Regia di David Blair. Un film con David Blair, William S. Burroughs, Florence Ormezzano, Meg Savlov, Clyde Tombaugh. Titolo originale: Wax or the Discovery of Television Among the Bees. Genere: Fantascienza, Avanguardia, Drammatico, Documentario, Cult. Paese: Stati Uniti, Germania Ovest (coproduzione ZDF). Anno: 1991. Durata: 85 min. Consigliato a: Adulti (per complessità e temi trattati). Valutazione IMDb: 7,7/10.

La pellicola è incentrata su Jacob Maker, un programmatore di simulazioni di volo e sistemi d’arma per il governo statunitense, che vive ad Alamogordo, New Mexico. Jacob ha ereditato dal nonno una speciale razza di api “Mesopotamiche” che, in seguito a un evento surreale, prendono possesso della sua coscienza. Questo innesca in lui una serie di visioni allucinatorie, una sorta di “televisione interiore” attraverso cui le api gli trasmettono informazioni sul mondo, la tecnologia e i segreti dell’aldilà, trasformandolo in un involontario assassino. Il film si sviluppa come una narrazione spoken word dal tono quasi documentaristico, in contrasto con le immagini di pura avanguardia.

Wax or the Discovery of Television Among the Bees è un’opera di rottura, un ibrido geniale che trascende i generi tradizionali, combinando cyberpunk, satira politica e sperimentazione visiva. Il tema centrale è una critica feroce alla guerra, in particolare all’uso della guerra a distanza e delle simulazioni per l’omicidio premeditato (una chiara anticipazione della guerra dei droni). La regia di David Blair è notevole per la sua radicale sperimentazione formale: è stato uno dei primi lungometraggi indipendenti a utilizzare un sistema di montaggio digitale non lineare e a integrare in modo massiccio una miscela di live action su video SD, animazione digitale grezza (CGI poligonale), filmati di repertorio (found footage) e texture distorte per visualizzare lo stato mentale alterato del protagonista. Il suo impatto storico è ineguagliabile: nel 1993, è diventato il primo film lungometraggio ad essere trasmesso in streaming su Internet, anche se a bassissimo frame rate, segnando un momento fondamentale nella storia del cinema digitale e del net art. Nonostante la sua natura intenzionalmente frammentata e a tratti incoerente a livello narrativo, il film è un capolavoro di concettualismo e un’esperienza audiovisiva ipnotica, incredibilmente profetica.

I sub originali sono caotici, le frasi si sovrappongono, di conseguenza anche i subita sono così. Li ho tradotti con google e revisionati con chatgpt, potrebbero esserci delle imprecisioni.