Category: Svizzera


Risultato immagini per animal zglinski

Regia di Greg Zglinski. Un film con Birgit MinichmayrPhilipp HochmairMona PetriMehid NebbouMichael Ostrowski. Titolo originale: Tiere. Genere Drammatico – SvizzeraAustriaPolonia2017durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13

Investire una pecora con la loro auto è per Anna e Nick il punto di partenza per una serie di eventi strani e sinistri che si concluderanno con uno spaesamento allucinatorio per entrambi: nessuno dei due riuscirà più a distinguere il luogo in cui si trovano. Vivono la realtà, o sono tutte fantasie e situazioni immaginarie?

Tiere (2017) on IMDb
Locandina Amatemi

Un film di Renato De Maria. Con Donatella Finocchiaro, Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari, Pierfrancesco Favino, Branko Djuric.Drammatico, durata 100 min. – Italia, Svizzera 2005. uscitavenerdì 3 giugno 2005. MYMONETRO Amatemi * * 1/2 - - valutazione media: 2,88 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nina, intorno ai trentacinque, sposata, senza figli, un lavoro come “voce” in un centro commerciale (annuncia cioè all’altoparlante le varie promozioni), una sera come tante torna dal lavoro e trova il marito Claudio con le valigie pronte in procinto di andarsene. E le crolla il mondo addosso. Per Nina inizia il periodo del dolore, della solitudine, dell’inadeguatezza ad affrontare la vita solo con le proprie forze. Finché, il giorno del suo compleanno, Nina dice basta, fa pulizia del passato e della donna che è stata e inizia una nuova vita. Incontra Drazen, una presenza enigmatica, costante ma marginale, la cosa più vicina a un amore vero che Nina abbia vissuto in questo suo nuovo percorso nell’universo maschile. Già visto e sentito.

Amatemi (2005) on IMDb

Regia di Xavier Beauvois. Un film con Peter CoyoteNadine LabakiChiara MastroianniBenoît PoelvoordeRoschdy ZemCast completo Titolo originale: La rançon de la gloire. Genere Drammatico, – FranciaBelgioSvizzera2014durata 115 minuti. Uscita cinema giovedì 5 novembre 2015 distribuito da Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,71 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Eddy e Osman sono amici e poveri in canna nella Svizzera di fine anni Settanta. Legati per la vita da un debito d’amore, condividono un cortile e l’affanno del futuro. Eddy, uscito da poche ore di prigione, e Osman, separato da troppo tempo dalla moglie, ricoverata in ospedale, progettano allora il colpo della vita. L’affaire con cui risolversi e risolvere la loro sventura. Morto Charlie Chaplin e seppellito a pochi chilometri dalla loro città, pensano di trafugarne la salma e di chiedere il riscatto alla facoltosa famiglia inglese. 

The Price of Fame (2014) on IMDb
titolo originale:Winterstilte
paese:Paesi BassiSvizzera
anno:2008
genere:fiction
regia:Sonja Wyss
sceneggiatura:Sonja Wyss
cast:Gerda Zangger, Sandra Utzinger, Brigitta Weber, Katalin Liptak, Sarah Bühlmann

Un uomo, una donna e le loro 5 figlie vivono in una baita in un villaggio su una montagna bloccata dalla neve. Una forte fede cattolica e una grande superstizione pervadono la loro vita quotidiana. Alla morte del padre in un incidente, la donna e le figlie ormai adulte sono abbandonate al loro lutto. In un’atmosfera da sogno, compaiono degli uomini-cervo, figure che determinano la durata del lutto.

 Winterstilte
(2008) on IMDb

Regia di Silvio Soldini. Un film Da vedere 2012 con Valerio MastandreaAlba RohrwacherGiuseppe BattistonClaudia GeriniLuca ZingarettiCast completo Genere Commedia, – ItaliaSvizzeraFrancia2012durata 108 minuti. Uscita cinema giovedì 18 ottobre 2012 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 2,88 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritta dal regista e ambientata a Genova, è una commedia italiana anomala per molti motivi di contenuto e di forma, con una sceneggiatura firmata anche da Doriana Leondeff e Marco Pettenello. Ogni tanto Soldini filma dall’alto, all’altezza delle statue di Garibaldi, Leopardi, Verdi, Da Vinci e altri padri della patria che commentano la vicenda con le voci di Pierfrancesco Favino, Neri Marcorè, Gigio Alberti. Commedia poetica, surreale, con la capacità di riflettere sul nostro tempo: dietro a situazioni che fanno ridere o sorridere, si nascondono verità, spesso spiacevoli. Nello studio di un avvocato dedito al Milan e a manie di grandezza, pieno di clienti e assessori da galera, si trovano e si animano un idraulico con figli e moglie sempre in giro drogata di caffè, e un’artista che non sa come pagare l’affitto. “E poi c’è la cicogna, è lei la leggerezza simbolica, il simbolo positivo di qualcosa che deve nascere” (M. Porro). Soldini mescola con leggerezza i toni dall’amarezza al grottesco e dirige gli attori/complici con brio. Musiche: Banda Osiris. Distribuisce Warner.

