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Locandina Il ladro di bambini

Un film di Gianni Amelio. Con Enrico Lo Verso, Valentina Scalici, Giuseppe Ieracitano, Marina Golovine, Florence Darrel. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 112′ min. – Italia 1992. MYMONETRO Il ladro di bambini * * * 1/2 - valutazione media: 3,81 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Antonio (Lo Verso), giovane carabiniere calabrese, ha il compito di accompagnare l’undicenne Rosetta (Scalici), prostituita dalla madre, e il fratellino Luciano (Ieracitano) in un orfanotrofio di Civitavecchia che, però, si rifiuta di accoglierli. Il viaggio prosegue per un istituto in Sicilia. Il cuore di questo film bellissimo e importante _ scritto dal regista con Sandro Petraglia e Stefano Rulli _ è nel rapporto tra carabiniere e bambini: lenta conquista, avvicinamento, osmosi. Grazie ad Antonio i due bambini _ che nei film di Amelio sono sempre una maschera dell’adulto non cresciuto _ imparano per pochi giorni a ridiventare bambini. Pur nella fedeltà a un’alta idea di cinema che dice attraverso il non detto e tende a esprimere l’inesprimibile, Amelio ha fatto un film emozionante anche nella sua durezza e nel rifiuto di ogni consolazione. La sua concretezza disadorna si può cogliere nel modo, sommesso e lucido, con cui si dà testimonianza dell’Italia sia nel paesaggio (la mescolanza di sfascio e benessere) sia nell’acquiescenza tranquilla della piccola gente di Calabria e Sicilia. Almeno due sequenze memorabili: il pranzo in Calabria e il bagno in mare. Gran Premio della Giuria a Cannes e il Felix per il miglior film europeo. 2 Nastri d’argento (regia, sceneggiatura).

Il ladro di bambini (1992) on IMDb

Un film di Gianni Amelio. Con Gian Maria Volonté, Ennio Fantastichini, Renzo Giovampietro, Renato Carpentieri. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 108 min. – Italia 1990. MYMONETRO Porte aperte * * * 1/2 - valutazione media: 3,88 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una mattina del marzo 1937 a Palermo un uomo commette tre delitti. Freddamente uccide il superiore che lo ha licenziato, il sostituto e per finire sua moglie. Si fa trovare a casa e si farebbe tranquillamente condannare a morte, siamo in pieno fascismo, se non fosse che il giudice Vito Di Francesco decide di scavare a fondo nella vicenda per trovare attenuanti. Dal romanzo di Leonardo Sciascia, il film è un lucido resoconto sul potere, sulla giustizia e sulla passione. Ha vinto il David di Donatello, la Grolla d’Oro per la regia, l’Oscar europeo e una candidatura a quello hollywoodiano. Superba l’interpretazione di Volonté e ottima quella dell’emergente Fantastichini.

Open Doors (1990) on IMDb

Regia di Woody Allen. Un film Da vedere 1983 con Woody AllenMia FarrowGale HansenGarrett M. BrownJohn RothmanEmma CampbellCast completo Genere Commedia – USA1983durata 79 minuti. – MYmonetro 3,86 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La vita di Leonard Zelig detto il “camaleonte”, campione di conformismo. Talmente conformista da assumere ogni volta sembianze, modi, anche professione simili a quelli dell’interlocutore del momento (diventa nero in mezzo ai neri, un medico in mezzo ai medici e così via). Di lui si prende cura una psichiatra che presto s’innamora… Satira al vetriolo di Allen che vince una bella scommessa tecnica (saldare senza apparente soluzione di continuità i brani di cinegiornale con quelli ricostruiti).

