Archive for Gennaio, 2024


L'Odissea in tv e al cinema – MASSIMO EMANUELLI

Odissea, sottotitolato Le avventure di Ulisse, è uno sceneggiato televisivo a puntate coprodotto e trasmesso dalla RAI nel 1968, basato sull’omonimo poema di Omero.

Fu diretto da Franco Rossi, insieme con Piero Schivazappa e a Mario Bava. È stato uno degli sceneggiati RAI di maggior successo, per il livello di spettacolarità superiore a quello delle precedenti produzioni televisive. Di rilievo il cast, tra cui spiccano Bekim Fehmiu nel ruolo di Ulisse e Irene Papas nel ruolo di Penelope.

Traduzione dal greco dell’Odissea di Omero a cura di Rosa Calzecchi Onesti. Musiche di Carlo Rustichelli, le scenografie sono di Luciano Ricceri, i costumi su disegni di Dario Cecchi sono realizzati da Mario Carlini. Effetti speciali a cura di Mario Bava e Carlo Rambaldi. Mario Bava diresse l’episodio di Polifemo; al suo fianco, come aiuto regista, il figlio Lamberto Bava (non accreditato).

Location principale furono gli studi cinematografici di Dino De Laurentiis, a Roma, mentre le riprese in esterna si svolsero prevalentemente in Jugoslavia[1][2].

Odissea (1968) on IMDb

Edizioni in DVD
Nel 2002 la Elleu Multimedia lanciò in DVD due cofanetti contenenti ciascuno quattro puntate restaurate e rimasterizzate con biografie e filmografie negli extra. All’inizio di ciascun DVD vi è un prologo che narra le ragioni della guerra di Troia e nel secondo disco il viaggio e l’aspetto multiforme di Ulisse.

Regia di Roland Joffé. Un film Da vedere 1986 con Robert De NiroJeremy IronsRonald PickupLiam NeesonAidan QuinnCast completo Genere Drammatico – Gran Bretagna1986durata 125 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,35 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1750 il capitano Mendoza, mercenario e mercante di schiavi, dopo aver ucciso il fratello in duello si fa gesuita, va in una missione del Sudamerica, riprende la spada per difenderla da una spedizione militare. Cinema spettacolare ad alto livello che ha tutte le carte per piacere a pubblico e critica: nobili temi e forti conflitti drammatici, una star (De Niro), un ottimo attore (Irons), bravi caratteristi, musiche di Ennio Morricone. Scritto da Robert Bolt, prodotto dall’italiano Fernando Ghia, costato 22 milioni di dollari. Qua e là irritante per il suo tragicismo programmatico. Oscar alla fotografia di Chris Menges. Palma d’oro a Cannes.

 Mission
(1986) on IMDb
Risultati immagini per Puccini sceneggiato

Puccini è uno sceneggiato televisivo italiano del 1973, diretto da Sandro Bolchi e dedicato alla vita del compositoreGiacomo Puccini.
Protagonista, nel ruolo di Giacomo Puccini, è l’attoreAlberto Lionello. Nel cast, figurano inoltre Ilaria Occhini e Tino Carraro.

Come sigla iniziale fu utilizzato il coro a bocca chiusa di Madama Butterfly.Nella sigla, scorrono alcune immagini del Lago di Massaciuccoli.

Puccini (1973) on IMDb

Antonio Meucci, cittadino toscano, contro il monopolio Bell è una miniserie televisiva in tre puntate trasmessa dal Programma Nazionale della Rai a partire dal 4 ottobre 1970.

Diretto da Daniele D’Anza, lo sceneggiato è ispirato alla vita dell’inventore italiano Antonio Meucci e alle vicende giudiziarie che negli Stati Uniti lo opposero allo scozzese Bell per il riconoscimento della paternità dell’invenzione del telefono.

1887. Si apre il processo per l’attribuzione del brevetto per l’invenzione del telefono. Le parti sono l’italiano Antonio Meucci, emigrato e padre di molte invenzioni di quel tempo ma quasi totalmente privo di mezzi, contro il giovane inglese Alexander G. Bell, appoggiato invece dall’establishment dell’epoca. Il Meucci avrebbe brevettato una specie di telefono oltre dieci anni prima di Bell ma il processo è chiaramente a senso unico: solo un piccolo giornale, nella persona di un dinamico giornalista, è dalla parte di Meucci. Bell produce scritti, testimoni e prove circostanziate; Meucci non può ribattere che coi suoi ricordi e qualche disegno scolorito.

