Category: Biografico


Antonio Meucci, cittadino toscano, contro il monopolio Bell è una miniserie televisiva in tre puntate trasmessa dal Programma Nazionale della Rai a partire dal 4 ottobre 1970.

Diretto da Daniele D’Anza, lo sceneggiato è ispirato alla vita dell’inventore italiano Antonio Meucci e alle vicende giudiziarie che negli Stati Uniti lo opposero allo scozzese Bell per il riconoscimento della paternità dell’invenzione del telefono.

1887. Si apre il processo per l’attribuzione del brevetto per l’invenzione del telefono. Le parti sono l’italiano Antonio Meucci, emigrato e padre di molte invenzioni di quel tempo ma quasi totalmente privo di mezzi, contro il giovane inglese Alexander G. Bell, appoggiato invece dall’establishment dell’epoca. Il Meucci avrebbe brevettato una specie di telefono oltre dieci anni prima di Bell ma il processo è chiaramente a senso unico: solo un piccolo giornale, nella persona di un dinamico giornalista, è dalla parte di Meucci. Bell produce scritti, testimoni e prove circostanziate; Meucci non può ribattere che coi suoi ricordi e qualche disegno scolorito.

Antonio Meucci cittadino toscano contro il monopolio Bell (1970) on IMDb
La Settima Stanza: Amazon.it: Stein,Morgenstern, Stein,Morgenstern: Film e  TV

Regia di Márta Mészáros. Un film con Adriana AstiJan NowickiElide MelliMaia MorgensternJerzy Radziwilowicz. Genere Biografico – ItaliaFranciaPoloniaUngheria1995durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,17 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Vita tormentata e fine tragica di Edith Stein (1891-1942), filosofa ebrea, in gioventù atea poi convertita al cattolicesimo, assistente del filosofo Edmund Husserl di cui riordinò i manoscritti ( Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica , 1913). Entrò nel Carmelo di Colonia nel 1933 col nome di Benedicta a Cruce. Prelevata dai nazisti nell’agosto del 1942 a Echt (Olanda) e portata a Auschwitz dove morì il giorno dopo il suo arrivo. Scritto con Roberta Mazzoni ed Eva Pataki, punta sul versante privato di quest’intellettuale ruvida e fiera, beatificata dalla Chiesa di Roma: i difficili rapporti con la madre, che la considera una rinnegata, e gli innamorati, quelli con la sorella Rosa che condivide la sua sorte. Date le premesse (anche produttive), i toni edificanti prevalgono su quelli espressivi, soprattutto nella parte centrale. M. Morgenstern, attrice teatrale rumena, è comunque all’altezza del personaggio. Il titolo si riferisce alle sette stanze o tappe dell’ascesi carmelitana, secondo la spagnola Teresa d’Avila. La settima è la camera a gas.

The Seventh Room (1995) on IMDb
I ragazzi di via panisperna

Un film di Gianni Amelio. Con Mario AdorfAndrea ProdanLaura MoranteVirna LisiEnnio Fantastichini. continua» BiograficoRatings: Kids+16, durata 180 min. – Italia 1988MYMONETRO I ragazzi di via Panisperna ***1/2- valutazione media: 3,84 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

E’ la storia di Enrico Fermi, di Ettore Majorana e del gruppo dei giovani che misero le basi, in un laboratorio romano, per la nuova era nucleare. In particolare è la storia di Majorana, la personalità forse più brillante e certo più enigmatica del gruppo, misteriosamente scomparso poco prima della guerra. Gianni Amelio, dopo un silenzio di cinque anni, ci dà uno dei film più stimolanti della stagione (rende appassionante un argomento che la maggior parte degli spettatori non ha mai digerito nemmeno sui banchi del liceo).

