Regia di Olivier Assayas. Un film con Gina GershonConnie NielsenCharles BerlingChloë Sevigny. Genere Drammatico – Francia2002durata 129 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La manager Diane (Nielsen) lavora per una multinazionale, presieduta da Volf (Malartre), in gara per rilevare la società Tokioanime che produce un nuovo tipo di videogiochi erotici contesi da due società, Mangatronics e Demonlover. Diane fa la spia per la prima, mentre la seconda controlla l’Hell Fire Club, portale di torture interattive. Ma Diane sa troppo. In concorso a Cannes 2002, fu stroncato dai più ed esaltato dai meno. Se ci si pone a mezza strada, è lecito dire che è “un film sbagliato, ma non esente da un certo fascino” (R. Censi) e che il suo autore ha radicalmente subordinato la sceneggiatura (una spy-story industriale informatica) alla regia, cioè alla scrittura: totali rarissimi, prevalenza di piani ravvicinati, cinepresa mobile, formato scope, partitura noise dei Sonic Youth in funzione di basso continuo, recitazione straniata, “indugi narrativi su situazioni in apparenza anodine” (Bandirali-Terrone). Opera polisemica, si presta a varie letture tra cui: 1) riflessione su flussi audiovisivi, protesi tecnologiche, osmosi di realtà e finzione; 2) 2ª versione di Assayas, dopo Irma Vep , di Les Vampires di Feuillade in chiave cyber-high-tech; 3) prolissa scimmiottatura, ad alto costo, del godardiano Alphaville ; 4) pretesto ipertecnologico per filmare Connie Nielsen.

 Demonlover
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