 Il comandante e la cicogna
(2012) on IMDb

Regia di Silvio Soldini. Un film Da vedere 2017 con Valeria GolinoAdriano GianniniArianna ScommegnaLaura AdrianiAnna FerzettiCast completo Genere Drammatico, – ItaliaFranciaSvizzera2017durata 115 minuti. Uscita cinema venerdì 8 settembre 2017 distribuito da Videa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,09 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Teo è un creativo che lavora presso un’importante agenzia di pubblicità. Ha una relazione con Greta ma non disdegna attenzioni anche nei confronti di un’altra donna. Il suo incontro con Emma, che ha perso la vista in giovane età, ha un matrimonio alle spalle e lavora come osteopata, cambia il suo modo di rapportarsi con l’altro sesso. Allo slancio iniziale debbono però far seguito scelte che non sempre è facile adottare.

 Il colore nascosto delle cose
(2017) on IMDb

Regia di Silvio Soldini. Un film Da vedere 2007 con Margherita BuyAntonio AlbaneseGiuseppe BattistonAlba RohrwacherCarla SignorisCast completo Genere Drammatico, – ItaliaSvizzera2007durata 116 minuti. Uscita cinema venerdì 26 ottobre 2007 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 3,17 su 16 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sposati da vent’anni, Michele e Elsa vivono a Genova nel benessere economico e affettivo, appena turbato dai rapporti tesi con la figlia Alice. Lui, imprenditore di brutto carattere, rimane senza lavoro. Aspetta due mesi a dirlo a Elsa per non rovinarle la festa per la laurea in storia dell’arte finalmente raggiunta. Tra un avvio di eccitata esultanza e un finale aperto c’è il doloroso logorio che la vita di coppia subisce in un alternarsi di liti, rabbie, angosce, rinunce, mortificazioni. L’8° lungometraggio di Soldini affronta due temi: l’amore coniugale, arduo da raccontare anche in letteratura, e la perdita del lavoro in un sistema socioeconomico imperniato sul precariato. Scritto con Doriana Leondeff, Francesco Piccolo, Federica Pontremoli, è stilisticamente diverso dai suoi precedenti. La cinepresa sta addosso ai due protagonisti, seguiti con funzionali piani-sequenza (fotografia: Ramiro Civita), accompagnati con ammirevole discrezione dalla musica di Giovanni Venosta. Soldini evita le ripetizioni con la leggerezza dei soprassalti umoristici, le uscite a piedi o in motoretta per la fotogenica Genova, le aperture panoramiche sul golfo. La Buy e Albanese sono eccellenti nel recitare con gli occhi e tutto il corpo. Insolita cura nel disegno dei ruoli minori.

 Giorni e nuvole
(2007) on IMDb

Regia di Silvio Soldini. Un film Da vedere 2010 con Alba RohrwacherPierfrancesco FavinoGiuseppe BattistonTeresa SaponangeloMonica NappoCast completo Genere Commedia, – ItaliaSvizzera2010durata 126 minuti. Uscita cinema venerdì 30 aprile 2010 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 2,94 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

L’8° lungometraggio del milanese Soldini – e il 4° prodotto da Lumière & Co. di Lionello Cerri – ha molti meriti e un problema. È la storia di un adulterio passionale tra Anna, impiegata, e Domenico, cuoco. La relazione si regge su un equilibrio precario. Lui ha moglie e 2 figli piccoli; lei vive col compagno, col mutuo da pagare, è più libera. A un titolo preso da Lucio Battisti si oppone, nel finale, “Que sera sera”. Scritto con Doriana Leondeff e il giovane Angelo Carbone, conferma il coerente talento di Soldini: ritmo narrativo sciolto, attenzione ai particolari, cinepresa addosso agli attori, disegno preciso dei personaggi secondari. C’è anche una Milano come raramente si vede al cinema. Musiche rockeggianti e originali di Giovanni Venosta. E il problema? È il tema dell’adulterio: limitato se non banale. Per esporlo “in modo naturale”, senza ipocrisie si ricorre a 2 scene di sesso in cerca dell’immedesimazione più che dell’erotismo (assente).