I ragazzi di via Panisperna (1988) on IMDb

Regia di Alejandro Jodorowsky. Un film Da vedere 2016 con Brontis JodorowskyAdan JodorowskyPamela FloresJeremias HerskovitsKaori ItoCast completo Titolo originale: Poesía sin fin. Genere BiograficoDrammaticoFantasy – CileFrancia2016durata 128 minuti. Uscita cinema giovedì 18 gennaio 2018 distribuito da Mescalito Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,88 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Santiago del Cile, al debutto degli anni Cinquanta. Alejandro Jodorowsky ha vent’anni e il desiderio di diventare poeta contro il parere del padre che lo sogna medico, ricco e borghese. Intrappolato nell’ennesima riunione di famiglia, recide (letteralmente) l’albero genealogico e ripara in una comune di artisti avanguardisti per coltivare finalmente il desiderio ardente. Ispirato dai più grandi maestri della moderna letteratura Latino Americana (Enrique Lihn, Stella Díaz, Nicanor Parra) e immerso nella sperimentazione poetica, Alejandro farà la sua rivoluzione culturale.
Con Poesia senza fine, Alejandro Jodorowsky invita lo spettatore al viaggio. Un viaggio introspettivo che pesca ancora una volta nella sua biografia e nel suo universo fantasmatico, dischiudendo la stagione rocambolesca dell’adolescenza e muovendo verso l’età adulta delle prime espressioni artistiche, dei primi turbamenti sentimentali.

Opera immensa, audace e generosa, Poesia senza fine comincia dove si interrompe La danza della realtà, cronaca dell’infanzia cilena dell’autore. Se la madre canta sempre il suo ruolo come in un film di Jacques Demy e il padre, tiranno domestico, vende ancora lingerie umiliando i poveri, a ‘crescere’ è Alejandrito, eroe adolescente, esaltato e scapigliato che chiude coi genitori e abbraccia la carriera di poeta.

Jodorowsky prosegue il racconto giocoso e caricaturale della sua esistenza, inventando e reinventando un altro cinema, personale, libero, senza limiti. Un cinema taumaturgico abitato da creature fantastiche che sembrano fuggite dall’immaginario felliniano. Poeti, clown, nani, ballerine e giocolieri scendono in pista per salvare quello che possono con un atto poetico prodigioso. Su tutti dominano Stella Díaz (Pamela Flores), poetessa dai seni opulenti e i capelli rossi, che inizia Alejandrito al sesso e alla bellezza aggrappata a un’erezione senza fine, Enrique Lihn (Leandro Taub) compagno di notti liriche ed alcoliche che interpreta la poesia in azione e prosegue ‘tutto dritto’ fino al mattino, Pequeñita (Julia Avedano), nana che vuole crescere con l’amore. L’incontro del protagonista con gli amici poeti ridefinisce la sua vita e ridimensiona il terrore e l’orrore del quotidiano. Perché per Jodorowsky l’immaginario è nostro amico e aiuta a riconciliarsi col dolore. Il nostro, il suo. E a questo titolo Brontis e Adan Jodorowsky, figli di Alejandro, impersonano nel film i padri e figli in divenire, l’emanazione simbolica (e incarnata) che contiene la soluzione del trauma.
Vero e proprio atto psicomagico, l’autore stana il conflitto e lo scioglie intervenendo fisicamente nel film, prendendo per mano il tormento dei personaggi e gettando una luce sentimentale sull’ombra tumultuosa della sua creazione. Tra fantasmi e realtà, per Jodorowsky nessuna verità può essere enunciata fuori da questa alleanza, l’autore abbraccia il giovane uomo che fu col padre, convertendo in poesia i gesti di violenza e le parole odiose che segnarono il loro congedo. Perché lo scopo della poesia è fare del mondo un posto migliore, anche molto tempo dopo, anche quando è troppo tardi. La poesia è tutto quello che crea, e per estensione quello che ci crea.