Zelig (1983) on IMDb
Locandina italiana Harry a pezzi

Un film di Woody Allen. Con Woody Allen, Judy Davis, Mariel Hemingway, Billy Crystal, Kirstie Alley. Titolo originale Deconstructing Harry. Commedia, durata 96′ min. – USA 1997. MYMONETRO Harry a pezzi * * * 1/2 - valutazione media: 3,86 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tre mogli, sei analisti, molte amanti e innumerevoli scopate randagie, Harry Block è uno scrittore sessantenne ebreo che cerca di mettere ordine nel caos della propria vita, raccontandola nei suoi libri. Nel suo 28° film Allen si è scritto addosso il personaggio più sgradevole della sua carriera, come se fosse modellato su quel che il perbenismo yankee pensa di lui. Oltre ai difetti che ha, Block si dichiara in bancarotta spirituale e in fase di blocco creativo. Uomo deplorevole è, come intellettuale laico, una persona seria: dichiara il suo agnosticismo in materia religiosa e denuncia ogni forma (anche quella ebraica) di integralismo, fondamentalismo, vittimismo, tradizionalismo fanatico. Personaggio rischioso in un film a rischio: decostruito, senza una vera trama, frantumato in ritorni all’indietro, invenzioni surreali, variazioni sul tema del doppio, deviazioni farsesche o oscene, parentesi drammatiche, omaggi ai suoi idoli (Kafka, Proust, Bergman, Fellini) e almeno due prestiti. È anche molto divertente, non soltanto per il fuoco di fila delle battute, ma per le invenzioni di regia tra cui quella geniale di Williams “fuori fuoco”. Onore anche a Carlo Di Palma che forse ha messo lo zampino nella discesa agli inferi, ispirata a Maciste all’inferno (1926), film muto italiano. E onore alla Davis, la migliore dei 19 attori del cast: il dialogo con la sorella è da antologia.

 Harry a pezzi
(1997) on IMDb
Joe - La guerra del cittadino Joe (1970) - Film - Movieplayer.it

Un film di John G. Avildsen. Con Susan SarandonPeter BoyleDennis PatrickAudrey Caire Titolo originale JoeDrammaticob/n durata 107 min. – USA 1970. – VM 18 –

Joe e Bill, accaniti razzisti, fanno lega quando Bill, in un attacco di rabbia, uccide un hippy legato a sua figlia Melissa. I due iniziano a frequentare certi ambienti.

Joe (1970) on IMDb

Non ho trovato versione in italiano. I subita sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Regia di Tengiz Abuladze. Un film Da vedere 1986 con Ketevan AbuladzeZeinab BotsvadzeIja NinidzeKakhi KavsadzeMerab NinidzeCast completo Titolo originale: Monanieba. Genere Drammatico – URSS1986durata 145 minuti. – MYmonetro 3,55 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il cadavere di Varlam Aravidze – borgomastro di una grossa città georgiana che ha appena avuto funerali solenni – è disseppellito tre volte. L’autrice del macabro misfatto è una donna la cui famiglia è stata vittima delle sue angherie. Al processo si ricostruisce la storia del despota Varlam: ha baffetti alla Hitler, i gesti e il balcone di Mussolini, gli occhialetti di Beria, l’ardore di Somoza, la cordialità minacciosa di Stalin. Per rievocare gli anni di piombo dello stalinismo T. Abuladze pratica la mescolanza dei generi con un omaggio a Chaplin e rimandi a Buñuel. È un grottesco poema satirico che osa paragonare la dittatura staliniana a quella hitleriana con un accostamento che a molta parte della sinistra occidentale ripugnava allora e oggi ripugna ancora (un po’ meno). Ideato alla fine dell’epoca di Breznev, realizzato nel 1984 sotto Andropov e Cernenko, uscì soltanto alla fine del 1986 sotto Gorbaciov: 12 milioni di spettatori nell’URSS, premio speciale della giuria di Cannes, notorietà internazionale per il georgiano Abuladze di cui fu purtroppo l’ultimo film. In quegli anni “Varlam” divenne in Russia sinonimo di tiranno. Memorabile, nel registro drammatico, la sequenza del deposito dei tronchi arrivati dalla Siberia sui quali si cercano i nomi dei deportati nei campi di lavoro. Come epigrafe gli si addice un’amara frase di S.M. Ejzenštejn: “Nella vita la giustizia trionfa sempre, ma spesso la vita è troppo corta”.

