Category: Commedia


Regia di Vilgot Sjöman. Un film con Lena NymanBorje AhlstedtPeter LindgrenChris Wahlstrom. Titolo originale: Jag är nyfiken-gul. Genere Commedia – Svezia1967durata 98 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lena Nyman, la protagonista, intervista personalità quali Gustavo di Svezia o Martin Luther King e gente della strada per cogliere i diversi aspetti della società presente e futura e ironizzare sulle contraddizioni della socialdemocrazia, sulla presunta libertà di cui godiamo, sul Terzo Mondo, sui costumi sessuali del suo paese. Tra una considerazione e l’altra, Lena, che si prepara a girare un film, proprio in base a queste interviste, si innamora di un uomo che ha già una compagna e una figlia, lo abbandona e lo riprende. 

I Am Curious (Yellow) (1967) on IMDb

Regia di Paul Thomas Anderson. Un film Da vedere 2002 con Adam SandlerEmily WatsonPhilip Seymour HoffmanLuis GuzmánMary Lynn Rajskub. Titolo originale: Punch-Drunk Love. Genere Commedia – USA2002durata 90 minuti. – MYmonetro 3,13 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Con un passato familiare (sette sorelle!) che non passa, il goffo Barry coabita nella San Fernando Valley (California) con una pacata nevrosi che ogni tanto scarica in solitarie esplosioni di violenza. Nell’amore per l’inglesina Lena trova la forza di uscire dalla sua autistica apatia per affrontare dei ricattatori. E la vita. Dopo l’ambizioso, magnificato e sopravvalutato Magnolia P.T. Anderson abbassa la mira sul registro leggero con una commedia “sbilanciata, asimmetrica, deliberatamente obliqua rispetto ai canoni del genere” (P. Cherchi Usai). L’asimmetria non sta nel plot lineare e prevedibile come sono le favole d’amore, ma nel grottesco stralunato della prima mezz’ora e negli incidenti di percorso. Il sospetto di un esercizio di bravura fine a sé stesso è fondato, ma si deve ammirarne il brio intelligente, anche nella direzione della recitazione: riuscire a rendere buffo e godibile Sandler, divo TV espressivo come un paracarro, non è impresa da poco.

 Ubriaco d'amore
(2002) on IMDb

Regia di Pietro Germi. Un film Da vedere 1962 con Leopoldo TriesteMarcello MastroianniStefania SandrelliDaniela RoccaLando BuzzancaCast completo Genere Commedia – Italia1962durata 120 minuti. – MYmonetro 3,42 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Stanco della moglie e invaghito di una cugina sedicenne, barone siculo induce la consorte al tradimento e poi la uccide. È condannato a una pena minima per “delitto d’onore” e può sposare la cugina. Si può fare una commedia intelligente, lesta, graffiante anche illustrando un articolo (il 587) del Codice Penale. Se c’è un’arte che nasce dall’indignazione, questo film le appartiene. Oscar per la sceneggiatura a Ennio De Concini, Alfredo Giannetti e Germi e il premio della migliore commedia a Cannes. Rita Savagnone ha dato la voce sia a D. Rocca sia a S. Sandrelli.

 Divorzio all'italiana
(1961) on IMDb

Regia di Peter Medak. Un film con Peter O’TooleCoral BrowneAlastair SimCarolyn Seymour. Titolo originale: The Ruling Class. Genere Commedia – Gran Bretagna1971durata 155 minuti. – MYmonetro 3,13 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lord, convinto di essere Gesù, esce dal manicomio dopo la morte del padre per prendere il suo posto nella società londinese. Uccide moglie e zia, facendo accusare un innocente per conservare il potere. Graffiante commedia satirica di origine teatrale (adattata dallo stesso autore Peter Barnes) sulla classe dirigente britannica sotto il segno dell’irriverenza, della bizzarria e di un umorismo nero. Prolissa e qua e là irritante, ma vale la pena di farsi irritare.

