Regia di Philippe Agostini, Raymond Leopold Bruckberger. Un film con Jeanne Moreau, Alida Valli, Madeleine Renaud, Pascale Audret, Pierre Brasseur. Titolo originale: Le dialogue des Carmélites. Genere: Drammatico, Storico. Paese: Francia, Italia. Anno: 1960. Durata: 112 min. Consigliato a: da 16 anni. Valutazione IMDb: 6.9/10.

Nella Francia del 1789, alle porte della Rivoluzione, Blanche de La Force, una giovane aristocratica di carattere timido e tormentato da paure profonde, decide di farsi suora carmelitana nel convento di Compiègne. La sua speranza è trovare nella vita monastica la forza e il coraggio che le mancano. All’interno delle mura del convento, Blanche affronta le sfide spirituali e i drammi della comunità, in particolare l’agonia della Prima Priora e il contrasto tra la timorosa fede di Suor Bianca e l’ardore di Suor Maria dell’Incarnazione. Quando la Rivoluzione travolge il paese e il Terrore impone la chiusura dei conventi e la persecuzione del clero, le sedici carmelitane si trovano di fronte alla scelta tra la rinuncia ai voti e il martirio.

Tratto dal dramma omonimo di Georges Bernanos, basato sulla storia vera delle Martiri di Compiègne, il film è un’opera di forte intensità morale e spirituale. La pellicola si concentra sui temi universali della paura, della grazia, del sacrificio e della solidarietà, in un contesto storico di estrema violenza. La doppia regia adotta uno stile visivo che risente delle origini teatrali del soggetto, ma lo traduce in un linguaggio cinematografico sobrio e rigoroso, sebbene meno austero e stilizzato rispetto a certe influenze del tempo. Il film è sostenuto da interpretazioni notevoli: Pascale Audret è efficace nel ruolo della fragile Blanche, mentre Alida Valli e Jeanne Moreau offrono prove misurate e potenti nei ruoli delle Madri Priore. Nonostante la possibile rigidità di un soggetto così dialogico, il film riesce a trasmettere l’ineluttabilità del destino e la forza della fede collettiva, chiudendosi con una sequenza di grande impatto emotivo e drammatico.