Locandina Primo amore [7]Un film di Matteo Garrone. Con Vitaliano Trevisan, Michela Cescon Drammatico, durata 100 min. – Italia 2004. MYMONETRO Primo amore [7] * * * - - valutazione media: 3,29 su 26 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vittorio, un piccolo artigiano orafo veronese, ha un’ideale femminile molto preciso: il suo apprezzamento per il corpo e per la mente di una donna deve essere allo stesso livello e il corpo della donna deve essere molto magro. Incontra con un appuntamento al buio Sonia che lo attrae ma che vuole con molti chili in meno. La donna accetta di adeguarsi ai suoi desideri ed inizia una dieta strettissima che la condurra’a una forma di schiavitu’ fisica e mentale. Si vorrebbe poter dire solo bene del film di Garrone che segue all’inatteso successo de “L’imbalsamatore”. Purtroppo non e’ possibile farlo. Lo scrittore Trevisan, che interpreta il ruolo del protagonista e ha offerto la materia narrativa per la sceneggiatura, rappresenta in modo puntuale e preciso l’evolvere di una ‘lucida follia’. Pero’ Garrone non e’ la Breillat che, pur con tutti gli eccessi di letterarieta’ del suo cinema, ha un suo rigore stilistico. Garrone, pur assecondato dalla performance fisica della protagonista femminile, spesso si lascia sfuggire il film di mano. Introducendo il personaggio irrisolto sul piano recitativo del fratello di lei e, soprattutto, provocando risate non richieste nella platea della stampa internazionale alla Berlinale dove e’ in competizione con la scena dell’attacco di fame al ristorante che sposta brutalmente l’asse del film verso il grottesco involontario. E’ un peccato perche’ la materia prima c’era e, anche se non era tutto oro, abbisognava di una regia più matura. Chi grida al capolavoro deve avere visto un altro film ma questo non significa che Garrone non abbia delle qualita’ per ora non ancora tutte sfruttate adeguatamente. Deve incrementare, ci si perdoni la battuta, il peso specifico del suo fare cinema.

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