 Pentimento
(1984) on IMDb

Regia di Richard Attenborough. Un film Da vedere 1993 con Anthony HopkinsDebra WingerJohn Wood (II)Julian FellowesJoseph MazzelloCast completo Titolo originale: Shadowlands. Genere Drammatico, – Gran Bretagna1993durata 140 minuti. Uscita cinema giovedì 3 novembre 1994 distribuito da Life International. – MYmonetro 3,80 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ambientato nel 1952 in un college di Oxford racconta la storia d’amore di Clive Staples Lewis – squisito poligrafo che deve la sua fama agli studi sul Medioevo e sul Rinascimento – con Joy Gresham, scrittrice e poetessa americana. Amore che sfocia in un matrimonio celebrato due volte e si conclude con la prematura morte di lei. Scritto nel 1985, in parte ispirato a Diario di un dolore ( A Grief Observed , 1961) di C.S. Lewis e diretto come TV movie per la BBC da William Nicholson, trasposto per il teatro in un copione pluripremiato, tornato sullo schermo affidato alla solida competenza di Attenborough, è un film per chi ama le ombre, le sfumature, i ritmi narrativi lenti, la sordina delle emozioni e per chi ha la forza di coltivare la speranza anche quando si trova nella più profonda disperazione. La concertazione degli attori è ammirevole, bella la fotografia di Roger Pratt.

 Viaggio in Inghilterra
(1993) on IMDb
Locandina L'uomo senza sonno

Un film di Brad Anderson. Con Christian Bale, Jennifer Jason Leigh, Aitana Sánchez-Gijón, John Sharian, Michael Ironside. Titolo originale El maquinista. Horror, durata 102 min. – Spagna 2004. uscita venerdì 19 novembre 2004. MYMONETRO L’uomo senza sonno * * * 1/2 - valutazione media: 3,64 su 68 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Trevor Resnik è colpito da un attacco di insonnia particolarmente lungo: non dorme da un anno. Quando una amniotica routine fatta di lavoro e sesso a pagamento sarà perturbata da anomali accadimenti, l’uomo, già abbastanza sciupato di suo, si troverà a dubitare di chiunque: le risposte tarderanno ad arrivare. Il film non appare semplicemente lento bensì proiettato al rallentatore. Evitando battute che il titolo servirebbe su un piatto d’argento è impossibile non constatare una flemma sovrannaturale. Il tentativo di trasmettere il perenne stato di semi-coscienza in cui galleggia il protagonista è fin troppo riuscito, con la conseguenza di gettare a più riprese in uno stato di dormiveglia anche lo spettatore più “fresco” della sala, impotente dinnanzi a sequenze protratte oltre il limite del poetico. L’effetto di sospensione tra onirico e reale regala di contro al girato un’atmosfera che riesce ad essere comunque efficace, grazie anche alla buona prova di un Christian Bale ridotto all’osso ma particolarmente ispirato. Reminescenze da tunnel degli orrori e sferraglianti trovate visive aiuteranno inoltre la pellicola a non colare impietosamente a picco nel mare dell’oblio. Nonostante tali considerazioni e un promettente soggetto, il titolo delude, rivelando un plot a tratti appena intrigante, a tratti assolutamente deludente. Colpi di scena avvolti da una patina di scontato e palese carenza di solidi fondamenti riguardo i cardini dell’intreccio, tarpano le già deboli ali di questa sonnacchiosa opera. Solo scorci di talento registico (da evitare comunque paragoni azzardati) offrono dunque al titolo una fiera cavalcata sull’onda della mediocrità.

The Machinist (2004) on IMDb

Regia di Jean-Jacques Annaud. Un film Da vedere 1997 con Brad PittDavid ThewlisDorjee TseringBD WongMakoDanny DenzongpaCast completo Titolo originale: Seven Years in Tibet. Genere Avventura, – USA1997durata 135 minuti. Uscita cinema venerdì 19 dicembre 1997 distribuito da C.G.D – Cecchi Gori Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,85 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La storia vera dell’austriaco Heinrich Harrer (1912-2006), tratta dalla sua autobiografia: alpinista, campione di sci, attore, arruolato nelle SS, conquistatore della parete Nord dell’Eiger nel 1938, mancato scalatore nel 1939 del Nanga Parbat, uno degli 8000 della catena himalayana. Prigioniero degli inglesi, evade dal campo di prigionia nel 1942 con un compagno. Giunto a Lhasa, città proibita del Tibet, diventa amico di un Dalai Lama adolescente, cinefilo e curioso dell’Occidente. Colossal alla “National Geographic” di grandiosità vacua senza brividi né vere emozioni in linea con la moda del buddismo tibetano, le velleità spiritualeggianti e New Age di fine millennio care agli intellettuali mezze calze della cultura euroamericana che si proclamano atei ma spiritualisti, riducendo il buddismo al suo afflato pacifista e alla compassione universale. La conversione di Harrer (il bel B. Pitt) da nazista egoista, spavaldo e muscolare ad adulto mite e buono è enunciata senza sfumature, ma non raccontata. Sfilacciato, prolisso e un po’ tedioso anche nelle sue parti semidocumentaristiche nell’esotismo quotidiano di Lhasa. Scritto da Becky Johnston.

