Regia di Marco Bellocchio. Un film Da vedere 2003 con Maya SansaLuigi Lo CascioPier Giorgio BellocchioGiovanni CalcagnoPaolo BrigugliaCast completo Genere Storico, – Italia2003durata 105 minuti. Uscita cinema venerdì 5 settembre 2003 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,30 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Liberamente tratto dalla biografia romanzata Il prigioniero (2003) dell’ex brigatista Anna Laura Braghetti e della giornalista Paola Tavella. Aldo Moro, presidente della DC, fu rapito dalle Brigate Rosse il 16-3-1978. Il suo cadavere fu fatto trovare il 9-5 nel bagagliaio di un’auto in una via di Roma equidistante dalle sedi della DC e del PCI. C’è una dimensione onirica femminile in questo kammerspiel politico con risvolti psicanalitici che racconta la convivenza del prigioniero con i suoi carcerieri. Tra loro c’è Chiara, figlia di partigiani. Da bibliotecaria, è in contatto con Enzo che la corteggia e le fa leggere la sua sceneggiatura sull’affare Moro, intitolata come il film (un mezzo verso di Emily Dickinson) e le dice: “L’immaginazione è superiore alla realtà.” Spesso, però, ne rimane sconfitta. È uno dei punti deboli del racconto, come lo sono alcuni degli agganci con la realtà esterna, quella che contrappone la rigidità cadaverica di un sistema politico a quella omicida e irresponsabile dei brigatisti. Sono difetti che non intaccano la sostanza narrativa di un film con cui Bellocchio fa la cosa giusta. È lui che vede Moro libero mentre, all’alba, torna a casa. Sceneggiatura premiata alla 60° Mostra di Venezia tra violente discussioni. Musiche di Verdi, Schubert, Pink Floyd.

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