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Regia di Garth Davis. Un film Da vedere 2016 con Dev PatelRooney MaraNicole KidmanDavid WenhamNawazuddin SiddiquiCast completo Titolo originale: Lion. Genere Drammatico, – USAAustraliaGran Bretagna2016durata 129 minuti. Uscita cinema giovedì 22 dicembre 2016 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,98 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1986, bimbo indiano di 5 anni si addormenta in una stazione e poi, cercando il fratello maggiore che sta lavorando, sale su un treno che percorre 1600 km prima di fermarsi a Calcutta. Il piccolo non sa dove viveva, non parla bengalese e non sa dare indicazioni sulla sua famiglia. Dopo vane ricerche, è adottato da una coppia australiana. 25 anni dopo, sulla base di vaghi ricordi, si mette in cerca della sua famiglia. Sembra incredibile, ma è una storia vera e Davis la racconta con emozione e senza facili stratagemmi strappalacrime, coinvolgendo lo spettatore, portandolo a riflettere sulle problematiche dell’adozione (e a conoscere meglio come funziona) e sull’incontro di 2 culture tanto diverse.

 Lion - La strada verso casa
(2016) on IMDb

Regia di Vittorio De Sica. Un film Da vedere 1943 con Luciano De AmbrosisIsa PolaEmilio CigoliAdriano RimoldiGiovanna CigoliCast completo Genere Drammatico – Italia1943durata 80 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,86 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una donna tradisce il marito e ne provoca il suicidio. Lo sviluppo della tragedia è osservato e sofferto dal loro figlio, il piccolo Pricò. È uno dei primi esempi, assieme a Ossessione, del nuovo cinema italiano che avrebbe dato vita al neorealismo. L’attore Emilio Cigoli, qui nella parte del marito, avrebbe dato la voce a tantissimi attori (Gary Cooper, Gregory Peck, John Wayne, Jean Gabin). Il soggetto è tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola.

The Children Are Watching Us (1943) on IMDb
Sciarada: Amazon.it: Cary Grant, Audrey Hepburn, Walter Matthau, James  Coburn, George Kennedy, Ned Glass, Dominique Minot, Jacques Marin, Paul  Bonifas, Thomas Chelimsky, Marc Arian, Claudine Berg, Marcel Bernier,  Georges Billy, Albert Daumergue,

Un film di Stanley Donen. Con James Coburn, Cary Grant, Audrey Hepburn, Walter Matthau, George Kennedy. Titolo originale Charade. Giallo rosa, durata 113′ min. – USA 1963. MYMONETRO Sciarada * * * 1/2 - valutazione media: 3,89 su 20 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A un’americana che vive a Parigi, assassinano il marito. È tampinata da 3 loschi tipi e da un agente della CIA che vogliono sapere dove il marito abbia nascosto una ingente somma e un affascinante compatriota le viene in aiuto. In altalena tra la commedia romantica nera e la farsa macabra, uno scintillante thriller alla maniera di Hitchcock, ma senza risvolti metafisici, garbato, sorridente, piacevole, elegantissimo. Scritto da Peter Stone: la prima e la migliore delle sue sceneggiature. Musiche garbate di Henry Mancini.

 Sciarada
(1963) on IMDb

Regia di Leonardo Di Costanzo. Un film Da vedere 2017 con Raffaella GiordanoValentina Vannino, Martina Abbate, Anna PatiernoMarcello Fonte, Gianni Vastarella, Flavio Rizzo, Maddalena StornaiuoloCast completo Genere Drammatico, – ItaliaSvizzeraFrancia2017durata 95 minuti. Uscita cinema giovedì 28 settembre 2017 distribuito da Cinema. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,89 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Napoli ai giorni nostri. Giovanna è una donna che lavora nel sociale e che si deve confrontare quotidianamente con le problematiche sociali della città. Il centro che dirige offre un luogo protetto in cui crescere e giocare dopo le ore di attività scolastica a bambini che potrebbero finire precocemente a far parte della manovalanza camorristica. Un giorno Maria, madre di due bambini, chiede e trova rifugio, con il consenso di Giovanna, in un monolocale che appartiene al centro. La quale però non sa che si tratta della giovane moglie di un boss della camorra ricercato per un efferato omicidio.