Endless Poetry (2016) on IMDb

Regia di Ava DuVernay. Un film Da vedere 2014 con David OyelowoTom WilkinsonCuba Gooding Jr.Alessandro NivolaCarmen EjogoCast completo Titolo originale: Selma. Genere BiograficoDrammaticoStorico – Gran Bretagna2014durata 127 minuti. Uscita cinema giovedì 12 febbraio 2015 distribuito da Notorious Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 3,48 su 41 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Storia dell’anno decisivo – il 1965 – del movimento per i diritti civili degli afroamericani, nato nel 1955 a Montgomery (Alabama) dal rifiuto di Rosa Parks di cedere il posto su un autobus a un bianco, e di cui divenne guida Martin Luther King, pastore di una chiesa battista della città, sostenitore della disobbedienza civile non-violenta. Un anno dopo la marcia a Washington (28/8/63), resa famosa dal discorso “I have a dream”, King riceve a Stoccolma il Nobel per la pace (10/12/64), e sceglie la cittadina di Selma per dar inizio alla campagna finale per l’esercizio effettivo del diritto di voto da parte dei neri dell’Alabama, burocraticamente impedito dai funzionari bianchi. Il governatore segregazionista Wallace, la polizia locale e il Ku Klux Klan fanno scorrere molto sangue, e non solo dei neri. Al suo 3° lungo, la DuVernay mette a segno 3 colpi da maestra: 1) girare un bio-pic corale in cui M.L. King è un individuo eccezionale, certo, ma solo in quanto interprete ed espressione di un movimento collettivo; 2) utilizzare la potenza di una sineddoche, cioè narrare la vita di King e la storia del movimento antisegregazionista attraverso la parte che ne rappresenta più intensamente il tutto; 3) mostrare l’incubazione, all’interno del movimento dei neri, di quello delle donne, trascendendone così la particolarità a favore di un’idea universale di liberazione senza fine né confini. Molti momenti di autentica commozione che raggiunge l’apice nella perforante sequenza della carica della polizia, a piedi e a cavallo, contro gli inermi manifestanti sul ponte Edmund Pettus nel bloody sunday del 7/3/65. 2 nomination agli Oscar per la fotografia (Bradford Young) e la canzone originale (John Legend) (già vincitrice di un Golden Globe), ma nessuna né per la DuVernay, né per Oyelowo. Indecente.

Selma (2014) on IMDb

Locandina italiana Man on the MoonUn film di Milos Forman. Con Jim Carrey, Danny DeVito, Courtney Love, Paul Giamatti, David Koechner Biografico, durata 118 min. – USA 1999. MYMONETRO Man on the Moon * * * 1/2 - valutazione media: 3,98 su 28 recensioni di critica, pubblico e dizionari

La storia di Andy Kaufman, una sorta di comico di rottura, forse geniale, forse idiota, forse dotato, forse cialtrone. Passava dall’imitazione di Elvis alla lettura integrale, davanti a un pubblico letteralmente addormentato, de Il Grande Gatsby di Fitzerald. Morì di cancro dopo aver inutilmente visitato quei guaritori orientali cialtroni come lui. Davvero bravo Carrey, che non sarà simpatico a tutti, ma è ormai un attore vero. Forman ci sa sempre fare, anche se è lontano dalla qualità dei suoi copolavori: Il cuculo, Amadeus.

 Man on the Moon
(1999) on IMDb
The Aviator: Amazon.it: Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett, Martin Scorsese,  Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett: Film e TVUn film di Martin Scorsese. Con Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett, Kate Beckinsale, John C. Reilly, Alan Alda.Biografico, Ratings: Kids+13, durata 160 min. – USA, Giappone 2004. – 01 Distribution uscita venerdì 28 gennaio 2005. MYMONETRO The Aviator * * * 1/2 - valutazione media: 3,75
.
Gli anni d’oro dell’eccentrico miliardario Howard Hughes, industriale, produttore, regista, progettista e aviatore, ma ancora più celebre per i suoi amori per le dive più belle e famose dell’epoca.
 The Aviator
(2004) on IMDb

