Category: Miike Takashi


Regia di Takashi Miike. Un film con TeahMichelle ReisPatricia ManterolaMitsuhiro OikawaKoji Kikkawa. Genere Thriller – Giappone2000durata 102 minuti.

Mario e la sua fidanzata cinese Kei sono braccati dalla polizia e cercano di fuggire in Brasile. Il boss cinese Ko, innamorato di Kei, si oppone distruggendo i loro passaporti falsi. Per racimolare il denaro necessario ad un piano di fuga alternativo, i due cercano di sottrarre i proventi di una bisca clandestina che coinvolge anche Ko ma, per errore, si ritrovano con una valigia piena di droga appartenente allo yakuza Fushimi. La borsa viene rilevata dal direttore di una tv portoghese che, tentando di rivenderla a prezzo maggiorato, finisce nelle mani di Fushimi e Ko. I due boss mettono una taglia su Mario e rapiscono Kei. Mario è così costretto ad uscire allo scoperto…

 Hyôryû-gai
(2000) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Nanako MatsushimaTatsuya FujiwaraTakao OsawaMasatô IbuTsutomu YamazakiCast completo Titolo originale: Wara No Tate. Genere Thriller – Giappone2013, – MYmonetro 2,75 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo che lo psicopatico Kyomaru ha assasinato la sua nipotina di sette anni, il magnate Ninagawa ha promesso un milione di yen a chiunque lo ucciderà. Per il tenente Mekari e la sua squadra non sarà facile trasferire il presunto colpevole alle autorità di Tokyo: il viaggio è lungo e disseminato di spie e persone disposte a tutto per avvicinare il prigioniero ed eliminarlo, magari per sanare un debito famigliare o una ferita affettiva. Mekari stesso, così come gli altri membri della ristretta squadra di protezione, dovrà fare uno sforzo sovraumano per restare fedele al proprio dovere e proteggere ad ogni costo la vita di un uomo che sta mietendo una vittima innocente dopo l’altra.

 Shield of Straw - Proteggi l'assassino
(2013) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Kenji SawadaKeiko MatsuzakaShinji TakedaNaomi Nishida. Genere Horror – Giappone2001durata 113 minuti.

La famiglia Katakuri è vittima della malasorte: la loro locanda non attira alcun cliente. La colpa è probabilmente dell’ambiente circostante, molto trascurato. Quando i clienti arrivano la situazione non migliora considerando che i malcapitati finiscono per soccombere nei modi più strani. Il primo cliente si suicida in preda ad una visione mistica, un campione di sumo muore durante un amplesso amoroso, un ufficiale della marina viene ucciso in seguito ad una lite. È il momento giusto per l’eruzione del vulcano a cui, forse, farà seguito una nuova era piena di speranza e felicità.

 Katakuri-ke no kôfuku
(2001) on IMDb

The Great Yokai War (妖怪大戦争 Yōkai daisensō?, lett. “La grande guerra degli yōkai“) è un film del 2005, diretto da Takashi Miike. Il film è uscito in Giappone il 6 agosto 2005 ed è stato presentato fuori concorso al Festival del cinema di Venezia il 5 settembre 2005.

Il film utilizza il titolo dell’omonimo film del 1968, distribuito dalla ADV Films.

L’unico tema comune in entrambi i film, è la guerra degli yōkai: il primo film utilizzava la figura di un demone babilonese in viaggio verso il Giappone per punire le popolazioni indigene; nel lungometraggio moderno vengono utilizzate figure di rigetto per punire la popolazione.

Il film del 1968 utilizzò la tecnica visiva nipponica del Tokusatsu, mentre nel film del 2005 è stata utilizzata soprattutto la grafica computerizzata, oltre ai pupazzi animatronici e alla tecnica stop-motion.

Un ragazzo si trasferisce in un paesino dopo il divorzio dei genitori; durante una festa locale, il ragazzo sceglie il Kirin come protettore.

Ben presto si viene a scoprire che il Kirin sta mettendo in atto una feroce guerra contro gli umani e le popolazioni locali.

