
Regia di Uwe Boll. Un film con Kristanna Loken, David O’Hara, Noah Dalton Danby, Matt Frewer, Billy Zane. Titolo originale: Darfur. Genere: Drammatico, Guerra, Azione. Paese: Canada, Sudafrica, Germania. Anno: 2009. Durata: 98 min. Consigliato a: Adulti, per la violenza esplicita. Valutazione IMDb: 5,6.
Un gruppo di giornalisti americani si reca nella regione del Darfur, in Sudan, per documentare le atrocità del conflitto e del genocidio in corso. La troupe, scortata da un piccolo contingente di truppe dell’Unione Africana, si ritrova in un piccolo villaggio poco prima che venga attaccato dalle milizie armate Janjaweed. Di fronte all’imminente massacro, i reporter si trovano a dover affrontare un drammatico dilemma morale ed etico: fuggire immediatamente per divulgare le terribili notizie che hanno raccolto, oppure restare e rischiare la vita per tentare, con mezzi limitati, di aiutare e difendere gli innocenti.
Il film affronta il difficile tema del genocidio del Darfur e il dilemma etico dei media di fronte all’orrore, ovvero il conflitto tra dovere di informare e la responsabilità di intervenire. La regia di Uwe Boll, nota per il suo approccio crudo e controverso, cerca qui di conferire un senso di realismo immediato, utilizzando spesso la macchina da presa a mano e un dialogo in parte improvvisato per accentuare la brutalità degli eventi. Sebbene il film sia encomiabile per la volontà di dare visibilità a una tragedia troppo spesso ignorata dai riflettori internazionali, l’esecuzione è divisiva. Alcuni critici hanno lodato l’intensità drammatica e la crudezza senza filtri, mentre altri hanno criticato il trattamento esplicito della violenza, giudicato eccessivamente sensazionalistico. L’opera si colloca comunque tra i pochi film a trattare direttamente e senza mezzi termini questo specifico conflitto africano.