 Cosa voglio di più
(2010) on IMDb

Regia di Silvio Soldini. Un film con Ivan FranekBarbara LukešováCtirad GötzCaroline BaehrCécile PallasCast completo Genere Drammatico, – ItaliaSvizzera2002durata 118 minuti. Uscita cinema venerdì 18 gennaio 2002 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,00 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo Hier ( Ieri , 1995) di Àgota Kristóf, sceneggiato da Doriana Leondeff col regista. Figlio della prostituta di un villaggio dell’Est europeo, ucciso il padre (così crede), il piccolo Tobias fugge all’Ovest. 20 anni dopo lavora da operaio in una fabbrica di orologi della Svizzera francese, consolato, nella sua grigia routine, dalla scrittura e dall’attesa di Line, la donna che amerà e che cerca in tutte le donne che incontra finché arriva davvero: è la sua sorellastra. È il 6° lungometraggio narrativo di S. Soldini, il primo incentrato su un personaggio maschile, forse il più intenso e lirico, certamente il più ambizioso a livello stilistico, ma irrisolto e diseguale sul piano drammaturgico. Le componenti psicanalitiche della storia sono trascurate o rimosse come nel finale “psicologicamente verosimile, ma concettualmente indifendibile” (V. Buccheri). Si affaccia sul melodramma, ma poi frena e non si abbandona. L’atout del film è la scelta del ceco I. Franek che dà al protagonista un febbricitante tormento. Al suo fascino, anche nelle incursioni oniriche, contribuiscono la fotografia in formato largo di Luca Bigazzi e la musica di Giovanni Venosta ben mixata col suono di François Musy. Girato a La-Chaux-de-Fonds. Le voci italiane dei due protagonisti sono di Fabrizio Gifuni e Licia Maglietta.

 Brucio nel vento
(2002) on IMDb

Regia di Rolando Colla. Un film con Armando CondolucciFiorella CampanellaFrancesco HuangChiara ScolariMarco D’OraziCast completo Genere Commedia – ItaliaSvizzera2011durata 101 minuti. – MYmonetro 3,03 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Estate in un camping sulle coste del grossetano. Nic, dodici anni, ha un fratello più piccolo, un padre volgare e manesco e una madre sempre sul punto di giungere a una separazione definitiva ma apparentemente incapace di volerla veramente. Marie, coetanea di Nic che vive a Ginevra ma parla bene l’italiano, ha una madre che si ostina a volerle negare tutta la verità sulle sorti di un padre che lei non ha mai conosciuto. I due si incontrano e danno vita a una piccola banda dedita a giochi che spesso riproducono le loro insicurezze.
Rolando Colla con questo film sembra essere in ricerca così come i suoi personaggi. Realizza infatti un’opera che prende respiro in progress sia per quanto riguarda la scrittura (anche se alcune battute suonano come poco verosimili) sia per quanto concerne la direzione degli attori. In questo finisce con l’aderire a una vicenda in cui i più giovani si trovano in balia di un mondo adulto incapace di offrire loro certezze.

 Giochi d'estate
(2011) on IMDb

Regia di Richard Linklater. Un film con Ethan HawkeJulie DelpyAndrea EckertHanno PoschlKarl BruckschwaigerCast completo Titolo originale: Before Sunrise. Genere Sentimentale, – USAAustraliaSvizzera1995durata 105 minuti. Uscita cinema giovedì 13 aprile 1995 distribuito da Penta Distribuzione. – MYmonetro 3,41 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Su un treno per Vienna giovane giornalista americano di ritorno a casa incontra studentessa francese che va a Parigi. Le propone di scendere con lui a Vienna e di passare l’ultima notte insieme. Lei accetta. Finale aperto. Un film di parole sullo sfondo di una città: una Vienna che, nonostante le intenzioni, non diventa il terzo personaggio. È, ovviamente, un film di attori: grazioso, ma senza la grazia. A Berlino vinse il 3° premio, quello della regia.

