
Regia di Ali Asgari. Un film con Sadaf Asgari, Ghazal Shojaei, Amirreza Ranjbaran, Nahal Dashti, Babak Karimi. Titolo originale: Tā fardā. Genere: Drammatico. Paese: Iran, Francia, Qatar. Anno: 2022. Durata: 86 min. Consigliato a: Per un pubblico maturo, per i temi di critica sociale e le restrizioni culturali. Valutazione IMDb: 6.7.
A Teheran, la giovane Fereshteh, studentessa e lavoratrice, vive nascondendo un segreto: una bambina di due mesi, nata al di fuori del matrimonio e per la quale non può richiedere i documenti in assenza del padre. Quando i suoi genitori le annunciano una visita inattesa, Fereshteh e la sua amica Atefeh si lanciano in una frenetica odissea notturna attraverso la città, cercando disperatamente un luogo sicuro dove nascondere la neonata per poche ore. La loro ricerca le mette di fronte all’ipocrisia e alla paura di una società rigida e patriarcale.
Questo film è un potente ritratto della difficile condizione femminile nell’Iran contemporaneo e delle estreme restrizioni imposte dalla teocrazia sul corpo e sulla vita delle donne. Il regista Ali Asgari utilizza il format del dramma urbano, quasi un thriller psicologico ambientato in una singola giornata, per mettere in luce l’isolamento e la mancanza di supporto che una ragazza madre deve affrontare. La regia è essenziale e claustrofobica, enfatizzando l’ansia e l’urgenza della protagonista, interpretata in modo eccezionale da Sadaf Asgari. L’opera si distingue per il suo crudo realismo e la sua funzione di aperta denuncia sociale, diventando un importante contributo al cinema iraniano contemporaneo che critica apertamente l’autoritarismo e l’ipocrisia morale, risuonando con l’attualità politica e l’attivismo per i diritti delle donne.