OFDb - Ikite wa mita keredo: Ozu Yasujirô den (1983)Director: Kazuo Inoue Writers: Kazuo Inoue (screenplay), Kazuo Inoue (structure) | 2 more credits » Stars: Ineko Arima, Chikage Awashima, Shôhei Imamura

An extremely lovely tribute to Ozu, on the 20th anniversary of his death. It uses a combination of footage from vintage films and new material (both interviews and Ozu-related locations) shot by Ozu’s long-time camera-man (who came out of retirement to work on this). Surprisingly (or perhaps not), it focuses less on Ozu’s accomplishments as a film-maker than on his impact on the lives of the people he worked with. One of the best films of this type I’ve ever seen.

 

I Lived, But... (1983) on IMDb

Locandina italiana LincolnUn film di Steven Spielberg. Con Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader. Biografico, Ratings: Kids+13, durata 150 min. – USA, India 2012. – 20th Century Fox uscita giovedì 24 gennaio 2013. MYMONETRO Lincoln * * * 1/2 - valutazione media: 3,78 su 134 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Negli ultimi quattro mesi della sua vita, Abraham Lincoln cambiò la storia dell’umanità ponendo legalmente fine alla schiavitù dei neri d’America. L’ottenimento dell’approvazione del 13° Emendamento in discussione alla Camera dei Rappresentanti richiese una battaglia ardua ed estenuante, condotta contro il tempo e nell’ambito di una devastante guerra civile: una guerra nella guerra che lo coinvolse totalmente, come Presidente, come padre, marito e come uomo.
Al cinema, come nella letteratura, esistono due grandi strade: da un lato ci sono le pellicole che si lasciano impressionare, evitando il più possibile d’intervenire sulla realtà, e dall’altro ci sono le pellicole che impressionano, costruendo una narrazione ad hoc. Che il cinema di Spielberg appartenga a questa seconda categoria non è un mistero, eppure questa volta, più che in precedenza, quest’appartenenza è ribadita apertamente. “Noi siamo balenieri”, dice Lincoln, citando uno dei maggiori romanzi americani, quel “Moby-Dick” che narra appunto di una missione che non dà scampo, che non si può abbandonare nemmeno di fronte alle richieste più razionali (qui neppure davanti all’ipotesi della cessione immediata di un conflitto che ha già versato una quantità disumana di sangue). Inoltre, nel caso non fosse abbastanza chiaro, Spielberg fa di Lincoln un racconta storie, ovvero un narratore, qualcuno che, per analizzare la realtà, ha bisogno di passare dal filtro dotato di ordine e di senso del racconto.
Con l’aiuto fondamentale della sceneggiatura di Kushner (già autore del meraviglioso Munich), il regista ci invita dunque dentro un grande romanzo, dove ogni personaggio ha il suo momento ma tutti convergono come falene verso un’unica luce, emanata dal protagonista. L’impresa, tentata e superata, è quella di rendere intima e interiore una questione di giustizia e di politica universale. Man mano che il film si dipana, infatti, appare sempre più evidente come per Lincoln, che all’epoca dei fatti era già un leader molto amato, far passare l’emendamento non fosse un obiettivo accessorio né il frutto di una fortunata coincidenza: ne andava della sua identità storica e privata, dice il film, che sovrappone alla perfezione i piani.
Come un dagherrotipo, che richiede un certo tempo di esposizione, Lincoln abbisogna di tutta la sua durata per restituire un ritratto integro, che, prima che di un uomo, è soprattutto il ritratto di una visione politica. Una visione che combina idealismo e realpolitik, illuminando due fattori fondamentali: da un lato, la statura eccezionale dell’essere umano (che in termini cinematografici si traduce nella scelta di un attore come Daniel Day-Lewis), dall’altro la capacità di guardare al di là delle convenienze (è suo figlio forse diverso dagli altri figli, che sta sacrificando sul campo come mosche?) e di usare quasi ogni mezzo, se il fine è di natura superiore.
Non si può, perciò, pensare che il film di Spielberg non parli, oltre che del passato, anche al presente e al futuro.