 Prima dell'alba
(1995) on IMDb
FILM IN TV: "Briganti" di Otar Iosseliani - SentieriSelvaggi

Regia di Otar Iosseliani. Un film con Amiran AmiranachviliDato GogibedachviliGuio Tzintsadzé. Titolo originale: Brigands – Chapitre VII. Genere Commedia, – FranciaRussiaItaliaSvizzera1996durata 121 minuti. Uscita cinema venerdì 14 febbraio 1997 distribuito da Sony Pictures Italia. – MYmonetro 2,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Disposta su 4 piani temporali – il Medioevo in Georgia; gli anni della rivoluzione bolscevica; quelli dello stalinismo in Russia; il presente a Parigi e in Georgia – dove, in un fitto e fluido intersecarsi, ritornano gli stessi attori-personaggi in panni diversi, questa ilare e nerissima tragicommedia ha per protagonisti gli uomini del potere (re, boiardi, rivoluzionari, uomini della nomenclatura comunista) che oggi si sono trasformati in mafiosi, fanatici nazionalisti, uomini d’affari, insomma briganti che saccheggiano legalmente le ricchezze del Paese. Iosseliani torna in patria, senza staccarsi da Parigi, per regolare i conti con il socialismo reale e, più in generale, con il tempo sporco della Storia. Nelle cadenze dolorose eppure piane e lievi di una parabola che attinge linfa dal realismo fantastico della letteratura russa (Bulgakov più che Gogol), questo suo 7° film è anche il 1° esplicitamente politico, dunque il suo 1° film violento. Il tema centrale è la crudeltà e l’insensatezza del potere, di qualsiasi potere. Cara da sempre al regista, l’idea della ripetitività o della circolarità regge la storia degli uomini (delle crudeltà umane), e lo stesso film. Passano i secoli, gli uomini non cambiano. In questa lezione di storia che è anche una lezione di cinema, conta il mondo, cioè lo stile di Iosseliani: leggerezza, calma, ironia tragica. Conta il suo sguardo. Non più di 200 inquadrature, piane e calcolatissime, senza primi piani, con pochi dialoghi e semplici, grande attenzione ai rumori, alla musica, ai canti. “La vera commedia è sempre fondata sul dolore” (O. Iosseliani). Gran Premio Speciale della giuria a Venezia 1996.

 Briganti, briganti
(1996) on IMDb

Regia di Michelangelo Frammartino. Un film Da vedere 2010 Genere Documentario, – ItaliaGermaniaSvizzera2010durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 28 maggio 2010 distribuito da Cinecittà Luce. – MYmonetro 3,31 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Premiato alla Quinzaine di Cannes 2010, il 2° film del calabrese Frammartino – girato a Caulonia (RC), antico borgo su un colle vicino alla costa jonica dove aveva già filmato Il dono (2005) – è un poema lirico-sociale in presa diretta sulla realtà e sulla natura. Statico ed estatico, è una compenetrazione della realtà. A modo suo, è un film zen. Talvolta in bilico tra due contrari e sfiorato dall’autoironia, le sue immagini – spesso bellissime, mai estetizzanti (fotografia di Andrea Locatelli) – puntano su una conoscenza del mondo circostante e della sua unità, liberandone una dimensione segreta e personale. Il mondo che racconta è formato da 4 parti: minerale, vegetale, animale e umano razionale. 1) Un vecchio e malato pastore di capre che una notte muore, circondato dalle sue bestie. 2) La nascita di un caprettino irrequieto che si perde nel bosco e si addormenta presso un grande albero. 3) L’albero è trasformato in un lungo tronco e, portato in paese, è il fulcro della festa tradizionale della Pita di Alessandria del Carretto (CS); 4) Diventa poi carbone per l’inverno. Le immagini finali si collegano a quelle dell’inizio: il fumo che si alza e si disperde nell’alto dei cieli. Sapiente montaggio: Benni Atria, Maurizio Grillo. Il sonoro (Paolo Benvenuti e Simone Olivero) vi conta quasi quanto il visivo, ma senza una battuta di dialogo. Da consigliare solo a chi ama il cinema e sa aspettare.