 La guerra dei fantasmi
(2005) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Takeshi CaesarYukie ItouKyosuke IzutsuKippei Shîna. Titolo originale: Shinjuku kuroshakai: Chaina mafia sensô. Genere Thriller – Giappone1995durata 100 minuti.

Il detective Kiriya Tatsuhito della polizia di Tokyo è chiamato ad indagare intorno ad alcuni omicidi nel quartiere di Shinjuku ad opera di una triade cinese comandata da Wang Zhiming. Inizialmente vende le proprie informazioni sul caso al gruppo rivale, gli Yamane, presto, però, scopre che Yoshihito, il giovane fratello avvocato, difende gli interessi della triade ed è probabilmente coinvolto in prima persona nel traffico di organi umani gestito da Wang. Proteggere il fratello diventa l’unico scopo del detective sconvolto…

 Shinjuku Triad Society
(1995) on IMDb

The Mole Song: Undercover Agent Reiji (土竜の唄 潜入捜査官 REIJI Mogura no uta – Sennyu sosakan: Reiji?) è un film del 2014 diretto da Takashi Miike.

Reiji Kikukawa, che ha un forte senso della giustizia, si è diplomato all’accademia di polizia con il punteggio più basso di sempre. Diventa un agente di polizia, ma viene improvvisamente licenziato dal capo della polizia per questioni “disciplinari”. In realtà, il licenziamento fa parte di un piano attentamente orchestrato. A Reiji viene ordinato di diventare una “talpa”, un poliziotto sotto copertura. Il suo obiettivo è Shuho Todoroki, il capo della banda Sukiyakai. Il gruppo è il più grande gruppo criminale nell’area di Kanto. A Masaya Hiura, che lavora come giovane capo di una banda affiliata a Sukiyakai, piace Reiji. Mentre attraversa varie difficoltà, Reiji si fa strada verso Shuho Todoroki.

 Mogura no uta: Sennyuu sousakan Reiji
(2013) on IMDb

Yattaman – Il film (ヤッターマン Yattāman?) è un film del 2009 diretto da Takashi Miike. La pellicola si rifà alla celebre serie anime Yattaman prodotta dalla Tatsunoko (internazionalmente nota come Yatterman). In Italia il film è stato distribuito nel 2011 al cinema tramite il distributore Officine UBU[1].

Ganchan e la sua ragazza Janet costruiscono straordinari robot e quando il mondo è in pericolo si trasformano in Yatta 1 e Yatta 2, i supereroi Yattaman. L’occasione per una nuova impresa si presenta quando la giovane Shoko chiede il loro aiuto per ritrovare il padre, scomparso in Norvegia mentre era sulle tracce di uno dei quattro frammenti della potente Pietra Dokrostone. Qualcun altro è infatti alla ricerca della mitica Pietra. Si tratta degli acerrimi nemici degli Yattaman: il trio Drombo, composto dalla bellissima e perfida Miss Dronio, e dai suoi tirapiedi Boyakki e Tonzula. I Drombo, con l’aiuto del misterioso Dottor Dokrobei ingaggiano con gli Yattaman una dura battaglia per il possesso della Dokrostone e per il destino del mondo.

 Yattaman - Il film
(2009) on IMDb

Kikoku (鬼哭, distribuito come Yakuza Demon negli Stati Uniti) è un film yakuza giapponesediretto da Takashi Miike . Il film riunisce Miike con Riki Takeuchi , che interpreta il personaggio principale.

Seiji (interpretato da Takeuchi) è cresciuto come un orfano cresciuto dal suo capo Muto. La famiglia Muto è composta solo dal boss Muto, Seiji e Yoshi e funge da ramo della più ampia famiglia Date. Quando Muto è chiamato a saldare i suoi debiti con la banda, giura invece di assassinare un alto ufficiale della famiglia rivale Tendo. Seiji si offre di eseguire lui stesso l’assassinio, ma Muto lo proibisce perché Seiji ha già scontato una condanna per omicidio di 15 anni per un colpo legato a una banda. Il giorno dopo, Muto viene arrestato per possesso illegale di arma da fuoco e condannato a scontare 2 anni di carcere.

