
Regia di Billy Wilder. Un film con Robert Stephens, Colin Blakely, Geneviève Page, Christopher Lee, Irene Handl. Titolo originale: The Private Life of Sherlock Holmes. Genere: Mistero, Avventura, Commedia, Drammatico. Paese: Regno Unito, Stati Uniti. Anno: 1970. Durata: 125 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 7.0.
Il film si apre con un manoscritto inedito del Dottor Watson, che promette di svelare la verità non romanzata su Sherlock Holmes, rivelando dettagli della sua vita lontani dal fascino del celebre detective. La trama si sviluppa attraverso due episodi principali. Nel primo, Holmes inventa una finzione sulla sua presunta omosessualità per respingere le avances di una ballerina russa. Il secondo, e più lungo, lo vede impegnato con Watson a indagare sul caso di una misteriosa donna smemorata trovata nel Tamigi, che li condurrà in Scozia, tra segreti governativi, sottomarini sperimentali e la presenza enigmatica di Mycroft Holmes, il fratello di Sherlock.
Questa pellicola è una geniale decostruzione del mito di Sherlock Holmes, creata dal maestro Billy Wilder. L’analisi si concentra sulla solitudine e sulla malinconia del detective, mostrando un lato più umano e vulnerabile, in netto contrasto con l’immagine di macchina da ragionamento. La regia è elegante e raffinata, con inquadrature ampie che esaltano le ambientazioni scozzesi. Robert Stephens interpreta un Holmes tormentato e quasi depresso, affiancato dall’affidabile Watson di Colin Blakely. Nonostante i noti tagli subiti in fase di montaggio (che hanno compromesso il ritmo in alcune sezioni), il film resta un mistery affascinante, intriso di sottile umorismo e una tristezza di fondo che permea il finale. È un’opera imprescindibile per comprendere la complessità del personaggio di Holmes e l’eleganza narrativa di Wilder, anche nei suoi progetti più ambiziosi e travagliati.

















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