 Sette anni in Tibet
(1997) on IMDb
Una commedia sexy in una notte di mezza estate: Amazon.it: Allen/Farrow,  Allen/Farrow: Film e TV

Un film di Woody Allen. Con Mia Farrow, Tony Roberts, Woody Allen, José Ferrer.Titolo originale A Midsummer Night’s Sex Comedy. Commedia, durata 98 min. – USA 1982. MYMONETRO Una commedia sexy in una notte di mezza estate * * * 1/2 - valutazione media: 3,79 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nella casa di campagna di un inventore un po’ bizzarro e di sua moglie arrivano due coppie a trascorrere un fine settimana ai primi del ‘900. Fra i sei comincia un gioco di scambi di partner, di appuntamenti dati e ricevuti,fino alla buffa morte del più anziano degli ospiti, che non ha resistito all’ultimo appuntamento amoroso della sua vita. Musiche di Mendelssohn accompagnano la splendida fotografia di un film minore di Allen.

 Una commedia sexy in una notte di mezza estate
(1982) on IMDb
Locandina italiana Professione: reporter

Un film di Michelangelo Antonioni. Con Jack Nicholson, Maria Schneider, Ian Hendry, Jenny Runacre, Angel Del Pozo. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 126′ min. – Italia 1975. MYMONETRO Professione: reporter * * * 1/2 - valutazione media: 3,82 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Inviato nell’Africa settentrionale per un servizio sulla guerriglia, David Locke, giornalista televisivo angloamericano, assume i documenti e l’identità di un certo David Robertson, morto d’infarto in un hotel del Sahara.È come se, fra tutte le vite, sorteggiasse una vita qualunque, lasciandosi sedurre dall’avventura di esistere in un altro modo, pur intuendo e poi sapendo che questa seduzione porta soltanto a uno scacco o alla morte. Così accadrà. Da un soggetto di Mark Peploe che ha collaborato alla sceneggiatura con David Wollen e il regista, è uscito un “film intimista d’avventure”, un giallo che si porta addosso un mistero. Questa ossatura narrativa _ non nuova in Antonioni e, come il solito, incongruente e persino inattendibile _ si confronta col mestiere di riferire la verità (?) e si esprime con la tecnica dell’intervista. “Si ha la sensazione che una mano documentaria segua e registri la mano che sta inventando la storia e che si crei una tensione fortissima fra queste due mani, che è la vera tensione del film” (Furio Colombo), quasi si tentasse di dare una verità più grande di quanto ne possa contenere la trama. Ma il film può essere letto anche come un’autobiografia e un’autocritica. Allora acquistano un senso più profondo la contrapposizione tra gli sfondi desertici del Sahara e le eccentriche architetture di Antoni Gaudí a Barcellona, l’ossessivo indugio sul bianco come colore di morte, le 2 figure femminili (la moglie che, infaticabile e ottusa, cerca le “prove”; la piccola santa senza speranza di M. Schneider), la celebre, virtuosistica sequenza finale di 7 minuti. Fotografia di Luciano Tovoli. In Spagna: El reporter; nei Paesi di lingua inglese: The Passenger. Nastri d’argento a M. Antonioni per il miglior film e a Tovoli per la fotografia.

 Professione: reporter
(1975) on IMDb

A Girl Walks Home Alone at Night (2014) - IMDbUn film di Ana Lily Amirpour. Con Sheila Vand, Arash Marandi, Marshall Manesh, Mozhan Marnò, Dominic Rains. Horror, durata 104 min. – USA 2013.