Antonio Meucci cittadino toscano contro il monopolio Bell (1970) on IMDb

Un film di Jean-Luc Godard. Con Jean-Pierre Léaud, Anne Wiazemsky, Michel Samenisko, Lex De Bruijn Titolo originale La Chinoise. Drammatico, durata 90′ min. – Francia 1967. MYMONETRO La cinese * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


In un appartamento di Parigi un gruppo di giovani borghesi studiano il pensiero marxista-leninista nella versione maoista. Véronique, guida del gruppo, propone l’assassinio di un ministro sovietico in visita e, dopo che il suo piano è messo in atto, si rende conto di aver fatto soltanto “i primi timidi passi di una lunga marcia”. È un film cerniera nell’itinerario di J.-L. Godard. La sua tensione utopica annuncia la rivolta studentesca del ’68 attraverso l’analisi dei gruppuscoli della nuova sinistra e continua la riflessione sul linguaggio cinematografico con il recupero dei metodi brechtiani e la rivalutazione delle teorie di S. Ejzenštejn sul montaggio. Molto datato per i suoi contenuti politici, colpisce ancora per l’originalità della sua concezione.

The Chinese (1967) on IMDb

Regia di Marco Ferreri. Un film Da vedere 1964 con Ugo TognazziAnnie GirardotAchille MajeroniFilippo Pompa Marcelli. Genere Commedia – Italia1964durata 92 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,34 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scoperta in un monastero, Maria, donna interamente ricoperta di peli, il trafficone Antonio Focaccia la sposa e la espone come un fenomeno da fiera. Tra i due nasce l’amore, e poi un bambino. Maria muore di parto e il figlio non le sopravvive, ma il marito continua a girare le fiere esponendo i corpi imbalsamati. Per intervento del produttore Carlo Ponti quest’ultima parte fu eliminata. Il film si chiude con la morte della donna barbuta. È un grottesco che continua con sgradevole genialità il discorso sull’anormalità familiare e sulla dimensione mostruosamente economica della convivenza sociale avviato con L’ape regina (1962). Esiste anche, nell’edizione francese, un finale lieto: Maria perde il pelo. Scritto da M. Ferreri con Rafael Azcona. Fotografia di A. Tonti, scene di M. Garbuglia, costumi di P. Tosi.

The Ape Woman (1964) on IMDb
Locandina italiana Pleasantville

Un film di Gary Ross. Con Jeff Daniels, J.T. Walsh, Joan Allen, William H. Macy, Tobey Maguire.Commedia, Ratings: Kids+16, durata 124 min. – USA 1998. MYMONETRO Pleasantville * * * 1/2 - valutazione media: 3,82 su 18 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Stati Uniti. Oggi. Grazie a un strano telecomando il giovane David, insieme a sua sorella, finisce nel mondo di “Pleasantville”, una sitcom anni Cinquanta che segue con passione. A Pleasantiville non piove mai, il termometro è fisso sui 23°, non si sa cosa sia il sesso e i pompieri si preoccupano solo di salvare gatti incapaci di scendere dagli alberi. Ma l’arrivo dei due ragazzi, non avvertiti inizialmente come corpi estranei dai personaggi della soap, cambia molte cose. Al laghetto degli innamorati si comincia a baciarsi per davvero. Una brava madre di famiglia scopre l’orgasmo al punto di far incendiare un albero e, soprattutto, il colore comincia ad ottenere cittadinanza. È una vera e propria rivoluzione, stimolante per alcuni e inaccettabile per altri. Uscito dopo The Truman Show, Pleasantville ne integra l’assunto. Seppure con qualche lungaggine di troppo, Gary Ross costruisce un simpatico (ma non indolore) affresco sulla televisione del tempo andato, rivisitata con lo sguardo disincantato di uno spettatore moderno. In questa Rosa purpurea del Cairo unidirezionale (chi sta ‘fuori’ può entrare ma chi sta ‘dentro’ non può uscire) l’ipocrisia perbenista degli anni Cinquanta viene ridicolizzata con bonomia apparente. Perché nel sottotesto non si dimentica di ricordare che le ‘cacce alle streghe’ hanno inizio spesso in quegli ambienti ovattati e osservanti delle buone maniere in cui, una volta aperta la porta del bagno, non si trova il water. Perché nessuno ha così ‘bassi’ bisogni a Pleasantville!