 L'intrusa
(2017) on IMDb
Atto di primavera

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 1963 con Nicolau Nuñes da SilvaErmelinda PiresMaria MadalenaAmélia ChavezLuis de Sousa. Titolo originale: Acto da primavera. Genere Religioso – Portogallo1963durata 90 minuti.

Ogni anno in tempo pasquale gli abitanti di Curala (Portogallo del Nord), contadini e artigiani, mettono in scena per le vie del paese la Passione di Gesù Cristo che si è fatto uomo tra gli uomini, e tutti gli altri personaggi (compreso il diavolo) hanno il loro volto e i corpi. Autore della sceneggiatura – dal romanzo Auto da Paixão di Francisco Vaz De Guimaraes – con José Régio e José Carvalho, responsabile anche della fotografia, de Oliveira li filma. Dopo la deposizione della croce, alle immagini in presa diretta alterna immagini d’archivio in bianco e nero di guerra: soldati durante uno sbarco, i loro cadaveri, esplosioni nucleari, corpi straziati dalle radiazioni. Altri dolori, altre vittime innocenti. Finito il rito, mentre gli abitanti leggono il giornale, emerge la Resurrezione, rappresentata da un albero in fiore agitato dal vento. Presentato al Festival di Rotterdam 1963.

Acto da Primavera (1963) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 2006 con Michel PiccoliBulle OgierRicardo TrepaLeonor BaldaqueJulia Buisel. Genere Drammatico – PortogalloFrancia2006durata 72 minuti. Uscita cinema venerdì 8 settembre 2006 – MYmonetro 2,94 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In omaggio a Buñuel e al suo complice Jean-Claude Carrière, il sempreverde M. de Oliveira prende 2 personaggi di Belle de jour (1967) – Séverine e Henri Husson – e li fa incontrare a Parigi, facendo in modo che continuino a detestarsi come in passato. 2° film, dopo Lo specchio magico (2005), prodotto al regista da Miguel Cadilhe che gli ha messo a disposizione una troupe di alto livello tecnico (compresa la costumista Milena Canonero). Mentre M. Piccoli rinnova con divertita perfidia il sadismo e l’ironia del dandy Husson, B. Ogier, attrice prediletta di Rivette, sostituisce con grazie la puntuta C. Deneuve. A far da interlocutore-coro c’è il barista di R. Trepa, nipote del regista. È un divertimento (in senso musicale) di raffinata e perversa eleganza che arriva a 72 minuti grazie anche alla Nona Sinfonia di Antonin Dvo45 ák, eseguita dall’orchestra della Fondazione Gulbenkian di Lisbona. Basta il modo con cui Oliveira si sbriga della misteriosa scatola sibilante e della domanda che assilla l’invecchiata Séverine (fu rivelata la verità a suo marito?) per dirne la leggerezza. Husson nega che quei fatti di 40 anni prima siano mai accaduti, aprendo la via alla smania delle interpretazioni.

Belle toujours (2006) on IMDb
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Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Luís Miguel CintraLeonor SilveiraDiego DoriaDiogo DóriaRogério SamoraCast completo Titolo originale: Os canibais. Genere Drammatico – Portogallo1988durata 90 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Da un racconto fantastico di Alvaro do Carvahal. Una giovane sposa il visconte d’Alveda e scopre il suo segreto: è mezzo uomo e mezzo automa. Si uccide, disperata, mentre lo sposo si dà la morte buttandosi tra le fiamme del camino. Sarà mangiato dai cognati e dal suocero che erediteranno i suoi beni. Il film più buñueliano del grande vecchio Oliveira, interamente cantato come un’opera, impregnato di ironia fredda e di una perfida buffoneria satirica a spese dell’aristocrazia lusitana in dissoluzione.