 Kikoku
(2003) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film Da vedere 2004 con Shô AikawaKyoka SuzukiAtsuro WatabeYui IchikawaKoen KondoNaoki YasukôchiCast completo Genere Commedia – Giappone2004durata 115 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo mediamente infelice, dalla famiglia disastrata e dall’attitudine vittimista ha una sola passione: Zebraman, il supereroe protagonista di una serie televisiva di quart’ordine. Per questo passa tutto il suo tempo libero a cucirsi un costume identico a quello dell’eroe e nel disperato tentativo di vivere, anche per finta, un’identità più soddisfacente comincia a girare di notte indossandolo e atteggiandosi ad eroe. Le conseguenze sono immediatamente nefaste vista l’inettitudine del soggetto, capita però che contemporaneamente alcuni alieni stiano progettando di prendere il controllo della Terra, occasione perfetta per l’inetto di trasformarsi in eroe.

 Zebraman
(2004) on IMDb

Genere:Azione Anno:2010 Regia:Takashi Miike Attori:Shô AikawaTsuyoshi AbeRiisa NakaMasahiro Inoue Paese:Giappone

Quindici anni sono trascorsi dall’epica battaglia tra Zebraman e gli alieni…Nel 2025, Zebra City è una metropoli modello dove si sperimentano riforme politiche. Uno di questi esperimenti è “L’Ora della Zebra”. Ogni giorno alle 5:00 e alle 17:00, per cinque minuti, la legge permette ogni sorta di atto criminale! I potenziali criminali vengono annientati, e insieme a loro, anche i malati e gli anziani… Dall’entrata in vigore dell’Ora della Zebra il tasso di criminalità inizia a diminuire, rendendo Zebra City la metropoli più sicura al mondo – e finalmente il nero e il bianco sono chiaramente distinti! Sulle strade di Tokyo, completamente trasformate, Shinichi si risveglia all’improvviso: ha perso la memoria. Sono esattamente le 5:00 – comincia l’Ora della Zebra! Ed ecco che un poliziotto della Zebra-Polizia apre il fuoco contro di lui.

 Zeburâman: Zebura Shiti no gyakushû
(2010) on IMDb
Locandina Sukiyaki Western Django

Un film di Takashi Miike. Con Hideaki Ito, Masanobu Ando, Koichi Sato, Kaori Momoi, Yusuke Iseya. Azione, durata 121 min. – Giappone 2007. MYMONETRO Sukiyaki Western Django * * * - - valutazione media: 3,13 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un villaggio giapponese, in una terra molto simile al vecchio west, due gang, i Genji vestiti di bianco e gli Heike vestiti di rosso, combattono all’ultimo sangue per un forziere d’oro.
Il divertissement di Takashi Miike, che afferma di avere incontrato gli Spaghetti Western (che in giappone si chiamano Maccheroni Western) all’età di sei anni quando i genitori che guardavano i film di Sergio Leone gli regalavano pistole e speroni, è cinefilia pura. Questo è il pregio e il difetto di un film che nei primi tre minuti dà il meglio di sè. È Quentin Tarantino nell’ironica parte di Piringo, narratore, con una meravigliosa parlata inglese dalla cadenza nipponica. Lo sfondo dipinto, con quel sole perfetto e giallo fa il resto. E qui inizia il film.
Ci sono donne di metallo, sceriffi immortali, fragorosi suoni di pallottole, e tanti colori caldi, che giungono fino al rosso del sangue che scorre a fiotti. Le citazioni sono infinite, da Corbucci fino al sempiterno Sergio Leone. Takashi Miike, che fino a oggi si era confrontato con l’horror e l’inquietudine, sa dove mettere le mani, e i temi di amore e morte ricorrono anche in questo omaggio assoluto al Western all’italiana. La durata del film, circa due ore, rende gli scontri a fuoco ripetitivi, ma a salvare Sukiyaki Western Django è ancora l’amore per il cinema. L’eterno incontro delle due mani che si avvicinano strizzando l’occhio a Duello al sole sono ancora un gioiello di questo gioco che il regista giapponese e Tarantino hanno pensato qualche tempo fa proprio in un ristorante del Lido Veneziano, a dimostrazione che il sogno del cinema esiste ancora. In Oriente. In Occidente. E Leone San non potrà che sorridere, a modo suo, da qualche parte in cielo.

