana” si riflette nelle piccole vicende quotidiane dei due protagonisti e delle loro famiglie, dei parenti e degli amici. Due i punti di forza: il set della strada-quartiere, microcosmo di una società ignara prima ancora che indifferente, distratta o solidale, che racchiude la vicenda; la capacità di illustrare una legge infame quasi articolo per articolo, calandola in personaggi, casi, aneddoti, in altalena tra commedia e dramma, tenerezza e dolore, sarcasmo e indignazione. Il bozzettismo tipico di Scola non manca; c’è un puntiglio persino eccessivo nella ricostruzione d’epoca; convenzionale e pleonastico il punto di vista infantile, ma i momenti autentici esistono e il duo Abatantuono-Castellitto è ammirevole per misura e intensità. Premio per la regia al festival di Mosca; Globo d’oro per la musica (A. Trovajoli); Donatello a L. Ricceri (scene).

Concorrenza sleale (2001) on IMDb

Locandina Gente di Roma

Un film di Ettore Scola. Con Valerio MastandreaSabrina ImpacciatoreArnoldo FoàAntonello FassariStefania Sandrelli. continua» Commediadurata 89 min. – Italia 2003MYMONETRO Gente di Roma **1/2-- valutazione media: 2,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Una giornata qualunque nella città eterna. Tanti piccoli frammenti di vita si susseguono in una carrellata di personaggi attraverso le storie dei quali, dalla tragedia alla commedia, Scola ci racconta la sua amata Roma. Il filo conduttore dei tanti episodi slegati tra loro è un autobus che percorre le strade della città, dall’alba al tramonto. Per scrivere storie interessanti bisognerebbe tornare a prendere il tram (o,nel caso presente, l’autobus) come suggeriva Zavattini? Forse sì, ma di certo bisognerebbe avere interesse a narrare: interesse che Scola non sembra avere più. I bozzetti rimangono tali, qualcuno più riuscito (vedi lo sketch iniziale di Mastandrea), altri francamente inutili quando non imbarazzanti. Il racconto ne soffre fino a smarrirsi, tra paurose ovvietà, personaggi per lo più vignettistici e una regia sciatta ben oltre i limiti del televisivo. Sicuramente onesto, talmente disarmato e disarmante da non poterne parlare davvero male: ma di sicuro non se ne può parlare bene.

Gente di Roma (2003) on IMDb
Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca - Film (1970)

Regia di Ettore Scola. Un film Da vedere 1970 con Monica VittiGiancarlo GianniniMarisa MerliniMarcello MastroianniCorrado GaipaCast completo Genere Commedia – Italia1970durata 107 minuti. – MYmonetro 3,29 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Oreste (Mastroianni) s’innamora di Adelaide, bella fioraia. Tutto fila liscio finché appare sulla scena Nello (Giannini), pizzaiolo toscano. Costei vorrebbe barcamenarsi tra i due, ma Oreste non approva. Affresco di Scola che, scavando in profondità sotto le manifestazioni della società del benessere, vorrebbe, con una storia popolare, riallacciarsi al neorealismo. La trovata di Age & Scarpelli di ricorrere agli stereotipi della sottocultura popolare (fotoromanzi, canzonette, ecc.) nei dialoghi ha un’innegabile efficacia comica, ma si presta a molte riserve etico-estetiche. Molte risate, bravissima la Vitti. Lanciò Giannini come attore comico.

The Pizza Triangle (1970) on IMDb

Regia di Ettore Scola. Un film con Vittorio GassmanJoan CollinsPaolo BonacelliJacques BergeracDino CurcioCast completo Genere Commedia – Italia1964durata 110 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Nobile romano, sottaniere di professione, si fa incastrare da una bella inglese, esportatrice di capitali in Svizzera. 2° film di E. Scola, dopo 10 anni di sceneggiature. Come commedia di costume, sembra una goffa copia di Il sorpasso , come giallo è squinternato. In una compagnia di attori mediocri o male usati, V. Gassman sfoggia il suo atletismo acrobatico, ma il personaggio non è centrato.

La congiuntura (1965) on IMDb
Locandina Il viaggio di capitan Fracassa

Un film di Ettore Scola. Con Lauretta MasieroOrnella MutiToni UcciEmmanuelle BéartMassimo Troisi. continua» Commediadurata 130 min. – Italia 1990.

Commedia in costume per Scola, che si avvale ancora di Massimo Troisi dopo l’esperimento in coppia con Mastroianni del precedente Che ora è?Una compagnia di comici viaggiante sta spostandosi dalla Spagna a Parigi. Con loro c’è il barone di Sigognac, senza una lira, del quale si invaghiscono Serafina e Isabella. Il barone per sostituire Matamoro, che è morto, prenderà il nome d’arte di Capitan Fracassa. Deluso da Isabella, troverà affetto tra le braccia di Serafina e porterà al successo la compagnia.

