Regia di Steve Carver, Joe D’Amato (non accreditato). Un film con Pam Grier, Margaret Markov, Lucretia Love, Daniele Vargas. Titolo originale: The Arena. Genere: Peplum, Azione, Erotico, Exploitation. Paese: Italia, Stati Uniti d’America. Anno: 1974. Durata: 90 min (versione italiana). Consigliato a: VM 18. Valutazione IMDb: 5.2.

Nell’antica Roma, un gruppo di donne provenienti da diverse parti dell’Impero, tra cui la fiera Mamawi dalla Nubia e la sacerdotessa celtica Bodicia, vengono catturate dai soldati e vendute come schiave nella città di Brindisi. Acquistate dall’organizzatore di giochi locali, Timarchus, le donne sono inizialmente destinate a servire i gladiatori. Tuttavia, un violento litigio tra loro fornisce a Timarchus l’idea di addestrarle e farle combattere nell’arena, come una novità brutale per soddisfare il morboso desiderio di sangue e spettacolarità del pubblico romano.

Questo film è un notevole esempio di gladiator exploitation e women in prison fuso con il genere peplum, risultato di una co-produzione italo-americana a basso costo guidata da Roger Corman. La regia, attribuita a Steve Carver per la versione americana ma con l’apporto di Joe D’Amato (Aristide Massaccesi) per le scene d’azione e la versione italiana, è funzionale e diretta, mirata all’impatto visivo e sensazionalistico. I temi principali sono la sopraffazione delle donne in una società patriarcale violenta, la resistenza e la ricerca della libertà, sebbene vengano affrontati con la superficialità tipica del cinema di sfruttamento. Il carisma di Pam Grier (Mamawi) è un innegabile elemento di spicco, in linea con i suoi successi nella blaxploitation. Nonostante sia un prodotto derivativo e oggettivamente carente sotto il profilo della scrittura e della messa in scena di alto livello, La Rivolta delle Gladiatrici è apprezzato dagli appassionati per la sua estetica camp e l’unione audace (e a tratti goffa) di generi diversi.