 Sukiyaki Western Django
(2007) on IMDb

Regia di Park Chan-wookTakashi MiikeFruit Chan. Un film con Byung-Hun LeeKyoko HasegawaAtsuro WatabeMiriam Chin Wah YeungBai Ling. Genere Drammatico – Corea del sudCorea del sudGiapponeCina2004durata 125 minuti. – MYmonetro 3,07 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dall’oriente un terzetto di mediometraggi va a comporre un film solo per duri di stomaco.
Cina: per combattere le rughe, la facoltosa signora Qing pranza spesso da zia Mei, specie di fattucchiera i cui ravioli sono un elisir di lunga vita. Il segreto è nel ripieno: carne di feti abortiti.
Corea: un regista e sua moglie vengono rapiti da una comparsa psicopatica che li tortura. Il motivo è che l’uomo non riesce ad accettare che il regista oltre che bravo, bello e ricco, sia anche buono.
Giappone: una giovane scrittrice è tormentata dal ricordo di un delitto commesso da bambina.
Gli estremorientali sembrano essersi resi conto di essere le genti più allucinate del pianeta, al momento, e decidono di unire le forze e mettere insieme questa sorta di campionario dell’efferatezza. Scegliete dal catalogo l’episodio che più vi aggrada e tuffatevi nel maelstrom della follia pura.

Three... Extremes (2004) on IMDb
Locandina Visitor Q

Un film di Takashi Miike. Con Kenichi Endo, Shungiku Uchida, Kazushi Watanabe, Shôko Nakahara Drammaticodurata 84 min. – Giappone 2001MYMONETRO Visitor Q * * 1/2 - -valutazione media: 2,92 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La famiglia Yamazaki è alla deriva: il padre, giornalista televisivo, subisce un trauma che lascia il segno, mentre la moglie tossicodipendente è alla mercé delle angherie del figlio. Almeno finché un misterioso individuo irrompe nelle abitudini degli Yamazaki e le sconvolge.
Visitor Q, o della disintegrazione e ricomposizione della famiglia giapponese. Come in un principio della termodinamica, Takashi Miike prende come esempio la più inverosimile – ma insieme paradigmatica nel suo parossismo – delle famiglie possibili, in quello che forse è il capitolo più emblematico di una filmografia sterminata. Incesto, tossicodipendenza, necrofilia, prostituzione, voyeurismo sono solo alcune delle empietà presenti in seno alla famiglia Yamazaki: una sequenza di elementi apparentemente ideale per épater les bourgeois il più possibile, non fosse che la sincerità di Miike va ben oltre simili scorciatoie, perseguendo un inatteso percorso morale. Niente sensazionalismi nel crudo digitale delle inquadrature, dedite a un malsano verismo che non arretra nemmeno di fronte alla più disgustosa delle sequenze.
Non si sa quanto siano voluti i rimandi a Teorema di Pasolini (mentre sono certi ed evidenti quelli a Crazy Family di Sogo Ishii, capostipite ideale di un sub-genere sui drammi moderni della famiglia nipponica che ha portato a risultati di eccellenza in tempi recenti, come Tokyo Sonata di Kurosawa o Love Exposure di Sono Shion), fatto sta che – eccessi a parte – esiste un fil rouge che accomuna le due opere; dove Pasolini cercava la disintegrazione del nucleo familiare in favore della libertà dell’individuo, Miike ritrova l’unità familiare, anche se nel nome della perversione. L’intervento del Visitor Q, autentico deus ex machina armato di mattone, è il fattore scatenante dell’inversione di tendenza degli apparentemente irrecuperabili Yamazaki, fenomeno che parte dalla (ri)presa di coscienza della figura materna, sorta di dea della fertilità finalmente vista come tale dal figlio frustrato e violento e dal marito fedifrago e umiliato. Ma spingersi troppo in profondità nell’analisi risulta esercizio vano almeno quanto fermarsi inorriditi al grottesco della superficie.
Takashi Miike, in special modo in Visitor Q, va assunto nella sua unicità disturbante, presentata con la naturalezza di un (non-)autore che rifiuta le convenzioni del linguaggio per offrire la sua nuda verità. Una verità spesso vergognosamente e disgustosamente illuminante sulla natura umana.