The Voyage of Captain Fracassa (1990) on IMDb
Locandina La più bella serata della mia vita

Un film di Ettore Scola. Con Janet AgrenAlberto SordiMichel SimonCharles VanelPierre Brasseur. continua» CommediaRatings: Kids+16, durata 108 min. – Italia 1972MYMONETRO La più bella serata della mia vita ***1/2- valutazione media: 3,49 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un industriale italiano esportatore illegale di capitali in Svizzera, bloccato da un guasto all’auto, segue una bella motociclista e arriva in un castello dove è ospitato. Durante la notte, quattro magistrati gli fanno un processo e lo condannano a morte. All’inizio è sconvolto, poi scopre che il processo fa parte dell’ospitalità per turisti e se lo trova da pagare nel conto. Riparte e precipita con l’auto in un burrone.

The Most Wonderful Evening of My Life (1972) on IMDb
Locandina L'arcidiavolo

Un film di Ettore Scola. Con Gabriele FerzettiVittorio GassmanEttore ManniMickey RooneyClaudine Auger. continua» Commediadurata 103 min. – Italia 1966.

Dalla novella Belfagor l’arcidiavolo di Niccolò Machiavelli. Satana manda sulla terra l’arcidiavolo Belfagor per attentare alla virtù di Maddalena, la figlia di Lorenzo il Magnifico, duca di Firenze. Belfagor parte aiutato dal demonietto Adramelech, combina un mucchio di diavolerie, ma s’innamora di Maddalena. Per lei perderà le corna e l’immortalità. La novella di Machiavelli presa a pretesto per una farsa moderatamente boccaccesca.

The Devil in Love (1966) on IMDb

Regia di Ettore Scola. Un film Da vedere 1980 con Ombretta ColliVittorio GassmanUgo TognazziJean-Louis TrintignantMarcello MastroianniCast completo Genere Drammatico – ItaliaFrancia1980durata 124 minuti. – MYmonetro 3,59 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Durante una serata in terrazza, nella Roma radical-chic, vita pubblica e privata di alcuni personaggi: dallo sceneggiatore in crisi al giornalista, al deputato PCI, all’amico in cerca di lavoro. Commedia all’italiana di esperta fattura nella quale ci si piange un po’ addosso, in modi tipicamente romanocentrici, ma qualche freccia arriva al bersaglio. Non tutto allo stesso livello, ma nell’insieme funziona. Scritto da Scola con Age & Scarpelli. “Sembra e vuole essere una, sia pur sorridente, radiografia della condizione intellettuale e borghese, ma è soltanto un quadretto della condizione pseudointellettuale e sostanzialmente piccoloborghese dell’intellettualità cinematografica” (L. Micchiché).

La terrazza (1980) on IMDb
Locandina Passione d'amore

Un film di Ettore Scola. Con Jean-Louis TrintignantLaura AntonelliBernard GiraudeauValeria D’ObiciMassimo Girotti. continua» Drammaticodurata 118 min. – Italia 1981. – VM 14 – MYMONETRO Passione d’amore ***-- valutazione media: 3,13 su 6 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Alla fine del diciannovesino secolo un giovane ufficiale di cavalleria, distaccato in un piccolo centro del Piemonte, accende una passione divorante nella brutta e malata sorella del colonnello. Per pietà non respinge totalmente la donna, e sarà questo a dare il via alla tragedia.

Passion of Love (1981) on IMDb

Locandina Permette? Rocco Papaleo

Un film di Ettore Scola. Con Marcello MastroianniLauren HuttonTom Reed (III)Margot NovakUmberto Travaglini. continua» Commediadurata 123 min. – Italia 1971.

Un siciliano dal cuore d’oro è giunto negli Stati Uniti per tentare la fortuna come pugile, ma si è ridotto a vivere facendo umili lavori. Ha un’avventura con una bellissima modella e, convinto che lei l’ami, la segue attraverso tutti gli Usa. Il poveretto ha terribili esperienze, però rimane permeato d’un candido ottimismo finché il rifiuto della sua bella non lo farà armare d’una bomba.

My Name Is Rocco Papaleo (1971) on IMDb
Locandina Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?

Un film di Ettore Scola. Con Alberto SordiNino ManfrediBernard BlierFranca BettojaErika Blanc. continua» CommediaRatings: Kids+13, durata 128 min. – Italia 1968MYMONETRO Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? ***1/2- valutazione media: 3,50 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Uno spocchioso editore romano, accompagnato da un suo mite ragioniere, parte per l’Africa portoghese, allora sconvolta dalla guerriglia, per ritrovare il cognato scomparso nel corso di un viaggio. Dopo numerose avventure che mettono a dura prova l’alto concetto che l’editore ha di sé, i due scoprono l’amico diventato stregone di un villaggio indigeno. Riescono a riportarlo sulla nave in partenza per l’Italia, ma il cognato si butta in mare per raggiungere gli amatissimi indigeni.

