Archive for Aprile 11th, 2024


Regia di Theodoros Angelopoulos. Un film con Bruno GanzIsabelle RenauldFabrizio BentivoglioAchileas SkevisLazaros AndreouCast completo Titolo originale: Mia eoniotita ke mia mera. Genere Drammatico – ItaliaGrecia1998durata 130 minuti. – MYmonetro 2,50 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Alexandros, un poeta ed intellettuale greco in età avanzata, è pronto a lasciare la casa sul mare di Salonicco dove ha sempre vissuto, per affrontare un ricovero, forse addirittura definitivo, in ospedale.

Ritrovata per caso una lettera della moglie Anna in cui descrive un giorno d’estate di trent’anni prima, Alexandros comprende di essere giunto a un punto di svolta della propria vita e, complice l’incontro con un bambino albanese immigrato clandestinamente, comincia un viaggio senza meta, unicamente per raccogliere – e far quadrare – sentimenti e suggestioni del passato con la malinconia del tempo presente.

Eternity and a Day (1998) on IMDb

Potrebbere un vhsrip ma non sono sicuro e tra l’altro è l’unica versione che ho trovato.

Risultati immagini per Il Prigioniero

Il prigioniero è una serie televisiva britannica del 1967 di genere fantascientifico (più precisamente fantapolitico), interpretata da Patrick McGoohan, creata dallo stesso McGoohan e George Markstein. McGoohan inoltre ha scritto e diretto parecchi episodi, spesso sotto uno pseudonimo.
Il personaggio principale è un ex-agente segreto del governo britannico, che immediatamente dopo le sue dimissioni viene imprigionato in un piccolo villaggio con abitazioni e monumenti in stile mediterraneo, situato in una località sconosciuta, dove «con le buone o con le cattive» i capi del Villaggio cercheranno di carpirgli le ragioni delle sue dimissioni. Il protagonista si ritrova quindi privato dei più elementari diritti, persino del nome, visto che tutti si rivolgono a lui chiamandolo Numero 6 (spettatore compreso, dato che il vero nome del protagonista non viene mai rivelato). Per tutta la durata della serie, Numero 6 si ribella ai tentativi dei suoi rapitori di piegare la sua volontà, e tenta con tenacia sia la fuga, sia d’infrangere i segreti che lo circondano. In particolare, cercherà di scoprire l’identità del misterioso Numero 1, dal quale i capi del Villaggio (i Numero 2, che cambiano in ogni episodio) prendono ordini.

The Prisoner (1967) on IMDb
Risultati immagini per Tarzan l'Uomo Scimmia

Un film di Woody Van Dyke. Con Maureen O’Sullivan, Johnny Weissmuller, Forrester Harvey, Neil Hamilton. Titolo originale Tarzan, the Ape Man. Avventura, b/n durata 99′ min. – USA 1932. MYMONETRO Tarzan l’uomo scimmia * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Raggiunto in Africa dalla figlia Jane, un commerciante inglese con un socio va alla ricerca, a scopo di lucro, del leggendario cimitero degli elefanti. Incontrano Tarzan. Dopo la morte del padre, Jane rimane a fare la compagna. È il 1° dei Tarzan sonori e dei 12 film (l’ultimo del 1948) di J. Weissmuller _ bello, atletico e agile _ che era stato per qualche anno in piscina l’uomo più veloce del mondo. Qualche brivido erotico nelle scene “Tu Jane, io Tarzan”, più di una crudeltà nelle numerose uccisioni di bestie selvagge, pigmei a centinaia (in gran parte nani), ritmo alacre, spettacolare e infedelissimo a Edgar Rice Burroughs (1875-1950). Diverse sequenze documentaristiche, tratte dal materiale inutilizzato di Trader Horn (1931) dello stesso W.S. Van Dyke II, furono inserite col ricorso al trasparente. L’entrata in scena di Tarzan, dopo mezz’ora, è una delle più fascinose del cinema hollywoodiano avventuroso. Esiste una versione colorizzata con un nuovo doppiaggio.

Tarzan the Ape Man (1932) on IMDb
Risultato immagini per Star Trek: Serie Classica

Star Trek è una serie televisiva statunitense di fantascienza ideata da Gene Roddenberry nel 1964 e prodotta a partire dal 1966. È l’opera prima con cui nasce l’universo fantascientifico di Star Trek, alla quale hanno fatto seguito altre serie televisive, film e opere letterarie.