 La classe dirigente
(1972) on IMDb

Un film di Elio Petri. Con Massimo Serato, Marcello Mastroianni, Ursula Andress, Elsa Martinelli, Salvo Randone. Fantascienza, durata 90′ min. – Italia 1965. MYMONETRO La decima vittima * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Dal racconto La settima vittima (1954) di Robert Sheckley: nel Duemila s’è costituito su scala mondiale un club privato i cui iscritti, accoppiati da un computer, si impegnano in una caccia mortale, alternativamente come cacciatori o vittime. A Roma una maliarda superorganizzata bracca la sua decima vittima. Tolto il debole finale, imposto dal produttore Carlo Ponti, Petri ha vinto la rischiosa scommessa, grazie anche all’apporto di Ennio Flaiano in sceneggiatura, con un curioso e affascinante film dove la SF si mescola al western, al cinema di spionaggio, alla commedia romanesca.

 La decima vittima
(1965) on IMDb
Risultati immagini per Pink Flamingos

Un film di John Waters. Con DivineDavid Lochary, Mary Vivian Pearce Titolo originale Pink Flamingos – 25th Anniversary EditionGrottescodurata 108 min. – USA 1972.

Nel 1997, per il 25esimo anniversario dalla realizzazione di Pink Flamingos, capolavoro “trash” assoluto di John Waters, è uscita questa videocassetta commemorativa digitalmente rimasterizzata. Al termine del film il commento di John Waters presenta alcune scene non inserite nel montaggio finale. A partire dal 1964 parallelamente ai film esistenziali e scioccanti prodotti da Andy Warhol, Waters ha portato avanti il suo stile improntato sul “cattivo gusto”, sostenuto dal Museo d’Arte Moderna di New York. La fama di Divine, considerato personaggio assolutamente disgustoso, rende gelosi Connie e Raymond. Questi ultimi rapiscono ragazze, le rendono incinte e vendono i neonati a coppie che non possono avere figli. Nel frattempo la madre di Divine, che vive in un lettino per poppanti, si innamora di un venditore di uova. Si celebra così la grande festa e un finto matrimonio. Connie e Raymond danno fuoco alla roulotte di Divine e quest’ultima li uccide davanti alla camera da presa di un regista di cinema-verità. Waters in questo film non risparmia cartucce e oltrepassa ogni limite fino allo “snuff” e al “porno”. Nonostante il film sia pieno di scene nauseanti, quella che tutti i cinefili citano è il finale in cui Divine mangia realmente le feci di un cagnolino. Pink Flamingos non può essere giudicato con i consueti parametri e viene inserito nel dizionario per un dovere storico. Solo in videocassetta di importazione.

Pink Flamingos (1972) on IMDb
Locandina Sweetie

Un film di Jane Campion. Con Genevieve LemonKaren ColstonTom LycosJon DarlingPaul Livingston. continua» CommediaRatings: Kids+16, durata 100 min. – Australia 1989.

Finalmente un film che tratta del problema, anche se non è la sola chiave di lettura, degli “autistici” fuori dai canoni consueti. Sweetie è una ragazza che deve ancora crescere intellettivamente, è bruttina e grassa. Ha una sorella convinta di aver trovato l’uomo della sua vita e due genitori anziani che vogliono separarsi. La ragazza è anche di indole cattiva e la tragedia è dietro l’angolo. Volutamente sgradevole il film ha diviso la critica internazionale di Cannes ed è stato ingiustamente ignorato dalla critica italiana. Opera d’esordio, dopo alcuni cortometraggi molto originali, della Campion, che poi è stata giustamente scoperta da tutti al Festival di Venezia del 1990 con Un angelo alla mia tavola.

Sweetie (1989) on IMDb
Daunbailò - Film (1986)

Regia di Jim Jarmusch. Un film Da vedere 1986 con Tom WaitsRoberto BenigniJohn LurieNicoletta BraschiPruitt Taylor VinceCast completo Titolo originale: Down by Law. Genere Commedia – USA1986durata 104 minuti. – MYmonetro 3,14 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un disc-jockey disoccupato alla deriva e un ruffiano meno duro di quel che pretende di essere finiscono in prigione. Nella stessa cella capita un improbabile e stralunato turista italiano dall’inglese maccheronico e patafisico. Esistono tre personaggi e una serie di luoghi, più che una storia. Partendo da una sceneggiatura con un largo margine di improvvisazione, Jarmusch mescola i generi, gli stili, i toni, ma soprattutto lascia liberi i tre attori in un gioco dove l’ironia si alterna con la buffoneria. Se si accettano le regole, è un film di una simpatia cui è difficile resistere.