Il film, recitato in farsi, racconta la storia di una città fantasma iraniana, Bad City, dove una strana e stanca popolazione è diventata la preda di un vampiro solitario che divora gli abitanti della città. La città è dominata da “cattive” persone. È sede di spacciatori, prostitute, criminali e altri strani e insoliti individui. Ma c’è un giovane che nutre ancora speranza per il futuro. Un giovane che crede ancora nell’amore. Nella colonna sonora verrà utilizzata della musica western suonata con la chitarra, e del pop iraniano. Le riprese cominceranno a gennaio a Taft, in California.

A Girl Walks Home Alone at Night (2014) on IMDb
IL RUGGITO DEL TOPO (1959) VHS Columbia Peter Sellers Jean Seberg | eBay

Un film di Jack Arnold. Con Jean Seberg, Peter Sellers, Margaret Rutherford, William Hartnell, Leo McKern. Titolo originale The Mouse that Roared. Commedia, durata 83′ min. – Gran Bretagna 1959. MYMONETRO Il ruggito del topo * * 1/2 - - valutazione media: 2,88 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un piccolissimo Stato, il Ducato di Gran Fenwick, produttore di un famoso vino entra in una grave crisi economica per colpa di un’imitazione lanciata da un industriale vinicolo della California. Per superarla, dichiara guerra agli USA con lo scopo di perderla e ottenere sovvenzioni dai vincitori. Ma i soldati del ducato s’impossessano casualmente della bomba Q… Da un romanzo di Leonard Wibberley una commedia satirica che ebbe molto successo sui mercati di lingua inglese, ma che, vista oggi, rivela tutte le sue rughe per gli evidenti limiti di una sceneggiatura frettolosa e soprattutto di una regia poco inventiva, senza leggerezza. P. Sellers in 3 parti, ma non brilla. Da non perdere la breve sequenza prima dei titoli di testa. Magari tutto il film si fosse tenuto a quel livello.

The Mouse That Roared (1959) on IMDb
Locandina La vendetta del mostro

Un film di Jack Arnold. Con John AgarLori NelsonClint Eastwood Titolo originale The Revenge of the CreatureFantascienzaRatings: Kids+13, b/n durata 82 min. – USA 1955

La spedizione scientifica del Prof. Clete Ferguson scopre all’interno di una foresta amazzonica, in una zona paludosa, un essere mostruoso dalle sembianze umane ma ricoperto di squame come un pesce. Ansiosi di catturarlo, gli uomini tendono una trappola alla creatura misteriosa e dopo diversi tentativi riescono a farla prigioniera. Condotto in Florida, l’uomo-pesce viene esposto dentro una piscina dell’acquario di Marine Land alla curiosità della folla. Vittima della crudeltà degli uomini il mostro avverte una specie di comprensione da parte di una dottoressa che sembra l’unica ad accorgersi della sua sofferenza. Elusa la sorveglianza, l’essere anfibio fugge e si allontana verso la riva del mare.
Secondo episodio in 3-D delle avventure del Mostro della laguna nera diretto come il precedente da Jack Arnold. Al mostro sarà dedicato un terzo film, nel 1956, Terrore sul mondo, per la regia di John Sherwood. Clint Eastwood debutta nelle vesti di un assistente di laboratorio.

Revenge of the Creature (1955) on IMDb

Regia di Robert Altman. Un film Da vedere 1970 con Sally KellermanDonald SutherlandElliott GouldRobert DuvallTom SkerrittRoger BowenCast completo Titolo originale: M*A*S*H. Genere Commedia, – USA1970durata 116 minuti. Uscita cinema sabato 26 settembre 1970 distribuito da 20th Century Fox Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,46 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un ospedale mobile da campo, durante la guerra di Corea, tre ufficiali chirurghi ne combinano di tutti i colori, andando a donne e infischiandosene della disciplina. Messi sotto inchiesta se la cavano vincendo a rugby. Scatenata e impertinente farsa antimilitarista che fece epoca e fu seguito dall’omonima, famosa serie TV. Fa ridere molto e morde. Oscar per la sceneggiatura di Ring Lardner Jr. che aveva adattato un romanzo di Richard Hooker. Ottimi attori cui Altman diede, durante le riprese, spazio per improvvisare. Palma d’oro a Cannes. M.A.S.H. = Mobile Army Surgery Hospital.