Lincoln (2012) on IMDb

Un film di Ron Howard. Con Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Paul Bettany, Christopher Plummer. Biografico, durata 140 min. – Gran Bretagna 2001. MYMONETRO A Beautiful Mind * * * 1/2 - valutazione media: 3,90 su 69 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

È proprio capace di tutto l’australiano Russell Crowe. E dicono che si è ormai collocato saldamente nella parte alta della top list delle star hollywoodiane per merito distinto. Perché l’ombroso attore con aspirazioni di musicista rock (sempre a Berlino è stato presentato il documentario Texas in cui si esibisce con la sua band come già fece a Sanremo) è in grado di interpretare i personaggi più diversi con grande abilità trasformistica infondendo loro quelle doti di umanità che sembrerebbero un po’ difettare al Russell divo. Che è passato dallo scardinatore di multinazionali del tabacco di The Insider al “generale che divenne schiavo” de Il gladiatore mostrando anche come fosse possibile sostenere un film medio come Rapimento e riscatto grazie a un’interpretazione volutamente sottotono che non poteva non ricordare il grande Bogart.
Ora è di nuovo in corsa con A Beautiful Mind, il film che lo vede di nuovo sugli schermi di tutto il mondo nei panni del matematico John Forbes Nash. L’azione ha inizio all’Università di Princeton nel 1947 in cui Nash si distingue come studente introverso ma intellettualmente brillante. Una serata in un locale e una sfida in relazione a una ragazza bionda (che lo vede soccombere) gli danno l’idea per un saggio sui principi matematici di competizione che annullerà tutti gli studi precedenti. Accolto con tutti gli onori al prestigioso MIT John si vede anche offrire il delicato incarico di decodificatore di codici segreti in un periodo delicato come quello più teso della Guerra Fredda tra Usa e Urss. Sposato con una bella e intelligente studentessa, Alicia, lo scienziato cade progressivamente in uno stato ossessivo che verrà diagnosticato come schizofrenia paranoide.
Il regista Ron Howard (Apollo 13, Il Grinch) lavora con grande abilità sulle allucinazioni del protagonista e quindi è meglio non rivelare troppo sugli sviluppi della vicenda. Ciò che invece non va taciuto è che John Forbes Nash ricevette nel 1994 il Premio Nobel e che tutti i pettegolezzi su una sua presunta omosessualità, che il film non menzionerebbe, nulla tolgono alla straordinarietà di un’interpretazione che vede Crowe compiere un’operazione di mimesi progressiva che lo vede passare da una normalità un po’ chiusa in se stessa ai gesti che rivelano il disturbo psichico ma non cancellano l’intelligenza e l’acume di battute talvolta fulminanti. È vero che lo scienziato pazzo gode di numerose presenza nei film horror o di fantascienza ma i matematici (a meno che siano giovani come Will Hunting) hanno l’handicap di occuparsi di una materia poco ’emotiva’. Il camaleontico Russell riesce però, con la sua voce profonda che speriamo rispettata dal doppiaggio, a farci commuovere anche sui logaritmi. Scusate se è poco. 