Down by Law (1986) on IMDb

Regia di Sion Sono. Un film con Tak SakaguchiJun KunimuraShin’ichi TsutsumiFumi NikaidôHiroki HasegawaCast completo Titolo originale: Jigoku de naze warui. Genere Azione – Giappone2013durata 126 minuti. – MYmonetro 2,52 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Hirata sogna di diventare regista e, in attesa della sua grande occasione, gira ovunque con la sua videocamera interferendo con la vita privata di gente comune, così come di yakuza che si picchiano in strada. Una di queste occasioni porta lui e la sua troupe improvvisata a incrociare i propri destini con la guerra in corso tra i clan Muto e Ikegama, che a sua volta ruota attorno alla giovane Mitsuko, figlia del boss Muto e attrice mancata. Quando Muto assume Hirata per fargli girare il primo film con Mitsuko protagonista, l’incontro di queste vite parallele converge definitivamente.
Dopo un ingresso a pieno titolo nel novero degli autori più interessanti degli ultimi anni, grazie a opere come Himizu e Land of Hope, Sono Sion sembra volutamente giocare la carta dissacrante per sfuggire al cliché. Why Don’t You Play in Hell riprende un copione di quindici anni prima e sa inevitabilmente di progetto tenuto in naftalina per troppo tempo e solo frettolosamente rielaborato. 

 Why Don't You Play in Hell?
(2013) on IMDb

Regia di Bertrand Blier. Un film Da vedere 1974 con Miou-MiouBrigitte FosseyGérard DepardieuJeanne MoreauPatrick DewaereIsabelle HuppertCast completo Titolo originale: Les valseuses. Titolo internazionale: Going Places. Genere Commedia – Francia1974durata 117 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Le avventure di due giovani e, nonostante tutto, simpatici avanzi di galera, scandite da un dialogo corrosivo e fuori dai denti, offrono il pretesto per un umorismo tagliente e di nuovo genere.

Going Places (1974) on IMDb

Povere creature! (Poor Things) è un film del 2023 diretto da Yorgos Lanthimos.

Con protagonisti Emma StoneMark RuffaloWillem DafoeRamy Youssef e Jerrod Carmichael, la pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1992 scritto da Alasdair Gray.

Il film è stato presentato in concorso all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove si è aggiudicato il Leone d’oro al miglior film;[1] successivamente si aggiudica anche il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale ed il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale, andato a Emma Stone.

Nella Londra vittoriana, Victoria, una giovane donna incinta, si uccide buttandosi nel Tamigi.

Tempo dopo, lo spigliato studente di medicina Max McCandles viene invitato dall’eccentrico chirurgo Godwin Baxter a collaborare con lui a un esperimento. Al giovane viene richiesto di assistere Bella, una ragazza dai comportamenti molto infantili di cui presto si innamora. Incuriosito dagli strani atteggiamenti della donna, però, Max mette alle strette Baxter, il quale gli svela la verità: recuperato il corpo di Victoria, vi aveva impiantato il cervello del feto sopravvissuto dando quindi vita a una “nuova” ragazza.

Poor Things (2023) on IMDb
Risultati immagini per Piccoli Omicidi tra Amici

Regia di Danny Boyle. Un film Da vedere 1994 con Kerry FoxChristopher EcclestonEwan McGregorKen StottKeith AllenColin McCredie.Cast completo Titolo originale: Shallow Grave. Genere Commedia – Gran Bretagna1994durata 95 minuti. – MYmonetro 3,39 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Tre giovani amici – il giornalista Alex, il commercialista David e la dottoressa Juliet – cercano un coinquilino con cui condividere le spese del grande appartamento in cui vivono. Finalmente un giorno trovano la persona giusta, ma, dopo la prima notte trascorsa nella casa, il nuovo inquilino viene trovato cadavere. Sembrerebbe un suicidio. I tre stanno per chiamare la polizia, quando si accorgono che l’uomo aveva con sé una valigia piena zeppa di soldi. La tentazione è troppo forte. Alex e Juliet, i più spregiudicati, convincono il più prudente e restio David a sbarazzarsi del cadavere per dividersi quella montagna di denaro.
Un esordio che lascia il segno. Quello dell’inglese Danny Boyle dietro la macchina da presa, usata deliziosamente per dirigere un piccolo gioiello della black comedy.

