
Ideatore: Dan Fogelman. Una serie con Sterling K. Brown, James Marsden, Julianne Nicholson, Sarah Shahi, Nicole Brydon Bloom. Titolo originale: Paradise. Genere: Drammatico, Thriller, Politico, Poliziesco. Paese: USA. Anno: 2025 – in corso. Durata: 48 min (per episodio). Consigliato a: da 14 anni. Valutazione IMDb: 8.0 (dato non ufficiale, basato su recensioni iniziali).
Xavier Collins, interpretato da Sterling K. Brown, è un agente speciale a capo della sicurezza presidenziale, un uomo metodico e instancabile, incaricato di proteggere il Presidente degli Stati Uniti Cal Bradford, interpretato da James Marsden. La vita e la carriera di Collins vengono sconvolte quando il Presidente Bradford viene trovato misteriosamente assassinato nei suoi alloggi, nonostante il sofisticato sistema di sicurezza implementato proprio da Collins. L’agente della sicurezza, che era l’ultima persona ad aver visto il Presidente in vita, si ritrova immediatamente al centro di un’indagine ad alto profilo. La serie si sviluppa come un thriller di mistero e cospirazione, con Collins costretto a indagare per scoprire la verità e scagionarsi, mentre l’uso di flashback offre spunti sulla sua vita personale e sul complesso rapporto che lo legava al defunto Presidente.
Creata da Dan Fogelman, già autore di successi emotivamente complessi, Paradise si distingue per la sua capacità di innestare un solido impianto thriller, incentrato su un omicidio e un’indagine politica, con una profonda esplorazione dei temi umani e psicologici. La regia è volutamente tesa e utilizza una struttura narrativa non lineare, ricca di flashback, che è ormai una cifra stilistica di Fogelman e che arricchisce il racconto svelando il background dei personaggi e gli snodi cruciali. Sterling K. Brown offre una performance intensa e sfumata nel ruolo del protagonista tormentato. Il dramma politico si trasforma in un viaggio psicologico che analizza la fragilità dei potenti e la corruzione dietro le apparenze. La serie è stata lodata per la sua scrittura, che riesce a mantenere un alto livello di suspense pur riservando spazio alla riflessione emotiva. È un’opera che ha avuto un notevole impatto sin dal debutto, affermandosi come un esempio di come il thriller istituzionale possa essere utilizzato per commentare le dinamiche di potere e fiducia contemporanee.