A Beautiful Mind (2001) on IMDb
Locandina italiana The Wolf of Wall Street

Un film di Martin Scorsese. Con Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Kyle Chandler. Biografico, Ratings: Kids+16, durata 180 min. – USA 2013. – 01 Distribution uscita giovedì 23 gennaio 2014. – VM 14 – MYMONETRO The Wolf of Wall Street * * * 1/2 - valutazione media: 3,94 su 255 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Film di 3 ore con 8 personaggi principali (DiCaprio, strepitoso protagonista assoluto), che nasce dal libro omonimo e autobiografico di Jordan Belfort, sceneggiato da Terence Winter: è la storia vera di un Robin Hood che ruba ai ricchi per dare a sé stesso, un uomo che vola su un elicottero personale, possiede 8 auto di lusso, veleggia su uno yacht di 50 m, colleziona conti da 700 000 dollari per alberghi e prostitute, inghiotte ogni giorno una quantità di pastiglie fra sedativi e farmaci vari, mescolati con morfina e cocaina. Poi arriva la débacle ma, alla fine, non paga nemmeno un prezzo troppo alto: restituisce una parte di soldi, scrive un libro e diventa protagonista di un film. La Giustizia non esiste. Scorsese racconta il tutto con alto livello di follia, intensità e umorismo: “… ha il dono di prendere qualcosa di scritto in una pagina e di renderlo un capolavoro di narrazione visiva. Ha creato uno tsunami di follia” (T. Winter). È un film, insieme, onesto e divertente.

 The Wolf of Wall Street
(2013) on IMDb

Un film di Abel Gance. Con Gina Manés, Albert Dieudonné, Vladimir Roudenko, Gina Manés Titolo originale Napoléon. Storico, durata 317′ min. – Francia 1927. MYMONETRO Napoleone * * * * - valutazione media: 4,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il film narra la prima parte della vita di Napoleone Bonaparte, dal 1781 quando dodicenne frequenta il collegio militare, passando per il 1789 quando partecipa, da ragazzo, alla presa della bastiglia, il 1792 quando era quasi diventato colonnello dell’esercito, fino al 1796 quando diventò generale, e fece la Campagna d’Italia.

Napoleon (1927) on IMDb
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è download.png

Risultati immagini per Therese filmUn film di Alain Cavalier. Con Catherine Mouchet, Helene Alexandridis, Aurore Prieto Biografico, Ratings: Kids+16, durata 90′ min. – Francia 1986. MYMONETRO Thérèse * * * * - valutazione media: 4,00 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

È la storia di Thérèse Martin, nata nel 1873 ad Alençon, che, entrata sedicenne nel convento di Lisieux seguendo l’esempio delle due sorelle, vi morì di tubercolosi nel 1897. Fu elevata agli altari nel 1925 col nome di Santa Teresa di Lisieux. È il caso raro di un film laico, appoggiato più all’antropologia che alla psicologia, che, attraverso la leggerezza e la concretezza della vita quotidiana, suggerisce il senso del sacro, la religione vissuta come energia dell’amore. Premio speciale della giuria a Cannes e 6 premi César.

Thérèse (1986) on IMDb
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è download.png
Locandina Nicola e Alessandra

Un film di Franklin J. Schaffner. Con Laurence OlivierMichael JaystonJanet SuzmanBrian Cox Titolo originale Nicholas and AlexandraStoricodurata 183 min. – Gran Bretagna 1971MYMONETRO Nicola e Alessandra ****- valutazione media: 4,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Biografia dell’ultimo zar di tutte le Russie. Bravo padre, marito innamorato dell’imperiosa e nevrotica Alessandra, vede frantumarsi, per debolezza e miopia politica, il regno lasciatogli dal padre.