 I cannibali
(1988) on IMDb
Poster Specchio magico  n. 0

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 2005 con Ricardo TrepaLeonor SilveiraMarisa ParedesMichel PiccoliLima DuarteCast completo Titolo originale: Espelho Magico. Genere Drammatico – Portogallo2005durata 137 minuti. Uscita cinema venerdì 27 luglio 2007 – MYmonetro 3,31 su 14 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Trasposizione in film del 98enne de Oliveira di A alma dos ricos di Agustina Bessa-Luís, 2° capitolo di una trilogia romanzesca di cui aveva già fatto la 1ª parte, Il principio dell’incertezza (2002). Ex carcerato, il giovane Luciano è assunto come giardiniere dalla nobildonna Alfreda. Suggestionata da un biblista secondo il quale la Vergine Maria sarebbe stata ricca, Alfreda vive nell’attesa di un’apparizione della Madonna. Luciano l’accontenta, servendosi di una giovane scostumata. Squisito cineasta della trasparenza, circondato dall’affiatata compagnia dei suoi attori preferiti, il sempreverde regista mette in scena una commedia di raffinata eleganza dove la cerebrale verbosità dei dialoghi è permeata da un’acuminata ironia antiborghese. Fotografia dell’infallibile R. Berta.

Magic Mirror (2005) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Marcello MastroianniLeonor SilveiraManoel de OliveiraJean-Yves Gautier. Titolo originale: Viagem ao principio do mundo. Genere Psicologico – PortogalloFrancia1997durata 93 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Prima di cominciare le riprese di un film, Manoel, vecchio regista portoghese, e Alfonso, attore francese figlio di un contadino portoghese emigrato, fanno un viaggio in auto verso il Nord del paese con un’attrice e un amico. Viaggio sereno verso la morte, ma a ritroso, con la cinepresa che guarda attraverso il finestrino come lasciandosi indietro la vita. Per un’ora si racconta, si ricorda, si rimpiange. Quando Alfonso incontra la vecchia zia che rifiuta di riconoscere in lui un nipote mai visto che non sa parlare la sua lingua, affiora il senso profondo: qualcosa esiste là dove sono le nostre radici, nel mondo del principio. Bisogna andare indietro per trovare l’inizio. La vita continua. Come dice Mastroianni, alter ego del regista: “Vivere a lungo è un dono di Dio. Ma ha un suo prezzo”. Fotografia di Renato Berta. Ultimo film di Mastroianni.

Voyage to the Beginning of the World (1997) on IMDb
PAROLE E UTOPIA - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Leonor SilveiraLima DuarteLuís Miguel CintraRicardo TrepaRenato De Carmine. Titolo originale: PALAVRA E UTOPIA. Genere Drammatico – PortogalloFranciaBrasileSpagna2000durata 133 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Nel 1663 il gesuita António Vieira (1608-97), celebre predicatore, è convocato a Coimbra dal tribunale dell’Inquisizione dove rievoca il soggiorno giovanile in Brasile e l’adesione alla causa degli indigeni. Impedito di predicare, si rifugia a Roma, si fa stimare dal Papa e dalla regina Cristina di Svezia, ma sente la nostalgia della patria dove il nuovo re João IV lo accoglie freddamente. Va a morire in Brasile. M. de Oliveira ha sempre fatto un cinema di Parola e di Utopia. Su Vieira (impersonato, in ordine cronologico discendente, da L. Duarte, L.M. Cintra e R. Trepa), definito da F. Pessoa “imperatore della lingua portoghese” e “maestro della forma e della visione”, ha fatto un film che, più che storico e biografico, è un autoritratto per transfert, un confronto tra il retore più famoso del Seicento e il cineasta più letterario del Novecento. Fotografia di Renato Berta, musiche di Carlo Paredes e Massimo Scapin.

Palavra e Utopia (2000) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Luís Miguel CintraRicardo TrepaGloria De MatosMiguel GuilhermeDavid AlmeidaCast completo Titolo originale: O quinto império – Ontem como hoje. Genere Drammatico – PortogalloFrancia2004durata 127 minuti. Uscita cinema venerdì 15 luglio 2005 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 7 recensioni.