Bijitâ Q (2001) on IMDb
Poster 13 Assassini

Un film di Takashi Miike. Con Kôji Yakusho, Yusuke Iseya, Tsuyoshi Ihara, Takayuki Yamada, Sosuke Takaoka. Titolo originale Juusan-nin no shikaku. Azione, Ratings: Kids+16, durata 141 min. – Giappone, Gran Bretagna 2010. – Bim uscita venerdì 24 giugno 2011. MYMONETRO 13 Assassini * * * 1/2 - valutazione media: 3,52 su 34 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Erano anni che Takashi Miike lavorava al suo jidai geki – equivalente nipponico del genere “cappa e spada”, sovente ambientato nel periodo Tokugawa – con una cura maniacale per il dettaglio che ben conosce chi ama l’autore di Gozu. Quando Miike decide di indossare i panni “seri” (evento che capita assai di rado, visto che ogni anno gira un paio di eccessi camp, horror oppure trasposizioni di manga), per di più cimentandosi con il remake di un maestro – ieri Graveyard of Honor di Fukasaku Kinji, oggi Thirteen Assassins di Eiichi Kudo (1963) – l’iconoclasta della macchina da presa diviene modernizzatore, con immenso rispetto, della tradizione; e il capolavoro è nell’aria. Ogni inquadratura di 13 Assassins sembra il frutto di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca del frame perfetto: dolly quando è il caso di utilizzarli, primi piani e controcampi fluidi e mai gratuiti, scene corali coreografate all’esatto punto di incontro tra la tradizione jidai geki e il western di Peckinpah. Con aggiunta di un dinamismo tutto contemporaneo, che emerge prepotentemente nelle gesta dell’assassino “scemo” o nella sequenza in cui il virtuoso dei ronin utilizza una dozzina di katana per sconfiggere gli uomini dell’empio Naritsugu; proprio il villain incarna la summa del Male secondo il Takashi Miike-pensiero, perversa macchina sadomasochista di distruzione (come in una riedizione del Kakihara di Ichi the Killer) che in fondo anela ad affrontare e poi abbracciare l’estremo dolore della morte.
L’assurda carneficina di innocenti causata dalle manie di Naritsugu non può che preludere al tramonto di una società basata sul rispetto cieco delle gerarchie e del diritto di nascita, introducendo il Giappone all’età moderna. Nella parte dello ieratico leader degli assassini, invece, un Koji Yakusho per cui gli aggettivi da sprecare sono esauriti. In totale, un Miike come non se ne vedevano da tempo e forse come non si sperava di vederne più.

13 Assassins (2010) on IMDb
Locandina Ichi the Killer

Un film di Takashi Miike. Con Tadanobu Asano, Nao Omori, Alien Sun, Shinya Tsukamoto, Susumu Terajima Thriller, durata 129 min. – Giappone, Hong Kong, Corea del sud 2001. MYMONETRO Ichi the Killer * * * - - valutazione media: 3,32 su 23 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il boss Anjo viene ammazzato da un misterioso killer in maniera estremamente truculenta, ma nessuna traccia viene lasciata. Per ritrovare Anjo, convinto che sia ancora vivo, il folle e sadico Kakihara, suo vice, accetta il consiglio dell’enigmatico informatore Jijii e per questo rapisce e tortura Suzuki, capo di un banda rivale, che si dimostra però estraneo all’accaduto. Per punizione Kakihara e il suo clan vengono estradati dal sindacato della yakuza di Shinjuku. La caccia non finisce.

