Category: Frankenstein


Regia di Fred Dekker. Un film con Andre GowerRobby KigerStephen MachtDuncan RegehrTom Noonan, Brent Chalem, Ryan Lambert, Ashley Bank, Michael FaustinoCast completo Titolo originale: The Monster Squad. Genere Commedia – USA1987durata 82 minuti. – MYmonetro 2,53 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La mummia, l’uomo lupo, il mostro della laguna nera e Frankenstein tornano nella propria città in cerca di un amuleto vitale per loro. Li fronteggiano ragazzini svegli e appassionati di horror. Riuscendo a regredire all’età mentale di 12 anni, ci si diverte.

 Scuola di mostri
(1987) on IMDb
Locandina italiana Demoni e dei

Un film di Bill Condon. Con Brendan Fraser, Lynn Redgrave, Lolita Davidovich, David Dukes, Ian McKellen.Titolo originale Gods and Monsters. Biografico, durata 105 min. – USA, Gran Bretagna1998. MYMONETRO Demoni e dei * * 1/2 - - valutazione media: 2,94 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratto dal romanzo Father of Frankenstein di Christopher Bram, il film racconta gli ultimi giorni di James Whale, il regista inglese suicidatosi nel 1957 e autore del primo Frankenstein cinematografico. Ci vengono mostrati i suoi incubi e le sue gioie (i demoni e gli dei). Grazie alle prestazioni degli interpreti il film sfugge alle tentazioni della biografia filmata. Anche perché realtà e finzione sono abilmente mescolate e l’impianto un po’ teatrale non infastidisce più di tanto.

Locandina Le mani dell'altro [2]

Un film di Edmond T. Gréville. Con Christopher LeeMel FerrerDany CarrelLucille Saint-SimonFelix Aylmer. continua» Titolo originale Les mains d’OrlacDrammaticob/n durata 105 min. – Gran Bretagna, Francia 1960

Gravemente ferito ma sopravvissuto ad uno spaventoso incidente aereo, il pianista Stephen Orlac è sottoposto con successo alla delicatissima operazione chirurgica del trapianto di entrambe le mani. Quando scopre che il donatore era stato condannato a morte con l’accusa di omicidio, Orlac cade nella suggestione di essere predestinato a seguire la via del delitto e il sinistro Néron, illusionista di music-hall, ne approfitta per renderlo complice e strumento dei suoi crimini.
Nuovo adattamento del romanzo di Maurice Renard, interpretato da Mel Ferrer nel ruolo di Orlac e da Christopher Lee in quello di Néron. Ferrer si esibisce al pianoforte suonando Beethoven e ad un tratto smette di sorridere credendo di vedere sulle sue mani i guanti dello strangolatore.La vicenda segue i modelli del mystery o dell’horror poliziesco, ma lo spunto delle mani sostituite e, apparentemente, dotate di propria volontà si richiama ad una scienza dei trapianti anatomici ancora fantastica e di “frankensteiniana” memoria. Il film venne girato simultaneamente in due versioni, secondo una prassi commerciale ormai in disuso, l’una destinata al mercato internazionale e l’altra alla distribuzione francese.

Risultato immagini per living still life film

Bertrand Mandico
Francia, Belgio, Germania, 2012
16 minuti

“L’animazione è l’illusione della vita”
Ironicamente, è affidandosi a questa massima di Walt Disney che il surrealista francese Bertrand Mandico ci introduce nel suo esuberante universo effuso di macabro lirismo (e di conseguenza, non proprio adatto alle famiglie), mettendo in scena un film che sembra accostare il mito di Frankenstein, alle scenografie più suggestive del cinema di Tarkovskij, e la cui dualità tra distruzione e creazione; morte e vita, ha l’intento di rappresentare/promuovere, la possibilità di riform(ul)azione in un mondo quantomai in difficoltà(o carente d’inventive nell’ambito più prettamente artistico).