Dal dramma El-Rei Sebastião (1949) di José Régio cui M. de Oliveira s’era già ispirato in Benilde ou a Virgem Mãe e Mon Cas (1985). Sebastião (1554-78), nipote di Carlo V d’Austria, giovane re del Portogallo “nato ferito a morte”, è ossessionato dalla missione di unificare il mondo in un impero universale cattolico, impegnando il suo esercito in una nuova crociata (l’ultima) contro i Mori. Inutilmente sua zia Catarina e alcuni anziani consiglieri cercano di dissuaderlo. L’anziano “Calzolaio santo” lo incoraggia a realizzare il suo sogno, annunciandogli profeticamente che, scomparendo nella battaglia di Alcucér-Quibir (4-8-1578), diventerà il Re Nascosto o Velato ( encoberto ), cioè il mito di un sovrano messianico che tornerà a restaurare l’impero del Portogallo (il quinto dopo quelli greco, romano, cristiano e inglese). In questo film tenebroso e claustrofobico, tutto chiuso nel labirintico castello reale, Oliveira continua – oggi come ieri – il suo cinema di parola (non raffreddata: “scolpita”) di magnifica leggibile eleganza all’insegna di una triade (parole, immagini, tensione utopica) percorsa da una leggera brezza di ironia. Come il solito, prodotto da Paulo Branco.

The Fifth Empire (2004) on IMDb
Il principio dell'incertezza (2002) | FilmTV.it

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Leonor BaldaqueLeonor SilveiraRicardo Trepa. Titolo originale: O principio de incerteza. Genere Drammatico – Portogallo2002durata 133 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 4 recensioni.

Antonio, figlio di ricchi proprietari terrieri nei pressi di Porto, e José Feliciano detto Toro Azzurro, figlio della domestica Celsa, sono cresciuti insieme. Antonio sposa l’ex ricca e vergine Camila di cui José è innamorato da sempre e ha per amante Vanessa, tenutaria di bordelli e socia di José in affari loschi. Nonostante i tentativi di Celsa, intrigante a buon fine, i destini incrociati dei quattro finiscono tra le fiamme dell’inferno. Per la 4ª volta il novantenne M. de Oliveira ricorre a un romanzo ( Joia de familia ) della compatriota Agustina Bessa-Luis; ne prende in prestito l’eleganza dei dialoghi filosofeggianti e salottieri; accentua lo snobismo cinico dei personaggi con la sua impassibile scrittura di algida ironia e ne sottolinea l’ambivalenza nel Bene e nel Male, come il titolo suggerisce. Prevalgono i tipici toni di “commedia umana” che lo inducono a disinteressarsi, verso la fine, della vicenda criminosa di fondo, eliminando ogni delucidazione narrativa. “Non sappiamo niente”, dice José alla madre. Che gli spettatori si arrangino, sembra dire il regista nel chiudere il suo gioco. Trilli di Paganini nella colonna musicale e fotografia del fido Renato Berta.

O Princípio da Incerteza (2002) on IMDb
I MISTERI DEL CONVENTO - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

I misteri del convento (O convento) è un film del 1995 diretto da Manoel de Oliveira, tratto dal romanzo As terras do risco di Agustina Bessa-Luís. È stato presentato in concorso al 48º Festival di Cannes.

Lo studioso statunitense Michael Padovich vuole dimostrare che Shakespeare fosse in realtà un ebreo spagnolo. Si reca quindi, in compagnia della bella moglie Hélène, nel convento francescano di Arrábida per svolgere le sue ricerche nell’antica biblioteca. Ma l’atmosfera cupa e ambigua del luogo influisce sulla coppia.

The Convent (1995) on IMDb
Aniki Bóbó (1942) - Streaming, Trailer, Trama, Cast, Citazioni

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 1942 con Nascimento FernandesFernanda MatosHoracio SilvaAntonio SantosManuel Spusa. Genere Commedia 1942durata 102 minuti.

La vita quotidiana dei bambini nelle vie di Oporto. Due di loro si contendono le simpatie di una ragazzina il cui grande sogno è una bambola vista nella vetrina di un negozio. 1° lungometraggio narrativo di Oliveira. C’è chi lo iscrive nel cinema neorealista, ma forse, nonostante le apparenze, è una storia di adulti trasposta nel mondo dell’infanzia. Grande sensibilità senza sentimentalismi. Il titolo è un grido infantile di richiamo.