A partire da una folgorante prima sequenza, dove l’accesissimo rosso dei titoli di testa lascia intendere i retroscena macabri di cui sarà costellato l’intero film. Così come la surreale enunciazione di un biondino pallido sull’importanza di amicizia e fiducia, con hitchcockiano movimento di macchina a spirale sul suo volto. Subito dopo, il movimento di macchina si fa frenetico, convulso, vertiginoso, all’inseguimento di un’auto che corre per le vie di una città elegante ma anonima. In questa prima sequenza è condensato il manifesto stilistico del film, così come dell’intera poetica di Boyle, regista che in seguito ci abituerà a piacevoli sorprese, soprattutto con il vertice di Trainspotting, che avrebbe consacrato il talento dell’attore Ewan McGregor, qui promettente sconosciuto.
Manifesto stilistico, quindi, ma non mero esercizio di stile. Perché, oltre a un senso estetico di plastica bellezza – accentuata da un’esaltazione pop dei colori e da inquadrature vertiginose e a spirale che citano e omaggiano il maestro del brivido Hitchcock – questo primo lavoro di Boyle regala momenti di autentico spasso amorale e visionarietà. Come la folle e divertentissima presentazione iniziale dei tre protagonisti, che mettono in moto un cast, con tanto di domande matte e spiazzanti, per scegliere il coinquilino giusto, quello in grado di reggere i loro cinici giochi di ruolo. O la conturbante scena del ballo tra Alex e Juliet e quella, più surreale, in cui lui è vestito da donna e guarda con lei un filmino, al massimo della complicità. Dal grottesco umorismo nero, che esalta l’amoralità dei due protagonisti, si passa al raccapricciante e visionario incubo allucinatorio del terzo personaggio, destinato, dai giochi crudeli dei due amici, a passare improvvisamente dal ruolo di vittima a carnefice. In questa seconda parte, il regista perde un po’ la presa, soprattutto per alcune forzature di sceneggiatura e per il sottotesto moralistico che suggerisce come l’avarizia possa scatenare i peggiori istinti dell’uomo e rovinare solide amicizie. Che, in realtà, non erano poi così solide, dato che sottilmente logorate da una latente gelosia, in un triangolo dominato – come in ogni noir che si rispetti – dalla classica femme fatale infida e manipolatrice. Interessanti suggestioni psicologiche, che alla fine chiudono il cerchio, ritornando là dove tutto era iniziato.

Shallow Grave (1994) on IMDb
Risultati immagini per L'Albero degli Zoccoli

Un film di Ermanno Olmi. Con Carlo Rota, Luigi Ornaghi, Francesca Moriggi, Ornar Brignoli, Antonio Ferreri. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 170′ min. – Italia 1978. MYMONETRO L’albero degli zoccoli * * * * 1/2 valutazione media: 4,54 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

1897-98 nelle campagne della Bassa bergamasca: la vicenda corale di alcune famiglie contadine che lavorano la terra a mezzadria tra duri sacrifici, ma con grande dignità. Solenne e sereno, grave e pur lieve come le musiche di Bach che l’accompagnano, il 9° di Olmi è _ con Novecento (1976) di B. Bertolucci che è il suo opposto _ il più grande film italiano degli anni ’70, e l’unico, forse, in cui si ritrovano i grandi temi virgiliani: labor, pietas, fatum. Gli sono stati rimproverati una rappresentazione idealizzata, troppo lirica, del mondo contadino, la cancellazione della lotta di classe, la rarefazione spiritualistica del contesto sociale.È indubbio che al versante in ombra (grettezza, avidità, violenza, odi feroci) del mondo contadino Olmi ha fatto soltanto qualche accenno, e in cadenze bonarie, ma anche in quest’occultamento è stato fedele a sé stesso e alla sua pietas. Il sonoro originale fu doppiato dagli stessi attori non professionisti in un dialetto italianizzante. Alcune copie circolarono con sottotitoli in italiano nei dialoghi più ostici. Venduto in un’ottantina di nazioni. Palma d’oro e Premio Ecumenico a Cannes. César per il film straniero in Francia.