Esordì negli Stati Uniti, paese di produzione, l’8 settembre 1966 sul canale televisivo NBC.[1] Trasmessa per tre stagioni televisive successive, si concluse, dopo 79 episodi, il 3 giugno 1969.[2] Fu una delle poche serie americane che ha avuto due episodi pilota, Lo zoo di Talos (The Cage) e Oltre la galassia (Where No Man Has Gone Before).

Girata con un “budget” limitato, ebbe tra i suoi sceneggiatori alcuni scrittori divenuti celebri, tra i quali Theodore Sturgeon, Robert Bloch e Richard Matheson. Grazie alla filosofia e alle intuizioni del suo produttore Gene Roddenberry, si presentava estremamente moderna e innovativa nei contenuti, da un punto di vista sociale e tecnologico.

La serie non riscosse subito un grande successo di pubblico: solo in seguito, anche grazie alla passione dei fan, divenne un “cult” e un fenomeno di costume, oggetto (assieme alle serie successive) del fandom più esteso a livello mondiale che si conosca.[3][4][5]

Per distinguerla dalla serie televisiva animata del 1973 e dalla prima pellicola cinematografica del 1979, che presentano il medesimo titolo, in Italia viene indicata con Star Trek – La serie classica o Star Trek – La serie originale, oppure con la sigla ST:TOS o TOS (da Star Trek: The Original Series, il nome con cui viene indicata nei Paesi di lingua inglese sempre per distinguerla dalle altre opere con il medesimo titolo).

La serie è ambientata tra gli anni 2266 e 2269, in un ipotetico futuro in cui i terrestri si sono riuniti nel governo mondiale della Terra Unita e sono entrati in contatto con altre forme di vita senzienti residenti nella Via Lattea, arrivando a promuovere con essi la nascita della Federazione Unita dei Pianeti.

La serie narra le avventure della nave stellare federale USS Enterprise (NCC-1701) e del suo equipaggio, nella sua missione quinquennale di esplorazione nel cosmo alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, “fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima” (“To boldly go where no man has gone before”).

Star Trek (1966) on IMDb
Locandina Addio mia concubina

Un film di Chen Kaige. Con Leslie Cheung, Zhang Fengyi, Gong Li Titolo originale Bawang bieji. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 170 min. – Cina, Hong Kong, Taiwan 1993. MYMONETRO Addio mia concubina * * * - - valutazione media: 3,38 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il titolo è preso da un’opera cinese dei primi del Novecento, scritta da Mei Lanfang. Il regista cinese Chen Kaige vive a New York, trapiantato da vero intellettuale. E il film, un affresco politico nascosto sotto la patina del melodramma, media la cultura cinese con lo stile registico occidentale. Non è certo una pecca, specialmente se il risultato, come in questo caso, è lusinghiero. Due bambini diventano amici mentre apprendono la durissima arte dell’attore. Infatti in Cina per calcare il palcoscenico si deve sottostare a regole durissime. Una volta scelti come attori per una famosa opera con protagonisti un re e la sua concubina le loro vite cambiano. L’attore che interpreta il personaggio femminile si immedesima a tal punto da diventare geloso e pericoloso quando l’amico si innamora di una prostituta. Tra intrecci politici e sentimentali si giunge alla tragedia. Bravi tutti gli interpreti principali, soprattutto Leslie Cheung e Gong Li, e una lode al direttore della fotografia, Gu Changwei.

Farewell My Concubine (1992) on IMDb

I dieci comandamenti è stato uno spettacolo televisivo ideato e condotto da Roberto Benigni, andato in scena dal Palastudio di Cinecittà su Rai 1, trasmesso in onda in diretta il 15 e 16 dicembre 2014 e riproposto in replica su Rai 5 il 25 dicembre successivo. È dedicato alla lettura dei dieci comandamenti, con l’obiettivo di riuscire a spiegare in maniera chiara e semplice il significato delle tavole che, secondo la BibbiaDio diede a Mosè.

Tutto Dante è uno spettacolo teatrale di Roberto Benigni, avente come momento centrale l’esegesi della Divina Commedia di Dante Alighieri, accompagnata anche da satira di argomento più attuale.
Lo spettacolo ha debuttato nel giugno 2006 nel teatro romano di Patrasso in Grecia dove Benigni ha declamato e spiegato il canto di Ulisse, il XXVI dell’Inferno, ottenendo una buona accoglienza del pubblico.
A luglio 2006 lo spettacolo ha avuto luogo per 13 sere in piazza Santa Croce a Firenze dove, accanto alla statua di Dante e di fronte alla grande basilica, su un palco montato per lo spettacolo, ogni sera Benigni ha recitato – uno per serata – tredici canti della Divina Commedia di Dante Alighieri: in particolare, i canti scelti per queste serate erano i primi dieci, il XXVI e il XXXIII dell’Inferno e il XXXIIIdel Paradiso.
La piazza è stata allestita con 4.200 posti esauriti tutte le sere.