Nicholas and Alexandra (1971) on IMDb
Poster 1 - Titanic

Regia di James Cameron. Un film Da vedere 1997 con Leonardo DiCaprioKate WinsletBilly ZaneKathy BatesFrances FisherGloria StuartCast completo Genere Drammatico, – USA1997durata 194 minuti. Uscita cinema lunedì 8 ottobre 2018 distribuito da QMI. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,08 su 14 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il Titanic impiegò 2 ore e 40 minuti per colare a picco dopo la collisione con un iceberg nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912. Il canadese Cameron ha rievocato la tragedia in 3 ore e 14 minuti di cui poco più di un’ora riguarda l’affondamento. Il resto racconta il prima e il poi, con un prologo nel regno dei morti, a 4000 metri di profondità oceanica nel 1996 e un epilogo zuccheroso in paradiso, entrambi di carattere onirico, ma in modo diverso. È una storia d’amore tra il proletario Jack e l’aristocratica Rose sotto il segno della morte, un fiammeggiante melodramma romantico che si spegne nelle acque gelide dell’Atlantico. Cineasta dai codici filmici forti, Cameron vi fonde il melodramma, il catastrofico e l’epico nel contesto della rigorosa cronaca di una tragedia colposa, indicando gli errori tecnici, le responsabilità umane, le smanie da prima pagina, le viltà, la divisione in classi. Si presta così a molti percorsi interpretativi: il politico, il sociale, lo storico, il simbolico, il filmico, il metacinematografico, il tecnologico. Come e più che nei film precedenti del regista, gli effetti speciali sono al servizio della storia e dei personaggi: un mezzo e non un fine. È il film dei primati: per i 200 milioni di dollari di costo (ma meno di Cleopatra , 1963); per il sovraccosto (60-70 milioni più del preventivo); per gli incassi (i più alti in senso assoluto, ma al 22° posto in termini relativi, cioè in numero di spettatori); per gli 11 Oscar (eguagliando Ben Hur): film, regia, fotografia (Russell Carpenter), scene (Peter Lamont, Michael Ford), costumi (Deborah Lynn Scott), montaggio, musiche (James Horner), suono, effetti sonori, effetti speciali visivi, canzone (“My Heart Will Go on”, cantata da Céline Dion). K. Winslet doppiata da Chiara Colizzi, L. DiCaprio da Francesco Pezzulli. Al film lavorarono più persone di quante ne furono imbarcate nel 1912 sulla nave.

Titanic (1997) on IMDb

Regia di John Ford. Un film Da vedere 1939 con Henry FondaWard BondAlice BradyArleen WhelanSpencer ChartersRichard CromwellCast completo Titolo originale: Young Mr. Lincoln. Genere Biografico – USA1939durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

La giovinezza di Abraham Lincoln (1809-65), la perdita di Ann Rutledge, la scelta della professione di avvocato, come bloccò un linciaggio e dimostrò l’innocenza di un giovane accusato di omicidio. È il film più mitico di J. Ford, regista che spesso si è occupato della creazione del mito e dei suoi valori. Lincoln è visto come “una figura lontana e passiva, un personaggio mitico per il suo modo di essere e non per il suo divenire” (J.A. Place). “Esiste” già – nella Storia, nelle nostre conoscenze e nel mito – e alla fine è cambiato di poco. È l’uomo che sa, e non apprende. La sua presenza determina l’azione più che farne parte: è il grande unificatore e mediatore. Col suo passo lento e la puntigliosa rievocazione d’epoca, è un film ammirevolmente stilizzato. Una delle opere che restano.

Young Mr. Lincoln (1939) on IMDb

Acquista Gandhi - Microsoft Store it-ITUn film di Richard Attenborough. Con Ben Kingsley, Candice Bergen, Edward Fox, Ian Bannen, Martin Sheen. Biografico, Ratings: Kids+13, durata 188′ min. – Gran Bretagna 1982. MYMONETRO Gandhi * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vita, attività politica e morte di Mohandas Karamchand Gandhi (1869-1948): studi a Londra, apprendistato in Sudafrica, attività politica, digiuni di protesta, morte violenta per mano di un bramino e solenni funerali. Nell’impersonare il grande apostolo dell’indipendenza dell’India e della non violenza, Kingsley è straordinario. Appartenente alla categoria dei colossi con un’idea, il film è coinvolgente, convincente, un po’ didattico. 8 premi Oscar: film, regia, Kingsley, sceneggiatura (John Briley), fotografia, costumi, scenografie, montaggio.