The Tree of Wooden Clogs (1978) on IMDb
Risultati immagini per Susanna locandina

Un film di Howard Hawks. Con Charles Ruggles, Katharine Hepburn, Ward Bond, Cary Grant, May Robson. Titolo originale Bringing Up Baby. Commedia, b/n durata 102′ min. – USA 1938. MYMONETRO Susanna! * * * * 1/2 valutazione media: 4,55 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Mentre sta portando a termine la ricostruzione dello scheletro di un dinosauro, un goffo paleontologo s’imbatte in Susan, ricca ed eccentrica signorina che, invaghitasi di lui, gli combina un sacco di guai. Di questo capolavoro della screwball comedy degli anni ’30 Hawks, produttore-regista per la RKO, diceva che ha un grave difetto: tutti i personaggi sono picchiatelli sebbene, nonostante le apparenze, il più “normale” sia proprio Susan.

 Susanna!
(1938) on IMDb

E TUTTI RISERO - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Peter Bogdanovich. Con Ben Gazzara, Audrey Hepburn, John Ritter, Elizabeth Peña, Colleen Camp. Titolo originale They All Laughed. Commedia, durata 115′ min. – USA 1981. MYMONETRO … E tutti risero * * * - - valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tre investigatori privati, inclini a confondere il lavoro con il piacere, hanno la poco professionale disposizione a sedurre le donne che dovrebbero pedinare. Le cose si complicano. Uno dei migliori film di Bogdanovich. Favola di pedinamenti e d’amore in cui la vicenda è un filo sottile ma robusto al quale sono appesi i personaggi. Audrey ha poco da fare e lo fa bene, Ben ha molto e ci dà dentro. Uscito con quasi un anno di ritardo in seguito all’omicidio di D. Stratten (raccontato da Bob Fosse in Star 80, 1983).

They All Laughed (1981) on IMDb

La Grande Seduzione: Amazon.it: Bouchard, Boutin, Pouliot Jean-Francoi,  Bouchard, Boutin: Film e TVUn film di Jean-François Pouliot. Con Raymond Bouchard, David Boutin, Benoît Brière, Pierre Collin, Lucie Laurier, Rita Lafontaine Titolo originale La Grande séduction. Commedia, durata 108 min. – Canada 2003. MYMONETRO La grande seduzione * * * - - valutazione media: 3,00 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Gli abitanti di un piccolo villaggio la cui unica risorsa è la pesca sono costretti a vivere con i sussidi del governo. Il sindaco si dà da fare perché un’azienda apra uno stabilimento in loco. Bisogna però convincere preliminarmente un medico a vivere nella comunità. Gli abitanti faranno di tutto per ‘sedurne’ uno arrivato per caso e costringerlo a restare. Un regista canadese al film d’esordio ci regala una piacevole commedia in cui i dialoghi brillanti assumono un grande valore.

Seducing Doctor Lewis (2003) on IMDb

Un film di Mike Newell. Con Hugh Grant, Andie MacDowell, Simon Gallow, John Hannah, Kristin Scott Thomas. Titolo originale Four Weddings and a Funeral. Commedia, durata 117′ min. – Gran Bretagna 1994. MYMONETRO Quattro matrimoni e un funerale * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un impenitente single trentenne non ce la fa a essere puntuale, nemmeno ai matrimoni dei suoi migliori amici. Perde la testa per un’americana, incontrata proprio a una cerimonia, che, però, sposa un ricco scozzese. Scritta da Richard Curtis, è una commedia gradevole e leggera con dialoghi spiritosi, attori impeccabili, ritmo agile, che mescola furbizia e ruffianeria in ugual dose. È _ con Full Monty _ il film britannico di maggiore successo internazionale dell’ultimo ventennio del secolo: più di 130 milioni di dollari. Fece di H. Grant un divo e in Inghilterra un best seller di un libretto di poesie amorose di W.H. Auden, una delle quali è recitata nel film da J. Hannah.

