
Regia di Marcello Avallone. Un film con Mariella Valentini, Peter Phelps, Cyrus Elias, Mariangelica Ayala. Titolo originale: Maya. Genere: Horror. Paese: Italia. Anno: 1988. Durata: 93 min. Consigliato a: Da 14 anni. Valutazione IMDb: 4.8.
In un remoto villaggio messicano, una serie di morti inspiegabili e macabre terrorizza la popolazione. La giovane Lisa, figlia di un archeologo misteriosamente scomparso, arriva sul posto per indagare sulla sorte del padre. Insieme all’avventuriero Peter, scopre che gli omicidi sono collegati all’antica e oscura leggenda della piramide di re Xibalbay, un’antica divinità Maya che si sta vendicando dei profanatori della sua tomba, risvegliata dopo secoli di sonno.
“Maya” è un esempio di horror italiano di fine anni ’80 che cerca di coniugare elementi di archeologia e folklore sudamericano. La regia di Avallone si impegna a creare un’atmosfera tesa e misteriosa, sfruttando le suggestioni del paesaggio esotico e degli antichi riti, ma la sceneggiatura, pur avendo una premessa intrigante, si perde in una trama confusa e con un ritmo poco convincente. Le interpretazioni sono spesso fiacche, e gli effetti speciali, artigianali e datati, non riescono a sostenere la credibilità delle scene più cruente. Il film esplora temi come la profanazione dei luoghi sacri e la vendetta ancestrale, ma lo fa con un approccio superficiale, tipico del cinema di genere a basso budget dell’epoca. Nonostante le buone intenzioni, il risultato finale è un B-movie modesto e quasi dimenticato, che non riesce a lasciare un segno significativo nel panorama horror.