 Gandhi
(1982) on IMDb
Lola Montès: Amazon.it: Martine Carol, Peter Ustinov, Anton Walbrook, Henri  Guisol, Lise Delamare, Oscar Werner, Paulette Dubost, Ivan Desny, Max  Ophüls, Martine Carol, Peter Ustinov: Film e TV

Regia di Max Ophüls. Un film Da vedere 1955 con Peter UstinovIvan DesnyAnton WalbrookMartine CarolOskar WernerWill Quadflieg. Genere Biografico – FranciaGermania1955durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 6 recensioni.

Dal romanzo La vie extraordinaire de Lola Montès di R. de Cecil Saint-Laurent, adattato da Jacques Natanson, Annette Wademant e Ophüls. Maria Dolorès Porriz y Montez, contessa di Lansfeld, rievoca in 7 momenti i suoi prestigiosi amori (Liszt, Luigi I di Baviera ecc.) e le sue pene. È il capolavoro (e una sorta di testamento) dello squisito, geniale M. Ophüls, l’opera dove – sullo sfondo di una sfarzosa scenografia di teatro nel teatro – sono riassunti i suoi temi al cui centro campeggia la donna-spettacolo. In un giuoco tragico e simultaneo di presente e passato, di finzione e vicende reali, di esibizionismi scandalistici e doloroso martirio, dietro il sontuoso apparato decorativo c’è la realtà di un personaggio, la sua verità interiore, come in ogni autentico spettacolo barocco. Ha una debolezza di fondo: la scelta di M. Carol. Nel dicembre 1955 a Parigi dà scandalo, spacca la critica in due fazioni, rischia di rovinare i produttori che ne riducono di 30′ la durata. Ripreso nel 1968 e accolto, quasi all’unanimità, come un trionfo. In originale girato in 3 lingue (francese, inglese, tedesco). Fotografia (Cinemascope, Eastmancolor): Christian Matras. Restaurato dalla Cinémathèque di Parigi grazie al digitale, e ridistribuito in Francia nel dicembre 2008.

Lola Montès (1955) on IMDb

Regia di Michael Curtiz. Un film Da vedere 1942 con James CagneyJoan LeslieWalter HustonRosemary De CampJeanne Cagney. Titolo originale: Yankee Doodle Dandy. Genere Biografico – USA1942durata 126 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Vita, imprese, successi, affetti di George Michael Cohan (1878-1942), attore, autore, compositore, ballerino, una vera istituzione del teatro americano, il primo uomo di spettacolo a vedersi, da vivo, dedicare un film biografico. Per molti critici americani, un vero capolavoro nel suo genere; per noi europei un tantino troppo sentimentale e patriottico. Vale, comunque, soprattutto per l’interpretazione (premiata con un Oscar insieme alla direzione musicale e al suono) di J. Cagney: grande, grandissimo attore. Osservatelo come canta e balla la canzone del titolo originale: “Yankee Doodle Dandy”. Contagioso.

Yankee Doodle Dandy (1942) on IMDb
Lassu' Qualcuno Mi Ama (Restaurato In Hd): Amazon.it: Newman, Sloane,  Mcqueen, Pierangeli, Newman, Sloane, Mcqueen, Pierangeli: Film e TV

Un film di Robert Wise. Con Everett Sloane, Paul Newman, Steve McQueen, Pier Angeli, Eileen Heckart.Titolo originale Somebody up There Likes me. Biografico, Ratings: Kids+16, b/n durata 113 min. – USA 1956. MYMONETRO Lassù qualcuno mi ama * * * 1/2 - valutazione media: 3,98 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
La storia romanzata del famoso boxeur italo-americano Rocky Graziano, che visse una giovinezza aspra tra un riformatorio e l’altro prima di divenire campione di fama mondiale. Il matrimonio con Norma e la nascita di una bambina non bastano a renderlo felice, quando in un mondo corrotto e mafioso come quello del pugilato arrivano a sbandierare il suo triste passato. Ma il pubblico fedele non lo abbandona.

 Lassù qualcuno mi ama
(1956) on IMDb