Ichi the Killer (2001) on IMDb

Sto rippando la versione 720p h264 rus/jap subeng da 7gb in una h265 jap subita/eng, entro un’oretta dovrebbe essere pronta

Audition - Film (1999) - MYmovies.itUn film di Takashi Miike. Con Ryo Ishibashi, Eihi Shiina, Tetsu Sawaki, Jun Kunimura, Miyuki Matsuda. Titolo originale Ôdishon. Horror, durata 111 min. – Giappone, Corea del sud 1999. MYMONETRO Audition * * - - - valutazione media: 2,39 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Takashi Miike, prolifico regista giapponese dalla media di quattro produzioni l’anno, è una mina vagante pronta ad esplodere con violenza pur di comunicare il proprio messaggio. Adattamento di un romanzo di Murakami Ryu, Audition, spesso indicato come capolavoro dell’autore, non fa eccezione rivelandosi un prodotto particolarmente estremo e di difficile catalogazione.
Un produttore cinematografico rimasto vedovo decide, dopo anni di solitudine, di risposarsi. Un suo collega ed amico organizza un’audizione di casting fittizia dove l’uomo, in principio riluttante, incontra una misteriosa giovane di cui si innamorerà follemente: la scelta sfortunamtamente si rivelerà infelice.

Audition (1999) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Mickey CurtisDaisuke IijimaHiroyuki IkeuchiAkira Ishige. Genere Drammatico – Giappone1998durata 106 minuti.

Oltre a lavorare come barista in una sala per concerti, Chuji, ragazzo dall’esistenza travagliata con la passione della musica, spaccia droga per conto della gang Okada. Una sera, però, nasconde nel retro del locale Kenji, appartenente al gruppo Hanamura, opposto agli Okada. I due diventano amici e Kenji promette a Chuji che un giorno si sdebiterà del favore ricevuto. In seguito, mentre Kenji decide di allearsi con i rivali per uccidere Hanamura e assumere il potere, Chuji inizia a suonare e diventa, con la sua band, l’attrazione principale del locale. La sera del provino, Chuji è costretto dalla propria gang ad uccidere il boss Hanamura ma, a causa del fallimento dei piani di Kenji, tradito dalla moglie del boss, si trova a fronteggiare un agguato.

 Blues Harp
(1998) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film Da vedere 2005 con Ryuhei MatsudaMasanobu AndoRyo IshibashiRenji IshibashiKenichi Endo. Titolo originale: 46 oku nen no koi. Genere Drammatico – Giappone2005durata 85 minuti. – MYmonetro 3,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tra Ariyoshi e Kazuki, imprigionati lo stesso giorno per crimini diversi, nasce un legame che va al di là delle sbarre. Regista prolifico (oltre 90 titoli in poco più di 20 anni), Takashi non è nuovo a certi sperimentalismi e qui, tra elementi metaforici stranianti e scenografie caligaresche, non si smentisce. I personaggi si trovano ingabbiati in una volta di vetro in cui passato, presente e futuro coesistono, e condividono lo stesso spazio dell’anima. Un forte simbolismo pervade l’intera opera e culmina nelle visioni di piramidi che ascendono al cielo (paradiso sognato e precluso per i crimini commessi dai protagonisti), di un carcere minimalista in stile Dogville e infernale (in cui si ripetono sempre le stesse azioni) e, infine, di un razzo pronto a partire (il cosmo, l’infinito come meta ultima di un’impossibile evasione dell’anima). Il titolo originale acquista più senso in quest’ottica: la tensione dei protagonisti verso la vita e verso quei 46 miliardi di anni d’amore, irraggiungibili persino col pensiero.

 Big Bang Love, Juvenile A
(2006) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Mickey CurtisYoshiyuki DaichiHakuryûMasatô Ibu. Titolo originale: Araburu tamashii-tachi. Genere Azione – Giappone2001durata 150 minuti.

Il gruppo Tensei, la più estesa organizzazione malavitosa della città, si sta preparando per la successione al comando. La famiglia Kaito e la gang Shirane ordiscono un piano per unire le proprie forze, inglobando anche una terza famiglia rivale, gli Yokomizo, e, una volta costituito il raggruppamento, imporsi alla direzione del Tensei. Mizushima e Muroi, i due luogotenenti dei Shirane, con un pretesto provocano la famiglia Yokomizo allo scopo di innescare una rappresaglia, far saltare vicendevolmente gli anziani leader di entrambi i gruppi e, in ultimo, proporre un’alleanza alla nuova generazione di presidenti.

 Agitator
(2001) on IMDb