Four Weddings and a Funeral (1994) on IMDb
Locandina Guendalina

Un film di Alberto Lattuada. Con Sylva KoscinaRaf ValloneJacqueline SassardRaf MattioliLeda Gloria. continua» CommediaRatings: Kids+16, b/n durata 103 min. – Italia, Francia 1957

Igenitori litigano e intanto Guendalina, che parteggia per il padre, amoreggia con il giovane Oberdan. Siamo in Versilia durante le vacanze estive. In fine di stagione i genitori si riconciliano, ma Guendalina deve tornare in città e lasciare il suo Oberdan.

Guendalina (1957) on IMDb

Regia di Aki Kaurismäki. Un film Da vedere 2023 con Alma PöystiJussi VatanenJanne HyytiäinenNuppu KoivuMartti SuosaloCast completo Titolo originale: Kuolleet Lehdet. Titolo internazionale: Fallen Leaves. Genere Commedia, – Finlandia2023durata 81 minuti. Uscita cinema giovedì 21 dicembre 2023 distribuito da Lucky Red. Oggi tra i film al cinema in 11 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,77 su 40 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella notte di Helsinki si incontrano due solitudini, quella di un operaio meccanico e di una cassiera di supermercato. Entrambi hanno il desiderio di conoscersi meglio ma un numero di telefono scritto su un foglietto viene perduto e quindi l’incontro viene rinviato mentre la loro situazione sul versante sociale non sta affatto migliorando. Soprattutto per lui che non riesce a smettere di bere alcolici.

Aki Kaurismaki chiude con questo film una quadrilogia sul lavoro iniziata nel lontano 1986 con Ombre in paradiso in cui il netturbino Nikander e la cassiera di supermercato Llona non ottenevano l’ascesa sociale sperata.

Si era poi passati ad Ariel che a sua volta non raggiungeva gli obiettivi auspicati per concludere con La fiammiferaia in cui Iris, operaia in una fabbrica di fiammiferi, finiva con l’avvelenare coloro che causavano la sua infelicità.

Sembrava dovesse trattarsi di un percorso ormai concluso nel 1989. Invece, trentaquattro anni dopo, la situazione sociale (finlandese e purtroppo non solo) richiede di tornare sul tema. I due protagonisti appartengono con pieno diritto alla galleria di personaggi che il regista ci ha fatto incontrare nel corso degli anni con la loro malinconia profonda, con dei nodi nell’animo difficili da districare ma anche, o forse proprio per questo, con il desiderio di avere qualcuno che comprenda non tanto le loro parole quanto i loro silenzi.

Ci si innamora questa volta ma non c’è, nascosto dietro le spalle, l’inganno come in Le luci della sera. C’è invece il bisogno di uscire dal grigiore di una società sempre più ripiegata su sé stessa e incapace di guardare oltre. Pronta a licenziare chi si porta a casa dal lavoro un prodotto ormai scaduto che finirebbe nella pattumiera come chi, essendosi ferito sul lavoro, viene a sua volta licenziato con il pretesto del consumo di alcol. Su questo argomento Kaurismaki, che non ha mai nascosto la sua passione per i superalcolici, torna più volte quasi volesse mettere in guardia da quello che si sta trasformando da piacere, seppure eccessivo, in doloroso segnale di un vuoto esistenziale.

Intorno ai due protagonisti (e all’amico di lui che tiene molto a che le sue esibizioni al karaoke vengano apprezzate nella giusta misura) c’è un mondo o, meglio, c’è un’Europa che deve, dopo oltre 70 anni tornare a confrontarsi con la guerra. Ogni volta che la protagonista accende la radio le notizie riguardano l’Ucraina e, in particolare, Mariupol e i bombardamenti sugli obiettivi civili.

Fallen Leaves (2023) on IMDb

Locandina Ombre in paradiso

Un film di Aki Kaurismäki. Con Matti PellonpääKati OutinenSaku KuosmanenEsko Nikkari, Killi Köngäs, Pekka Laiho, Jukka-Pekko Palo, Ulla Kuosmanen Titolo originale Varjoja ParatiisissaDrammaticodurata 76 min.

Apre la cosiddetta “Trilogia dei perdenti”,[1] che prosegue con Ariel (1988) e si conclude con La fiammiferaia (1990).

Shadows in Paradise (1986) on IMDb

L’avevo in italiano ma è sparito dall’hard disk, ho dovuto riscaricarlo ma l’ho trovato solo in fin subita