Aniki Bóbó (1942) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 2012 con Michael LonsdaleClaudia CardinaleJeanne MoreauLeonor SilveiraLuís Miguel CintraCast completo Titolo originale: Gebo et l’ombre. Genere Drammatico, – Portogallo2012durata 95 minuti. Uscita cinema giovedì 26 giugno 2014 distribuito da Mediaplex Italia. – MYmonetro 3,04 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella casa del vecchio Gebo si ritrovano diversi amici per discutere del mondo, un banchetto di quiete che potrebbe durare all’infinito. Il ritorno inatteso di João, figlio di Gebo che ha smarrito la retta via, sconvolge gli equilibri interni alla famiglia e provocherà serie conseguenze.
Il fenomeno inspiegabile che risponde al nome di Manoel De Oliveira ha da tempo smesso di sorprenderci; è diventata quasi un’abitudine attendere un suo nuovo film e toccare con mano come l’ultracentenario regista stacchi ancora il gruppo per sensibilità, levità e spirito di osservazione. Cogliendo in pieno lo zeitgeist di un’epoca mesta come quella del 2012, De Oliveira va dritto al cuore della questione: il denaro, la sua mancanza e il suo effetto sull’uomo. La crisi, quella con la “c” maiuscola, al centro dell’obiettivo, ma è nella peculiarità del tragitto percorso che si trova la firma del maestro, immune a ogni forma di contraffazione.

Gebo and the Shadow (2012) on IMDb
Cristoforo Colombo - L'enigma (2007) | FilmTV.it

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Ricardo TrepaLeonor BaldaqueManoel De Oliveira. Genere Storico – PortogalloFrancia2007durata 100 minuti. – MYmonetro 2,86 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 2007, alla soglia dei 100 anni, Oliveira ritorna, anche di persona, sul mare, per rievocare le imprese di Cristoforo Colon (e non Colombo) di cui si ricostruisce la possibile origine lusitana, non italiana né spagnola come comunemente si crede. Un angelo-fantasma, bardato dei colori verde e rosso della nazione portoghese, accompagna i viaggi di Manuel Luciano da Silvia e Silvia Jorge – attori poi sostituiti da Oliveira stesso e sua moglie Maria Isabel -, che tra gli anni ’40 e oggi ripercorrono luoghi come Lisbona, che vide partire le caravelle di Colombo/Colon; la Cuba in Alentejo, possibile luogo di nascita del navigatore; la New York che da sempre accoglie gli emigranti europei; la piazza newyorchese che ospita il Memoriale delle Scoperte. Il film è una “amorosa” lezione di storia per i portoghesi, l’auspicio appassionato del recupero di una memoria collettiva, allargata almeno agli stessi americani dimentichi di eventi, fatti, epoche che sono all’origine della loro storia.

Christopher Columbus, the Enigma (2007) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 1999 con Françoise FabianLeonor SilveiraChiara MastroianniAntoine ChappeyPedro Abrunhosa. Titolo originale: A carta. Genere Drammatico – PortogalloFranciaSpagna1999durata 108 minuti. – MYmonetro 3,84 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Parigi, fine del ‘900. Reduce da una delusione amorosa, Mademoiselle des Chartres accetta di sposare senza amore un medico affermato. Quando s’innamora di un acclamato cantante pop che la ricambia, riesce a controllare comportamento e azioni, ma non la forza del sentimento. Per lealtà confessa il suo tormento al marito che ne muore di dolore. Invece di assecondare finalmente, come potrebbe, il suo amore, abbandona il suo mondo e se ne va in Africa con una missione umanitaria. Dal romanzo La principessa di Clèves (1678) di Marie-Madeleine Pioche de La Vergne, contessa di La Fayette, considerato il primo romanzo psicologico moderno, il 91enne Oliveira ha tratto – rischiosamente, ma con impeccabile rigore – un film di passioni violente e fatali, in bilico tra tenerezza e crudeltà, una storia non esente da influenze gianseniste e da echi del teatro tragico del ‘600 (Corneille, Racine), contrapponendola alla società di oggi, così permissiva verso l’amore e il sesso. In un film concentrato sull’intimità, la scommessa di Oliveira consiste nel proporre un personaggio mirabilmente inattuale nella sua etica e, insieme, di farne la critica attraverso la figura dell’amica suora. Tenuta, come e più che gli altri attori, su un registro di recitazione atonale e vestita da Cerruti, la figlia di Mastroianni e C. Deneuve si è doppiata nell’edizione italiana con un attraente accento francese. Premio della Giuria a Cannes. Dallo stesso romanzo deriva La principessa di Clèves (1961).