 Roberto Benigni: Tutto Dante - L'ultimo del Paradiso
(2002) on IMDb

Regia di Nanni Moretti. Un film Da vedere 2001 con Nanni MorettiLaura MoranteJasmine TrincaGiuseppe SanfeliceClaudio SantamariaCast completo Genere Drammatico – Italia2001durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,75 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Giovanni Sermonti, psicanalista, vive ad Ancona con la moglie Paola e i due figli liceali, Andrea e Irene. Andrea muore in un’immersione subacquea. Ciascuno dei tre reagisce a modo suo. Entra in scena, inaspettata, Arianna che aveva conosciuto Andrea al campeggio e che con un amico va in Francia in autostop. I tre l’accompagnano in auto fino al confine. Tema centrale: l’elaborazione del lutto. Si dà spazio al padre, il più fragile nel corto circuito tra l’insensatezza di un dolore insostenibile e il senso che si tenta di dargli per collocarlo nella trama della vita che continua, per rendere pensabile quel che è impensabile, portandolo alla parola e all’immagine. L’itinerario che si chiude in modo lievemente rasserenante è raccontato con forza impietosa che si accompagna alla difficile arte del pudore. Nel suo film più maturo, anche stilisticamente, Moretti fa piangere, fa sorridere, fa aspettare. Sfiora i confini del mélo , raggelandolo. Il che spiega in parte il suo successo: lo spettatore si commuove non soltanto per il dolore dei personaggi con cui si è identificato, ma piange su sé stesso, sulla caducità della vita. Chi non ama Moretti e il morettismo trova pane per i suoi denti: l’egocentrismo sfrenato dell’attore/autore; l’idealizzazione del gruppo familiare ( mens sana in corpore sano , ecc.); la messa al bando di ogni riferimento alla realtà esterna che, però, potrebbe essere un mezzo per uscire dal presente e puntare sull’universale. Tutto funziona: la resa degli attori, la fotografia di Beppe Lanci, la musica discreta di Nicola Piovani. Palma d’oro a Cannes, 3 premi Donatello (film, L. Morante, musica), Nastro d’argento al miglior film.

 La stanza del figlio
(2001) on IMDb
Segreti E Bugie: Amazon.it: Brenda Blethyn, Marianne Jean-Baptiste, Timothy  Spall, Phyllis Logan, Claire Rushbrook, Ron Cook, Lee Ross, Lesley  Manville, Ruth Sheen, Brenda Blethyn, Marianne Jean-Baptiste: Film e TVSegreti e bugie è un film di Mike Leigh del 1996, con Timothy Spall, Phyllis Logan, Brenda Blethyn, Claire Rushbrook, Marianne Jean-Baptiste, Elizabeth Berrington, Michele Austin, Lee Ross, Ron Cook. Prodotto in USA. Durata: 142 minuti. Distribuito in Italia a partire dal 06.12.1996.
 

Maurice e Cynthia sono due fratelli che vivono alla periferia di Londra, ma non si vedono da tanti anni: Cynthia vive con sua figlia Roxanne e non sopporta Monica, la moglie di Maurice. Maurice un giorno decide di andare a trovare sua sorella e la invita a casa sua per festeggiare tutti insieme il compleanno di Roxanne, ma nel frattempo Cynthia viene contattata da una certa Hortense, una ragazza nera che dice di essere sua figlia, data in adozione subito dopo la nascita. Dopo un primo, comprensibile momento di smarrimento, le due donne si incontrano ed iniziano ad uscire insieme, costruendo pian piano un rapporto affettuoso. Cynthia decide quindi di portare la figlia ritrovata a casa di Maurice, presentandola come collega di lavoro…

Secrets & Lies (1996) on IMDb

Regia di Emir Kusturica. Un film Da vedere 1995 con Predrag ‘Miki’ ManojlovicMirjana JokovicLazar RistovskiSlavko StimacBora TodorovicCast completo Genere Fantastico, – JugoslaviaGermania1995durata 170 minuti. Uscita cinema venerdì 22 dicembre 1995 distribuito da C.G.D – Cecchi Gori Distribuzione. – MYmonetro 3,58 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1941, dopo il primo raid aereo tedesco su Belgrado, comincia l’ascesa del compagno Marko (Manojlovic), partigiano e borsanerista. In due anni lui e il suo amico Nero (Ristovski) accumulano una fortuna e la fama di eroi della resistenza finché convincono il loro clan a rifugiarsi in un sotterraneo e a fabbricare armi e altri prodotti per il mercato nero. Fa credere a tutti che la guerra continua, e intanto diventa un pilastro del regime socialista di Tito.