Un film di Chano Urueta. Con Stern Miroslava, Carlos Navarro, José Maria Linares, Miroslava Stern, José María Linares-Rivas, Fernando Wagner. Titolo originale El monstruo resuscitado. Drammatico, b/n durata 91 min. – Messico 1953. MYMONETRO Il mostruoso dottor Crimen * - - - - valutazione media: 1,00 su 1 recensione.
Il dottor Herman Lin vive isolato in un castello nei Balcani, nascondendo a tutti la sua spaventosa deformità fisica. Desideroso di incontrare un’anima gentile, mette un insolito annuncio su un giornale che attira la curiosità dell’intraprendente reporter Nora. La donna, a caccia dello scoop giornalistico, vinta l’istintiva repusione per l’aspetto mostruoso del dottore, finge premurose attenzioni per l’infelice scienziato ed entra ben presto nelle sue grazie. Scoperte, però, le vere intenzioni di Nora, Herman Lin, spinto dall’ansia di vendicarsi, la fa rapire da Ariel – un musicista suicida che lui aveva resuscitato facendone il suo schiavo – con l’intento di sfigurarne il bellissimo volto con un’operazione chirurgica e farne un mostro per tutta la vita. Il regista Urueta realizza il film attingendo spunti dalla fiaba della Bella e la Bestia, dal ciclo di Frankenstein e dalla Maschera di cera di Michael Curtiz (del quale André de Toth aveva firmato un remake nello stesso 1953). L’elemento fantascientifico si riallaccia ai cliché della fantamedicina del cinema americano (trapianti di cervelli, uomini ridotti allo stato di automi, la cripta adibita a fantastico laboratorio) ma lo spirito macabro e grottesco che permea la storia è tipicamente latino. Attore di buona popolarità (ha partecipato anche al film Ensayo de un crimen di Buñuel) José María Linares-Rivas interpreta il dottor Herman Lin, con il volto coperto da una carnevalesca maschera di gomma. Nei manifesti italiani il mostruoso dottor Crimen è presentato come “più forte di Frankenstein, più sanguinoso di Dracula, più feroce dell’Uomo Lupo” e con lo slogan “Se verrete a vedere questo film… io vi prometto che per 90 minuti sarete come all’inferno. Non venite se non avete il cuore saldo o qualche imperfezione fisica. Se resisterete ai 90 minuti, sarete un essere perfetto”. View full article »

Locandina Il dottor miracolo

Un film di Robert Florey. Con Bela LugosiSidney FoxLeon AmesBert RoachBetty Ross Clarke. continua» Titolo originale Murders in the Rue MorgueHorrorb/n durata 75 min. – USA1932

Nel 1845, a Parigi, durante i festeggiamenti del carnevale, il dottor Mirakle (Bela Lugosi) sbalordisce il pubblico esibendo in un circo delle meraviglie il possente Erik, un gorilla ammaestrato che egli dice di aver catturato nel cuore dell’Africa Nera. In realtà, lo spettacolo costituisce l’alibi per poter, nottetempo, rapire giovani ragazze e realizzare un esperimento che confermerebbe la validità della teoria sull’evoluzione dell’uomo dalla scimmia: individuare un gruppo sanguigno compatibile con quello di Erik per affiancargli una compagna. Poiché le prigioniere non sopravvivono alle trasfusioni, Mirakle con l’aiuto del fedele assistente Janos si sbarazza dei loro corpi gettandoli nella Senna, ma il giovane Pierre Dupin, analizzando i cadaveri, si insospettisce e va a curiosare nel laboratorio di Mirakle appena in tempo per evitare la morte a Camille, sua fidanzata, che il folle scienziato ha appena fatto rapire da Erik.
Fallito il progetto di filmare la storia di Frankenstein con Bela Lugosi, Robert Florey rilegge il celebre racconto di E.A. Poe per ricavarne una pellicola a metà strada tra l’horror e la fantamedicina. Della pagina scritta, il film conserva il nome di Dupin, l’idea del rapimento ad opera del gorilla e la morte di una donna trascinata nel camino, ma, per il resto, racconta una storia originale che attinge ai temi (assai fortunati in quegli anni) dell’uomo-scimmia e dello scienziato pazzo e che trova in Lugosi, reduce da Dracula, l’interprete ideale. L’eccellente fotografia di Karl Freund e le scenografie distorte di Charles D. Hall (inevitabile il richiamo al Gabinetto del dottor Caligari, del quale si ripercorre anche l’intreccio) recuperano con proprietà le suggestioni espressionistiche del cinema tedesco. Gli effetti speciali, realizzati in parte con la stop-motion, e il trucco della scimmia (impersonata da Charles Gemora) sono superiori alla media del tempo. Il film è conosciuto in Spagna con i titoli Doble Asesinato en la Calle Morgue e Los Crímenes de la Calle Morgue.

