Category: Gwyneth Paltrow


Locandina Emma

Regia di Douglas McGrath. Un film con Gwyneth Paltrow, Toni Collette, Alan Cumming, Ewan McGregor. Titolo originale: Emma. Genere: Commedia, Romantico. Paese: Stati Uniti, Regno Unito. Anno: 1996. Durata: 121 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 6.7.

Nel pittoresco e tranquillo villaggio di Highbury, in Inghilterra, la giovane Emma Woodhouse si crogiola nella sua posizione di privilegiata e autorevole signorina. Convinta di avere un talento innato per le relazioni altrui, decide di dedicarsi all’arte di combinare matrimoni per amici e conoscenti, trascurando però i propri sentimenti e le dinamiche complesse che scaturiscono dalle sue stesse manipolazioni. La sua visione del mondo viene continuamente messa alla prova dal suo onesto e saggio amico di famiglia, George Knightley, l’unica persona in grado di farle notare i propri errori.

Questa trasposizione cinematografica del celebre romanzo di Jane Austen spicca per la sua raffinata eleganza visiva e per un’interpretazione fedele e brillante della fonte letteraria. La regia di McGrath cattura perfettamente lo spirito della commedia di costume, enfatizzando i dialoghi arguti e le sottili dinamiche sociali dell’epoca. Gwyneth Paltrow offre una performance solida e misurata nel ruolo della protagonista, rendendo Emma un personaggio complesso e non sempre simpatico, ma autentico nel suo percorso di maturazione. Il film si distingue per la sua fotografia luminosa e i costumi curati nei minimi dettagli, che contribuiscono a immergere lo spettatore nell’atmosfera dell’Inghilterra georgiana. Sebbene non introduca elementi stilistici rivoluzionari, la pellicola è un esempio impeccabile di cinema d’epoca ben realizzato, che bilancia humor e romanticismo con intelligenza e sensibilità. La sua influenza è evidente in molte delle successive riduzioni cinematografiche e televisive di romanzi austeniani.

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Regia di Alfonso Cuarón. Un film con Ethan Hawke, Gwyneth Paltrow, Robert De Niro, Anne Bancroft. Titolo originale: Great Expectations. Genere: Drammatico, Romantico. Paese: USA. Anno: 1998. Durata: 111 min. Consigliato a: da 14 anni. Valutazione IMDb: 6,8.

La storia di Pip viene trasposta nella contemporaneità, ambientando il racconto nella Florida degli anni ’90. Finnegan “Finn” Bell, un giovane orfano con il talento per il disegno, incontra e si innamora della ricca e algida Estella. Il suo legame con l’eccentrica ereditiera Nora Dinsmoor, che vive reclusa in una villa fatiscente, sembra inestricabile. Quando un misterioso benefattore lo finanzia per diventare un artista di successo a New York, Finn coglie l’occasione per inseguire la sua amata, ma deve confrontarsi con un passato che non vuole lasciarlo andare.

L’adattamento di Alfonso Cuarón si distingue per l’audace scelta di modernizzare un classico letterario. La regia è elegante e visivamente suggestiva, con una fotografia curatissima e un sapiente uso del colore verde che crea un’atmosfera da favola decadente. Il film non si limita a una semplice trasposizione, ma ne coglie l’essenza romantica e il dramma dei destini incrociati. Le interpretazioni di Ethan Hawke e Gwyneth Paltrow, pur non raggiungendo la complessità dei personaggi di Dickens, offrono una chimica credibile. Tuttavia, la narrazione non riesce sempre a rendere giustizia alla profondità psicologica dei personaggi secondari e la trama, sebbene affascinante, perde in parte la sua forza critica e sociale, concentrandosi più sulla storia d’amore che sui temi di classe e vendetta. Nonostante i suoi limiti, il film è un’operazione stilisticamente riuscita e affascinante.

Regia di Anthony Minghella. Un film con Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett. Titolo originale: The Talented Mr. Ripley. Genere: Thriller, Drammatico, Psicologico. Paese: USA. Anno: 1999. Durata: 139 min. Consigliato a: Da 14 anni. Valutazione IMDb: 7.4.