Will Our Heroes Be Able to Find Their Friend Who Has Mysteriously Disappeared in Africa? (1968) on IMDb

Regia di Ettore Scola. Un film con Antonella LualdiVittorio GassmanGiovanna RalliEleonora Rossi DragoAttilio DottesioCast completo Genere Commedia – Italia1964durata 105 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Galleria di 8 episodi boccacceschi con altrettanti ritratti femminili, ha per filo conduttore il camaleontico pluriprotagonista: “A tutto Gassman” diceva la frase di lancio. Esordio nella regia dello sceneggiatore campano Scola che lo scrisse con Ruggero Maccari. Diseguale, di comicità irresistibile almeno in due episodi (il penultimo con E. Rossi Drago e l’ultimo con J. Valérie), parolacciaro e scurrile, “di una volgarità efferata, ma divertente” (Gassman), ebbe un largo successo di pubblico e severe accoglienze di critica. Il problema che il senno di poi propone è: quella volgarità era nella realtà o nella rappresentazione che ne davano Scola e C.? “L’insistere su quelle ‘virtù’ degli italiani non corrispondeva a un aprire – e far aprire – gli occhi sull’Italia del boom?” (R. Ellero).

Let's Talk About Women (1964) on IMDb

Un film di Ettore Scola. Con Paolo TurcoVittorio Franzinetti SociologicoRatings: Kids+16, durata 101 min. – Italia 1973.

Itinerario nei problemi dell’immigrazione di Fortunato Santospirito, giovane meridionale che da Trevico, in provincia di Avellino, sbarca a Torino per andare a lavorare alla Fiat. Nella città piemontese l’immigrato si scontra con tutti i problemi e le difficoltà della sua condizione e si convince infine che la “questione meridionale” non potrà trovare una soluzione che all’interno del Mezzogiorno stesso.

Trevico-Turin: Voyage in Fiatnam (1973) on IMDb
Il commissario Pepe - Film (1969)

Un film di Ettore Scola. Con Ugo Tognazzi, Giuseppe Maffioli, Silvia Dionisio, Marianne Comtell, Elsa Vazzoler.Commedia, durata 107 min. – Italia 1969. MYMONETRO Il commissario Pepe * * * - - valutazione media: 3,17 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Commissario in una imprecisata città veneta, Antonio Pepe è uomo posato e di cultura, comprensivo e efficiente nel proprio lavoro, ha un buon rapporto con i colleghi e una storia d’amore che preferisce tenere nascosta. Quando riceve l’ordine di indagare sui reati di carattere sessuale che si consumano nella sua area di competenza scoprirà l’insospettabile faccia nascosta di un luogo in cui sono all’ordine del giorno prostituzione minorile e orge altolocate, suore lesbiche e medici innamorati di giovani calciatori.
Dopo Signore e signori di Pietro Germi, la commedia all’italiana torna a indagare su quell’apparente perbenismo del Nord Est sotto al quale brulicano insopportabili ipocrisie e sempiterne storie di corna. Sono bastati pochi anni, però, per inasprire il tono così che dalla satira di un certo modo di intendere e condurre la vita si è arrivati ad una critica sociale molto più amara. Alla quinta regia di un lungometraggio, Ettore Scola dimostra di saper andare a fondo in una materia di difficile gestione, tenendosi a distanza dall’ansia della predica e senza la pretesa di voler redimere nessuno. Qualche macchietta di troppo, il vecchio ubriacone o l’appuntato, tra gli altri, appesantiscono la prima parte di un lavoro che può essere considerato, insieme al precedente Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?, come lo spartiacque verso la maturità dell’autore. Forse Antonio Pepe, interpretato da un Ugo Tognazzi straordinariamente in parte, morbido e sottile, è il primo grande personaggio dello Scola regista, una di quelle figure indignate e perdenti tipiche di un certo cinema, un uomo capace di fare scelte etiche importanti, lontano dalla collusione con quei meccanismi del potere che finiscono col far pagare agli umili le colpe dei potenti.
Su sceneggiatura dell’autore e di Ruggero Maccari, ispirata al romanzo omonimo del veneto Ugo Facco De Lagarda, Il commissario Pepe è anche un film volutamente impregnato degli umori del tempo: ci sono diretti riferimenti alle lotte sessantottesche come alle manifestazioni contro la guerra in Vietnam o alla Primavera di Praga con l’immagine – in primo piano – dello studente Jan Palach, morto nel gennaio di quello stesso 1969. A livello stilistico, non risultano sempre omogenei al racconto i momenti in cui il commissario immagina/sogna le proprie possibili reazioni davanti ad alcune situazioni che si trova a vivere. Molto tipica la colonna sonora di Armando Trovajoli.

 Il commissario Pepe
(1969) on IMDb