The Letter (1999) on IMDb

Regia di Leonardo Di Costanzo. Un film Da vedere 2012 con Francesca RisoAlessio GalloCarmine PaternosterSalvatore RuoccoAntonio Buil PuejoCast completo Genere Drammatico, – ItaliaSvizzeraGermania2012durata 90 minuti. Uscita cinema mercoledì 5 settembre 2012 distribuito da Cinecittà Luce. – MYmonetro 3,85 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto dal documentarista napoletano Di Costanzo con Mariangela Barbanente e Maurizio Braucci, è un film a 2 personaggi e, nonostante la fotografia di Luca Bigazzi, a basso costo. L’azione si svolge in un labirintico edificio abbandonato, calato nel buio, che diventa uno spazio misterioso e surreale con apparizioni di un gufo, un usignolo, cardellini, una nidiata di cuccioli attaccati a una cagna, un giardino fatato, una barca nella melma, il fantasma di una bambina suicida. Lì si incontrano Veronica e Salvatore. Lei è una 15enne scontrosa e caparbia, lui un 17enne che i coetanei pensano un po’ scemo. È stato incaricato da una piccola banda di camorristi – nei cui confronti Veronica ha commesso uno sgarro – di tenerla rinchiusa nell’edificio, di impedire che scappi. Il sequestro, però, diventa un esodo. Di Costanzo riesce a raccontare un film dove non accade nulla, con un linguaggio e uno stile insolito, antiretorico, persino sorprendente, ritmato dal montaggio jazzistico di Carlotta Cristiani.

The Interval (2012) on IMDb

Il giardino dei Finzi-Contini - MuseoFerraraUn film di Vittorio De Sica. Con Fabio Testi, Helmut Berger, Dominique Sanda, Lino Capolicchio, Romolo Valli. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 95′ min. – Italia 1970. MYMONETRO Il giardino dei Finzi Contini * * 1/2 - - valutazione media: 2,90 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo (1962) di Giorgio Bassani: Ferrara, anni ’30, la dolce vita di Micòl e altri giovani borghesi della comunità ebraica si trasforma in tragedia con le leggi razziali fasciste e lo scoppio della guerra. Film illustrativo di cartapesta e di una ruffianeria sentimentale che sfiora il cinismo. Franoso nella costruzione drammatica, è imperdonabilmente approssimativo nello svolgimento temporale, inetto nella rievocazione dell’epoca, zeppo di incongruenze e svarioni. Persino la scelta e direzione degli attori sono al di sotto del decoro consueto a De Sica. Oscar 1971 per il miglior film straniero.

The Garden of the Finzi-Continis (1970) on IMDb

Regia di Stephen Daldry. Un film Da vedere 2008 con Kate WinsletRalph FiennesDavid KrossLena OlinBruno GanzBurghart KlaußnerCast completo Titolo originale: The Reader. Genere Drammatico, – USAGermania2008durata 124 minuti. Uscita cinema venerdì 20 febbraio 2009 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,23 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1958 in una città tedesca il 15enne Michael Berg è iniziato ai piaceri del sesso dalla 30enne Hanna Schmitz, bigliettaia di tram. Negli intervalli del loro focoso rapporto, su richiesta di lei, lui le legge a voce alta Omero, Orazio, Twain, Cechov. Un giorno Hanna scompare senza preavviso. 8 anni dopo Michael, studente di legge, assiste al processo di 5 guardiane delle SS che lasciarono bruciare vive 300 ebree rinchiuse in una chiesa. Una delle imputate è Hanna. Dal romanzo autobiografico Der Vorleser (1995 – in italiano A voce alta ) di Bernhard Schlink, tradotto in 40 lingue, adattato dal drammaturgo David Hare (inglese come Daldry, la Winslet, Fiennes, il produttore Minghella, i direttori della fotografia Chris Menges e Roger Deakins), è uscito un film che comincia e termina nel 1995 con l’azione in cinque tappe dal 1958 al 1988. Secondo Daldry sono stati realizzati 252 film sulla Shoah. Bene nella parte la Winslet poi irrigidita nel trucco che la invecchia, meritatamente premiata con l’Oscar. Ottimo Kross, monocorde Fiennes. Girato in Germania con troupe tedesca. Dedicato alla memoria dei produttori Anthony Minghella e Sidney Pollack, morti nella primavera del 2008 senza aver visto il film finito.

The Reader (2008) on IMDb