 Le quattro volte
(2010) on IMDb
Fame Chimica: Amazon.it: Allanprese, Bossi, Canesi, Celio, Foschi,  Allanprese, Bossi, Canesi, Celio, Foschi: Film e TV

Regia di Antonio BocolaPaolo Vari. Un film Da vedere 2003 con Marco FoschiMatteo GianoliValeria SolarinoTeco CelioMauro Serio. Genere Drammatico – ItaliaSvizzera2003durata 97 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,12 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una piazza della Barona, quartiere periferico a sud-ovest di Milano, è il ritrovo dei ragazzi sfaccendati ma anche un luogo di spaccio e il punto di reclutamento per i nuovi caporali del lavoro flessibile. È il principale teatro dell’azione di questo resoconto corale sulle tensioni e i conflitti sociali, culturali, etnici in un microcosmo della metropoli lombarda. Fa perno sul rapporto tra due amici ventenni – Claudio, operaio precario e politicizzato, e Manuel, piccolo spacciatore – e su Maja, disinibita ragazza del quartiere. Come dice il titolo, pesa su loro l’ombra della droga (ecstasy, cocaina): effetto, non causa, di un vuoto, di un’assenza di futuro in giovani per i quali crescere significa diventare come i genitori, sconfitti dalla vita. E spesso pronti, come loro, a cercare un capro espiatorio negli immigrati di colore. Sviluppo di un mediometraggio (40 minuti, 1997) di Vari e Bocola, è un lungometraggio a proprietà diffusa, prodotto dalla Cooperativa Gagarin e da un’associazione che comprende attori, tecnici, società di servizi e singoli investitori. Distribuito da Lucky Red. Fa da controcanto alla vicenda, a mo’ di coro in cadenze rap, Luca Zulù Persico, leader dei 99 Posse. Frutto di una ricerca sul campo, basato sul rifiuto degli stereotipi violenti del cinema hollywoodiano di strada e sulla voglia di confutare la retorica disinformativa dei mass media sulla droga, ha il suo limite – ma anche uno dei meriti – in una narrazione con la sordina, descrittiva più che drammaturgicamente calcata. Apprezzabili la scelta delle facce, i costumi di Sabrina Beretta, il trio degli interpreti principali. Presa a Quarto Oggiaro la piazza ribattezzata Yuri Gagarin. Grand Prix al Festival di Annecy 2004.

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Falstaff è un film di Orson Welles del 1965, con Orson Welles, Jeanne Moreau, Margaret Rutherford, John Gielgud, Marina Vlady, Walter Chiari, Michael Aldridge, Tony Beckley, Keith Baxter, Fernando Rey. Prodotto in Spagna, Svizzera. Durata: 120 minuti.
 
In Inghilterra regna il primo dei Lancaster, Enrico IV, salito al trono dopo torbide lotte. Le rivendicazioni sollecitano i tentativi ribelli, di cui si fa portavoce il giovane Enrico Percy, detto Hotspur. Egli giura di vendicarsi, e vorrebbe uccidere il principe ereditario, se non sapesse che questi è inviso al padre, perché preferisce passare il tempo a gozzovigliare con amici, tra i quali l’inseparabile Falstaff, bivaccando in una malfamata locanda. Ma gli eventi precipitano: Hotspur prende la via della ribellione aperta sobillando la gente del suo popolo, mentre Enrico IV manda a chiamare il figlio, affinché assolva gli obblighi militari che gli competono come principe ereditario.
 

Regia di Markus Imhoof. Un film Titolo originale: More Than Honey. Genere Documentario, – SvizzeraGermaniaAustria2012durata 90 minuti. distribuito da Officine Ubu. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

“Se le api sparissero dalla Terra, all’umanità resterebbero solo 4 anni di vita”, così disse Albert Einstein, considerando che oltre un terzo della nostra alimentazione deriva dall’impollinazione delle api. Imhoof risale all’attività originaria della sua famiglia, che produceva miele, per raccontare un mistero: negli ultimi 15 anni enormi quantità di api sono morte, ovunque nel mondo. E non se ne conosce la causa, solo il nome: Colony Collapse Disorder . Con immagini prepotenti catturate nei diversi continenti e svelando retroscena ignoti al pubblico, Imhoof realizza un documentario inquietante e fondamentale per comprendere i danni mostruosi che stiamo continuando a compiere sul pianeta. Distribuito da Officine Ubu.