Pleasantville (1998) on IMDb

Regia di Lewis Seiler. Un film con Irene ManningMinor Watson. Titolo originale: The Big Shot. Genere Drammatico – USA1942durata 82 minuti. – MYmonetro 3,17 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Joseph, detto Duke, è un malvivente con alle spalle diverse condanne, uscito di prigione decide di vivere onestamente sapendo che in caso di nuova condanna sarebbe imprigionato a vita. Nonostante i suoi sforzi non riesce a reinserirsi nella società e così viene convinto da alcuni vecchi complici a partecipare ad una rapina. L’ideatore del crimine è il disonesto avvocato Fleming, la cui moglie, Lorna, è la vecchia amante di Duke. Quando i due si rincontrano i vecchi sentimenti riaffiorano.

The Big Shot (1942) on IMDb

Non ho trovato versione in italiano, i subita sono stati tradotti dai subspa originali con google, potrebbero esserci delle imprecisioni

IL RUGGITO DEL TOPO (1959) VHS Columbia Peter Sellers Jean Seberg | eBay

Un film di Jack Arnold. Con Jean Seberg, Peter Sellers, Margaret Rutherford, William Hartnell, Leo McKern. Titolo originale The Mouse that Roared. Commedia, durata 83′ min. – Gran Bretagna 1959. MYMONETRO Il ruggito del topo * * 1/2 - - valutazione media: 2,88 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un piccolissimo Stato, il Ducato di Gran Fenwick, produttore di un famoso vino entra in una grave crisi economica per colpa di un’imitazione lanciata da un industriale vinicolo della California. Per superarla, dichiara guerra agli USA con lo scopo di perderla e ottenere sovvenzioni dai vincitori. Ma i soldati del ducato s’impossessano casualmente della bomba Q… Da un romanzo di Leonard Wibberley una commedia satirica che ebbe molto successo sui mercati di lingua inglese, ma che, vista oggi, rivela tutte le sue rughe per gli evidenti limiti di una sceneggiatura frettolosa e soprattutto di una regia poco inventiva, senza leggerezza. P. Sellers in 3 parti, ma non brilla. Da non perdere la breve sequenza prima dei titoli di testa. Magari tutto il film si fosse tenuto a quel livello.

The Mouse That Roared (1959) on IMDb
Locandina La vendetta del mostro

Un film di Jack Arnold. Con John AgarLori NelsonClint Eastwood Titolo originale The Revenge of the CreatureFantascienzaRatings: Kids+13, b/n durata 82 min. – USA 1955

La spedizione scientifica del Prof. Clete Ferguson scopre all’interno di una foresta amazzonica, in una zona paludosa, un essere mostruoso dalle sembianze umane ma ricoperto di squame come un pesce. Ansiosi di catturarlo, gli uomini tendono una trappola alla creatura misteriosa e dopo diversi tentativi riescono a farla prigioniera. Condotto in Florida, l’uomo-pesce viene esposto dentro una piscina dell’acquario di Marine Land alla curiosità della folla. Vittima della crudeltà degli uomini il mostro avverte una specie di comprensione da parte di una dottoressa che sembra l’unica ad accorgersi della sua sofferenza. Elusa la sorveglianza, l’essere anfibio fugge e si allontana verso la riva del mare.
Secondo episodio in 3-D delle avventure del Mostro della laguna nera diretto come il precedente da Jack Arnold. Al mostro sarà dedicato un terzo film, nel 1956, Terrore sul mondo, per la regia di John Sherwood. Clint Eastwood debutta nelle vesti di un assistente di laboratorio.

Revenge of the Creature (1955) on IMDb
L'Eterna Illusione

Un film di Frank Capra. Con Edward ArnoldSpring ByingtonLionel BarrymoreJames StewartJean Arthur. continua» Titolo originale You Can’t Take it with YouCommediab/n durata 125 min. – USA 1938MYMONETRO L’eterna illusione ****1/2 valutazione media: 4,75 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Due giovani di diversa condizione sociale si amano, ma non possono sposarsi a causa di un dissidio tra i rispettivi padri. Lei allora decide di andarsene; la famiglia di lui, ricca e intransigente, finirà col commuoversi. È il film che accredita Capra come uno dei grandi registi-autori del mondo. Poesia, umorismo, realizzazione dell’impossibile. I temi che poi verranno espressi, magari con maggiore spessore, nelle opere successive. Fu anche la grande occasione di James Stewart, trentenne, che da quel momento divenne uno dei divi di punta di Hollywood.