Tom Ripley, un giovane di umili origini, viene incaricato da un ricco industriale di recarsi in Italia per convincere il figlio Dickie Greenleaf, un facoltoso playboy, a tornare a casa. Tra le coste assolate della Costiera Amalfitana, Tom si insinua nella vita di Dickie e della sua fidanzata Marge, sviluppando un’ossessiva ammirazione per lo stile di vita lussuoso e spensierato che conducono, fino a desiderare di sostituirsi a lui.

Questo film è un notevole esempio di thriller psicologico, caratterizzato da una regia raffinata e un’atmosfere cupa e affascinante. Anthony Minghella orchestra una tensione palpabile, sfruttando le meravigliose location italiane come scenario di una discesa nella follia e nell’inganno. Le interpretazioni sono eccezionali, con un Matt Damon inquietante e ambiguo nel ruolo del protagonista e un Jude Law carismatico. Un’opera che esplora magistralmente i temi dell’identità, dell’invidia e della seduzione del lusso, lasciando lo spettatore con un senso di disagio e riflessione sulla natura umana.

Un film di David Fincher. Con Brad Pitt, Morgan Freeman, Kevin Spacey, Gwyneth Paltrow, John C. McGinley Poliziesco, durata 127′ min. – USA 1995. MYMONETRO Seven * * * *- valutazione media: 4,05 su 83 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sette i peccati capitali, sette gli omicidi che uno psicopatico programma, corredati da torture efferate. Comincia con la gola e l’avarizia, continua con l’accidia. L’ultimo è la lussuria, ma l’intervento di due investigatori, uno anziano e nero, l’altro giovane e bianco, lo obbliga a modificare il piano. Tra i tanti meriti della sceneggiatura di Andrew Kevin Walker c’è anche quello di aver modificato gli stereotipi della coppia bianco-nero approfondendo i personaggi a livello psicologico e legandoli ai temi principali del film: la presenza del Male nel mondo e l’indifferenza di fronte alla caduta dei valori. Un film dal taglio espressionista (fotografia di Darius Khondji; musica di Howard Shore), ambientato in una città senza nome, ricco di citazioni letterarie che ne sono la minacciosa struttura e senza una scena di violenza, di cui sono visibili soltanto le conseguenze. Un bel cast in cui si distingue K. Spacey nel tragico epilogo.

Se7en (1995) on IMDb

Regia di Harold Becker. Un film con Nicole Kidman, Alec Baldwin, Bill Pullman, George C. Scott, Anne Bancroft. Titolo originale: Malice. Genere: Thriller, Mistero. Paese: USA. Anno: 1993. Durata: 107 min. Consigliato a: Da 14 anni. Valutazione IMDb: 6.3/10.

Trama: Andy e Tracy Safian sono una giovane coppia felice la cui vita perfetta viene sconvolta dall’arrivo del Dr. Jed Hill, un brillante e arrogante chirurgo che si trasferisce come coinquilino nella loro casa vittoriana. Quando Tracy subisce un’operazione chirurgica d’urgenza eseguita da Jed e si ritrova incapace di avere figli, la coppia decide di fare causa al medico. Tuttavia, mentre il caso legale procede, una serie di rivelazioni scioccanti e inganni sempre più complessi emergono, mettendo in discussione la verità e le vere intenzioni di ognuno.

Commento: “Malice – Il Sospetto” è un thriller intricato e ricco di colpi di scena che si regge sulla sua complessa struttura narrativa e sulle performance dei suoi protagonisti. La regia di Harold Becker crea un’atmosfera di crescente paranoia e ambiguità, tenendo lo spettatore costantemente sul filo del rasoio. Alec Baldwin offre un’interpretazione carismatica e ambigua del dottor Hill, mentre Nicole Kidman e Bill Pullman interpretano efficacemente la coppia che si ritrova al centro di un incubo. Il film, pur con qualche forzatura di trama, riesce a mantenere alta la tensione e il mistero fino all’ultimo, offrendo un intrattenimento avvincente che esplora temi come la fiducia, il tradimento e la manipolazione.