Regia di Marco Bellocchio. Un film Da vedere 2015 con Roberto HerlitzkaPier Giorgio BellocchioFilippo TimiLidiya LibermanFausto Russo AlesiCast completo Genere Drammatico, – ItaliaFranciaSvizzera2015durata 107 minuti. Uscita cinema mercoledì 9 settembre 2015 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,36 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Bobbio, XVII secolo: il nobile Federico Mai s’innamora della suora che vuole far condannare come strega attribuendole la colpa del suicidio del gemello prete ma non ha il coraggio del proprio sentimento. Bobbio, XXI secolo: il finto funzionario dell’Agenzia delle Entrate Federico Mai tenta di vendere le carceri dell’antico convento di suore a un nababbo russo ma l’anziano conte Basta, che vi si nasconde, lo smaschera. Finale a sorpresa di nuovo nel ‘600. Forse il più eccentrico film, ma non il migliore, del forse più eccentrico regista italiano della generazione post-bellica. Vi si intrecciano 2 storie, che in realtà sono giustapposte, avendo in comune il luogo, la falsità, la viscida viltà e il nome dei 2 protagonisti. La 1ª vicenda, in chiave di dramma storico-romantico, con rimandi alla filmografia su Giovanna d’Arco, è di limpida e lineare suggestione; la 2ª, tra il satirico e il grottesco, è più confusa e meno riuscita, s’ingolfa in un eccesso cerebrale di simbolismo, benché non sia priva di momenti incisivi. La conclusione, pur idealmente corretta, sfiora il ridicolo miracolistico. I difetti di contenuto e di sceneggiatura sono tuttavia trascesi dalla bellezza figurativa – ispirata alla pittura secentesca di Caravaggio, Velásquez, Rembrandt, in particolare nei giochi di luce e buio – e musicale (Carlo Crivelli). Raffinata sapienza fotografica (Daniele Ciprì) e scenografica (Andrea Castorina). Girato con gli allievi del laboratorio “Fare cinema” di Bobbio, diretto da Bellocchio.

Locandina italiana Los muertos

Regia di Lisandro Alonso. Un film con Argentino Vargas. Genere Drammatico – ArgentinaFranciaPaesi BassiSvizzera2004durata 78 minuti.

Detenuto di mezza età esce dal carcere in una zona rurale dell’Argentina dopo alcuni anni, intraprendendo un lungo cammino verso due precise destinazioni: consegnare la lettera destinata alla figlia di un suo compagno di prigione e recarsi a trovare la propria figlia che vive in una sperduta regione della foresta tropicale. 

Che cos'è Le cinque variazioni. Enciclopedia

Regia di Lars von TrierJørgen Leth. Un film con Lars von TrierJørgen LethAlexandra VandernootDaniel Hernandez RodriguezPatrick BauchauCast completo Titolo originale: De fem benspænd. Genere Documentario – DanimarcaFranciaSvizzeraBelgio2003durata 90 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 4 recensioni.

Nel 2000 Lars chiede al suo vecchio amico Jørgen di girare 5 rifacimenti di Det perfekte menneske ( L’uomo perfetto , 1967), un corto sperimentale di 12 minuti, assegnandogli ogni volta compiti precisi e regole da seguire. Nell’ordine gli impone di girare a Cuba e Bombay, di filmarlo con la tecnica dell’animazione, di ambientarlo in un hotel di Bruxelles e di rinunciare a ogni regola. Per 3 anni J. Leth incontra L. von Trier 5 volte, sottoponendosi alle critiche del suo collega che gli somministra premi o punizioni in un tipico rapporto sadomasochistico. O terapeutico? In questo caso “non è chiaro chi dei due sia davvero il paziente e chi l’analista, chi la cavia e chi lo sperimentatore.” (A. Morsiani). Alla fine, nonostante tutto, i due rimangono amici. O era tutta una finzione, un giuoco? Film unico, nato da un progetto inedito, che può irritare o affascinare per le stesse ragioni. Difficile una via di mezzo: prendere o lasciare.

M - Il mostro di Düsseldorf - Film (1931) - MYmovies.it

Regia di Ladislao Vajda. Un film con Gert FröbeMichel SimonHeinz RühmannMarian Salgado. Titolo originale: Es geschah am hellichten Tag/El cebo. Genere Drammatico – SpagnaSvizzera1958durata 92 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

L’anziano commissario Matthäi indaga sull’assassinio con stupro di una bambina, commesso nei pressi di Mägendorf (Zurigo), non convinto della colpevolezza di un vagabondo che, dopo l’arresto, si impicca. Alcuni indizi e l’intuito lo portano a credere in un maniaco che ha già ucciso altre due bambine e che ci riproverà. Su sceneggiatura di Friedrich Dürrenmatt che la sviluppò nel romanzo La promessa-Un requiem per il romanzo giallo (1958) con un finale diverso. Vajda ha diretto un solido e convenzionale film d’indagine poliziesca, non privo di delicatezza (dovuta anche a ragioni di censura), bene interpretato dal famoso attore comico tedesco Rühmann (1912-94) che fu sullo schermo anche Maigret. Rifatto con La promessa (2001) di S. Penn con J. Nicholson.