You Can't Take It with You (1938) on IMDb
Locandina Eva

Un film di Joseph Losey. Con Virna LisiJeanne MoreauLisa GastoniStanley BakerRiccardo Garrone. continua» Drammaticob/n durata 110 min. – Italia, Francia 1962

Uno scrittore si invaghisce di una sconosciuta e lascia la propria fidanzata. L’incontro si rivela una delusione e l’uomo sposa la sua promessa. Tempo dopo rivede la donna, che continua a suscitare in lui un’insana passione. Trascorre la notte con lei; la moglie li scopre e nella sua disperazione muore accidentalmente. Lo scrittore passerà la vita ad attendere le visite sporadiche della crudele e infedele amante.

Eva (1962) on IMDb

Regia di Curtis Bernhardt. Un film con Humphrey BogartSydney GreenstreetAlexis Smith. Titolo originale: Conflict. Genere Giallo – USA1945durata 86 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Per amore di una bella ragazza, un uomo uccide la moglie arpia. Nessuno sospetta di lui, tranne un professore.

Conflict (1945) on IMDb

Regia di Lloyd Bacon. Un film con Humphrey BogartEdward G. RobinsonAnn SothernRalph BellamyDonald CrispAllen Jenkins. Titolo originale: Brother Orchid. Genere Drammatico – USA1940durata 91 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Due gangster lottano per la supremazia nella banda

Brother Orchid (1940) on IMDb

Non ho trovato versione in italiano. I subita sono tradotti da google, potrebbero esserci delle imprecisioni

Atto di primavera

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 1963 con Nicolau Nuñes da SilvaErmelinda PiresMaria MadalenaAmélia ChavezLuis de Sousa. Titolo originale: Acto da primavera. Genere Religioso – Portogallo1963durata 90 minuti.

Ogni anno in tempo pasquale gli abitanti di Curala (Portogallo del Nord), contadini e artigiani, mettono in scena per le vie del paese la Passione di Gesù Cristo che si è fatto uomo tra gli uomini, e tutti gli altri personaggi (compreso il diavolo) hanno il loro volto e i corpi. Autore della sceneggiatura – dal romanzo Auto da Paixão di Francisco Vaz De Guimaraes – con José Régio e José Carvalho, responsabile anche della fotografia, de Oliveira li filma. Dopo la deposizione della croce, alle immagini in presa diretta alterna immagini d’archivio in bianco e nero di guerra: soldati durante uno sbarco, i loro cadaveri, esplosioni nucleari, corpi straziati dalle radiazioni. Altri dolori, altre vittime innocenti. Finito il rito, mentre gli abitanti leggono il giornale, emerge la Resurrezione, rappresentata da un albero in fiore agitato dal vento. Presentato al Festival di Rotterdam 1963.

Acto da Primavera (1963) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 2006 con Michel PiccoliBulle OgierRicardo TrepaLeonor BaldaqueJulia Buisel. Genere Drammatico – PortogalloFrancia2006durata 72 minuti. Uscita cinema venerdì 8 settembre 2006 – MYmonetro 2,94 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In omaggio a Buñuel e al suo complice Jean-Claude Carrière, il sempreverde M. de Oliveira prende 2 personaggi di Belle de jour (1967) – Séverine e Henri Husson – e li fa incontrare a Parigi, facendo in modo che continuino a detestarsi come in passato. 2° film, dopo Lo specchio magico (2005), prodotto al regista da Miguel Cadilhe che gli ha messo a disposizione una troupe di alto livello tecnico (compresa la costumista Milena Canonero). Mentre M. Piccoli rinnova con divertita perfidia il sadismo e l’ironia del dandy Husson, B. Ogier, attrice prediletta di Rivette, sostituisce con grazie la puntuta C. Deneuve. A far da interlocutore-coro c’è il barista di R. Trepa, nipote del regista. È un divertimento (in senso musicale) di raffinata e perversa eleganza che arriva a 72 minuti grazie anche alla Nona Sinfonia di Antonin Dvo45 ák, eseguita dall’orchestra della Fondazione Gulbenkian di Lisbona. Basta il modo con cui Oliveira si sbriga della misteriosa scatola sibilante e della domanda che assilla l’invecchiata Séverine (fu rivelata la verità a suo marito?) per dirne la leggerezza. Husson nega che quei fatti di 40 anni prima siano mai accaduti, aprendo la via alla smania delle interpretazioni.