Malice (1993) on IMDb

Un film di Wes Anderson. Con Gene Hackman, Anjelica Huston, Ben Stiller, Gwyneth Paltrow, Luke Wilson. Titolo originale The Royal Tenenbaums. Commedia, durata 109 min. – USA 2001. MYMONETRO I Tenenbaum * * * 1/2 - valutazione media: 3,86 su 31 recensioni di critica, pubblico e dizionari
Royal e Etheline Tenenbaum, newyorkesi dell’upper class, hanno avuto tre figli. Tre bambini prodigio: Chas, piccolo genio della finanza inventore di topi dalmata; Richie, giovane campione di tennis; e Margot, figlia adottiva drammaturga iperdepressa.
Dopo anni di separazione i tre fratelli adulti si ritrovano a fare un tuffo nel passato della grande e colorata casa d’infanzia di Archer Avenue (che tanto ricorda quella degli Amberson wellesiani) tra vecchi giochi in scatola e vinili impolverati.
Tutto in questo bizzarro universo isolato dal mondo reale sembra rimasto com’era. Le camerette ospitano ancora giradischi, disegni infantili e tende da campeggio. I tre vestono ancora come una volta: tuta rossa e folto cespuglio di capelli Chas, pelliccia e occhi truccatissimi Margot, tenuta da tennista e occhiali scuri il timido Richie. Ma le loro vite sono cambiate: Chas, in seguito alla perdita della moglie, è diventato un maniaco della sicurezza sua e dei due figli; Margot, con un matrimonio infelice in corso, è altrettanto triste con il suo amante clandestino Eli Cash, vicino dei Tenenbaum con l’unico desiderio di “essere un Tenenbaum”. Richie, da sempre segretamente innamorato della sorella adottiva, si è imbarcato dopo aver perso un match decisivo proprio il giorno successivo al matrimonio di Margot.
L’occasione della loro riunione è il ritorno a casa del padre Royal, forse gravemente malato, proprio nel momento in cui la sua ex moglie sta per risposarsi.
Strutturato in capitoli dall’andamento descrittivo (più che narrativo) legati tra loro dall’intervento di un’eloquente voce narrante, la terza dolceamara e matura opera di Wes Anderson esalta le atmosfere eleganti, nostalgiche e surreali dei film precedenti, creando un mosaico di personaggi demodè, eccentrici e realistici allo stesso tempo. La sua grandezza è quella di riuscire, attraverso l’ironia delle sue figure stralunate, a parlarci in maniera lieve, originale e personalissima di sentimenti universali.
Supportato da un appropriato universo musicale retrò (brani dei Velvet Underground, dei Beatles, di Nico e Paul Simon) e da una curatissima scenografia dai colori pop, il film, che potrebbe essere stato scritto dal Salinger di Franny & Zooey o dall’Ashby di Harold e Maude, vibra d’intensità grazie alla sentita interpretazione degli attori, qui in ruoli per loro inconsueti: dalla depressa Paltrow in versione dark, all’introverso sensibile Luke Wilson, passando per lo svanito Owen Wilson (autore insieme all’amico regista della sceneggiatura), fino ad arrivare all’immaturo e infantile padre di famiglia dandy Royal, interpretato da un intenso e stravagante Gene Hackman.
A completare il quadro una galleria di personaggi “minori” che, come di consueto nel cinema “attento allo sfondo” di Wes Anderson, non sono mai marginali: dal fedele domestico Pagoda al finto medico interpretato da Seymour Cassel, volto invecchiato di quell’universo anni Settanta tanto amato dal regista.

The Royal Tenenbaums (2001) on IMDb
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Un film di Steven Soderbergh. Con Matt DamonGwyneth PaltrowMarion CotillardKate WinsletJude Law.  ThrillerRatings: Kids+13, durata 105 min. – USA 2011. – Warner Bros Italia uscita venerdì 9 settembre 2011MYMONETRO Contagion * * 1/2 - - valutazione media: 2,72 su 70 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una malattia per molti versi simile all’influenza suina ma capace di svilupparsi anche per contatto con estrema rapidità sta colpendo il mondo. La comunità medica mondiale si trova in breve tempo a dover affrontare la ricerca di una cura e il controllo del panico che si diffonde progressivamente ovunque. Le persone reagiscono in modo diverso e a seconda della responsabilità che è stata loro attribuita o che si sono autonomamente conferita.
Se un alieno fosse messo dinanzi a Ocean’s ElevenFull Frontal e Il Che quasi sicuramente non direbbe che sono frutto del talento dello stesso regista. Perché uno dei grandi pregi di Steven Soderbergh (anche quando, come in questo caso, lavora su commissione) è quello di continuare a sperimentare sia sul piano della sceneggiatura che su quello linguistico cinematografico. 