È difficile stringere in una definizione di genere un grande film visionario come il 5° lungometraggio del serbo Kusturica, che fa pensare ad Alice nel paese delle meraviglie riscritto da Kafka, con Hyeronimus Bosch come scenografo e Francis Bacon direttore della fotografia. È una tragicommedia musicale con le musiche tzigane di Goran Bregovic che di un racconto straripante di feste nuziali, riti collettivi e baccanali sono il filo conduttore e gli danno il ritmo. “C’era una volta un paese…” è il sottotitolo. La Iugoslavia, naturalmente. Kusturica dice che non è un film nostalgico, ma un necrologio. Forse il Paese di cui ha cercato di raccontare 40 anni di storia non è mai esistito. Underground è il sogno di un incubo, quello della Storia e del suo tempo sporco. 2ª Palma d’oro a Cannes dopo quella del 1985. Presentato come film della Comunità Europea. Esiste un’edizione di 7 ore, vista per la 1ª volta al Torino Film Festival.

Underground (1995) on IMDb

Barton Fink - È successo a Hollywood - Film (1991) - MYmovies.it

Un film di Joel Coen, Ethan Coen. Con Michael Lerner, John Turturro,John Goodman,JudyDavis, John Mahoney.Drammatico, durata 114 min. – USA 1991. MYMONETRO Barton Fink – È successo a Hollywood * * * 1/2 - valutazione media: 3,58
 
Vincitore a Cannes, unico nella storia del Festival, di tre premi: miglior film, migliore regia e migliore attore. John Turturro, qui nella sua più significativa interpretazione, è un commediografo piuttosto presuntuoso che vive a New York. Se ne infischia delle critiche benevole e si sente rappresentante dei bassi ceti sociali. Viene scritturato ad Hollywood per scrivere un film sulla lotta libera interpretato da Wallace Beery (siamo negli anni Trenta). Dapprima è restio, ma poi accetta e viene alloggiato in un albergo, un tempo rinomato, ormai in disfacimento. Conosce così il vicino di stanza che dice di essere un rappresentante e poi uno scrittore che ammira. Quest’ultimo però deve molto alla sua assistente che passerà una notte con il commediografo. Con molto sarcasmo e bravura formale i fratelli Coen firmano il loro miglior lavoro assieme al precedente Crocevia della morte. Grande anche l’interpretazione di John Goodman ( True Stories e Arizona Junior), dall’enorme mole.
Barton Fink (1991) on IMDb
Locandina Schiava del male

Un film di Jacques Tourneur. Con Paul LukasGeorge BrentHedy Lamarr Titolo originale Experiment PerilousDrammaticoRatings: Kids+13, b/n durata 91 min. – USA 1944

Il regista d’origine francese specializzato in film di suspense racconta la storia di un medico che scopre che un distinto signore è in realtà un pazzo criminale. Cercherà di sottrarre alla sua influenza la moglie di cui si è innamorato.

Experiment Perilous (1944) on IMDb

Nata a Varsavia nel 1867, quando la Polonia entra nel dominio russo Maria Sklodowska decide di andare a Parigi, dove studia alla Sorbona e conosce Pietro Curie, con cui si sposa. Nasce così la coppia scientifica più famosa del secolo scorso. Nonostante l’invidia dei colleghi, i due scienziati porteranno avanti i loro studi sulle radiazioni, giungendo a scoperte eccezionali che daranno inizio all’era atomica. Marie Curie sarà insignita due volte del premio Nobel, nel 1903 per la fisica e nel 1911 per la chimica. Nel 1906 sarà inoltre la prima donna ammessa a insegnare alla Sorbona.
Magistralmente diretti da Guglielmo Morandi, sui teleschermi Maria è Ileana Ghione, Pietro è Raoul Grassilli. Riduzione televisiva del libro scritto dalla figlia dei due scienziati, lo sceneggiato accosta alla finzione la verità di testimonianze e foto d’epoca, nel solco di una Rai in bianco e nero che sapeva insegnare con passione la storia della scienza.

Madame Curie (1966) on IMDb