Belle toujours (2006) on IMDb
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Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Luís Miguel CintraLeonor SilveiraDiego DoriaDiogo DóriaRogério SamoraCast completo Titolo originale: Os canibais. Genere Drammatico – Portogallo1988durata 90 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Da un racconto fantastico di Alvaro do Carvahal. Una giovane sposa il visconte d’Alveda e scopre il suo segreto: è mezzo uomo e mezzo automa. Si uccide, disperata, mentre lo sposo si dà la morte buttandosi tra le fiamme del camino. Sarà mangiato dai cognati e dal suocero che erediteranno i suoi beni. Il film più buñueliano del grande vecchio Oliveira, interamente cantato come un’opera, impregnato di ironia fredda e di una perfida buffoneria satirica a spese dell’aristocrazia lusitana in dissoluzione.

 I cannibali
(1988) on IMDb
Poster Specchio magico  n. 0

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 2005 con Ricardo TrepaLeonor SilveiraMarisa ParedesMichel PiccoliLima DuarteCast completo Titolo originale: Espelho Magico. Genere Drammatico – Portogallo2005durata 137 minuti. Uscita cinema venerdì 27 luglio 2007 – MYmonetro 3,31 su 14 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Trasposizione in film del 98enne de Oliveira di A alma dos ricos di Agustina Bessa-Luís, 2° capitolo di una trilogia romanzesca di cui aveva già fatto la 1ª parte, Il principio dell’incertezza (2002). Ex carcerato, il giovane Luciano è assunto come giardiniere dalla nobildonna Alfreda. Suggestionata da un biblista secondo il quale la Vergine Maria sarebbe stata ricca, Alfreda vive nell’attesa di un’apparizione della Madonna. Luciano l’accontenta, servendosi di una giovane scostumata. Squisito cineasta della trasparenza, circondato dall’affiatata compagnia dei suoi attori preferiti, il sempreverde regista mette in scena una commedia di raffinata eleganza dove la cerebrale verbosità dei dialoghi è permeata da un’acuminata ironia antiborghese. Fotografia dell’infallibile R. Berta.

Magic Mirror (2005) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Marcello MastroianniLeonor SilveiraManoel de OliveiraJean-Yves Gautier. Titolo originale: Viagem ao principio do mundo. Genere Psicologico – PortogalloFrancia1997durata 93 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Prima di cominciare le riprese di un film, Manoel, vecchio regista portoghese, e Alfonso, attore francese figlio di un contadino portoghese emigrato, fanno un viaggio in auto verso il Nord del paese con un’attrice e un amico. Viaggio sereno verso la morte, ma a ritroso, con la cinepresa che guarda attraverso il finestrino come lasciandosi indietro la vita. Per un’ora si racconta, si ricorda, si rimpiange. Quando Alfonso incontra la vecchia zia che rifiuta di riconoscere in lui un nipote mai visto che non sa parlare la sua lingua, affiora il senso profondo: qualcosa esiste là dove sono le nostre radici, nel mondo del principio. Bisogna andare indietro per trovare l’inizio. La vita continua. Come dice Mastroianni, alter ego del regista: “Vivere a lungo è un dono di Dio. Ma ha un suo prezzo”. Fotografia di Renato Berta. Ultimo film di Mastroianni.

Voyage to the Beginning of the World (1997) on IMDb
PAROLE E UTOPIA - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Leonor SilveiraLima DuarteLuís Miguel CintraRicardo TrepaRenato De Carmine. Titolo originale: PALAVRA E UTOPIA. Genere Drammatico – PortogalloFranciaBrasileSpagna2000durata 133 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Nel 1663 il gesuita António Vieira (1608-97), celebre predicatore, è convocato a Coimbra dal tribunale dell’Inquisizione dove rievoca il soggiorno giovanile in Brasile e l’adesione alla causa degli indigeni. Impedito di predicare, si rifugia a Roma, si fa stimare dal Papa e dalla regina Cristina di Svezia, ma sente la nostalgia della patria dove il nuovo re João IV lo accoglie freddamente. Va a morire in Brasile. M. de Oliveira ha sempre fatto un cinema di Parola e di Utopia. Su Vieira (impersonato, in ordine cronologico discendente, da L. Duarte, L.M. Cintra e R. Trepa), definito da F. Pessoa “imperatore della lingua portoghese” e “maestro della forma e della visione”, ha fatto un film che, più che storico e biografico, è un autoritratto per transfert, un confronto tra il retore più famoso del Seicento e il cineasta più letterario del Novecento. Fotografia di Renato Berta, musiche di Carlo Paredes e Massimo Scapin.

Palavra e Utopia (2000) on IMDb