Regia di Marco Tullio Giordana. Un film con Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Lucia Sardo, Paolo Briguglia, Tony Sperandeo. Titolo originale: I cento passi. Genere: Drammatico, Biografico, Denuncia. Paese: Italia. Anno: 2000. Durata: 114 min. Consigliato a: Da 14 anni. Valutazione IMDb: 8,2.

Il film è ambientato a Cinisi, in Sicilia, tra gli anni ’50 e ’70, e narra la storia vera di Peppino Impastato, un giovane che cresce in una famiglia contigua alla mafia locale, rappresentata dalla figura del padre, amico del boss Gaetano Badalamenti, la cui casa dista “cento passi” dalla loro. Il protagonista, fin dall’infanzia, sviluppa un’acuta coscienza antimafia e un profondo senso di ribellione verso l’omertà e il potere criminale. La narrazione segue la sua evoluzione da ragazzo contestatore a militante politico e giornalista, che utilizza l’arma della satira attraverso una piccola radio autofinanziata, Radio Aut, per denunciare pubblicamente gli affari e i crimini di “Don Tano”.

L’opera è un vibrante esempio di cinema civile che affronta temi cruciali come la lotta alla mafia, il conflitto generazionale e la forza dell’impegno politico giovanile. Marco Tullio Giordana dirige con lucidità e passione, bilanciando momenti di dramma intimo, come il difficile rapporto padre-figlio, con la denuncia sociale aperta, evitando retoriche eccessive. L’interpretazione di Luigi Lo Cascio nei panni di Peppino Impastato è intensa e autentica, catturando l’energia, l’ironia e la determinazione del personaggio storico. Il film, pur non presentando innovazioni tecniche radicali, si distingue per uno stile narrativo asciutto e l’uso efficace della musica rock e popolare dell’epoca, che sottolinea il clima di fervore culturale e politico. La sua importanza storica e culturale è innegabile: ha contribuito in modo significativo a far conoscere al grande pubblico la figura di Peppino Impastato e la sua battaglia, che altrimenti sarebbe rimasta oscurata dalla concomitanza con la tragedia del caso Moro. È un film che mantiene intatta la sua potenza emotiva e il suo valore di testimonianza.

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