 MASH
(1972) on IMDb

Un film di Robert Aldrich. Con Olivia De Havilland, Joseph Cotten, Bette Davis, Mary Astor, Agnes Moorehead. Titolo originale Hush… Hush, Sweet Charlotte. Drammatico, b/n durata 133′ min. – USA 1965. MYMONETRO Piano… piano, dolce Carlotta * * * - - valutazione media: 3,48 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una bella del Sud vive 37 anni in una villa solitaria, tormentata dai ricordi dell’assassinio del fidanzato. Parenti infidi che mirano alla sua eredità la terrorizzano con macabre trovate. Sulla scia del successo di Che fine ha fatto Baby Jane? (1962), un 2° thriller in cui O. de Havilland sostituisce la Crawford ammalata. 4 nomination agli Oscar, una delle quali per la fotografia di Joe Biroc. Il soggetto è di Henry Farrell, autore del romanzo che è all’origine di Baby Jane; anche lo sceneggiatore è il medesimo, Lucas Heller che ha più di un debito con P. Boileau e T. Narcejac e Les Diaboliques. L’anomala misoginia di R. Aldrich tocca qui il vertice del barocchismo.

Hush...Hush, Sweet Charlotte (1964) on IMDb
Locandina italiana Gosford Park

Un film di Robert Altman. Con Maggie Smith, Jeremy Northam, Emily Watson, Kristin Scott Thomas, Stephen Fry. Giallo, durata 134 min. – Gran Bretagna, USA, Germania 2001. MYMONETRO Gosford Park * * * 1/2 - valutazione media: 3,88 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Novembre 1932. Sir William McCordie sua moglie Lady Silvia organizzano una partita di caccia. Gli invitati che raggiungono la sontuosa abitazione di Gosford Park si fanno accompagnare dai domestici. I quali avvertono rapidamente la tensione che sale tra gli invitati tra cui spiccano una contessa, una star del cinema, un produttore hollywoodiano e un ufficiale in pensione. Quando Sir William, che si era allontanato per controllare i propri fucili, viene ritrovato morto, l’indagine non sarà semplice. L’ispettore Thompson potrà verificare che molti avevano un motivo per assassinarlo. Robert Altman ci regala un giallo calibrato dove la domanda “chi è stato?” è d’obbligo. Ma in realtà vuole proporci una sceneggiatura al vetriolo sui rapporti di classe all’epoca. Come al solito lo sguardo è lucido e l’ironia non manca. Insieme all’autoironia. Alla domanda al festival di Berlino: “Perché dopo tanti film contemporanei un film in costume?” la risposta è stata: “Se lei sapesse quando sono nato comprenderebbe che per me è un film contemporaneo”.

Gosford Park (2001) on IMDb
I ragazzi di via panisperna

Un film di Gianni Amelio. Con Mario AdorfAndrea ProdanLaura MoranteVirna LisiEnnio Fantastichini. continua» BiograficoRatings: Kids+16, durata 180 min. – Italia 1988MYMONETRO I ragazzi di via Panisperna ***1/2- valutazione media: 3,84 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

E’ la storia di Enrico Fermi, di Ettore Majorana e del gruppo dei giovani che misero le basi, in un laboratorio romano, per la nuova era nucleare. In particolare è la storia di Majorana, la personalità forse più brillante e certo più enigmatica del gruppo, misteriosamente scomparso poco prima della guerra. Gianni Amelio, dopo un silenzio di cinque anni, ci dà uno dei film più stimolanti della stagione (rende appassionante un argomento che la maggior parte degli spettatori non ha mai digerito nemmeno sui banchi del liceo).