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Locandina Il mostroUn film di Roland West. Con Lon Chaney, Johnny Arthur, Gertrude Olmstead, Hallam Cooley, Charles Sellon, Walter James. Titolo originale THE MONSTER. Fantascienza, b/n durata 71 min. – USA 1925.
Johnny Goodlittle (Johnny Arthur), giovane allievo di un corso per corrispondenza di tecnica investigativa, scopre che il dottor Ziska (Lon Chaney) è responsabile dei numerosi misteriosi incidenti stradali avvenuti di notte lungo la strada che costeggia il suo fatiscente sanatorio. Ziska, che studia i segreti della vita e della morte, ha più volte tentato invano di trasferire lo spirito di un corpo esanime da una vittima all’altra, e, adesso, vuole sperimentare l’operazione sull’improvvisato detective che, insieme alla sua ragazza e ad un rivale in amore, è andato a curiosare nel suo laboratorio.
Tratto da una commedia di Crane Wilbur rappresentata in teatro nel 1922, il film consente all’inimitabile Lon Chaney di aggiungere alla sua galleria di sinistri personaggi il bizzarro ritratto di un folle – un po’ chirurgo e inventore, un po’ ipnotizzatore e stregone – che rilegge con discreta ironia gli stereotipi dello scienziato pazzo e di Frankenstein. La figura di Ziska è volutamente costruita con un eccesso parodistico (e tuttavia poco valorizzata sullo schermo) per bilanciare i tre giovani protagonisti, tanto intraprendenti quanto terribilmente maldestri, ma la storia conserva intatte le atmosfere dei film dell’orrore, con tanto di casa apparentemente stregata, munita di porte segrete e tenebrosi corridoi e con la rituale presenza di un servitore fedele e idiota. L’ingegnoso sistema ideato per mandare fuori strada gli automobilisti consiste in un gioco di specchi che proiettano sulla strada una figura spettrale. View full article »

Photobucket Pictures, Images and PhotosUn film di Paul Wegener, Carl Boese, Henrik Galeen. Con Paul Wegener, Albert Steinruck, Lyda Salmonova, Carl Ebert, Jacob Tiedtke. Titolo originale Der Golem, wie er in die Welt kam. Fantastico, durata 85′ min. – Germania 1920. MYMONETRO Il Golem – Come venne al mondo * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nella Praga del Cinquecento, sotto il regno di Rodolfo II d’Asburgo, il rabbino Löw costruisce con l’argilla un potente automa, dandogli la vita _ ma non la parola _ con una formula magica. La creatura, però, si ribella al creatore. La storia è ispirata ad antiche leggende giudeo-cabalistiche che simboleggiano la creazione dell’uomo che vuole imitare Dio, creando un essere a propria immagine. Più volte rielaborate da scrittori dell’Europa centrale, furono messe a punto dal viennese Gustav Meyrink in un famoso romanzo (1915) fantastico. Sceneggiato dal regista _ che v’interpreta il ruolo del Golem _ con Henrik Galeen, rimane il miglior film sull’argomento per un concorso di fattori espressivi e tecnici: le originali scenografie di Hans Pölzig, la fotografia di Karl Freund, la potenza dinamica delle scene di massa, l’efficacia dei trucchi, la forza suggestiva del Golem stesso che influenzò non poco James Whale nel suo Frankenstein del 1931. Lo stesso Wegener aveva messo a punto storia e personaggio nei precedenti Der Golem, und wie er auf die Welt kam (1915) e Der Golem und die Tänzerin (1917). L’argomento fu ripreso nel 1935 da J. Duvivier in Le Golem e nel 1952 dal cecoslovacco Martin Fric in L’imperatore della città d’oro View full article »