 Contagion
(2011) on IMDb

Regia di Peter Howitt. Un film con Gwyneth PaltrowJohn HannahJohn LynchJeanne Tripplehorn, Zara Turner, Douglas McFerranCast completo Genere Commedia, – USA1997durata 99 minuti. Uscita cinema venerdì 4 settembre 1998 distribuito da Medusa. – MYmonetro 3,01 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una ragazza prende la metropolitana. Subito dopo la stessa ragazza non riesce per una frazione di secondo a prendere la stessa metropolitana. Partono così due destini della stessa persona. Se avesse preso quel treno cosa le sarebbe successo? Così sono due le storie. Una finisce bene, con un nuovo amore, l’altra finisce male. Un singolare esperimento narrativo, di buon succeso di pubblico e di buon stile narrativo. L’emergentissima Paltrow è molto brava, a proprio agio nei due destini e personalità. 

Sliding Doors (1998) on IMDb

Regia di Bobby FarrellyPeter Farrelly. Un film con Gwyneth PaltrowJack BlackJason AlexanderSusan Ward, Anthony Robbins, Joe ViterelliCast completo Titolo originale: Shallow Hal. Genere Commedia, – USAGermania2001durata 113 minuti. Uscita cinema venerdì 12 aprile 2002 distribuito da 20th Century Fox Italia. – MYmonetro 2,59 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Hal ha dovuto promettere al padre in punto di morte che non avrebbe mai avuto una ragazza che non fosse bella. E così si è procurato una serie di avventure con donne belle ma che non gli interessavano granché. Un giorno però resta bloccato in ascensore con un ipnotista che gli impone di guardare all’interiorità delle donne. Così si innamora di Rosemary e dei suoi 120 chili. I Farrelly colpiscono ancora avvalendosi della disponibilità della Paltrow pronta a sottoporsi a 4 ore di trucco per assumere le ‘dimensioni’ richieste. Nella loro voglia di trasgredire i due fratelli si dimostrano ancora una volta (e nonostante le apparenze) più ‘moralisti’ di altri. 

Shallow Hal (2001) on IMDb

Regia di John Madden. Un film Da vedere 1998 con Joseph FiennesGwyneth PaltrowGeoffrey RushTom WilkinsonJudi DenchColin FirthCast completo Titolo originale: Shakespeare in Love. Genere Storico – USA1998durata 122 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,89 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella Londra del giovane Shakespeare e di Elisabetta prima si combattono vere battaglie fra teatri per assicurarsi le opere di scrittori come William, appunto, e Christopher Marlowe, che ha appena scritto il suo Faustus. Shakespeare vorrebbe scrivere una storia di pirati, poi “ripiega” su Giulietta e Romeo. Si sa che solo gli uomini potevano salire sul palcoscenico, ma la giovane e bellissima Viola (Paltrow) divorata dalla passione per il teatro si traveste da uomo per fare Giulietta. Fra l’equivoco iniziale e la rappresentazione del dramma William e Viola si amano furiosamente. C’è anche la regina, che benedice la pièce, ma non l’amore dei due.
Costumi e ricostruzione straordinari, sceneggiatura vivace, debordante e magnificamente bugiarda (Marc Norman, Tom Stoppard). Insomma cinema vero, e anche cinema nuovo. Una storia piena di sicurezze su un personaggio del quale di sicuro si sa pochissimo – una certa corrente nega persino la sua esistenza -. Comunque ben vengano, in cinema, queste licenze, fanno parte della sua natura e del suo gioco, e qui il gioco è davvero bello. Si sono riviste scene d’amore finalmente “naturali”, con “baci e abbracci” che il cinema sembrava aver disimparato. È senz’altro il trionfo della Paltrow, ormai buona per tutti i ruoli, un po’ Grace Kelly e un po’ Audrey Hepburn, in procinto di diventare la numero uno di Hollywood. E ha vinto l’Oscar. Il film aveva avuto tredici candidature, sette sono diventate statuette, alcune molto importanti (al film, alla sceneggiatura, e alla straordinaria Judy Dench che fa Elisabetta per otto minuti.) Shakespeare in Love è il film dell’anno, e sarà certamente un precursore.

Shakespeare in Love (1998) on IMDb
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