I ragazzi di via Panisperna (1988) on IMDb

Un film di Jack Arnold. Con Grant Williams, Randy Stuart, April Kent, Paul Langton, Raymond Bailey, William Schallert.Titolo originale The Incredible Shrinking Man. Fantascienza, b/n durata 81 min. – USA 1957. MYMONETRO Radiazioni BX distruzione uomo * * * 1/2 - valutazione media: 3,88 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Scott Carey non dà molto peso ad una improvvisa nebbia che per qualche momento lo investe durante una gita in motoscafo. Ma alcuni mesi più tardi scopre che gli abiti gli stanno diventando un po’ larghi e che la statura è leggermente diminuita. E con il passare dei giorni, lo strano fenomeno diventa sempre più avvertibile. Apparentemente la sua salute è buona, gli stessi medici non riescono a trovare una spiegazione scientifica al “rimpicciolimento”. Scott finisce col perdersi in una casa che per lui è diventata un mondo gigantesco ricolmo di trappole, insidie e pericoli mortali. Mentre la moglie lo crede morto, l’uomo, finito dentro la cantina di casa, si industria per sopravvivere combattendo contro un ragno: e in questa lotta per la vita, sente di crescere moralmente e di poter rivendicare di fronte all’universo intero la sua dignità di uomo.
Da uno dei capolavori di Matheson, uno dei più bei film (se non il migliore) di un regista a lungo sottovalutato dalla critica, ma da sempre considerato un maestro dai cultori del genere.Il soggetto ha ispirato nel 1981 una versione al femminile, The Incredible Shrinking Woman.

The Incredible Shrinking Man (1957) on IMDb
Locandina italiana Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore

Un film di Wes Anderson. Con Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton. Titolo originale Moonrise Kingdom. Drammatico, durata 94 min. – USA 2012. – Lucky Red uscita mercoledì 5 dicembre 2012. MYMONETRO Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore * * * - - valutazione media: 3,35 su 66 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Estate 1965. Su un’isola del New England vive la dodicenne Suzy, preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo considera troppo ‘difficile’ per continuare ad occuparsene. I due si sono conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche perché è in arrivo una devastante tempesta.
È indispensabile prestare attenzione all’ouverture di Moonrise Kingdom e non abbandonare la sala prima della fine dei titoli di coda per comprendere il senso profondo del film di Anderson che, altrimenti, rischia di essere letto superficialmente come un’ulteriore esibizione di genialità narrativa infarcita di gag e di trovate visive senza però che si vada oltre. Non è così. Chi era bambino nella prima metà degli Anni Sessanta ha molto probabilmente nella propria raccolta di vinili la suite didattica “Young Person’s Guide to the Orchestra” di Benjamin Britten in cui si presentavano i diversi strumenti che compongono l’orchestra basandosi su un tema di Purcell in cui l’ensemble si riuniva per eseguire una fuga.
Una fuga è esattamente ciò che mettono in atto Suzy e Sam. Una fuga che serve apparentemente a scomporre ma in realtà ha come meta la ricomposizione dei frammenti di due vite che rischiano la dissoluzione. Alla fine del film Anderson gioca con questo fil rouge sonoro di nuovo ‘scomponendo’: questa volta tocca alla musica di Desplat, autore del soundtrack originale del film. Ci ricorda così, al contempo, che fare cinema (stanno scorrendo i titoli di coda non dimentichiamolo) è ‘orchestrare’ varie e quasi innumerevoli professionalità ma riesce anche a fare di più. Sottolinea che il suo cinema più recente è orientato a cercare le radici del comportamento adulto in accadimenti che hanno marcato gli anni giovanili.
Così era per i fratelli de Il treno per il Darjeeling, così è stato per Fantastic Mr.Fox (un ritorno alle proprie origini con il portare sullo schermo il primo libro che Anderson ricorda di aver letto), così accade ora. Suzy e Sam sono non dei disadattati ma dei ‘disadatti’ a un mondo adulto che si sta spegnendo nell’indifferenza (la famiglia della ragazzina) o sopravvive grazie a regole applicate puntigliosamente che pretendono di imbrigliare l’avventura (il campo scout per Sam). Nel prologo, dalla casa di bambola in cui vive con i genitori e i fratelli, Suzy osserva il mondo grazie alla distanza del suo binocolo ma, per un istante, guarda in macchina interrogandoci.
Siamo ancora capaci di emozionarci per un bacio? Sappiamo capire fino a che punto un essere umano in formazione abbia bisogno del nostro aiuto per togliersi il costume nero da corvo (e viene in mente “Blackbird”, masterpiece dei Beatles) e quanto invece possa e debba affrontare il piacere dell’avventura della vita con quel tanto di libertà che gli permetta di dipingere un mondo nuovo? Sono quesiti che ogni tanto gli adulti dovrebbero porsi. Anderson fa bene a riproporceli.

Moonrise Kingdom (2012) on IMDb