Regia di Sohrab Shahid-Saless. Un film con Hibibollah SafarianMohammed ZamaniHedayatollah NavidAne Mohammad Tarikhi. Titolo originale: Yek Etefagh sadeh. Titolo internazionale: A Simple Event. Genere Drammatico 1974durata 80 minuti.

Mohammad è un bambino che, oltre a frequentare la scuola con cattivi risultati, aiuta il padre, analfabeta e alcolizzato, nell’attività di pescatore di frodo. Nella monotonia di una realtà periferica e statica, nel nord dell’Iran (Mar Caspio), la morte della madre malata è solo un evento qualunque: Mohammad abbassa la testa, il padre singhiozza in campo lungo contro la parete. Dissolvenza. Breve visita dei due al cimitero. La vita continua tale e quale.

Lungometraggio d’esordio di Sohrab Shahid Saless, uno dei primi maestri del cinema iraniano d’autore, formatosi nelle scuole di cinema europee (a Vienna e Parigi) e già realizzatore di alcuni cortometraggi documentari sulla danza, oltre, tra l’altro, al corto sperimentale “Bianco e Nero” prodotto dall’istituto pedagogico Kanun (si può vedere a questo link). Un regista spesso celebrato da colleghi che debuttano nello stesso periodo come Abbas Kiarostami* e Amir Naderiche nel film “Cut” ha inserito “Un semplice evento” (Yek Etefagh sadeh) tra i quaranta migliori della storia.

In effetti parliamo di un lavoro rigoroso e poetico, annoverabile tra i grandi film iraniani sull’infanzia, con un memorabile protagonista sottoposto a un’educazione scolastica rigida e alla severità paterna.
Il regista aveva ottenuto, dall’ente ministeriale per cui lavorava a contratto, finanziamenti per un opera su commissione della durata di venti minuti, ma di sua iniziativa ha portato a compimento un lungometraggio.

Vincitore di due premi a Berlino, “Un semplice evento” non è stato distribuito in Italia, ma nel 2015 è stato proiettato al Cinema Ritrovato di Bologna. La bella scheda curata dal festival include questa significativa annotazione: Il film fu girato a Bandar Shah. Saless, che era un ammiratore di Čechov, scelse il luogo per la sua atmosfera vagamente russa e perché si trattava di un capolinea ferroviario, una sorta di vicolo cieco come le esistenze dei suoi personaggi. A interpretare il ragazzo è Mohammad Zamani, che non era mai stato al cinema in vita sua e sulle cui fragili spalle si intuisce tutto il peso del mondo. 

Yek Etefagh sadeh (1973) on IMDb

Integrati nel film ci sono dei sottotitoli che ho tradotto da google, lasciateli perdere e usate i subita che trovate nella cartella.